Manunzio



La notte che mori la Fotografia

Era nata con i Lumi, positiva non al Coronavirus. Trionfo della Tecnica presto robotica al posto di matite e pennelli, correva l'anno 1839. Padrino, o levatrice che dir si voglia, non già Marlon Brando, bensì un positivo non tamponato a nome Arago, intellettuale radicale ca va sans dire ne perorò le virtù magnifiche e progressive del Capitalismo dinanzi le Camere francesi: chimica stesa su lastra non ancora in capsule (anti)Covid e dal baraccone dioramico di Daguerre alle altezze di Felix Tournachon detto Nadar con tanto di carte de visite alla Disderì.
Certo l'inizio non fu dei più semplici tra luddisti, ne avevano capito l'esatta portata di natura aliena, estraniante, falsificata del cosiddetto Reale fotografico scambiata per Natura tout court, e crostaroli pittoruncoli che si vedevano scippare il ritratto nobile. E si perché l'invenzione fotografica permetteva a chiunque di “rappresentarsi” di esserci al Mondo, in immagine seppure effimera, di sguincio come erano e da vedersi i primi dagherrotipi, di lì a breve sostituiti via W.H.F. Talbot reale inventore, secondo vulgata, del negativo su carta e controtipo positivo fotografico già immaginato sul Lago di Garda dove si trastullava con “camera obscura” e ricalchi di fogli traslucidi.
Prosperò la Fotografia fra alambicchi, fiere e baracconi fieristici sino al giorno in cui s'innamorò a tal punto da generare un figlio, di celluloide prima poi perforato ed a schermo infine. Figlio degenere già da subito nel mostrare treni in arrivo fra gli astanti di Caffè-concerto impauriti che la locomotiva a schermo più del trucco fosse viva reale e volesse travolgerli. Locomotiva simbolo di velocità e progresso e benessere per certuni.
Cresceva la Fotografia del Novecento inscatolata in pezzi di ottone germanici, scesa dal cavalletto ottocentesco di mano in mano il formato Leica di Barnack moltiplicava come un virus eterodiretto il circondario terrestre ed uman(oide). E non c'era cose o luoghi che non venisse “immortalato” (la fifa della Morte con gesto apotropaico veniva esorcizzato dalla chimica&ottomeccanica) inquadrato e poi messo in pagina offset alla National Geographic. Certo anche su bianche pareti di Gallerie very nice alla Stieglitz; ugualmente il figlio degenere che orami diventato adulto abbindolava masse, sedute e comode dinanzi pari muro bianco, seppur telato, nell'oscurità della Caverna Mito platonico: niente di nuovo nulla si crea nulla si distrugge...tutto si ricicla. Era il Cinema, sì, sotto tutela di scritturali falliti cui accanto, tuttavia, la storia, ora triste ora drammatica e ora ilare proiettata a schermo era, tuttavia, dell'alchemico Direttore della Fotografia. I conti tornano.
Poi il colore colorò la “realtà” ed imbellì la Fotografica, prima su le lastre di patate, fecole tricromie alla Lumièr, RGB e non al forno, poi Agfacolor e di là del mare Oceano il Kodachrome in “bianconero” ma colorato, l'ossimoro per un'altra volta. Ma il Sogno di Dominion (stesso delle macchine truffaldine per la conta solo pro Biden Usa 2020) e l' ibridazione con la Macchina (circolava già nelle Caverne sale cinematografiche Metropolis di Fritz Lang Anno Domini 1927) generò ancora un figlio, senza scomodare Pirandello, minaccioso e suadente più del fratello fotografico e a scorrimento. Fu la Televisione e l'apoteosi. Immagine in formato scatola domestica di mogano, focolare alla Renzo Arbore e sua Band. Divisi media per colpire unite (Nata – Fotografia - come un fatto meccanico, è andata sentimento e alla fantasia, e li ha mutati. Guido Piovene, Gli scrittori e la Fotografia Editori Riuniti 1988) prima ancora del Fronte Popolare post Seconda carneficina mondiale che proprio su l'Immagine aveva costruito Tutto: Fotografia-Televsione e certo la Cinematografia “che è l'arma più forte” campeggiante il Duce Mussolini da Cinecittà spettacolo. E che in tandem con lo sceneggiatore Starace (di notte pugnace ma di giorno fugace) M + incul + pop(olo) Ministero preparava per la pugna otto milioni baionette, e solo queste ché bastava l'ardire (ardore dei cerchi di fuoco da saltarci dentro di slancio senza ustionarsi) italico; mani contadine contro i carri armati plutocratici Anglo-americani che un bel dì sbarcano secondo copione Studios by Hollywood (bosco sacro a chi?) più con il favore delle Tenebre della italo americana Mafia a suono del Settimo Cavalleggeri alla Stagecoach/Ombre rosse, tip-tap di Fred Astaire & Ginger Roger, in Sicilia. Ahh cumpari.
“Tu schiaccia il pulsante che al resto ghe pensì mi” più del Cavaliere da Arcore, Kodak che invase il Terraqueo di 126 preconfezionato al ritmo di Rock-and-roll, fino agli Anni Duemila, tempo di svolte, non ancora alla Covid certo prodromo per entrare ancor più nella carne degli uman(oidi) sino al controllo totale di essi via chip ino + cul + ati antivirali di Big Pharma, Capitalismo totalitario-sanitario.
Pi X El al posto di grani d'argento (ritornati ora ora di moda & money non olet) che qualche buontempone scambia per pixel, quanto luciferino messaggio in codice.
Siché la Fotografia oramai invecchiata e sotto i colpi della Milano da bere e Jovine (tronista di radio Myphotoportal.it) a complemento poca ci raccapezza più. Il suo “corpo” trasformatosi in robot a base digitale: uno zero acceso spento mi piace non mi piace, toglie gli ultimi residui romantici del Tempo che fu in bianconero. La Signora oramai invasa da chip ino + cul + ati come qualsiasi antivirale è senza più anima, né visione, anzi, poveretta scambia tele-visoni per frame dei minchiapixellisti giovani giocherelloni allevati a PlayStation. Siché la Fotografia si convince, per quel poco di lucidità ancora viva rimastole, sebbene il chip impiantati da Bill & Melinda Gates Oms Fauci e Big Pharama, della fine. Tant'è vero che già grandi chip, che fan tutto tranne il caffè, ormai alle telefonate d'una volata, oggi chat-mail, specchio della giostra gli acquisti, stupidissime emoticon, video filmati del gatto miao miao in sorta di album virtuale, alla lettera han preso il suo posto (indegno?). E mentre i membranacei album ancora esistono a tenere ricordi di famiglie, guerre pestilenze e campionati, insomma la Memoria storica, i dati di questi chip morsicati oggi ci sono ma “diman non v'è certezza”? Fragili file cui tutta l'umane genti s'appende al manico del tram fintantoché c'è corrente: litio solare atomica. Poi l'Abisso Leviatan.
E dinanzi l'Orrido orizzonte senza bricole di gloria la Morte colse la Fotografia non già nel letto della sceneggiata alla Henry Peach Robinson del 1858, no, bensì la “agonia” stile Gomorra alla Netflix. E mentre da lontano un rumore prima indistinto via via fragoroso e minaccioso schiumava onde alte, sempre più e più di un Tsunami eterodiretto e prodromo del Covid, si spense alla soglia dei centottanta anni giorno più giorno meno, sostituita da Photoshop grafica 3D di Ikea. Senonché il giorno dopo, ad esquie avvenuta, un certificato elettorale via US-Mail le recapitava per votare: si scopri a commedia ultimata che aveva votato, via Dominion software taroccato, post mortem per Biden, il democratico senile con alle spalle Harris la Dea Madre primordiale, Kaos primigenio di tutta la sceneggiatura umana.
Ma, ma quando l'allineamento iniziale e terminale, dicono certuni filosofi greci, più delle planetarie sfere celesti aristoteliche, si trova al giusto momento: Bang e tutto implode. Forse per (ri)cominiciare di nuovo dentro un “orizzonte degli eventi” per chi capisce. Sit tibi terra levis M.me Photographie au revoir!



Discorso semiserio su la AI


Gerà mo' tiegh' da fa esc' n'attim' e vanegn' a du sai tu e famm' na bella panoramica. Cum' si ditt'? Fa fredd' e nun puoi jesc' ca s' raffreddn' li transistor? Vabbuo' appena s'aggiust' un temp' po' la vai a fa, m' raccmann' nun mu fa dì nata vota e rcordatell'.**
Immagine tutt'altro che impossibile già qui ed ora, quella di un più che probabile non si sa chi e cosa, ma si presume riesca produrre immagini come una volta i fotografi, e non meno che impaginare su schermini impaginati di questa o quell'altra mercanzia. Niente di impossibile che il siparietto anzidetto si svolga tra robot: certo vien dubbio chi poi possa leggerlo considerata la scomparsa oramai a breve dell'ominide chiamato Homo talmente Sapiens ma talmente e Tecnologicus da autodistruggersi, un Tafazzi che si martella i co...glomerati umani. Se uno si diverte così: che dire ancora? Certo poi a chi vendere l'antivurs? Vabbè andiamo oltre.
Mentre la morente industria fottografica, il raddoppio consonantico l'abbiamo spiegato tante di quelle volte che non è il caso ripetere, pensa la notte come sopravvivere al giorno, un po' come accochiare colazione-pranzo-cena per gli umanoidi, ecco. Mentre le feature a salve si susseguono ritmiche e compulsive per costruire la scatola quale il tutto, parafrasando McLuhan citato a giorni alternati, decresce l'umana specie, regredisce vertiginosamente allo stato non già uterino, bensì pre indistinto: che bello. E dire che un astronauta russo dice su Marte esserci vita: ma va? Casomai vien da riflettere sterminato qui ogni cosa che sa di vita, i satanisti del Covid & Simila con la loro bella astronave via su Marte ma anche Venere e 'ndo glie pare, teletrasporto incluso nel prezzo. E qui siamo alla conta del pixel? E poi dice che uno deve chiudere per mancanza di “notizie” il Sito. Si capisce e poi uso dire: v' la cantat' voi e Crist'!

**Gerado, il nome affibbiato al robot per renderlo più umano, ho da fare sono impegnato in altro, esci un attimo vai sul luogo che già sai e conosci e fammi, portami poi un file, panoramico del luogo. Come hai detto? Fa freddo e non puoi uscire che ti si raffreddano le valvole della circuiteria robotica? Ok vabbene ma appena il clima si rasserena mite ci andrai, mi raccomando non farmelo ripetere un'altra volta

Microsoft’s New Image Captioning AI is More Accurate than Humans
https://petapixel.com/2020/10/14/microsofts-ai-is-now-better-at-creating-photo-captions-than-a-human/




Nudi & Crudi alla meta

Le immagini che “non vengono bene” è per lo scarto quantico occhio-mente. Problema enorme a dirsi , complice libri scolastici che meccanicisticamente sovrappongono visone e fantasia mettiamola cosi per adesso.
Sino al XVIII Secolo la visone umana (stavo per scrivere umanoide e non sbaglio) era altra cosa dall’odierno, non parlo della fatale Fotografia, no. Ante citata epoca e così a ritroso l’umana visone era più ricca fantasiosa e artisitica, capirete che per il Dominio indicibile e altamente fuorviante al controllo Unico. Infatti meccanica, squisitamente positivista e darwiniana, fa dell’occhio “una macchina fotografica” misurabile tot al kilo. Siché dagli oggi e dagli domani generazione dopo generazione la “meccanica” umana prende piede: quella è e non si discute. Certo alla buona discount maniera tutto ok, poi appena aprite un libro (non e-book please) saltan fuori “si però” e “ ma e però” della Scienza in maiuscolo delle sorti magnifiche e progressive anch’essa del Kapitale; però, appunto qualche dubbietto buttato lì, certo in ambito iniziatico scientifico la cosa finisce a tarallucci e vino e tutti alla cassa.
Visone oculare purtroppo per lor signori magistralmente sputtanata da un Tale** non distante dai “cenacoli” anzidetto:”L’occhio vede la realtà umanamente, con tutto il suo carico di emozioni, di idee, di preconcetti, di cultura”. Cultura scolastica e il cerchio si chiude. No eh? Il “buco” iride non è funzionalmente associabile al “diaframma” fotografico: toglietevelo dalla testa. Iride/diaframma assolvono funzioni diverse : il primo si apre e chiude in presenza o meno di banale luce diurna o artificiale che sia (ok anche un bacio fa di sti scherzi). Il secondo “buco” ha podestà sui fuochi-profondità di campo. Amen? Ma manco per niente.
E se i “fuochi” per cortesia non coglioniamo con lunghezze d’ottica, che pure c'entra e però non la finiamo più!, lo fan i diaframmi meccanici delle camere, i fuochi della visione umanoide li mette in essere, ecco, il buon Cristallino oculare, flettendosi o al contraio per mettere “tutto a fuoco”.
Si comprenderà che la “meccanica” è funzionale all’invenzione coerente di qualsiasi Coronavirus sotteso.
Ultima. Napoli Cappella del Sangro, Frammassone. Macchine anatomiche (leziosamente spiegate da Alberto Angela Rai1, il Verbo) macchina eh, corpo umano dissolto resta il suo apparato circolatorio, vene: da capo a piedi. E fermi che basta e avanza, hic et nunc, semplice razionalità aristotelica a proseguire.
Al fine come Cirano, tocco. Le mele sono reali (immagine sovrastante) diciamo così, nella fruttiera in ombra a latere sul tavolo in cucina, mentre la capa vagheggia (sempre specialità Manunzio) sorseggiando ‘o café. Davanti la finestra una tenue luce mattutina, non vi arriva mai luce del sole, sfiora la soglia marmorea mentre un canovaccio bianco è da fondale: inquadratura prima di farsi è, tuttavia, nella MENTE (mondo delle idee e scomodiamo Platone?) cosa mooolto diversa dalla visione meccanicista oculare di “stimoli elettrici a base bit robotica”: siamo macchine, dicono.
Tuttavia è solo grazie all’ausilio del Pshop Elemts (Manunzio è poco ortodosso) che il “fantasma” si incarna e dalla mente alla sua “raffigurazione” mentre i fortunati Faust vanno alla cassa formato Gallery.
Si vabbè però “non è venuto bene” perché non l’ho ripreso (questo e quello) come i veri fotografi (chi?) . Ah tutto qua? E fatti un vaccino...oops comprate una nuova fotocamera. Consigli per gli acquisti...va!

** Fare un film pg. 95 Federico Fellini Einaudi


[font1]Ps. Perché il vocabolo italico Mente fa rima con Mentisco più che Mentire e purissimo Ossimoro?[/font2]



Summertime

Ella Fitzgerald dalla radio ritma l’ora pigra meridiana, mentre un filo d’acqua scorre nel bandone a refrigerio di vino aranciata di fialette liofilizzata e frutta di stagione, ancora prima che bombati frigo di bianca livrea yankee invadessero le italiche case. Stato d’animo sospeso, e progresso.

Mare contraltare naturale alla calura, beach che non smette le sue malie in tempo coronarico. Aqua archetipo uterino e latinismo. Velo d’aqua, ci siamo. Ogni anno lungo le strade urbane i seipertre di belle donne in costume: prime sequenze digitali di Epson 850 Z**.

Senonché negli anni art director copry-water fotografi a libro paga e indicibile codazzo redazionale donna, affinano lo spettro del “messaggio” a distrazione di massa. Certo sempre belle ragazze da mare calembour compreso.

Esterno giorno (set) luoghi esotici da agenzie viaggi, scorci di piscine con vista sul mare mortalmente inquinato: la “risacca” in primo piano ce ne dà motivo, opinabile certo. Triade in costume, firmato. Tutte a sinistra dell’immagine, anche perché a destra campeggia (qui omesso per ovvie ragioni) il logo in ammollo. Fine della storia? Siamo appena agli inizi.
A mancina una bionda sorridente guarda alla destra, la terzultima, riccioluta olivastra, africana. Mediterranea. La seconda donna e centrale tra la bionda tipo nordico e l’immigrata in posa rituale tutt’altro che gioco, nel senso letterale della parola: lo dice il capo reclinato, in maniera univoca il collo a dirla breve. Sguardo dimesso e braccio destro a sorreggere corpo, sinuoso che parte dalla testa (reclinata) e forma esse immaginaria su bella chiappa finale: culo cui pigliata basa la giostra degli acquisti. Indosso costume “bianco” verginale/imene/sacrificale, più che altro due bande a torace e sul Delta di Venere. Sacro monte così come tutto il basso ventre cosiddetto, tant’è vero che il coccige originario è atrofizzata coda umana simile alle scimmie (differente dall’umano per l’uno per cento in meno della doppia elica del Caduceo, anche simbolo mercuriale di ogni farmacia, il tutto effigiato magistralmente nella Cappella Sistina dal dito che innesca la “scintilla” della vita cosiddetta). Coccige, tre pari numerologia in scena, un ossa a nome Luz (era anche un Agenzia fotografica che riportava pari pari quanto scriviamo) cui scaturirebbe una nuova Resurrezione: strano come questi signuri e sodale meretrici parlino della vita, via Stampa & Regime, come “accidente” governato da Caso & Necessità per poi risorgere a nuova esistenza o meglio a nuova dimensione: ciò che è sotto occhi è una della possibili senza scomodare Giordano Bruno. Infine la riccioluta migrante stradale in cerca di “libertà” e progresso soprattutto sull’italica sabbia, aperta come essa ad ogni ventura, è pagante. Focus del manifesto.
Africana o mediterranea (sottende) anzitutto l’accoppiarsi e far venir fuori una bella razza di ubbidienti servitori medievali (ma non erano oscuri quei giorni?). En pansant l’America in rivolta nera poi dovrebbe eleggere un bianco presidente e, passare nottetempo, testimone alla negromante jamaicana Kamala Harris. La Nera Madre dall’utero accogliente a tutte le ore.

Bella ragazza riccioluta e abbronzata a manifesto, come un Obama secondo certi Homo Arcorensis, che se la ride sotto i baffi, eradicati da cerette o venus rasoi. Naturalmente il braccio volge verso il Delta richiamato, al mignolo il ring del “matrimonio”. Vale a dire la Bionda passa il Potere, si fa per dire, alla Nera sul cadavere della Seconda o classe media tutt’altro che simbolica nell’aquario formato seipertre. Vittima sacrificale in costume bianco e castano pelo, a mezza via fra biondo e nero gene senza scomodare statistiche. Non si esclude, anzi, che la bionda se la ride della negretta da (portarsi) a letto. Adrenocromo?
Velo d’aqua s’è detto non a caso ché le cose si fan più inquietanti. Vero è che l’occhio umano si è evoluto su certe lunghezze d’onda, però: né rossi accesi né violetto intenso entrano in scena, eppure lo spettro visibile è tutt’altro che la semplice“ banda” utile agli affari (letterale) dell’umana visione, tant’è che gli strumenti fisici spiegano e nominano colori oltre le colonne propalate dei libri di scuola. Una goccia nell’oceano. Photoshop Nostra Salus Extrema Thulela a conferma: Soglia/Trheshold bianco e nero stile "Mi piace o Non mi piace" in codifica binaria robotica umana corrente. E siccome le cose “invisibili” dice il Catechismo di Vaticano Spa han pari Podestà delle “tangibili” l’arcano mostra il suo vero volto? La bionda ha sguardo da cranio ridens, la seconda donna il petto squarciato (in superficie è un gancio che unisce le coppe del seno) e ombre come dita sul collo, la terza e riccioluta dallo sguardo in tralice ora è chiaro e manifesto, sardonica e risoluta? Infine se si osservano le “figure” (sempre Pshop/Soglia) su i suoi seni (superficie costume da bagno) figure angoscianti mettono fine al gioco mefistofelico. E qui pure il Manunzio dalla mente immaginifica trova requie. Fantasticherie senza capo e coda? Può darsi, però il terraqueo Covid compreso è ben oltre cose luccicanti, sempreché la radice non affondi in quel lux latino: abbaglio, anche.
Postilla: le parietali mura di chiostri chiese e conventi, con figure di santi e gesta eroiche, cosa sono se non l’immagine dipinta a catechismo (non ancora catodico di Stampa/Regime) per “alfabetizzare” menti
**Immagine



Luminar fa meglio la pelle...degli altri

Lumen che è meglio, va. E dal latino lumen luminis Terza declinazione…Meno male che in giro si parla “inglese” pensa te i contrario, e lo sottolineammo a giorni alterni per chi intende, si capisce.
Nuovo sofficiume che promette mirabilia di versione in versione: fischieranno le orecchie a Pshop nella sua candida nuvoletta a pagamento! Quando a Lr (abbiamo una versione 5.5) non è molto diversa la sorte astrale del fratellone del fotoritocco (manipolazione?) ma che alcune softhouse stanno intaccando: pure Amazon, quando si tratta di grana è solo questione di etichetta, ti dà Prime poi devi sborsare annualmente l’abbonamento. Take away, è meglio (soft) e paghi solo una volta!
Luminar che si affida alla AI manco a dire: questione di moda, certo. Poi domani il solito robot manda input al robot drone, che plana a fare giusto lo scatto che il “direttore” del giornale robot…che ha pure pubblicità robotizzata per vendere (!?) ad altri robot: viva la robotica! E poi uno dice che torna all’analogico: dice ma è moda! Vero ma lì non ci può stare Cia&Mossad a spiarti come prima più di prima. Meditate robot…oops gente!

Luminar 4 Portrait Tools in Action
AI Skin Enhancer & Portrait Enhancer in Luminar 4

Man fotografo dal 1969




Pazziella

Che non è una piccola pazzia. Viene dal verbo napoletano: pazziare, giocare. Ecco e si potrebbe chiudere qui subito, forse. E sì perché se nell’odierno orizzonte, triste solitario e finale, togliete il “gioco” che fine farebbe la giostra degli acquisti? Svanirebbe come rugiada al sole. Non si può, o meglio ma nessun è disposto ad uscire dal proprio nasino, ché costa fatica e posizione su la “piramide” sociale.
E così ci tocca rifare quotidiano bastian contrario, e sai che novità; di chi è andato oltre il velo di Maya, che è parola di qua del mare eppure la trovate pari pari (civiltà) di là l’Atlantico in Centroamerica! Già e come mai? E non di questo ci si occupa ché metteremmo a mal partito Cristobal Colon e suoi frammassoni atlantici.
Risoluzioni e fotografia non vanno di pari passo, a dirla tutta: non è la tecnica (tecnologia robotica?) a fare arte tout court. Oh santi Numi sembra alzarsi ala canea: ma come la fotografia al tempo digitale, erede della meccanica analogica, lo è per “definizione”! Vale a dire dei galleristi (ammanigliati) critici (prezzolati) fotografi colti e folgorati (lampo elettronico?) su la via di Damasco con esse e due stanghette…come un qualsiasi Saulo/Paolo inventore del cristianesimo, ergo, Occidente giudaico-cristiano-greco-romano: niente di nuovo sotto il “sole” per chi intende.
Tecnica che aiuta e vabbene, quanto poi è pura pazziella allora semantica + mente è tutt’altro piano (focale?) ed esula l’umana esperienza ordinaria.
Allora vale quando si ripete a giorni alterni: no, non serve, nient’altro che una digitale casomai “vintage” un po’ come si fa al corrente con la (ri)trovata, stamani ne infiliamo di calembour per palati super fini, pellicola che si innesta su giovani fotografi (pensa te!) che non han nient’altro se non uno smartphone esistenziale: mattina pomeriggio e sera: ventiquattrorepertrecentosessantacinquegiorniannui. Artificiali (malgré leur) e che non han minima idea di ciò che è stato il Mondo detto analogico tout court!

Una foto la si vive poi si fotografa, poi si discute di tecno-arte-valore merce marxista altra faccia della medaglia o del kapitale (so' la stessa cosa poiché mercenari) etc etc etc

Il pixel grande duro e puro

Man fotografo sin dal 1969


Ps. Non toglietemi il digitale, masticato sin dai tempi di Amiga, ché non ho più tempo e pazienza come una volta al chiaro gialloverde della camera oscura alchemica, tanto a rimarcare contraddizioni!

Pss. Attaccato un file in formato 1600 x 1200 di Epson 850 Z nel catalogo Getty Images parte delle “cinquantotto” di Manunzio che c’entra niente con l’arte…mo’ va tu a sapé


more
Getty_IIjpg.jpg (0.69 MB)



Pazziann'

La creatività è si dono naturale, cosa preclusa a minchiapixellisti onanisti, e tuttavia se non alimentata insterilisce, fa diventare routine robotica: zombie che affollano le Metropolis del Mondo cano che ci ho sotto i piedi direbbe Faletti-Catozzo, e certo quelle magistralmente effigiate da Fritz Lang, che non a caso richiamiamo spesso poiché paradigmatico.
Sia come sia si dirà di uno spazio tempo (infanzia tout court?) dove il gioco era dimensione sociale: si, la strada ma anche la campagna non molto dissimile dalla avventure di Huckleberry Finn e suo compare di merende Tom Sawyer. Il fiume eh ce ne vorrebbe di spazio, ma per un'altra volta. Gioco che rima con giocattoli e personalmente ne avessimo conservato potremmo fornire eserciti mercenari a questo o quello: quanto a pagamento...E lo stesso varrebbe per le Giacche Blu del Settimo Cavalleggeri, e indiani e tribù da non dirsi il numero. Infime armerie: eh come no.
Capirete quindi del come con quattro pixel messi in croce si riesca dove i minchiapixellisti manco osano pensare (che è peccato!). Così quando ci si imbatte in situazioni...



Škoda Model Car Photography
Benedek Lampert


Man

Ps. Pazziann' in napoletano è “pazziare - giocare” lato sensu



Abstract
the New World Order Annuit Coeptis trough slave of presstitute (neologism to press + prostituion) and Networw brodcast make a new way of named Photography. A pure No sense because the news generation live in second live only smartphone World


Ritorno di fiamma: a salve. Ma questi ci fanno o ci pigliano? L’uno e l’altro ché ai “! moderni” del Tip&Tap a smartphone non gliene può fregà de meno.
Insomma si vede che il Nuovo Ordine Mondiale ha fiutato l’aria di “scontento” per il terraqueo e qui il fottograficio (che refuso non è, tutt’altro).
Siché ‘o Sistemm’ addà truvà, deve trovarne un’altra per la giostra degli acquisti, no? Infatti adesso spinge il pecorame per il ritorno alle Origini: no Salgado et simila luciferini centra come cavolo a merenda. No cose tera tera come dicono a Roma. Il ritorno a quando tutto era artigianato fotografico. Puro no sense. Tant’è vero che il passato è bianconero, lato traslato e figurato, mentre i Tip/Tapisti se gli levi lo “splendore” dei cinque pollici a smartphone…i ragazzini trenta-quarantenni ci restano male, per essi la cosa si ottiene non in laboratorio ma con semplice filtro Instagram: et voilà le noir et blache est servì mes amis.
Non che si voglia tornare per ennesima volta a (ri)dire che l’immagine in bianconero “è” la Fotografia, no per carità…ma li vedete voi i trenta-quarantenni riconvertiti e ripuliti tornare alla cosiddetta Origine fotografica della camera oscura? E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che…un trenta-quarantenne riconvertito e tornato in vita…” Si certo è una libera traduzione del passo (Mc 10,25) noto come Vangelo secondo Marco**


** Nella Bibbia e Nuovo Testamento pari Parabola, che non serve a captare canali qui nel caso, si trova anche in Mt 19,24 e Lc 18,25. In pratica costituisce la “triade” del conosciuti Vangeli Sinottici, o più banale pari fotocopia della cosiddetta (romanzata e scritta circa un secolo dopo i fatti realmente accaduti) Vita del Nazareno

Neo-Primitive Photography

Man

Ps. Il Mondo è talmente sovvertito, già dal 1717 o spartiacque ante e postquam, nel suo più genuino Dna che una riproposizione meccanicista & robotica di stampo darwiniano luciferino, pur restando al solo ambito fotografico, durerebbe meno di una bolla di sapone. Un ballon d’essai

Pss. Il bianconero è per ricchi sniffatori di cocaina, acquirenti e mercanti, la si vede a metro quadro come tappezzeria in alcune Gallerie per il terraqueo, alla Leica per capirci. Il resto è dei soliti Giapponesi (?!?) di foresta mai arresisi. E non è detto sia una jattura, anzi


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