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AI will bring into question the very nature of photos
What is a photograph? Is a photograph a document, art or something else entirely? Do photographs have to be real, or is the word 'photos' just another way to refer to all visuals that can pass for photorealism? The word photo means 'light,' so do photons need to be involved somewhere?

These weren't very hard questions a few years ago, but in 2024, we'll be asking ourselves some version of these questions constantly.

In the wake of AI, and before that, computational photography, our understanding of what defines a 'photo' has become a mishmash of qualifiers and footnotes.

We may say that, in essence, a photo is a natural light captured and preserved as a visual representation of a moment in time. But then, what of the photos coming from our smartphones? Our phones do not capture a single moment the same way our still cameras do, but rather as a burst of images that is computationally combined into an amalgamation of no actual moment in time. Is this still a photograph? Does it matter that a smartphone has taken 16 images and combined elements of each to make one image? Does a photo always have to be truthful?...


Ps. In attesa dell'implementazione finale Blu beans Urbi et Orbi: orbi? Si comunemente noto come "cecati"...in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen!




Ogni promessa, a volerlo, è debito

Immaginate l'estate de facto terminata oggi durante il quale vi siete fatti prendere, come abitudine poi già complice la calda luce mediterranea dei primi raggi mattutini, dallo scatto “artistico” e anche per questo avete allungato il “brodo” della promessa fatta circa il Manunzio still-life e mangereccio quale “accidente”, diciamo così. Questo per dire che il semplice “piatto” di minestra, ecco, a mo' di ricetta poca interessa a Manunzio, poiché è sotteso il più delle volte, questo o quell'altro “alimento”.
Sicché non aggiungiamo altro alla fatica, solo per mettere in “vetrina” si è impiegato due giorni per altro finanche dodici anni, così dice l'EXIF. Certo lo zampino del diavolo c'è (la perfezione non è di questo mondo, fine a se stessa poi non ci frega de meno) e se ne fatto ragione. A dir vero infine c'era un'immagine suggestiva che si è preferito per altra volta; decennale anch'essa still-food ancorata ad un passo biblico (tutti i cosiddetti artisti e quelli con fregola, se tali sono, non possono che rileggere, prima o poi, il Libro dei libri dell'Occidente tout court) e però i giovani digital connessi cosa gli cala?
Basta così, va, ad intenditor poche parole il traslato latino: un si sa mai quanto a squola!

Link pagina food (fresco di stampa...)


Manunzio photographer since 1969


© Manunzio/Michele Annunziata

Una giornata uggiosa
Fuori il tempo, finalmente, è sgombro da nuvole che giorni addietro...Ora i sacri Testi Fotografici (?!) sconsigliano di riprendere oggetti-soggetti in giornate uggiose di pioggia per questo e quello futile motivo: vero si e no: il “canone” poi c'è quanto non “codificato” in attesa, va da sé, che il buon robottino transumano riesca a “fare” click al posto degli estinti umani: gente le virgolette sono noiose ma nel richiamato regno robotico corrente le parole han più alcun senso, quindi per forza maggiore le virgolette, forse da mettere “caporale”: siamo tale o uomini alla Totò?
Uggioso pomeriggio, quindi, e che si fa: si dorme come il gatto Miao-Miao raggomitolato su una sedia del teatro-soggiorno? Ni mentre nella capa di Manunzio l'uggioso tempo balena idea e la coniuge (che ha tuonato a salve “questa casa non è uno studio”) toltasi dalle p...alme dei piedi di là si gode sotto le coperte l'ora uggiosa: acqua a cielo aperto. Oddio pure a noi l'atmosfera, ecco, concilia. Ma. Due pannelli neri a portata di retro-porta: in ogni angolo domestico più di un Thriller Agatha Christie e Maronna, il riposto nasconde alla vista quando serve allo scatto: eh questa casa "è" uno studio sibila sottovoce il Manunzio beffardo. E poi? Un altro paio a schermo della window reale per la lama di luce., E il solito bicchiere di...vino.
Parentesi dopo centinaia di scatti il rosso “vino” è improponibile ché viene nero e anche in aggiunta d'acqua 'na chiavica di rosé. Punto. Sicché il “ bianco” è scenico e rimanda a palati fini non solo e soltanto per il Bacco liquido. Vabbè é acqua appena colorata di Amaro Lucano! Quanto all'artiglieria niente di che: Olympus E3 (regge molto bene gli Iso fino ad 800 poi sembra pittura pur buona) Ammiraglia d'antan classico zoom a mano libera con “piripicchio” a mo' di staffa simil pistol grip all'amerikana. Con la K? Ahhh ma allora siete fessi con il cuore!



Still life of course

Ora che la mente mentisce è noia pura da ripetersi, sempreché si parli ancora di fotografia. Si perché una cosa è la dritta che viene dall'organo visivo, altro e già discusso (si digiti fondo pagina occhio) l'elaborazione che la “mente” compie e certo non come viene viene, anzi gli conferisce senso insieme a tutto il resto: cultura. Tutt'altro che peregrina, allora, la distinzione abissale fra chi è fotografo (sente e vede già) e chi ci fa, e si vede, nello scimmiotta fotocopie di fotocopie déjà-vu con minchiapixel. In sostanza l'organizzazione formale e di contenuto, non meno l'uso sapienziale della luce “solare” per chi intende non c'entra con la tecnica fine a se stessa. E non s'aggiunge altro se il fatto che Manunzio intrattiene, ancora una, particolare feeling con gli oggetti, qualunque essi siano che entrino nel “mirino” forse di cecchino. Si vabbè...



Yankee Go Home

Amerika (non scrivo perché ancora con kappa!) way of life. C’è da capirli gli Yankee venuti su per volontà dei “padri pellegrini” un po’ troppo frammassoni, ma tant’è. Un continente, grazie Cristoforo Colombo pro Vaticano Spa, spopolato ante litteram da malthusiana “decrescita felice”: vero geometra Giuseppe Grillo, in arte Beppe? E per far posto ai neo romani barbari europei poi ibridati americani. Paisà come Legioni di sanguinari macellai che, guarda caso, esportavano in illo tempore la “democrazia”. Niente di nuovo sotto il sole. Continente americano che nasce ben oltre la famigerata strage degli Innocenti di biblica memoria. Qui siamo a livello perfetto di sterminio dei nativi americani (scritto senza kappa) che ha aperto le porte di Aushwitz: d'altronde nel loro sangue bastardo i cosiddetti yankee son pur sempre mezzo sangue germano-latino. Una tragedia al quadrato!
Tutta sta filippica? Calma paisà, calma. Dunque vivendo costoro nel NULLA sperimentano qui cosa l’attende lì, vabbè post mortem…Figli del do ut des (non che noi da quest’altra parte dell’Atlantico siam da meno) della Teologia del Mercato con Wall Street and City of London suoi profeti, senza passato di vestigia e quindi senza storia, figurarsi il futuro, in perenne guerra con se stessi a sua volta “esportato” democraticamente al Mondo intero! Certo se a questa componente di base, ecco, s’aggiunge Sion ma tout court il cerchio infernale si chiude per chi intende.
E quindi paisà anche quest’altro cerchio si chiude con il link proposto dove del NULLA si parla di fotografia del NULLA, e nel caso di specie ambientato in tanto di backyard domestico; anzi se ci fai (ci sei?) caso paisà quella casetta degli attrezzi usata per lo stage a cosa somiglia? E lo sapevo non ci vuoi arrivare. Come dici? Dall’auricolare perenne che porti all’orecchio non ti arriva nessun input della regia da ripetere come pappagallo saltellante ammaestrato dalla giostra degli acquisti…ah peggio per te perché quella casetta altro non è che un loculo. Ma sì, ma sì di quelle carrellate di tanti film dell’orrore vacuo degli Yankee dei loro cimiteri, di cippi pagani qual sono e restano che manco Cristo gli toglie ‘na croce.
E anche stamani appoggiato con estrema precisione di fuoco nelle chiappe del Nuovo (dis)Ordine Mondiale, salutiamo. Alla prossima paisà!

Photographed Portraits in my Backyard Shed using just Natural Light

Man fotografo dal 1969

Ps. Nella messinscena noterete la cosiddetta fotografa, tanto in digitale che con Mamya 4,5x6 su pellicola à la page, muoversi ad altezza se non un po' di più della modella. Ahi ma so' amerikani: che dire di più?
Pss. Per gli imbecilli a telecomando la ripresa dall’alto, una volta con fisheye o grandangolo estremo di certe réclame e non solo, è segno di sottomissione (gerarchizzazione) del soggetto che non gioca da pari a pari, e alla faccia pure di H.C. Bresson!
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