manunzio.it logo



Una data imprecisabile di certo i Sessanta del secolo alle spalle nella Town dove si vive più simile a lager aperto...per non far vedere. Fuori Porta San Giovanni (Giovanni dei grembiulini!) l’antecedente fra mezzi (stando attenti a non farsi investire) su la striscia di strada, acciottolato fatto di basili neri di lavica fattura, con bancarelle e pure un chiosco alimentare senza norme igieniche ma siamo ancora qui a rievocare la cosa (!). E fontana di buona acqua che dissetava e si sentiva diversa + mente dalla potabilizzata con tons di cloro, che di certo non fa bene. E due.

Dunque...bancarelle e su scaffale alla buona troneggiava nel colore nero verde light la Diana, sì, la stessa plastica dei Lomography. Mirino manco i cani ed otturatore a ghigliottina nel vero senso del termine; scatto argentato e zigrinato ghigliottinante su l’obiettivo che basta premere, e se tutto ok ché non c’è alcun meccanismo contro doppie triple...esposizioni alè foto fatta. Diaframma? Nell’Ottocento era un disco forato, buchi di vario diametro, idem con patate, ecco, su la Diana. E i fuochi? Beh basta accenderli con “borbone” legnetti imbevuti di zolfo ed altro per i rstucc’ (resti, steli, di falciatura). E vabbene c’e una graduata scala. Oddio scala, gradinata che basta ruotare l’ottica lillipuziana in plastica quanto basta, su distanze prestabilite e poi ognuno per sé e Iddio per tutti. Plasticosa macchina in formato 120 (ne esiste anche per il 135 format ma quadrotto e invece dei canonici 36 scatti il doppio) ossia il più orecchiabile Hasselblad format! Forse così poco ingrandendo i negativi (rigoroso bianconero!) sotto ingranditore di studi fotografici dove si portavano i rullini, come si farebbe all’odierno con file dal service...uscivano, poi, delle stampine dieci-quindici o cartolina che dir si voglia che più tardi stamperò da “garzone” di bottega della FotoLampo, piccola agency anche, di provincia simil Carrese Milanocentrica etc etc etc. Questo dopo, un po’ più grandicello e inizi dei Settanta sempre secolo trascorso.
Senonché dopo l’acquisto (Diana) per mille lire (sproposito pure allora ché si poteva comprare colazione pranzo e cena!) datomi dalla madre senza fa capì nient’ al babbo, al solito pesce in barile...scatti cui memoria, i negativi non esistono più.
Diana delle mirabilia cui abbrivo, chi l’avrebbe mai pensato, ci porta l’odierno orizzonte di poca gloria (film) e molte tante rughe di dispiacere diciamo così e digitale “terrestre” formato Pshop (usiamo Elements da incalliti dilettanti, dicono quei bravi a libro paga Giostra degli acquisti). E pure questa è fatta, eh, Padre guardiano!

Ps. Elements non solo ma anche il buon Lightroom, Capture One, la batteria di plug-in Nik mano fredda, e il sornione Wilber di Gimp prossimo, si dice, alla versione 3.0: non ci facciamo mancare niente. Ah pure Photopea alias Pshop on line, a gratis!

Pss. Oggi la Diana serve in mano alla generazione Z (ultima dell'italico alfabeto) a pazziare: click click che poi devi sviluppare da te, dice la Giostra acquisti, e poi scannare con accrocchi per telefonino (altro acquisto indispensabile, dicono, i giostraroli)e infine clip clip mandare su i social per il facile facile "Mi piace" o "Non mi piace" il massimo della "socializzazione" fra sordomuti, eterodiretti à la page buy very very nice, oyeee. https://www.youtube-nocookie.com/embed/50_6bP7Zr9s








Uomini o caporali?

Se ne già detto ma repetita juvant per chi ha ancora materia grigia, che gli serve a difendere la propria massa psicofisica (il latino mens sana corpore sano che l'odierno, ordine basato su le regole, guarda caso, ha capovolto e si vede dai tanti palestrati/e ancor più lungo le vetrine acquatiche di spiagge et simila). Ora è uno strombazzare di AI in tutte le salse, anche questo già sottolineato: come s'è fatto sino ad oggi senza? Il mondo delle regole si dirà, ma se sanno già tutto di tutto: vero Cia-Mossad-Pentagono? No, non basta ché al peggio non c'è mai fine vedasi Gaza e quell'altro fronte europeo di guerra: barzellette, no? No.
Caduto ogni pur minimo e basilare “ordine” tutto e ancor più permesso, verso l'infinito ed oltre altrimenti sai la noia. Ventre pieno, orge, banchetti d'antropofagi (cannibalismo sdoganato) adrenocromo a brindisi la Dea Madre zoccolata viaggia vele spiegate al mantra “Noi siamo noi e voi un c...” scritto un giorno sì e l'altro pure.
A capo va. Adobe cui pronuncia, come al solito, in cosiddetto inglese fa adobi ma altrettanto pronunciato come si scrive in molti video-messaggi per gli acquisti truccati da Youtube(r); d'altronde è vocabolo ispano-arabo...casas de adobe* come il Cacao di Arbore memoria, è meravigliao, e zuccherino zuccherino l'appoggia, silente quanto vuoi ma si “sente” certo poi alcuni...Sia come sia tutto si può dire, anche della propria madre non “cristallina” ma se toccate denari e proprietà intellettuale men che sia, zacchete: anatema. E la Proprietà Privata (moglie del privato, verbo da trovarsi e poi fateci sapè) è squisitamente contenuto, guarda caso, nel Libro delle richiamate regole: si chiami Torah/Vecchio Testamento o Nuovo che dir si voglia (ricordate pure l'Apocalisse, sì, quella corrente) c'è poco da fottere: lato traslato e al solito come vi pare!

(Copia & Incolla se vi pare)

*https://it.wikipedia.org/wiki/Adobe_(mattone)
https://www.youtube-nocookie.com/embed/kucwfvK_Fuw

Ps. Sul nostro decennale Mac, non è che questo brand(y) è meno di Adobi/Adobe proprietario di cose belle, ecco, gira una copia accattata (comprata) di Photoshop quello per dilettanti come Manunzio, detto Elements. Uno. Due gira pure una copia sempre accatta di Lightrooom dal suo motorizzato ancora pimpante dopo i richiamati anni che per prova provata al solito se ne sbatte di Capture One il softar, ecco, à la page. Provato, provato sotto Natale e mai più fatto pensiero d'acquisto. Ergo ce ne frega molto, non essendo prezzolato Youtubbista, possiamo giustamente associarci agli sputtanatori del famoso software di fotoritocco e non solo. Sul nostro portatile della Mela, tutto ma proprio tutto, viceversa, gira Open Source: il beffardo Wilber di Gimp, Scribus e Photopea via web compresa: ditemi voi... Infine, sempre sul vetusto Mac ci sta pure Photo di Affinity e Publisher, non quello di Window con cui in illo tempore si è fatto cose turche e a stampa stradale (!) che qui non diciamo per carità di patria. Manunzio per brutto vizio (!?) prova sperimenta e poi parla e nel caso di specie sputtana allegramente il “nuovo corso” di Adobi/Adobe. Il resto come diceva il Prof Sator/Sartori: so' cazzate!



search
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.manunzio.it/diary-d

Share on
/

Chiudi
Close
loading