date » 15-12-2023 15:17
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Teschio o skull per esterofili incontinenti, grotte cantine. Controra (ora contraria letterale) da Aliano in provincia di Matera. Scena così senza manipolazione Pshop o ricorso famigerata AI. Tutt’altro che riverberi, anzi, poiché le foto e di panorama di Manunzio sono piene all’inverosimile di “presenze”
Fatti che (s)fuggono o meglio in contrasto con il belame, si, pecoreccio cui Munari & C. per l’ammasso eterodiretto quotidiano menano per l’aere maligno. Repetita juvant, dicono. Manu militari, certo. E poiché questa zattera a nome Manunzio punto it, di fotografia ci si prova vediamo di scandagliare l’immagine in copertina.
“...finiamo qui la prima parte...” si diceva.
Il luogo o location say english è lungo rotabile (una volta, in questa contrada, il dialetto gallo-italico, dal francese route, pure così in quel idioma e stavamo per scrivere idiota che è stessa minestra babilonese riscaldata, di tutti e nessuno a nome inglese) da ŕota latina e italica ruota di sicura onomatopea...rrrr rotolante conduce ad Aliano circondario di Matera. Immagini tratte da superba bianconero reversal a nome Scala Agfa, che è ritornata** in formato (codice) 135 alias Leica o corrente FullFrame (che da quella prende indegno nome!) digitale. Riproduzione su GH4 via Wi-Fi thetering, ottica Zuiko 35 millimetri equivalenti via adattatore da Old 4/3 a Micro 43, e diaframma 8. E andare oltre, prova provata, la diffrazione fa sentire i suoi effetti morbidosi. Tavoletta luminosa da cineseria a complemento. Mondi analogico-digitale, “vecchie” ottiche che continuano a far del buon brodo evitando l’agguato mortale per l’anima, meniamola così, della Giostra acquisti, amazzonica o meno.
Infine triste ma vero sì è impiegato trent’anni, durante la stampa su Canon inkjet, per accorgersi delle “presenze” in scena e che la matita ne delimita i bordi. Assolutamente inimmaginabile quell’occhio che campeggia fra le erbe che non è una Photoshioppata o mortifera (per l’anima?) AI, tutt’altro. Significa? Niente di più e niente di meno di quanto scritto…Forse che non cercavamo l’ora canicolare da immortalare? Atmosfera nota con vetusto lemma termine “controra” emulo english after-noon, letterale dopo l’ora nona dell’orologio latino? Tre pomeridiane, o ancora la mal tradotta siesta, hora sexta latina, ora di passaggio dei sacrifici vs l’Iperuranio alle telluriche Potenze sotterranee? Il Mezzogiorno di Pan Satiri e corteo di Ninfe (che anche in pozze d’acqua se le lavano proprio in quel momento topico, e nessuno mortale può vedere la scena, pene, ecco evirati ipso facto ancor prima che accecati: minchia)? Mito amabilmente narrato, anche, da Roger Callois in Les démons de midi
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Ps. Noi dell’Occidente una volta era il Latino durato per circa un millennio a “cementare” le genti, diversamente dall’artificio (tutte le lingue, parlate, dette standard lo sono per definizione, codice alias ID) a nome lingua inglese: di Rito York o Scozzese umidificato e retto-inficcato è vexata quaestio che qui non si tocca
Pss. Vero, corre l’obbligo di citare Roba Apposta di Branco Fotografico che con sua chimica “inverte” tutto dalla carta fotografica a pellicole: di tutto di più. E altrettanto merita menzione BelliniFoto che ha "ereditato" la Ornano chimica (bianco nero e sostituti E-6 favolosi per inversione Ektachrome Pro 64 di Kodak, e pure le Fujifilm, via Jobo tank sperimentata de visu e de manu) di Milano
date » 19-09-2022 15:40
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ephifania meridiana, ora meridiana, controra, arcani maggiori, messinscena still life, still life estivo, canapa come fondale marino, idrolitina acqua, bottiglia a manichetta, bottiglia a cavaliere, still food and drink, finestra come bank illuminotecnico,
Arcani maggiore minore sopra sotto, fate vobis
Non ci occupiamo di tarocchi ma di taroccate, sì, e da presso il perché: o meglio l'allestimento o messinscena che è tutt'altra roba, forse.
Sia come sia e lo accennavamo in post precedente, qui il pensiero ha fregato la fantasia pratica. Allora vai: si era alla ricerca, in molteplici scatti come prassi Manunzio, di immagini dalla memoria...e ne uscita un fotogramma marino. L'uno è l'altro erano, sì, nei pensieri (testa?) di chi scrive poi...Lo strato di sabbia, quindi, è copri tavolo tipo canapa (che non si fuma, peccato) con pieghe impossibili: tira di qua scoccia (scotch a fermo) di là infine la vittoria, delle pieghe. Cosa questa che dà aria di sabbia (almeno nella capa di Manunzio). E quanto al resto, dite? La bottiglietta è troncata con brutale colpo di Pshop ché non ne potevamo più di trovare la “quadratura”. La coppa, invece, trafugata alla “coniuge” inconsapevole nel sonnellino pomeridiano tse tse, quanto al bicchiere: colpo di culo, vabbé. O meglio dentro non c'è altro che acqua, che però da dietro riflesso di bottiglietta...ci siamo capiti. E però proprio ciò che si è scritto da qualche parte nel ricordare le estati degli Anni Sessanta. Vale a dire che l'aranciata, che qui sembra altro dato il colore ma fa niente, veniva preparata con acqua (bustina Idrolitina) in bottiglia con tappo a cavaliere e dentro si lasciava cadere una minuscola fialetta di colorante...buona da non dirsi. E come vedete le vie della messinscena sono infinite: voi ci mettete la manovalanza ed una mano invisibile (decine di volte accaduto) si incarica del resto: sarà stato ennesimo stato di trance? Ohh quanto a questo si possono riportare centinaia di casi da scrivere, chissà, in prossimo post. Stay tuned paisà
Ps. La luce sfondo, paisà, è data dalla sovraesposizione della tenda che copre la finestra nel mezzogiorno estivo, ora di apparizioni ephifania d'ombre e non la finiamo più: Controra che nel Mezzogiorno ha valenza molto molto antica e profonda e riprende miti greci dell'ora canicolare