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©Archivio Manunzio


E già ma quanto è bello sto Occidente a telecomando che Iddio solo sa. Forse.
Dunque per chi ha senso lo scorrere del tempo (storia?) viene da sorridere amaro, si capisce.
Induzione all prostituzione, legale hic et nunc basta non farsi “notare” o avere le giuste maniglie (prestazioni?) di Vaticano Spa e /o Magistrati inchiappettanti: lato traslato come vi pare. Sexy shop uber alles, free drugs, alcool mon amour...
Immagine di “giardini” lussureggiante democrazia e 800 miliardi di scuppette (armi) contro la cattivissima Russia che non si piega ma le da: Napoleone/Beresina, Hitler/Stalingrado, Benito Mussolini ritirata del Don (Centomila gavette di ghiaccio, La strada del davai, Sergente nella neve…). Beh c’è da capirli: vero Mackinder?
Immagine usa e getta, dice l’Occidente. Voi neri sbarcate qui, vi paghiamo, vi assistiamo con bancomat et simila (lì, Africa, sti povr’ maronna non riescono ad accocchiare pranzo e scena ma i soldi per essere traghettai da un Caronte/scafista a libro paga Mafia & Co, sì. Strano nevvero?)
Immagine di Allah, Centrali Soros etc che deve fare (vero in articulo mortis Bergoglio?) la sostituzione etnica, di meticciato: “mamma tu sei bianca papà è nero, ed io chi sono” dice la bambina che si conosce (!?). Senza ieri ed oggi: zombie. Métropolis di Fritz Lang sta lì come altra filmografia di schiavismo, evidente contro la Cina e/o Brics+ che dir si voglia (Trump ha capito e sta adeguando l’America ad una tripartizione post mortem Brest Woods Seconda Guerra Mondiale, insomma, Primus inter pares per chi intende) giacché tutto finisce, e l’Oriente ritorna ad essere ciò che è sempre stato.
Immagine festante dunque sta pulizia etnica indotta dalle richiamate “agenzie” e i Soros Open Society. Ma. E già questi qui, sti signuri, che si vorrebbe strumentalizzare meglio fagocitare (africani et simile) come sin dai tempi di Babilonia/Torre, gli islamici in senso lato, presentano un piccolo handicap, poca roba. Forse. E dicono essi: bravi datele a sti europei, meglio il ventre molle di sempre dell’Itaglia. Bravi sguarrate il mazzo, a nant’ e arreta, di tutte le donne (domani è l’otto di Marzo altro che Idi di Cesare!) mettetele incinte (siamo persona informata dei fatti e del palazzo accanto). Insomma fate, in nome di Allah che è bello e buono la Sharia in cielo terra e ogni luogo. Ah ma le belle donne a pagamento asserragliate nelle redazioni, insorgono: il velo? Sì, dicono, io lo metto sul pelo per fotografie...glamour (luci rosse è meglio?). E noi donne-dannazione-vogliamo “decidere” (con la catena al collo del Kapitale, k as killer) e non vogliamo velame alcuno, sinnò...Sinnò cosa o maîtresse, se questa è l’altra parte della medaglia, opposta all’LGBT+ imperante ad hoc? Cos’è quando conviene fare la festa a Vaticano Spa/Occidente tutto è permesso, viceversa Corano & Co. no? Ma chi semina vento raccoglie tempesta. Allah Akbar, ecco…

L’islamica che vuole imporre il velo alle italiane
https://voxnews.org/2025/03/05/lislamica-che-vuole-imporre-il-velo-alle-italiane-video/


NB. Quando si tocca certi tasti (ancor prima di prender visone l'alert: Sito non sicuro. Altrettanto Manunzio.it. Siamo in buona compagnia!) Wikipedia by Cia-Mossad-Pentagono va in modalità panico/censura…
La Heartland era descritta da Mackinder
https://it.wikipedia.org/wiki/Heartland_(geopolitica).

E per chi ne vuole c'è il sito di tale Dezzani a "rinfrescare" certe cose
http://federicodezzani.altervista.org


Ps1 Il velo coperto (su la testa e non solo) è nei film alla Pane amore...di Lollobrigida-De Sica memoria. Ci sono immagini dell’altro ieri di “donne” (femmina è altra cosa secondo le fondamenta dell’Occidente a nome, Genesi/Sacre Scritture!) portavano il velo, ad esempio, durante riti religiosi, immagini che si conservano nell'archivio Manunzio. Ma anche per strada e a mo’ di foulard certe pubblicità motoristiche Anni Sessanta. Gonne (le signore della Upper Class) e non pantaloni camicia, bretelle comprese, di uomini...ops donne in corriera più che carriera. E poi riconoscendo(si) nell'abbigliamento maschile certo senso di potere, certo, ma anche sicurezza (nonno patriarcale?) troppo lungo a dirsi. E il mio omeopata e subissato di “assistenza” femminile da zero a novant’anni (vecchiette accompagnate da palestrate figlie di...Maria viste de visu in sala aspetto!). E fermiamoci qua che conosciamo sin nelle più remote pieghe del “corpo” femminile l’inganno primaio direbbe il Poeta che quanto ad Inferno...

Ps2 Quanto ad infiltrazioni, ecco, per la presa diretta (culo è meglio?) della velata-donna è paro paro a quell'altro "giornalista" e di Repubblica che infiltratosi fra gli africani e sbarcati in Sicilia...http://www.ristretti.it/areestudio/stranieri/politiche/gatti.htm. Ah, alert: Sito va da sé n-o-n s-i-c-u-r-o. Uber alles!

Ps3. Il "santino" agiografico di celluloide su la Fallaci fa flop e non altrimenti, la scrittrice quando leccava i Poteri forti amica nostra era (siculo dire va benissimo) per essere, de facto, ostracizzata in seguito quando parlava e preconizzava l'odierno "barcaiolo" africano per la sostituzione etnica. Il Potere (se la canta se la suona) blandisce condanna "assolve" come il biblico fatterello del "figliol" prodigo. Vangelo Secondo Luca(15, 11-32) Amen. Si veda la pala di Rembrand (https://it.wikipedia.org/wiki/Ritorno_del_figliol_prodigo_(Rembrandt)!







Sabato del Villaggio, ancora una. Anno Domini 2025 addì primo Marzo

D’accordo il Sabato, scritto come una volta ci insegnava la maestra tanti anni fa, sarebbe di pausa o “annotazioni” che il buon Manunzio, ecco, propone nel Diary a quanti si soffermano anche del tutto casualmente, via tag, a leggere le solite menate: stavo per scrivere stronzate secondo vulgata della coniuge, che Iddio ce ne conservi, ancora.
Dunque smanettando in archivio eccoti affiorare, sì, come relitto un’immagine di quando una volta eravamo umani al posto di non si sa cosa l'odierno che passa il convento. Sia come sia un Notturno dall’Italia: lato traslato o come vi pare al solito. Elezioni parlamentari lo si deduce dalla scritta “Senato” l’altro ramo dell’italico parlamentare: roba vecchia da archeologia industriale, post mortem, post questo e quello che al minchiapixellista tout court, meglio lo scrollatore di telefonini, nun gliene po’ fregà de meno, dietro ricorsa a chi scrolla di più per Guinnes dei primati, si capisce. Insomma della “generazione” che non genera per mille e un motivo che non conviene indagare ché non si finisce più.
Archivio Manunzio, fotogramma bianconero, di street eh Verolino: chessa senza dubbio è proprio street, p’ strada. E’ inutile dire che l’originale, e che funebre originale (a destra cover) a sinistra di soft online che usiamo di tanto in tanto per “colorare” questa e quella immagine e vedere che effetto che fa alla Jannacci singer. Scena notturna s’è detto su la Main-street (cui fotografia di street, eh) meglio orazione funebre in nome e per conto del PCI (Partito per dove non si sa, Comunista Italiano per lo scrollatore triste solitario e finale verso l’ultima dimora) E allora? ‘mbè quella signora con bimbo (jena ridens?) il piede cosi in bianconero originale, l’operatore a sinistra fra lo scoglionato e quant’altro...la borsa sotto palco (esplosivo?) carte sull'acciottolato, infine a sinistra colorata gente pascolante...E allora vai con sforbiciata: Oliva oliva oliva a strafottere del candidato, Prospero Bonito Oliva dai tratti di caballero mexicano con baffos e mancante di sombrero, olè. Prospero compagno di mezza tacca, altezza quanto al resto un prob’uomo, fratello guarda caso di quel cacazzo di critico a nome Achille* mentre il terzo-genito fratello è stato Responsabile protocollo del Tribunale di questa landa (Tolstoj: dove c’è un tribunale c’è ingiustizia, sante parole, sante). Sicché colpi da cane in Pshop, una riquadratura più umanoide e il colore...mi fa sorridere, amaro a dir vero che manc’ Crist’ sa e potrebbe: fotografia che si lascia “leggere” eh Munari**. Sine ha detto proprio così: leggere?!? Eppure certo Haas che sicuro avrà spulciato la "nostra" dice esatto contrario: "Mi auguro, dice Haas, che, per quanto possibile le immagini possano (parlare!) farlo con il loro Linguaggio.” Visivo che altra cosa***

*https://it.wikipedia.org/wiki/Achille_Bonito_Oliva (Nato a Caggiano basso salernitano ma più vicino a noi lucani, Vietri di Potenza San Cazziano Le Fratte qui a due passi)

** Andate a rileggere sta "perla" della vestale del Nulla
https://saramunari.blog/2023/12/06/fotografia-e-testi-di-accompagnamento/


***Il cinema che (è fotografia ndr) si avvale di immagini, linguaggio visivo. Federico Fellini "Fare un film" Einaudi editore



Quando è finita, è finita

Beh sì la cosa si presta a tant’altre “osservazioni”. Vedete il Mondo Analogico non esiste più e l’odierno scimiottare più che post moderno è de facto post mortem, da mane a sera per chi surfa su la Rete delle mirabilia e ha il polso della situazione per non dire “naso”.
Sì, certo tanto potè l’immagine su la capa dei più giovani che a noi, tuttavia, qualche legittimo dubbio ci ronza. Se le sempiterne Babilonesi famiglie-pensiero-economia-culturame imperanti il Terraqueo, e non aggiungiamo altro ché non serve ai consumatori di “pellicole”, prima fanno e poi disfanno più di Penelope, lo scopo c’è eccome. Il digitale è spionabile in tempo reale manco i cani, impensabile in tempi analogici. Lavaggio del cervello, quindi, inimmaginabile e foriero di controllo Totale, ultimo Covid-19, del famigerato terzetto Cia-Mossad-Pentagono e cespuglietti vari a contorno, per digerire meglio, ecco.
Un Mondo analogico, scritto con obbligo di maiuscola, che aveva ritmi e tempi non paragonabili l’attuale Generazione Z, che è pur sempre l’ultima lettera dell’italico alfabeto. Manca l’aria del bianconero, e poi chiudono giornali edicole e quant’altro, ergo dove le meni le “pellicole”? Life a dirne una (da noi in sedicesimo il Tempo dove reportava, ecco, un coinquilino di Myphotoportal tale Francesco Cito) è morta da tempo; luogo deputato ai grandi fotografi e loro scatti che han, se non altro, scritto pagine di Storia e di quella fotografica senz’altro. Vero e poi c’è sempre tempo di entrare nel merito su la giustezza dell’anzidetto, ci mancherebbe.
E quindi che si fa “riavvolgi” in digitale ciò che hai scattato su “pellicola” (una mostra l’abbian fatto proprio così con strisciate di carta inkjet chilometrica) va da sé e più ancora se bianconero? Chi ha pazienza di caricare, scaricare la fotocamera analogica? Chi se la sente di sviluppare il rullio, sia esso bianconero che famigerato C-41 negativo per non parlare del calderone infame, l’invertibile E-6 buono per tutto e per nessuno? Guarda caso Kodak ci andava a nozze con il suo sbianca-fix “universale" mentre per prova provata le gloriosissime Fujichrome portavano una patina magenta poiché i tempi della Kodak non andava bene, tant’è che sviluppata in proprio le Fujifilm su drum termostatati Jobo delle meraviglie, i risultai erano di tutto rispetto alla faccia dei prezzolati di Progresso fotografico che ne lamentavano il non “standard” Kodak. Per non parlare del ciarpame e donne di quattro soldi delle patinate riviste fra cui Airone, Bella Italia etc. che all’unisono rispondevano: le macchine (quali?) sono tarate per le Kodak. E se presentavi plasticoni di queste Epr-64 poi torcevano il naso: A moneca e Camaldoli muscio nun le piace tuosto le fa male...
Il colore degli smartphone e il bianconero dei cretini che “ricolorano” con softarr (scritto così che è lungo a dirsi)? Impossible. Certo i metropolitani zombie alias Yankee (go home) devono pur passare il tempo. Vero ma loro passano e non resta letteralmente NULLA ché sono scomparsi pure i cassetti e i detti album di famiglia, le associazioni fotografiche, i club….e avessi voglia a continuare.
Vabbene per alcuni che ci sanno fare con l’Analogico, e vi rendete subito conto dello spessore della foto che mostrano, c’è dietro un “qualcosa” che non sia ripreso in bianconero solo da macchine XYZ (all’Epoca una caterva di Marchi quasi tutti provati, tranne la Exakta RTL 1000 e la inarrivabile Minolta Srt 101 e sue gloriose lenti Rokkor che fan a tutt’oggi fortuna alla Sony avendola acquista la factory tempo fa, e mo’ fanno i gradassi) alla moda momentanea. E’ una questione di educazione linguistica meniamola così: modus vivendi che, di nuovo, non c’è più. Poi come dire de gustibus...noi non ritorniamo indietro ché il “digitale” molto terrestre ci consente cose impossibile, impensabile in Era Analogica. Sì, per chi ha pruriti “artistici” e poi un ritorno a cosa? Analogico è vita certo pure il digitale, però…



Scattare con una macchina fotografica a pellicola induce inoltre una maggior intenzionalità nel processo creativo: disporre di un numero limitato di scatti costringe a pensare attentamente e valutare quando premere il pulsante dell'otturatore. Come spesso accade in tutto ciò che è frutto della creatività.

https://www.fotografidigitali.it/news/cresce-la-domanda-per-le-pellicole-fotografiche-kodak-sospende-la-produzione-per-ammodernare-gli-stabilimenti_133326.html

Pensare? Scherziamo fra un Cheeseburger, che ci vuole una mandibola di mezzo metro ad aprirsi manco i coccodrilli; steck di tre quattro kili da digerire in una settimana e Coca: oh dico siamo matti? Avanti con i consigli, ecco, per gli acquisti. Eppure ci sono tanti hobby per...rimorchiare possibile che quello delle “farfalle” non tiri più? Vabbè che ci sono le pillole blu...Intelligenti pauca verba. Amen


Ps. Ci andrei molto cauto circa l’impronta “digitale” e quella “analogica” d’una stampa (a monitor a che serve?) e fuori di metafora fra una Galerie Ilford (un nome una garanzia secolare) e pari carta baritata inkjet; pure Canson che si piega su di sé come fosse (!?) un carta agli alogenuri d’argento, e l’effetto e consistenza sempre per prova provata è notevole e non sfigura dinanzi al galleriota con finta benda agli occhi pollice ed indice destro intento alla conta di carta moneta, e pari gamba di legno, eterodiretto dalla Triplice manco i cani



"Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione..." Deuteronomio (Antico Testamento o Torah ebraica) 5.8.10 Conferenza Episcopale Italiana


A volte (solo?) i nomi realmente sunt conseguentia rerum, vedi il Paradiso in Terra, Terra promessa, Nazione indispensabile e via con corbellerie a man salva: Stars & Stripes...e Moab

Tu mo vedi la cumbinazione, eh. Cert’ cumbinazione i nomi accà e allà dell’Oceano mare, la Terra promessa in terra per l’appunto creato, meglio inventata (sebbene già le tribù stanziali di indiani, sebbene Erik il Rosso l’avesse calpestano, il suolo americano in quel di Terranova quasi mille anni prima del buon forse italiano, con tanto di appartenenza massonica, a nome Cristoforo (Christo portato in terra infidelis letteralmente e festa nazionale yankee il 12 ottobre 1492, numerolgia che è tutto un programma dopo, seguito, il 1453 o l'assalto mercenario a Costantinopoli odierna Istambul) Colombo, ma che in lingua spagnola suona Cristobal Colon tutt’altro che “genovese” eh belin.
Veniamo a noi. Moab per chi ne fosse poco addentro, tipo Munari Sara in tutt’altre faccende affaccendata shhh non svegliatela, zombie se vi vien facile, è un produttore di carte per inkjet, americana e lì abbastanza conosciuta. Mo’ qualcuno dirà: ‘mbè? Presto detto ché le loro carte han preso nuova veste grafica (in una società, dice McLuhan, in cui la scatola, ecco, è de facto contenuto e non più contenitore causa post-moderno meglio post mortem) discutibilissima seppure non si riferisce più, in copertina e la scatola di sample conservata, a paesaggi Yankee, no. E da quanto si vede, oltre la scritta mastodontica, in basso a destra riecheggia la Caverna dell’Antilopi**, vista e rivista una, cento, milione di volte. Anzi, c’è gente dagli angoli del mondo che va fin lì a fotografare (fottografare che è meglio) fotocopie di fotocopie, d’altronde chi si contenta gode.
Moab dalla discutile veste grafica, quindi, si presta, tuttavia all’incipit della “nazione” indispensabile notoria “esportatrice di democrazia” governata da ebrei sionisti by Is +Ra + El che ,guarda tu il caso capito a fagiolo. Cacio sui maccheroni.
Moab, quindi e i Moabiti sono chiamati così pure chi usa papers ink jet, stampatori del brand(y) omonimo?

**Antelope Canyon l'insieme di due grotte formatesi nel corso di migliaia di anni per l'azione erosiva delle acque. Sono proprietà degli indiani Navajo, che le gestiscono. Si trovano nei pressi di Page, in Arizona, Usa

I Moabiti furono un'antica popolazione semitica che viveva lungo le rive orientali del Mar Morto, più precisamente nell'altopiano di Kerak nella regione montuosa chiamata Moab.
https://it.wikipedia.org/wiki/Moabiti

...La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi…Genesi 19.30

https://www.moabpaper.com


Ps. In Europa o il Vecchio letterale Continente di ‘nzallanute europoide è d’uso, prammatica, le carte franco germaniche. Canson & Hahnemuhle Digital FineArt soprattutto e poi vari cespuglietti di altri brand. In Cina-Giappone soprattutto rinomate le Awagami & Co, carte di una consistenza impareggiabile per l’occhio cuore… e pure fegato insieme ad altri organi della Sinestesia







Sia il vostro parlare: sì si, no no, ché il dippiù viene...dal reparto marketting

Si è piegato a nostra tesi l’evangelico precetto “secondo” Matteo 5. 37. Caso paradigmatico, dunque, a stretta conoscenza in stile Manunzio. Infatti la G9 , qui in caso di specie, è del trio personale con la mitica Gh4 e pimpante FZ 300 Panasonic, detta fermacarte.
Qui ci interessa il fatto che riguarda le MERETRICI dei revisori che da vajasse cianciano d'attrezzature, anch’esse sempre più FOTTO + GRA + FICHE: sì, repetita juvant, raddoppio noto e arcinoto coniato by Manunzio.
Orbene si è detto paradigmatico & prezzolato circa il riferimento alla G 9 Panasonic, prima serie o l’autofocus (non) tosto di Sony e sodale Canon attuale diarchia fottografica, quanto dire. Richiamati brand(y) non a caso, poiché sempre le MERETRICI laudatores già opinabile nelle lodi.
Breve codesti signori, po’ certe chiattone (grassone or over size?) che farebbero denari a (stra)fottere a certe ore del giorno...te le raccomando. Divertenti chiattone by Stars & Stripes che pigliano in mano, non altrimenti, attrezzi fottografici come niente.
E la G9 Panà cosa c’entra? Beh, si è detto che l’unica pecca (!?) per rimanere in argomento è l’auto(s)focus poco o niente performante. Cazzate. E non è la prima tant’è che per abitudine, algoritmo di scandaglio personal tipo Google et simila, ti si para davanti un giorno sì e l’altro pure la richiamata digitalcamera, ossessione sino a cero punto. E non male, anzi: non fa scienza sanza lo ritenere, aver inteso del buon Rosacroce Dante. Sì, perché scoprite quello che le MERETRICI (epiteto si vabbè aulico!)richiamate occultano: fanno ciò che il reparto MARKETTE (botta con signora notturna) "suggerisce" essi. Punto. Mica fan vedere ciò che la macchina, in specie G9 ma si è detto paradigma, è capace di fare, no veline dell’Agenzia Stefani d’epoca fascista attualissima come non mai! Altro non diciamo, e pure noi abbiamo famiglia, però in cadenzato italiano!

(Copia & Incolla se vi pare)

https://blog.francescophoto.it/2019/04/11/panasonic-g9-test/ che è il più “neutro” degli altri tester di...

https://blog.francescophoto.it/2016/05/23/panasonic-fz300-test/
(anche in questo caso, pur riguardo altra fotocamera, il test è sufficientemente “neutro” quasi piano ma dovete comunque sciorinarvi siti e contrositi, oltre leggere manuale che è na cosa oramai quasi “inutile” per alcuni e recensori, per venire a conoscenza di quelle feature utili, tutt’altro che espediente per giocarci manco fosse un video-gioco)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/TG0wQ7sN9P
(questo è di esilarate tandem che si diverte ed è già cosa buona, condizione, sì, necessaria ma non ancora sufficiente alla differenza tra macchine: vedasi sopra detto)

https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4420273
(qui l’imbecillità è fatto sistemico, si arricchisce con risposte di pari imbelli, di chi pazziea/gioca senz’altro pretednere da minchiapixellista onanista infoiato bue, e non capisce un c...etriolone di fotografia ma di fottografia avessi voglia che uno dice e comprati So...Ca...quando un dì era il tandem CaNikon, e vivi fesso & contento, Verolino street fotografo docet)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/WfD0tp83TiQ
(qui siamo all’apoteosi del detto, del qui lo dico e subito smento, dei ni pieni di famighia, sempre in siculo dire)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/0v0nDi1kimI&t=3s
(escalation da rabbrividire, ma che una signora dice la sua su l’auto(s)focus della G9 e altro)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/mWmb1H0DclM
(doppia libidine con fiocco la nostra ci parla di feature, cose cui mai nessun recensore mette mante, si certo il Raw come no!: si ricordi che i prezzolati tengono alle cazzate né più né meno di un bugiradino para-famaceutica, andazzo che sta a prende piede pure per i preparati omeopatici!, a man salva mentre i famighi s’aspettano i piccioli per le incombenze domestiche e video giochi tout court)

Ps. Morale c’è poco da aggiungere oltre l’” Avere o essere” di From memoria, più che post moderno è il caso di scriverlo a chiare lettere: post mortem!

Pss. Tranchant? E’ tipico di chi ha palle piene di cazzate fottografiche: ma sta ‘ggente sa ancora, se mai fatto, fotografare. Riesce ad esprime un qualsiasi concetto che non sia eterodiretto, mentre s’aggiustano l’auricolare di Biden demente qualsiasi?






...a giocare col nero perdi sempre
Mussolini ha scritto anche poesie
I poeti che strade creature
ogni volta che parlano è una truffa...

(Fabrizio De André/Le storie di ieri)



Certo non stiamo tutti i giorni su le nuvole, torri eburnee che condividiamo con i filosofi che poi siamo noi stessi, iscritti lo stesso albo pretorio. Dite con quella espressione bovina (sì, Carducci mette in metrica quel...t’amo pio bove, mite sentimento…) mentre sogghignate: anche a "siggneria siete flsof’"? Beh un momentino, poeta de facto, sì, quanto a “flsofoso” direi di no se espresso in lingua dialettale, qui a questa contrada, che sta per colui il quale pilucca, questo e quello. Uno che rompe i c...quei pendenti maschili, ci siamo intesi. E quindi, di nuovo, filosofo già insito nel poetare: vedi l’Immortale Leopardi, che sta qui, i suoi versi e non solo a fianco il computer nella sua verde livrea mezzo consumato, e solo Manunzio se lo può permettere: mogl' a Iddio gli altri (dannazione ed anatema per gli altri la traslitterazione in dengua ‘talaiana, compà!
Veniamo a noi poeti, profeti disarmati? Beh mica tanto e state a sentire, seguite due casi che poi il terzo...il quarto…
Fico da ultimo, si, il parente Slovacco. Parente perché la compagna del figlio grande, naturalmente napulitane come chi scrive, ne porta il patronimico. Fico Primo ministro Slovacco. E di questi il mancato assassinio per mano di un “poeta” senza precedenti penali, in apparenza incensurato, ma sicuro Manchiurian. A parte il fatto che lo stesso Fico se l’aspettava: qui a queste latitudini si dice: tirà i pier’ o te la sei tirata addosso? Pare proprio così, nefasta profezia e scemi il servizio d’ordine. Ma pare che al momento il Fico è tutt’altro che passato a miglior vita uso dire. Uno di quei, il nostro in caso di specie, che non è allineato e coperto ai dettami anti-russi by Nato Stars & Stripes, annessi e connessi, stile Victor Orban. E da togliere dal Mondo tramite dei versi poetici materia dell’attentatore, no? A colpi di pistola, ammazzete oh, ecco, il disarmato versatore di versi!
Ma dopo l’uno nella cosiddetta teoria degli infiniti numeri (un arco infinito su cui muove come binari il tutto, circolare, ma che gli Odifreddi del caso dico manu militari essere infinito, sempre i numeri mi raccomando e annesso pensiero, ecco, Occidentale etc etc etc) eccoti comparire il due. Dove? Un momento diamine! Dall’altra sponda del Mare Oceano, proprio così la stramaledetta Amerika (k as killers, amen) e di uno sparo mortale sta volta a “suocera ché nuora intenda” Gabbard lei avvista, ex deputata della Loggia democratica americana. Fatta fuori, la zia, perché chi ha “orecchio intenda” non secondo Scritture bensì via Mossad & Cia, questa dependance di quella. Specialisti.
Tutto qua? Vi par poco su la Home di Manunzio che parla da mane a sera d’Immagine, menzionare in narrato i fatti? Ah bocche buon là fuori: oh quando solcheranno i cieli dell’Apocalisse nucleare che fate, come gli strunzi (struzzi refuso, forse) la testa sotto sabbia (due metri profondi di prammatica) e chiappe all’aria per la diuturno, de gustibus, inculata, sì, ma finale? Amen. Ra

(Copia, Incolla & Traduci, se vi pare)

Lutte contre la désinformation : Assassinat de Robert Fico
https://reseauinternational.net/lutte-contre-la-desinformation-assassinat-de-robert-fico-et-listes-de-morts-de-kiev/

Tulsi Gabbard's Aunt, a Prominent Samoan Poet, Allegedly Killed by Fellow Writer in Violent Dispute: Police
https://ca.news.yahoo.com/tulsi-gabbards-aunt-prominent-samoan-170006873.html


Nb. E’ tipico degli apparti di Intelligence inscenare ammuina cui scaturisce il morto della lista prescritta di Cia & Mossad del caso

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Intervista esclusiva al giornalista brasiliano tra passato e presente: “Russia, Cina e Iran sono degli Stati – Civiltà. I poteri egemonici occidentali stanno perdendo il confronto con la Storia, ma proprio oggi sono più pericolosi che mai”.
Pepe Escobar: “Raisi aveva costruito un Esercito fortissimo”
https://comedonchisciotte.org/pepe-escobar-raisi-aveva-costruito-un-esercito-fortissimo-gli-americani-non-se-lo-aspettavano/

Alì Agca, Emanuela Orlandi e l’attentato a Wojtyla: le tante versioni e i misteri dell’ex lupo grigio
https://www.quotidiano.net/cronaca/ali-agca-emanuela-orlandi-attentato-wojtyla-ultimissime-keb3fn92


Ps. Lupi solitari questi “poeti” come quell’altro lupacchiotto ma grigio a nome Alì Agca, che lemme lemme a Piazza San Pietro provò a far la pelle a quella pellaccia di Giovanni Paolo II, post mortem elevato agli onori degli altari. Santo, pure. Sì quel polacco di tre cotte demolitore, via Solidarnosc, (l Sindacato autonomo dei lavoratori "Solidarietà" è un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da l’infame Lech Wałęsa, prezzolato dalla Cia & Co) della Unione sovietica e pranzo a sbafo (Fine Storia Francis Fukuyama dixit) delle risorse lì in abbondanza: sottosuolo, e non solo via Eltsin che era riuscito nell’impresa negata all’antecedente Macron/Napoleon alla Beresina; quell’altro scimunito a nome Adolfo in quel di Stalingrado; al mangiatore di braciole e Sangiovese a nome Benito Mussolini e dell’Armir, cui Anabasi di Senofonte gli fa un baffo. Tragico




Fulmini saette ed angolazioni

Certo che un soggetto all'interno d'una sfera immaginaria ogni punto di essa può rivelarsi buono a fotografarlo. Ma evidente che, se salgo ad altezza di uccello (oggi droni), l'immagine sottostante pur nel colpo d'occhio è tuttavia, diciamo, impossibile sostenersi non foss'altro che non siamo uccelli e la nostra cultura visuale tout court è terrestre nella sua accezione ampia. Idem se putacaso riprendiamo raso il suolo verso l'alto: vederemmo gambe muoversi e non siamo formiche et simila. Dunque della sfera anzidetta, nel tempo il canone (di chi?) ha stabilito campi (paesaggio in senso lato) e piani dove agiscono gli uman(oidi). Grammatica del vedere: vabbè. Tuttavia sapere la cosiddetta teoria non esclude, anzi, l'infrangere regole anche se è un cane che si morde la coda in un universo pandemico che somiglia più ad una evirazione, mentale e poi il resto carcerario da lager. Lunga la cosa eh, non a caso il Titanic Occidente affonda, qui ed ora.
Sichè per le giovani leve affrontare certe angolazioni è difficile se non inutile, click social e via qui non funziona. Ora nel Mondo A(nte) C(oronavirus) che sostituisce il desueto Ante Christum natum est, a scansione degli anni secoli e millenni, era usuale altra visone/i soprattutto essenziale come solo il bianconero può: non meglio certo ma altro e più ricco ed articolato sicuro. Ora va di moda e non altrimenti un camice bianco salvifico, l'altro giorno un garofano e stuoli di avvocati poi qualcuno nottetempo è fuggito ad Hamamet: vero Benito Craxi? Avvocati che han portato malissimo. Poi è venuto un baffettino in congiunzione con il Gladiatore Cossiga e pure qua bella fine! E di Vaticano Spa, no? Eccome: Calvi-Sindona-Marcincus-Ior detto Istituto Opere Religiose ma de facto la Banka delle Mura leonine (lenone no?) una delle tante. Ecco, e sì proprio perché lo diceva Casimiro Marcincus: “la Chiesa non si mantiene con ave gloria” ma con riciclaggio pedofilia narcotraffico e spregiudicate avventure finanziarie alla ex Cardinale Becciu, avessi voglia. Ci siamo al netto della rocambolesca fine di Benedetto XVI via Obama-Soros e lo Deep State and Deep Church. Tutto questo per introdurre Mons. Viganò, fine Curiale nonché ex Nunzio in America da ultimo conosciuto via Stampa & Regime per la sua lettera pro-Trump. Bene da presso il link, avvertendo che è lungo assai e per chi non sa manco farsi il segno della croce ché non lo vogliono gli islamici che si arrabbiano ed è politycall incorrect, come quel tale che partito dall'Africa approdato in Italia e soggiorno di dieci giorni in Trinacria, da qui poi lesto al massacro francese con tutti minuti particolari post mortem delle innocenti vittime sacrificali per l'ennesimo omicidio rituale allo Zoccolato profumato più di Chanel 5, banale zolfo!

Monsignor Viganò: “McCarrick capro espiatorio. La sua filiera è ancora attiva. Il Rapporto è figlio della menzogna”
https://www.aldomariavalli.it/2020/11/24/monsignor-vigano-mccarrick-capro-espiatorio-la-sua-filiera-e-ancora-attiva-il-rapporto-e-figlio-della-menzogna/



Ps1 La pandemia coronarica sgangherata soap opera Urbi et Orbi italiota è il cambio di paradigma per un Mondo retto dallo Zoccolato e sua religione satanica a pendat: sai che novità!

Ps2. Sbaglierebbe marchiano chi s'immagina che l'ambito religioso cristiano e pure ortodosso è fatto arcaico anacronistico sciamanico, quanto poi il Nuovo Disordine Mondiale corrente che sostituisce in deliro di onnipotenza Satana e sue illusioni ottiche sul posto di Pietro via pandemia eterodiretta, della sfera personale: no. Il Libro o Bibbia che dir si voglia è pietra angolare di TUTTO l'Occidente, isole comprese, e in esso ora con metafora/parabola ora in modo diretto ed esplicito come ci “siede a tavola” e spartirsi le umane cose; oltretutto si vive i Tempi dell'Apocalisse, tutt'altro che fantasticherie, fumi, quanto più cogente Realtà Transumana e non per molto, sempre secondo Scritture!

Ps3 Sino a non molto temo fa in Vaticano c'era l'Archivio Segreto, diverso da quello Vaticano accessibile ad utenti e studioso, poi soprannominato Apostolico. Luogo dove si conserva tutto, ma proprio tutto dell'origine del Mondo fenomenico e altro ancora. Profezie che si alimentano di queste cose “secretate” altrimenti si scopre il tragico trucco che incatena gli umani dalla notte dei tempi. E se un Viganò del caso diciamo “profetizza” ci potete mettere la mano sul fuoco che è pura e terribile Verità



La notte che mori la Fotografia

Era nata con i Lumi, positiva non al Coronavirus. Trionfo della Tecnica presto robotica al posto di matite e pennelli, correva l'anno 1839. Padrino, o levatrice che dir si voglia, non già Marlon Brando, bensì un positivo non tamponato a nome Arago, intellettuale radicale ca va sans dire ne perorò le virtù magnifiche e progressive del Capitalismo dinanzi le Camere francesi: chimica stesa su lastra non ancora in capsule (anti)Covid e dal baraccone dioramico di Daguerre alle altezze di Felix Tournachon detto Nadar con tanto di carte de visite alla Disderì.
Certo l'inizio non fu dei più semplici tra luddisti, ne avevano capito l'esatta portata di natura aliena, estraniante, falsificata del cosiddetto Reale fotografico scambiata per Natura tout court, e crostaroli pittoruncoli che si vedevano scippare il ritratto nobile. E si perché l'invenzione fotografica permetteva a chiunque di “rappresentarsi” di esserci al Mondo, in immagine seppure effimera, di sguincio come erano e da vedersi i primi dagherrotipi, di lì a breve sostituiti via W.H.F. Talbot reale inventore, secondo vulgata, del negativo su carta e controtipo positivo fotografico già immaginato sul Lago di Garda dove si trastullava con “camera obscura” e ricalchi di fogli traslucidi.
Prosperò la Fotografia fra alambicchi, fiere e baracconi fieristici sino al giorno in cui s'innamorò a tal punto da generare un figlio, di celluloide prima poi perforato ed a schermo infine. Figlio degenere già da subito nel mostrare treni in arrivo fra gli astanti di Caffè-concerto impauriti che la locomotiva a schermo più del trucco fosse viva reale e volesse travolgerli. Locomotiva simbolo di velocità e progresso e benessere per certuni.
Cresceva la Fotografia del Novecento inscatolata in pezzi di ottone germanici, scesa dal cavalletto ottocentesco di mano in mano il formato Leica di Barnack moltiplicava come un virus eterodiretto il circondario terrestre ed uman(oide). E non c'era cose o luoghi che non venisse “immortalato” (la fifa della Morte con gesto apotropaico veniva esorcizzato dalla chimica&ottomeccanica) inquadrato e poi messo in pagina offset alla National Geographic. Certo anche su bianche pareti di Gallerie very nice alla Stieglitz; ugualmente il figlio degenere che orami diventato adulto abbindolava masse, sedute e comode dinanzi pari muro bianco, seppur telato, nell'oscurità della Caverna Mito platonico: niente di nuovo nulla si crea nulla si distrugge...tutto si ricicla. Era il Cinema, sì, sotto tutela di scritturali falliti cui accanto, tuttavia, la storia, ora triste ora drammatica e ora ilare proiettata a schermo era, tuttavia, dell'alchemico Direttore della Fotografia. I conti tornano.
Poi il colore colorò la “realtà” ed imbellì la Fotografica, prima su le lastre di patate, fecole tricromie alla Lumièr, RGB e non al forno, poi Agfacolor e di là del mare Oceano il Kodachrome in “bianconero” ma colorato, l'ossimoro per un'altra volta. Ma il Sogno di Dominion (stesso delle macchine truffaldine per la conta solo pro Biden Usa 2020) e l' ibridazione con la Macchina (circolava già nelle Caverne sale cinematografiche Metropolis di Fritz Lang Anno Domini 1927) generò ancora un figlio, senza scomodare Pirandello, minaccioso e suadente più del fratello fotografico e a scorrimento. Fu la Televisione e l'apoteosi. Immagine in formato scatola domestica di mogano, focolare alla Renzo Arbore e sua Band. Divisi media per colpire unite (Nata – Fotografia - come un fatto meccanico, è andata sentimento e alla fantasia, e li ha mutati. Guido Piovene, Gli scrittori e la Fotografia Editori Riuniti 1988) prima ancora del Fronte Popolare post Seconda carneficina mondiale che proprio su l'Immagine aveva costruito Tutto: Fotografia-Televsione e certo la Cinematografia “che è l'arma più forte” campeggiante il Duce Mussolini da Cinecittà spettacolo. E che in tandem con lo sceneggiatore Starace (di notte pugnace ma di giorno fugace) M + incul + pop(olo) Ministero preparava per la pugna otto milioni baionette, e solo queste ché bastava l'ardire (ardore dei cerchi di fuoco da saltarci dentro di slancio senza ustionarsi) italico; mani contadine contro i carri armati plutocratici Anglo-americani che un bel dì sbarcano secondo copione Studios by Hollywood (bosco sacro a chi?) più con il favore delle Tenebre della italo americana Mafia a suono del Settimo Cavalleggeri alla Stagecoach/Ombre rosse, tip-tap di Fred Astaire & Ginger Roger, in Sicilia. Ahh cumpari.
“Tu schiaccia il pulsante che al resto ghe pensì mi” più del Cavaliere da Arcore, Kodak che invase il Terraqueo di 126 preconfezionato al ritmo di Rock-and-roll, fino agli Anni Duemila, tempo di svolte, non ancora alla Covid certo prodromo per entrare ancor più nella carne degli uman(oidi) sino al controllo totale di essi via chip ino + cul + ati antivirali di Big Pharma, Capitalismo totalitario-sanitario.
Pi X El al posto di grani d'argento (ritornati ora ora di moda & money non olet) che qualche buontempone scambia per pixel, quanto luciferino messaggio in codice.
Siché la Fotografia oramai invecchiata e sotto i colpi della Milano da bere e Jovine (tronista di radio Myphotoportal.it) a complemento poca ci raccapezza più. Il suo “corpo” trasformatosi in robot a base digitale: uno zero acceso spento mi piace non mi piace, toglie gli ultimi residui romantici del Tempo che fu in bianconero. La Signora oramai invasa da chip ino + cul + ati come qualsiasi antivirale è senza più anima, né visione, anzi, poveretta scambia tele-visoni per frame dei minchiapixellisti giovani giocherelloni allevati a PlayStation. Siché la Fotografia si convince, per quel poco di lucidità ancora viva rimastole, sebbene il chip impiantati da Bill & Melinda Gates Oms Fauci e Big Pharama, della fine. Tant'è vero che già grandi chip, che fan tutto tranne il caffè, ormai alle telefonate d'una volata, oggi chat-mail, specchio della giostra gli acquisti, stupidissime emoticon, video filmati del gatto miao miao in sorta di album virtuale, alla lettera han preso il suo posto (indegno?). E mentre i membranacei album ancora esistono a tenere ricordi di famiglie, guerre pestilenze e campionati, insomma la Memoria storica, i dati di questi chip morsicati oggi ci sono ma “diman non v'è certezza”? Fragili file cui tutta l'umane genti s'appende al manico del tram fintantoché c'è corrente: litio solare atomica. Poi l'Abisso Leviatan.
E dinanzi l'Orrido orizzonte senza bricole di gloria la Morte colse la Fotografia non già nel letto della sceneggiata alla Henry Peach Robinson del 1858, no, bensì la “agonia” stile Gomorra alla Netflix. E mentre da lontano un rumore prima indistinto via via fragoroso e minaccioso schiumava onde alte, sempre più e più di un Tsunami eterodiretto e prodromo del Covid, si spense alla soglia dei centottanta anni giorno più giorno meno, sostituita da Photoshop grafica 3D di Ikea. Senonché il giorno dopo, ad esquie avvenuta, un certificato elettorale via US-Mail le recapitava per votare: si scopri a commedia ultimata che aveva votato, via Dominion software taroccato, post mortem per Biden, il democratico senile con alle spalle Harris la Dea Madre primordiale, Kaos primigenio di tutta la sceneggiatura umana.
Ma, ma quando l'allineamento iniziale e terminale, dicono certuni filosofi greci, più delle planetarie sfere celesti aristoteliche, si trova al giusto momento: Bang e tutto implode. Forse per (ri)cominiciare di nuovo dentro un “orizzonte degli eventi” per chi capisce. Sit tibi terra levis M.me Photographie au revoir!



Ogn’ monn’ è paes' (Tutto il mondo è paese)

A volte è forte l‘impressione di trovarsi su una zattera e guardare l’orizzonte incrociando (si augura) anima viva: vabbene retaggi da Robinson Crusoe. Eppure quel senso del sentire profondo pare un fatto personale. Anzi a continuare così darei ragione ad Ando Gilardi, solo ora capisco, di un suo articolo dedicato alla recensione di un catalogo-mostra che gli inviai più di trentanni fa. Tra le righe diceva: cambia mestiere che te la cavi a scrivere. Tropo tardi oramai. E non era il solo ne il primo che tra serio e faceto indicava un’altra via d’uscita: ma a noialtri stan strette le scarpe del luogo comune e avremmo abbaiato alla Luna come un Pinocchio con la catena, che è una bestemmia: che dire? Se non che per l’Oceano Web, poi sempre certe zone e mica siamo fessi all'impossibile (!) capita a tiro di “zattera” una bottiglia e immancabile messaggio arrotolato che ci vuole poco a srotolarne lettura, e di un fotografo che in un altro luogo ma pari tempo ha fatto esattamente le stesse cose di noialtri fotografi di qua dal mare Oceano. Solo che tra le riga dell’arrotolata carta in bottiglia si legge una nostalgia che, viceversa, mitighiamo scrivendo e ricordando in questi bui giorni (finiranno mai?) anzi per tempo come “fotogrammi” si chiama proprio così la raccolta di “ricordi” il libro che si farà, certo, post mortem giacché nemo profeta in vita!

The Conversation: The Photograph as a Time Machine
https://petapixel.com/2020/08/26/the-conversation-the-photograph-as-a-time-machine/

[Partite di giro

Besenisse is usual.Kodak per noi cresciuti con il colore analogico, imprescindibile brand sino al giorno in cui il Digitale ha detto: Stop. E non entriamo nel merito del “progresso” tant’è vero che usiamo analogico e digitale, quest’ultimo un po’ di più per le “manipolazioni” post scatto, stavamo per scrivere (lapsus freudiano?) post mortem. Morte apparente si capisce. Infatti dal crollo 2012 di Mammasantissima by Rochester, New York son passati solo otto anni [right]che, al cambio binario,bisogna aggiungere (dice il marketing) uno zero da far ottanta. Allora capirete di queste partite di giro da impallidire la Resurrezione (stavo virgolettando) di Lazzaro a telecomando pure questi con fine nobile secondo Gesù “maestro” forse di rito scozzese. Breve Kodak chimica parte per la Cina (ma non è la cattivisimma nazione anti occidentale per antonomasia?). Terre assai lontane poi ci pensa il buon MacLuhan e suo villaggio globale: alé sient’ sient’. Besenisse, quindi, è sempre besenisse cui succo da presso se vi pare, benedetto Pirandello:
If one is thinking of analog, usually what comes to mind are old cameras, nostalgia, and other somewhat stereotypical assumptions of analog photographers. What most people don’t think of, however, is the enormous photofinishing industry, a growing global $26 billion market geared towards everyday smartphone photographers who want to have a physical representation of their images


Why the Sale of Kodak Paper and Chemistry to China is a Good Development
https://petapixel.com/2020/07/16/why-the-sale-of-kodak-paper-and-chemistry-to-china-is-a-good-development/
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