Il calzino e le cravatta
E che sia in continuità tonale (scarpe comprese) così il bon ton. A noi ci frega meno perché da sempre portiamo calzini in rigoroso bianco: classe non è acqua!
Siché nel circondario chiamato Terra, pensa te, il Kapitalismus è alla fine: no Fukuyama per cortesia che deve aver capito una mazza delle sorti magnifiche e progressive del…capitone, ecco. S’intende che l’immagine suadente e numinosa è de facto spenta. Anzi in un Era pregressa la Terza Guerra Mondiale sarebbe, e da mo’ scoppiata. C’è la deterrenza nucleare si dice. Più ancora in un circondario di macerie (né vinti né vincitori) si potrebbe vendere ghiaccioli agli Eschimesi evaporati con le altre etnie umani? Certo c’ è quella razza scellerata a nome ebrei (Sionisti) che ha in programma “Sansone”: sì, colui che disse la celeberrima:” Muore Sansone con tutti i Filistei” ma qui non ci occupiamo di Scrittura, se non a latere. Siamo o non siamo l’Occidente (chi?) giudaico-cristiano-greco-romano? No grazie.
Pistolotto per ricordare che anche i fabbricatori e di immagine trova fondamento il richiamato circondario, spina dorsale del Leviatano. E siccome uso dire tutto è spettacolarizzazione, quinte maldipinte, eccoci a parlare dell’incarnazione E-PL 10 di Olympus, che alcuni vogliono prossimo alla fine fotografica: Panta rei. Incarnazione a la page e documento funebre, ancora una della fotografia, diventata fottografia come si viene a scrive da un po’.
Dice e cravatta e calzini? Ah ma allora siete fessi con il cuore: la E-PL10 ovviamente dedicato alle signore, danarose e stupide oche della giostra degli acuisti, volete voi che codeste maitresse dopo aver copiato paro paro il modello maschile (!) la mattina prima di uscire a far shopping, non adattano la nuova Olympus (in più nuance) al loro disabille senza scuorno?
Man fotografo dal 1969