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Ite missa...est, già

Antò fa caldo...e uno si mette ‘o frisc’ con una mezza limonata: chi è megl’ e me? Nel turbinio quotidiano dello streaming, eterodiretto dai soliti noti che non ripetiamo tant’è usuale per Manunzio scriverli, una notizia di sangue tira l’altra a distrazione/intimidazione delle masse: vero Mossad?
Sicché fatti lontani, per i minchiapixellisti compulsive Ere fa, hanno anche oggi e soprattutto importanza, luciferina si capisce. E poi: Roma si è fatta na prier’ a vot’ ver’ compà? Si, mattone su mattone, marmo su marmo strada dopo strada, che i barbari inglesi storpiando chiamo street cui deriva, secondo lor signori, la decantata photo of street. Corbelleria allo stato puro ‘mericanete: de gustibus.

Il fatto, dunque. E di come enne volte da scrivere la “religione” ci (de)forma. Eppure chi ha neuroni e capacità di rivolgere il proprio Dna, nientemeno,…

”In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.” Vangelo secondo Matteo 18. 3
Cui contraltare...

“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Mt. 18. 6

Parole come pietre su cui era costruito l’Occidente. Ogni cosa. Ogni essere dotato di scintilla vitale: Cappella Sistina docet!
Poi, certo, i “fratelli maggiori” o mangioni con Stella di Davide a punta in giù per chi intende che è meglio, secondo il Santo di Solidarność (ariete a sfondamento della allora Urss, e Fukujama dietro con la “storia è finita” by Pentagono & Corporation varie) Giovanni Paolo o la “teologia” di Vaticano Spa infiltrata dagli Adrenocromo Lgbt+ che ora canta vittoria, Alleluja che è meglio, così i Puffi non a caso sempre in festa!
Sì, certo anche la tua fotografia minchiapixellista del Nulla, si chiami street o come meglio aggrada, discende paro paro da Bibliche “raccomandazioni”. Annuit Coeptis: questo cosa centra dirai? Oh bella direbbe il Principe della risata, Totò...voglio vedere sto stupido dove vuole arrivare!

"Allora le stelle caddero dal cielo sulla terra, come i fichi acerbi cadono dall'albero scosso da un vento impetuoso. Il cielo si ritirò come una pergamena che sʼarrotola, e tutte le montagne e le isole furono spostate. I re della terra, i governanti, i generali, i ricchi, i potenti, tutti gli uomini grandi e piccoli, liberi e schiavi, corsero a rifugiarsi nelle spelonche e nelle caverne delle montagne”
Apocalisse 6:13-1


NB. Rifugi antiatomici per caverne. Finis terrae e che sarà mai compà?

https://www.maurizioblondet.it/papa-giovanni-era-massone-la-prova-dal-dipartimento-di-stato/
https://www.maurizioblondet.it/lombra-della-massoneria-nella-chiesa/


Ps. A squola media, ecco, Anni Sessanta leggevamo il "Giornale dell'anima" Scritto da Giovanni XXIII. Al solito Manunzio persona dei fatti è, non scrive sotto dettatura

Pss. Del massone Roncalli/Giovanni XXIII se ne trova ulteriore "traccia" nel risvolto di quarta "Massoni a responsabilità illimitata" del Venerabile, si vabbè, Gioele Magali (scomparso dai radar d'intrattenimento diuturno) per i tipi di Chiarelettere






Sogno di una notte di mezza estate

Il titolo al solito (abbiamo andato a squola, no?) con certo magniloquenza ci sta che è pure l’esatta collocazione temporale diciamo così. Notte un tavolo all’aperto, vicino al vascone cui deriverebbe parte del rione, detto per l’appunto Tre Fontane: nomen omen almeno la forma.
Sera di quelle che si prestano a giochi di carte ammuina, sfottò e cazzeggiamenti vari. E per noi che stiamo proprio di prospetto la fonte ci vuol poco a sgattaiolare sino a lì con la digicamera, va da sé. Clicchete clichete è l'atmosfera è resa bene in immagini di street: mi raccomando fotocopie di fotocopie di New York in primis in secundis idem...Però poi le macchine da miliardi di pixelloni ma stessa fotocopia altrimenti non vi fan vincere la medaglietta di turno, sì, di quelle che si mettono al collo ai bau bau, che abbaiano ma non mordono, guarda caso.
Sia come sia lo scatto, finalmente prova che ti riprova, trova la sua ratio con quello sfondo mosso-sfocato che somiglia al passo dell’autobus urbano che pur gira vicino la fonte, sebbene sia notte. Ma chi dice il contrario? Anche perché l’illusione serve a togliere un cacazzo che disturba la scena. L’idiota che conosciamo, guardone di carte.
Tuttavia ci ha mosso allo scatto quell’espressione del giocatore con sigaretta, quell’attimo in cui uno pensa ai cazzi propri. Oh sarà pure culo rotto però la “street” ci sta anche se non vincerà mai medaglietta di fotocopia di fotocpie…


Ps. L'immagine viene da una gloriosa Epson 850 Z e suo fenomenale obiettivo che a tele-posizone è un 2.8 niente male su “solo” due milioni pixel. Il resto è noia




Archivi della memoria

Serie di seipersei Rollei d'anatan riesumate nel sistemare l'archivio analogico trasposto in digitale; quando immagini simili sul finire degli Anni Sessanta erano etichettate o incasellati su riviste di fotografia nella categoria “terza età al sud”. L'importanza del casellario veniva, secondo questi maître à penser, prima di ogni altra cosa e come cassetta di lepidotteri infilzati.
Tuttavia qui preme ricordare di come, anche con una poco agevole Rollei, era possibilissimo costruire “storie” con meno di niente, poi in camera oscura il quadrotto fotogramma sotto ingranditore Durst poteva essere “tagliato” e riquadrato secondo necessità o gusto espressivo personale con tutta la “nitidezza” degli Zeiss a corredo delle Rollei. La pellicola una collaudatissima Agfapan 100 trattata nel calderone (non era ancora in uso le tank su rocchetto nylon alla Paterson) Kodak, in lunghe vasche verticali termostatate e da 35 litri di sviluppo, che a cadenza di materiale negativo bianconero trattato, si provvedeva ad integrare con pari quantità di soluzione fresca

Ps. Il formato Leica noto come 135 aveva ed ha controparte, simil colonne di Tempio, nel codice 120 che significa Rollei anzitutto, Hasselblad Mamya etc verrà dopo, e diversamente da quello si utilizzava per cerimonie in particolar modo, e cronaca tout court. E presso Foto-Agenzia Lampo dove chi scrive ha fatto gavetta, in sorta di Agenzia Carrese strapaese, a cadenza regolare capitava un giornalista che firma il pezzo poi infisso con le foto su la bacheca anodizzata della Pretoria o Main street cittadina, e il giorno seguente, via fuori sacco postale su la tratta per Bari, le pagine interne della Gazzetta del Mezzogiorno (a volte il Roma, Mattino di Napoli o Tempo della Capitale) cui redazione cittadina era a pochi metri di distanza.
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