Manunzio




Gaber, il signor G.
(Immagine di un mondo andato e di una razza in estinzione)


Ricostruzioni con personaggi molto equivoci: che ci fa Bersani ex Caporione PD l'insider delle “lenzuolate di privatizzazioni” da Ministro Sviluppo Economico nel Goberno (non è un errore di “battuta” pur sempre battuta per chi capisce) Prodi in grembiulino atlantico, tra il giugno del 2006 e l’aprile del 2007 che aprirono al mercato (mercimonio?) diversi settori dell’economia italiana per i famelici sion-americani? Poi qualcuno dimentica la "botta in testa" che ne ricavò: ischemia; senza ricordare il “governatore” amico degli amici Carlo Azeglio Ciampi e “divorzio” Banca Italia voluto da Andreatta per degli Yankee, quello stesso poi lo stesso fulminato da infarto alla Camera, forse Nemesi storica o “chi la fa l’aspetti” congiunzioni astrali, boh. Mori dopo mesi di come.
Fazio cosa ci azzecca con Gaber? Lo squallido di “Che Tempo che fa” su cui è inutile spendere soldi, il “compagno” a queste latitudini sarebbe sputtanato come “compà tu fatich’ e je magn’” senza riversare in lingua ‘taliana tanto è chiaro.
Cherubini (?!) in arte Jovanotti altro paraculo: che c’entra? Si vede che in Rai tutto fa brodo! E fra gli squallidi, tuttavia, tirerei fuori il sempiterno Gianni Morandi, non meno che Ivano Fossati. Quanto al resto...


...i borghesi son’ tutti dei porci più sono grassi più...
a sempre qui da dove si scrive proprio Gaber tanto tempo fa, in Teatro dei Salesiani (Democristiani con tinte para-fasciste, giorno prima nittiani, ancora giolittiani, e borbonici un dì) di questa Kapitale (k as killer?) del Techesasse ‘taliano: sì, certo Caravan** petrol.
Sia come sia da vedè almeno per farsi idea che “Extra Saremo salus est” la gazzara fascista Lgbt+ a tutte le ore via Stampa & Regime marchiata RAI, che voltata (anagramma) parola è pur sempre la EIAR ossia Ente Italiano Audizioni Radiofoniche del Ventennio: Eja Eja Alalà che sempre Mammasantissima Rai ha mandato in onda, si vabbè, l’edulcorata e con pruriti da camera da letto uhmm...Mussolini-Petacci. Sì, La Lunga Notte, Caduta del Duce. Caramella per certe anatomie tutt'altro che nobili. Senza un fotogramma storico delle trame massoniche la “perfida” Albione che aveva proprio Grandi e il bell'uomo del genero del Duce, Galeazzo Ciano a libro paga (senza dire di Churchill Benito liason e che qualche giorno prima tramite Bank of England al soldo don Peppino (Giuseppe) Calibbardo “unificava” l’italietta dei mille comuni). Franza Spagna purché se magna… e leggete Il golpe Inglese via Chiarelettere, che a me pare editore un po’ di zolfo: ci siamo intesi! Certo poi fate come ve pare...

**Caravan Petrol
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(Copia & Incolla se vi pare)
Documentario Rai, Gaber
https://www.raiplay.it/video/2023/12/Io-noi-e-Gaber-93014af1-59bb-400f-ae62-ff2e93d0465d.html








25 Aprile Numerologia del 2 + 5 = 7 ? (farneticazioni o forse no di un sessantottino impenitente sul Venticinque Aprile, quarto cabalistico mese)

Sette Cabala già nella Bibbia ebraica, libro dell'Occidente Giudaico-Cristiano-Greco-Romano delle “regole”. Sette che sta per patto, spartizione del cosiddetto Mondo, qui, fine 1945 in quel di Yalta, suol d'amore e accordi , in Crimea: a volte guarda tu il “caso” o l'odierna Ukraine vs Federazione Russa, oggi come ieri nelle mani dei soliti GM ameri + cani che, prima foraggiarono Benito Mussolini e il buon Adolfo Hitler di qua - di là della Cortina fredda Baffone detto Stalin. Internazionale ebraica, i soliti sionisti gli stessi, che il giorno prima avevano trucidato Zar & Company troppo europeisti-germanico-cattolici, grazie al villeggiante svizzero Vladimir Ilic Ulianov, detto Lenin e famigerato vagone blindato – a darsele sul Vecchio Continente (Russia-Ukraine pura replica, forse) e poi con tromba dell'Apocalisse Settimo Cavallery in stile Ombre Rosse o Stagecoach che dir si voglia, viene e ricostruisce ex novo le bombardate mura diroccate : “muratori” del complesso militar-industriale 'mericano.
Libera muratoria in grembiulino bianco che da un giorno all'altro, vedasi siluri U-Boot Terzo Reich baia New York, i picciotti ci ficero 'u patto cuntrai e cu i 'mericani. Significa? Amaramente che la Mafia Italo-Americana ci pirmisi ai 'mericani d'arrivari sinu in Sicilia da liberatori: a ciascuno la propria trattativa Stato-Mafia, dei martiri innocenti Falcone e Borsellino. Mentre a Nord, e parliamo del venticinque della “libearzione, su le rive del Garda Ciurcillone dalla perfida Albione sguinzagliava i suoi scagnozzi in cerca di carte compromettenti con l'amico Benito...a Nord gli Angli avevano dato le armi ai partigiani (bianchi-democristiani e rossi-comunisti si sa mai ché pari sono) per combattere i 'taliani (vedasi Il Golpe inglese). Continuiamo? Sì, quella Mafia dello sbarco in Sicilia senza colpo ferire vs gli Yankee, notori “esportatori” di democrazia via Wall Street succursale della City of London, che ci venivano, d'amore e accordi, ecco, a liberare: da chi? Vero bandito Giuliano altro a-soldato della CIA per fare della Trinacria altro stato a Stelle $ Strisce? Senonché grazie, a qualche Potenza numinosa dagli occhi a mandorla o un altro ortodosso di impossibile lingua a caratteri a smersa, storti, quel bel mondo basato su “regole” del Kapitale rapace non c'è più, piaccia o meno: vero Zelensky front end of Usa-Uk-Ue and Is + Ra + El?
Si dirà, Manunzio già di mattino...no, niente cicchetto veneto quotidiano. Stravaganze, ecco, mettiamola così. Forse. E d'altronde pure noi, sì, del Regno delle Due Sicilie, un bel giorno siamo stati “liberati” dai i soliti Inglesi vs li Francise, e dallo Stato fallito piemontese, che grazie a l'oro del Banco di Napoli si tirò su pro domo - anche qui il solito e democratico sequestrato aureo come contro la Russia vs Ukraine-Nato-Mafia. Storie, sì, vecchie e non dimentiche come la deportazione a Fenestrelle e altrove degli inconsapevoli soldati del Regno traditi ancor prima dai loro comandanti al soldo dei Savoia: Franza Spagna purché se magna.
Numerologia del 25 o due più cinque? No, non regge più. Tutti antifascisti amici degli amici: well done. E solo qualche giorno addietro gli squadroni della morte in divisa 'taliana su camion militari, cavalli reticolati di Frisia, posti di blocco con mitragliatrici e stato di guerra (contro chi?) basta chiederlo a Speranza Sanitario in primis (Conte da Pietralcina nipote & di certuni santi in Paradiso fiscale; virustar della sempiterna Stampa & Regime catodica) via Fabian Society e uno dice: è quanto potentemente armato era sto virus, eh? Un altro colpo di mano forse maldestro e sgangherato (per vedere che effetto fa per la prossima "pandemia" a base di cambiamenti climatici e "soccorso" Artificial Idiocy detta, guarda caso Dio, come tanti cartelli stradali cifrati indicante che, appunto, “Dio c'è” con lupara e coppola, c'è) del Fascismo Tecnocratico planetario via OMS de 'u cumpari Bill Gates, BigPharma etc.
E allora? A noi! come sui gagliardetti fascisti di Benito & Vaticano Spa dei Patti lateranensi? No: a soreta!


Ps. Quando Italo Balbo atterrò (potenza della pubblicità in camicia nera!) con gli alati idrovolanti nella baja di Neva-Iorke, un tripudio che manco in Italia si vedé mai; anzi, il seguito dei 'mericani Capi Loggia & Mafia, o due al prezzo di uno, nella City Hall, tutti a fare da ala ai “nostri” trasvolatori e, tutti tutti, con la mano alzato nel saluto romano

Pss. Mentre i soliti squadristi da Quirinale alle cosiddette camere o dell'arco prostituzionale (all'epoca qualche baldracca parlamentare si lamentò, forse per perdita di clienti, della neo “eretta” Cicciolina pornostar via sulfureo Giacinto, detto Marco Pannella) giocano alla mora cinese o men che sia, fann' ammuina. Infatti il trottolino Primo Cittadino ed eredi del Duce, mandano armi al camerata nazista Zelensky con benedizione di Vaticano Spa, del buon gesuita Francisco Primerio da la Pampa argentina, eppure 'taliano di sangue: olè, somos todos caballeros!

Alla generazione di mio padre


chi ha memoria dello scorre del tempo: oggi ottanta anni fa, giorno più giorno meno, il famoso (famigerato?) otto settembre millenovecentoquarantatré seguito del precedente venticinque luglio pari anno tragico, allorché Sciaboletta alias Vittorio Emanuele III su input della Massoneria Anglosassone ebbe ordine di sbarazzarsi di Benito Mussolini che un Ventennio prima aveva “promosso” a Capo di Stato, sempre su ordine delle Ur-Lodge sovranazionale che non è certo un accidente corrente, anzi. E se vogliamo si deve retrodatare di qualche millennio ai tempi, si, Davos boys, ma di Babilonia sua Torre e “qualcuno” dicono così le Scritture che impastocchiò le favelle del Pensiero Unico antellitteram e precursore l'odierno via reti unificate ed omologate streaming. Strano che il giorno volge al termine e la Segre Giuliana giuliva non è stata portata in giro come un totem, sì, ma ebreo. Finiamo qua poiché veniamo da molto, molto lontano

Addì otto settembre millenovecentoquarantatré EF (Era Fascista) duemilaventidue EF (Era Farmaceutica)




Ma cos'è questa crisi parapappapà...ancora una

Malattia certamente trasmissibile quella del “politico”. C'era Nichetti che negli Anni Settanta e della banda “Renzi Alberi” che su l'Altra Domenica incarnava il GASAD, ossia: Gruppi A Sinistra di Altra Domenica, quanto dire...E deja-vu ad personam di un irriducibile Sessantottino, frazionista pure.
Ora in clima “elettorale” e di Agosto!!! mi starebbe bene un “tavolo” di concertazione unitario degli “alternativi al sistema” per la prossima tornata furba elettiva...fra anime belle: invece dei soliti partituncoli, o liste di disturbo creati dai soliti Davos Boys. Tutti in Parlamento? Ma se han a bella posta ridotto (vero Bibitaro dal San Paolo alias Giggino stellato) il numero dei Parlamentari dei due Rami...per chi mastica politica da cinquant'anni: cazzate, sì ma a bella posta fra compari mafiosi.
Ora a parte Paragone (foto primo in alto da sx) di Italia Exit, per dove please, che dagli schermi le catodiche Emittenti del Pensiero Unico nun ce pare ci sia trippa per gatti, però. Si certo c'è pure l'eterno Marco Rizzo (immagine sovrastante basso a sx che pare il buon Benito Mussolini d'antan) però “comunista” che di quando in quando sta sulle emittenti, e fa figo invitare un “comunista” che non conta un c...apello per l'appunto e come un tempo il blasé Bertinotti, civettuolo eppur massone e finiamo qui.
Che dire del “costituzionalista” che in tempi pandemici mai dismessi parlava nientemeno della rinata sigla CNL, che dai libri di “squola” sta per Comitato Nazionale di Liberazione sorto all'indomani del Otto Settembre millenovecentoquarantatré (il 25 luglio pari anno c'era stato la destituzione di Mussolini da parte di “sciaboletta” alias Vittorio Emanuele III già del Delitto Matteotti a leggere il Golpe Inglese di ChiareLettere editore)? Sì Ugo Mattei (foto in alto e quarto da sx) proprio lui. Persona proba senza meno ma forse fuori tempo massimo per salvare il Titanic Italia...costituzione alla mano, sì, ma morta e non per tastare culi alle donne.
E quello sguardo impertinente della (ex parlamentare) Sara Cunial (seconda colonna foto in basso sx) unica femminuccia dei barricaderi: che dire? Buone cose dette e fatte durante il Rastrellamento Nazifascista del Covid: vero Prof di Diritto (rovescio no?) Conte finanche Primo Ministro non eletto da nessuno? E al riguardo: BigPharama hai notizia come del Ministro da Via Pretoria, main street, e nostre suole consumate in Potenza da dove scriviamo...Sì, non solo Speranza nomen omen, dovremmo schiaffarci pure la Minestra scaldata o prima poliziotta Lamorgese di “nobile casato” sempre da Potenza? Ci abbiamo la memoria lunga noi irriducibili Sessantottini: vero Mario Capanna ex segretario del DP alias Democrazia Proletaria anni Settanta l'altra sera su Rete4? Frazionismo fratta e pure rifritta.
Ah e il barbuto della Trinacria ex magistrato (ultimo in ogni senso foto basso dx) Antonio Ingroia? Già trombato e ne avevamo visto lungo la sua “lista” Rivoluzione, sì, ma Civile...strano perché il compagno Mao ricorda che le “rivoluzioni” non sono un Gala e flute di champagne!
Povera Itaglia après Mariò Draghì...alla francese per chi capisce le deluge, amen.
Chi può faccia valige studenti cari, nulla tenenti e pure pensionati mai visti e tanti a nostra memoria varcare i “sacri” confini dell'Italietta da rivoltare perfino Benito: Eja eja alalà. Dite? Vabbene è il saluto fascista che si dava al Duce: Franza Spegna purché se magna ma che ve frega!
Impresentabili, certo e certificabile spiace Davos Boys che l'altro giorno in Chile anni Settanta detti Chicago Boys, che se non è zuppa pan bagnato è. E' morta la cosiddetta "forma partito" di rappresentanza. Infatti lo si è visto, hic et nuc, plasticamente con Giggino o napulitane che al fine del secondo mandato pentastellato mai più sarebbe potuto tornare (se non facendosi aumma aumma un parttiello personale ed ingraziasi il Mario della Provvidenza che tutti ci invidiano, isole comprese marziani farmacisti autisti nel senso di autistici...) fra gli Ozi&Privilggi della Casta sacerdotal-parlamentare('cca nisciuno è fisso alla Totò Truuffa '62, film dell'Italia del Booooom economico!)) vitalizio compreso. E meno mane che questi squallidi figuri dell'eterno cambio di casacca italica dovevano aprire il Parlamento come "scatolette di tonno"!


Ps. Quanto a noi stiamo alle tastiere (postazione contraerea?) e da questa Home da più di dieci anni, non ci abbiamo cambiato idea su niente e nessuno, oltre ad un metro di altezza di denunce che è lunghissimo a narrare. Hasta la Victoria siempre vero Comandante Che Guevara?


Pss. Nella foto il secondo da sx in alto è tale Francesco Toscano di Visione TV. Buon conduttore con una cristallina pronuncia...siciliana, mah. Pare in itinere parteciparvi al progetto Ancora Italia. Eh e mo'? Si deve intuire, accento a parte, l'arnese marino delle imbarcazioni stazionanti? Oppure di nuovo, un'altra volta, la solita minestra scaldata “ancora” di nuovo, sempre la stessa e solita Italia? Bel dilemma e ubiqua “definizione” da chiedere alla Crusca custodi dell'italico linguaggio o agli (non plurale di aglio...) elettori? Costoro che stanno già al cinquanta percento degli aventi diritto uso dire, docet, delle amministrative di giugno scorso?



Aldo Moro da qui sino al 16 Marzo...1978. Seconda parte e tragico epilogo

Tempo remoto o mai esistito? A volte ti viene il dubbio. Un giorno come un altro mentre vendevamo libri a non ricordiamo chi: un televisore aperto per l'ora insolita mattutina e trafelato Frajese in diretta TG1 da Via Fani in Roma, bagno di sangue e la “storia” che colpisce e devia come pallottole, stabilisce un prima ed un dopo. Troncone di ponte: di qua e di là. Yalta Bretton Woods Logge massoniche Vaticano Spa e il solito Mossad e sua dependance Cia, ma pure Kgb e chi più ne ha ne metta; maledetto Paese storia e crocevia planetaria. Sic transit gloria mundi


Prima parte
The MORO Files, Gero Grassi: 5 – Omicido di Stato

Man fotografo dal 1969



Aldo Moro da qui sino al 16 Marzo...1978. Prima parte

"Dopo Moro, nulla è rimasto come prima. Il sistema basato sui grandi partiti di massa ha cominciato ad incrinarsi. Il paese si è avvitato su se stesso, precipitando in una crisi sempre più grave e profonda. Lo stallo della politica ha investito via via anche la sfera istituzionale e quella morale, toccando persino il sistema delle regole fondamentali del funzionamento della vita pubblica. Oramai priva di leader capaci di attuare strategie lungimiranti, l’Italia ha perso l’occasione del riscatto offerto dalla caduta del Muro di Berlino. Il vecchio regime non è sopravvissuto alla fine della guerra fredda. E dopo, nessuno è stato più capace di costruirne uno nuovo.
Nel vuoto si sono inseriti poteri oligarchici, lobby finanziarie e comitati di affari che hanno occupato lo spazio della politica e invaso quello dell’economia. Tutto è andato in pezzi. A cominciare dalla grande industria di Stato, smembrata e venduta alle banche di affari anglosassoni. Quell’industria era il frutto di un compromesso economico stipulato dopo la guerra tra il cattolicesimo sociale di Giuseppe Dossetti e Giorgio La Pira e il Pci di Togliatti: i primi rinunciarono al liberismo, il secondo al collettivismo; entrambi indicarono nello “Stato imprenditore” la terza via per il nostro paese. Privata anche dell’apparato industriale pubblico, che aveva raggiunto punte di eccellenza e che aveva contribuito nei decenni precedenti a trasformare la nazione sconfitta in guerra nella quinta potenza economica del mondo, l’Italia ha poco alla volta perso tutte le posizioni di influenza che, da Mattei in poi, aveva conquistato nel Mediterraneo e nei paesi in via di sviluppo, in particolare nel Maghreb e nel vicino oriente.
Insomma, dal punto di vista delle conseguenze, la morte di Moro ha avuto lo stesso effetto di un golpe. Anzi, di più: ha provocato gli stessi danni di una guerra devastante"

Il Golpe Inglese Fasanella e Cereghino Chiarelettere editore



Sembra un’immagine “aggraziata” sebbene in codice per chi deve intendere. Anzi a ben guardare manco è una foto di guerra: avete visto il soldato americano, che non si capisce se ufficiale o meno, e il suo braccialetto portato con nonchalance da venditore di autosalone d’antan? Infatti via la divisa e mettetegli una giacca, rigorosamente paonazza a fiori (!) sembra il turista americano che chiede informazioni o forato una gomma...Infine non porta arma alcuna, ma si mette allo “stesso” livello del z’ntoni. Ora il solito imbecille prezzolato o teleguidato dirà: ma quello è alto e lungo e per non squilibrare l'inquadratura...Sta di fatto che lo yankee “abbassato” si fa consigliare da z'ntoni popolano? E quando mai un conquistadores, pardon, liberadores ed exportadores di democrazia “a pacchetti” gli si rivolgerebbe? E parlano ambedue u sicilian' come certe truppe da sbarco appositamente attrezzate? I nazisti (foraggiati dal capitale anglosassone) occupavano i comuni e con le carte d'identità...nei comuni siciliani “liberati” a sinnecu ci mettienu, guarda caso, tutti mafiosi, uomini di panza. Infatti con Us Navy la Mafia 'mericana trasmise ai picciotti siciliani, a “famighia cu i parenti“ a Palemmo e dintorni di agevolare gli “amici degli amici” ‘mericani ca vinienu a liberari a Sicilia da Benito cu la Mafia ci trafficau nu minutu prima. Minchia, tant'è vero che nelle clausole della resa a Cassibile una lista a parte e Top Secret venne consegnata a Castellano, il generale scelto per la resa, di “personalità” ca nun duvian' rispunnere di nenti picchì avianu aiutatu a “famighia i ‘merican”: Il Golpe Inglese Fasanella e Cereghino Chiarilettere Editore. Minchia!
Bene e finiamo ché l'immagine di Capa ha il sigillo (solo?) di dire: ok tutto è posto, baciamo i mani. Naturalmente su Life la rivista in primis e nei libri di “storia” che ci ha indottrinato la foto è passata come dei parenti (industria americana tout court) che di là vengono ad esportare qui la democrazia: Leonardo Sciascia Gli zii di Sicilia. La cosiddetta “storia” e fotografica tout court va riscritta di sana pianta!. Fine seconda ed ultima parte, e link per la prima

Nota a margine
: sin da ragazzino Anni Sessanta vedere i film dei "liberadores" mi procurava come tutt'ora un senso di falso e furbizia...un ragazzino precoce già poco incline alla "narrativa" buonista: si vede che la classe non è acqua!


L’uomo siciliano di Bob Capa
Trattare con la mafia? Gli Usa lo fecero per vincere la guerra


Man fotografo dal 1969


Ps1 Della foto se ne chiesto via e-mail all’International Center of Photography in New York, che ci ha risposto nella persona della Cynthia Young, la stessa citata dall’articolista. Naturalmente nessuna risposta che scompaginerebbe la “historiola” di Capa pro Nuovo Ordine Mondiale o di Yalta/Bretton Woods, che non esiste più sostituito, gli Yankee non si capacitano come da ultimo in Venezuela, del multipolarismo che vede nella Russia & Cina i kingmaker mondiali

Ps2 Il post scritto in due parti ne mandiamo “copia conforme” alla Young dell'International Center of Photography in New York Usa perché, scrive, tra l’altro che non ha difficoltà e con l’Italiano: alleluja

Ps3 Fateci caso ad ogni “svolta” della cosiddetta “storia” un ebreo appare a mettere “ordine” non prima d'essersi ritrovato in un cimitero di Praga a sentire Umberto Eco: Marx Freud Einstein Bob Capa a solo citarne a volo. Pura coincidenza certo, forse


Ezra Pound



Bau bau micio micio

Cesare Battisti senza perdere tempo, più grande di me per una manciata di mesi. Sessantottino pure lui con fedina penale, però, ben diversa dal bianco. La cronaca.
Anni di piombo a chi lo diciamo: ai minchiapixellisti manco nati cinquant'anni fa, giorno più giorno meno? E ammesso e non concesso, prima dovremmo scollegarli letteralmente dagli smartphone e dai cosiddetti “socal”, forse sociale la Repubblica e non il giornale quella di Salò. Andiamo bene dalla padella brace! E cosa dirà loro Stampa&Regime di Cesare Battisti? Insomma qui la comunicazione con i trenta-quarantenni è interrotta ad libitum (eterno?) e allora? Bla bla bla e cha cha chà, mambo come ve pare. Conosciamo benissimo la storia ante e postquam Annidi Piombo, ma ce la possiamo cantare, ecco, trattandosi di Battisti...eh quanno scappa er calembour!
Via è fuffa sviamento di massa: qui non si sa chi va in pensione e se riceve la buonuscita dei suoi soldi...il reddito di cittadinanza invenzione M5Stelle via Cia&Mossad. Il governo che si è messo a novanta gradi, ennesimo, difronte allo ce-lo-chiede-europa o la Germania che è meglio, con la crisi stagnazione in atto e già da tempo: piove Governo ladro pure! E mica puoi stare davanti sta bella “videata” alla Lillina Griber via la Sette; e bravi i nostri servizietti che vanno a prendersi, pacco regalo, il Battista transfuga companero.
Confusione, confusione se sei figlio della solita illusione se fai confusione...oddio me so incasinato con Lucio Battisti. Ma che confusione. Ecco appunto, consigli per gli acquisti va...

Man


Ps. Il brano di Lucio Battisti Confusione, quanto mai azzeccato

Pss. Dopo il redivivo Fascismo, i resti alla lettera degli internati ebrei prossimi a fine biologica per raggiunti limiti età, idem per Associazione Nazionale Partigiani via Banca d'Inghilterra, Uss Navy pro Lucky Luciano (Mafia) e relativo sbarco di “liberadores” in Sicilia (Mafia). Cacio sui maccheroni c'è ora Battisti, Cesare. Tony Negri è all'estero molti brigatisti rossi cosiddetti, perdonati da Flaminio Piccoli e dirigenti DC, che entravano ed uscivano dall'Hyperion (brigatisti?) made in France: lì le porte girevoli non conoscevano nazionalità ed Intelligence...per l'uccisione di Moro e dintorni, gradita alla Banca d'Inghilterra Kissinger e Ur Lodge neofeudali...e pire il Kgb o il “servizietto” dei compagni russi: e leggete il “Golpe inglese” tra l'altre cose di Fasanella e Cerighino. Avanti popolo sino a Falcone e Borsellino poco simpatici ai neuroatlantici Usa-Gb epure Sion detta Is-Ra-El


Last upade
Dalla scaletta dell’aereo, scenderà un marziano



Cambi climatici a "telecomando". Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "cambiamenti climatici" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere dopo che l’Italia ha presentato una Finanziaria anti Eu).
Io so i nomi dei responsabili delle bombe d’acqua cosiddette.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi ideatori di "cambiamenti climatici" sia gli autori materiali delle prime “bombe d’acqua”, sia infine, gli "ignoti" autori materiali più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase (Ponte Genova) e una seconda fase (Sicilia-Trentino).
Io so i nomi del gruppo di potenti, che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli e mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata televisiva sui cambi climatici, e in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità a tamponare il disastro "ambientale".
Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica, a giovani meteorologi, per creare in concreto la tensione sul popolo e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione a reti omologate).
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici mentre i boschi italiani vengono eradicati, o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.

Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il mio "progetto di romanzo", sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia non è poi così difficile.

Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.

Liberamente ispirato allo scritto sul Corriere della Sera del 1974 a firma di P.P. Pasolini ed in memoria dei morti innocenti dei "cambi climatici" italiani, alberi eradicati (organismi viventi) e ville affogate a "pareggio" di bilancio Eu in decomposizione finale

Agatha Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova"
4 Novembre 1918-2018 – L’Italia di oggi è a pezzi come se, negli ultimi vent’anni, avesse perduto una guerra. Stavolta Economica. Cos’è successo con l’Euro e la Ue?

Prof Bagnai "Il debito pubblico non ha causato la crisi ma quello privato!" o dalla serie "piove sul bagnato" ante e postquam l'odierno "dissesto idrogeologico" di Stampa & Regime a reti omologate

Man


Ps. Di un altro bombardamento se ne ha memoria storica l’indomani dell’otto settembre millenovecentoquarantatrè, quando per “intercessione” della Mafia italo-amerikana vennero i liberatores Star&Stripes, e per essi o meglio Wall Street co-belligearnti, mentre per la City of London nemici punto e basta (Golpe inglese, Fasanella Cerighino, Chiare Lettere).
Veniamo da lontano e andiamo lontani: bomba o non bomba, d’acqua si ca + pisce

Io c’ero terza ed ultima parte



Il provino a contatto di Giansanti che mostra, qui con freccia, il ritrovamento di Aldo Moro, si notino le cerchiature di altre immagini poi scelte per narrare i fatti del 16 marzo 1978

Cade oggi il quarantennale come pure abbiamo già scritto del caso Moro, dell’Italia attuale che da quel giorno ne ha marcato le carni degli italiani.
Infine poiché né storici né mafipolitici ricordiamo quei giorni con alcuni link

Man


“Sul luogo del rapimento vi arriva un fotografo prima di tutti gli altri” (questo “prima” è una costante e palese contraddizione in ogni aspetto del caso Moro) a fotografare la scena e lo dice l'On. Vero Grasso della Commissione Moro, al minuto 7.08 che ricorda il fotografo Antonio Ianni.
Così come un altro fotografo Gianni Giansanti che poi immortala quella che è l’icona, la summa theologica, ecco, del finale Aldo Moro: quel corpo riverso nella Renault rossa (ancora altro simbolo rosso luciferino!) e tutt’intorno uomini di Polizia e loschi soggetti e dei Servizi.

Altresì conviene soffermarsi su la “cornice” che preparò il caso Moro che parte da “lontano”, o meglio di come le “menti raffinatissime” alla Falcone crearono il terreno del 68, cui quest’anno cade il cinquantenario, retroterra delle Brigate Rosse

Maggio 1968: rovesciare De Gaulle per sabotare l’asse Parigi-Mosca


Il ritrovamento di Aldo Moro nelle foto inedite di Gianni Giansanti


The Moro Files (Gero Grassi) - ep.1

The Moro Files (Gero Grassi) - ep.2

The Moro Files (Gero Grassi) - ep.3

The Moro Files (Gero Grassi) - ep.4


Intervista Byoblu (conviene leggere dello stesso autore: “Il Golpe inglese” libro propedeutico ai fatti di Moro e non solo)
Il Puzzle Moro: la verità nelle nuove carte segrete - Giovanni Fasanella

Cose che Moro Sapeva

Perché Aldo Moro Doveva Morire, Ferdinando Imposimato

Ferdinando Imposimato - I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia

Blu Notte Le Brigate Rosse

Aldo Moro- il presidente (Parte 1)

Aldo Moro- il presidente ( Parte 2 )
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