Manunzio


La scena come si presenta durante l'arco del giorno. Reportage già pensato per ricavarne “video” tant'è che le immagini hanno, non altrimenti, grammatica “cinematografica” di campi controcampi etc. Questo a dimostrazione che si fa presto a dire indegnamente street, giacché è reportage gustabile, malia diversa, se fisse a muro o su libro prossimo a venire ma tutte immagini con un certo gusto fotografico oggi bandito al posto di sciatteria eterodiretta: Web docet e non solo

Nottingham
Notte e pioggia da stare al coperto, invece Manunzio con la sua fidata Olympus C- 5050 (piccoletta e molto Leica style con suo 1.8/35 millimetri equivalente FF) il Monopod Manfrotto, e via sotto l'acqua. No, anzi no, ché trovato un bel spiovente balcone al riparo si è “immortalato” la scena. Poi smesso di piovere il resto delle immagini.
Sì, vero lo street presuppone “persone” che si muovono s'agitano pascolano ruminano e vivono. E ma persona è dal latino Persona/Personae....maschera teatrale alla lettera che poi prese valore di “individuo” “corpo” e usata come termine grammaticale e teologico.
Infine per noi di vecchia scuola le immagini, qui cittadine ma come ogni altro genere e in ogni dove, s'iscrivono ancora nel francesismo “reportage”

Link video


Ps. Il video (sorta di story-board tant'è che ne esistono diverse versioni e lunghezza anche bianconero per "tastare" gusto e quant'altro) in link è un francobollo ché non amiamo yotubate e altro. E può verificarsi che in base all'OS Mac/Win la visone avvenga solo a seguito di scaricamento file come fosse semplice allegato. Comportamenti del tutto normali.
No Final Cut, No Premiere, No Da Vinci Resolve




Monochrome, dicono così i 'mericani

So' pragmatici e la lingua che ne consegue più sintetica di un Robot; meno male che nel loro barbaro idioma ce sta Black & White, che rimanda a scala di grigi che meglio racconta più del mortuario monocromatismo, e fermiamoci qui. Sì perché bisogna pur vendere ghiaccioli agli eschimesi ed aspirapolvere ai Tuareg del deserto, no? Pare infatti che la giostra degli acquisti non deve conoscere tregua alcuna come pari “merce” accade in Europa, hic et nunc, tra filo-nazisti ucraini ed ortodossi russi, mettiamolo così per “restituire” pari pragmatismo.
Ora detta così uno pensa: vabbé il solito Manunzio. Se vi sta bene così, noi tiriamo dritto...fino alla prima curva che fesso non è, chi scrive.
Sia come sia il bianconero, o monocromatismo è Anima della fotografia, si parli e soprattutto di analogica "merce" in crescita fra le cosiddette nuove generazioni, quelli stessi che su Youtube, però, vedo i filmati del Novecento ricolorati bianconero, manco più a scatti (via Premiere, Da Vinci Final Cut, Shotcut che libero soft com'è usiamo alla grande, per “aggiustare” il frame-rate) così come erano le prime cineprese di legno a manovella. Contraddizioni: che dite?
Vabbene la (ri)scoperta dell'argento bianconero, e fateci caso alla superstite Ilford regina del bianconero, pur passata fra vicissitudine del vil metallo, rinata Araba Fenice ha l'involucro/contenitore bianco e scritte nere: tutt'altro che caso.
Bianconero che vede, oggi come oggi, anche due fotocamere squisitamente attrezzate per fare solo e soltanto già riprese il monochrome, ecco. Leica da poco dopo aver ri-ri-messo lo schermo Lcd* e Pentax /Ricoh. La prima per danarosi collezionisti, più che fotografi (tanto ci pensa l'Insussistenza Artificiale) l'altra più abbordabile clienti con qualche soldo in tasca: telemetro vs. reflex/mirroless. De gustibus. E non è che la cosa non ha fondamento se taluni sedicenti relitti medievali fatti più che nelle vene di carta, meglio scuoiata pergamena, penna e calamaro per chi intende, dicono, affermano e voglio che è la macchina a fare la foto. Gli stessi cumpari, tuttavia, che ad un loro sodale compare in candido grembiulino di Loggia, l'onorano del titolo ”artista” prima di muovere alla cassa che tengono famiglia...amorale quanto si vuole ma Pecunia non olet. Artista, forse, un cicinino diverso, allora, dall'uso della Leica monocromatica delle mirabilia (mutuo ipotecario da considerare per l'acquisto già del solo corpo macchina) e pure, qui e adesso, Pentax dai nobili lobi analogici d' Era bianconero. Artista, quindi, cui si perdona se il “manufatto” su carta “FaineArt” è più di camera-file-photoshop-elaborato-bianconero inkjet finale lo “stesso” del file monochrome-in macchina: ma che te frega. E avanti la prossima botta di markketing. Dite? No, non è sbaglio: sorry, paisà, excuse me do you understand old italian language: marchetta?

* Cuore digitale e sapore analogico. E’ lo slogan col quale viene presentata la nuova Leica, siglata M10-D. Aggiungiamo, di nostro, che serve anche a scattare fotografie.
Con questo modello, più che mai, la Casa strizza l’occhio ai “ laudatores temporis acti” (Orazio, Ars Poetica, 173) “quelli che era meglio quando si stava peggio” (Enzo Jannacci)


Copia i link ed incolla (se vi pare)

* http://www.pmstudionews.com/home/news-e-colonna-infame/news/leica-m10d-la-digitale-che-si-crede-cartier-bresson


Ci sono due nuove fotocamere che scattano solo in bianco e nero
https://www.wired.it/article/fotocamere-bianco-nero-leica-pentax/

Arrivano le Monochrome le camere senza filtro Bayer. La Pentax K-3 Mark III Monochrome
https://www.youtube-nocookie.com/embed/7XXAaZf1TL0

Revival Uber Alles
Leica Revives the M6, a 35mm Film Camera it Hasn’t Produced Since 2002
https://petapixel.com/2022/10/20/leica-revives-the-m6-a-35mm-film-camera-it-hasnt-produced-since-2002

Ps. Della Leica continuiamo a ri-dire-postare che non ce ne po' fregà de meno, viceversa in quanto possessore in illo tempore della gloriosissima Pentax K1000, spartana analogica per formato 135, e sue lenti sappiamo cosa si parla. E per non aggiungere l'Asahi-Pentax, una volta poi solo quest'ultimo logo Pentax 67, mitica sei-per-sette assolutamente stellare (un discreto numero di slide, parte dell'Archivio analogico Manunzio, è in questo formato) come pure i suoi vetri Takumar: crème de la crème!




Fuori ordinario...

...e vorrei vedé se Manunzio, eh. Non è questione di bastian contrario sine die, ci mancherebbe. E solo che “sono” fotografo sin dai banchi di scuola delle Elementari: gli ultimi fogli dei quaderni era il rifugio per disegnare set cinematografici, oppure sul bordo, pagina dopo pagina disegnare immancabili tuffatori, poi svolti velocemente fra pollice ed indice dava l'impressione del movimento. E, quindi, capirete il non allineato Manunzio, che viene da molto lontano, se vi pare.
Ora che dagli Anni Sessanta siamo ai Settanta ma di età, giorno più giorno meno via, la cosa di mettere in movimento oggetti “statici” non è mai passata.
Si, la malia ipnotica dell'immagine fissa eppure in movimento (niente ossimoro, please) si è rafforzata grazie anche a quelle sere estive di fine Anni Ottanta su la riviera del Conero/Ancona, allorché in piazza di sera (buio, caverna, Platone, ombre dette cinesi, onde Alfa...) la batteria di Kodak Carousel faceva sfrecciare, con tanto di musica a complemento, le immagini diurne scattate da noialtri e Prof; avevo G. Berengo Gardin, senza aggiungere altro. 
Proiettori che animavano, alla lettera, le slide prodotte durante le ore diurne dei vari Workshop. Cose fenomenali, immaginatevi adesso con il “digitale terrestre” cos'è possibile e niente NLE, o montaggio detto non lineare.
E qui gli strumenti per fare codeste cose si restringono al numero d'una mano. Infatti scartati, e non che sia possibile ci mancherebbe, i FinalCut-Premiere-DaVinci e tutta la schiera di sofficiume Open Source, mettiamola così, come ben ”perforante” ShotCut, ebbene una sola mano basta e avanza. E con ordine, esclusi i teutonici Wings Platinum (mi pare sia il solo soft a girare unicamente su Windows) e m. object approdato, però, da poco anche su Mac (nazionalizzato e non solo da Andreella Foto) rimane cosa? Beh programmi estremamente user friendly del tipo, una volta ProShow fallita House ma che era per solo Windows, e poi il ventennale AV PTE giunto alla undicesima release, or ora.
AV PTE V. 11 in versione Pro, soft che per i “montatori” fa rabbrividì. Sia come sia: cosa non può fare sto programma? Tutto e costruito artigianalmente senza fronzoli da Circo: di nuovo non è un NLE, ma basta e avanza per mettere in movimento immagini “fisse” cui malia non ha paragoni cinematografici, pur usandone il linguaggio simile e preparazione.
Insomma la facilità di fare e disfare uno “slideshow” o court-métrage c'est plus chic, e niente a che fare con PPoint e/o Keynote. Tant'è che solo alla fine, il PTE AV al contrario degli NLE soft potete scegliete come “esportarlo”: sempre più via Rete e quindi universale MP4 e pure 4K , mentre per i pochi puristi l'impareggiabile Exe(cutable) da leccarsi i baffi. No, eh? Tra musica detta ordinaria e Jazz: vabbene così il paragone?
E ancora, prima di lanciare “accatatevil” di Loren memoria, circa un prosciutto, qui niente di ciò e su gli occhi (!) ma un vero must per chi è fotografo. Essere e non avere: Erich Fromm ca l'avit' accattà, from French acheter per anglofili subalterni e a novanta gradi à la page, to buy. Compà mett' man' a tela, della tasca e compra. Oh dovessi impallidire se alzato il culo dalla sedia poi cataper' cataper', step by step, a calcar pedibus infili la libreria che più ti aggrada? PTE invece lo scarichi se ti piace poi l'accatt'...


Ps1 I menzionati teutonici soft hanno, a modesto pare, ancora impianti diciamo “ideologico” delle proiezioni analogiche, e non meno che certe arzigogolature procedurali come se, sic et simpliciter, dal piano “fisico” siano trasmigrate al digitale, che è tutt'altra cosa

Ps.2 La Wnsoft House produttrice di AV PTE non mi paga affatto per la marchette, ma come tutti gli utenti registrati e da tempo applica un discreto sconto su, nel caso in specie, la nuova Release

Ps3 C'è un tale a nome Bachham che via Youtube spiega per filo e per segno ogni piega di Av Pte. Al solito, compà copia ed incolla, ché non si assume responsabilità circa soppressione o cambio di link
https://www.youtube-nocookie.com/embed/lY1erzx_jeo



AV 10 anche Mac

Anzitutto andatevi a rilegger quanto già scritto: digitare in fondo casella Pte e vi rimanda a “la casetta degli attrezzi”, propedeutico alla comprensione di quando veniamo scrivendo. Cos'è anzitutto? Un mostro mai visto che ha un grave difetto, va detto subito, limite è la fantasia. Quattro colpi (niente a paragone di Premiere Final Cut Da Vinci che sono e si rivolgo ad altro pubblico) e voilà un filmato anche 4K che sembra na cosa irrinunciabile (per chi?).
Va da sé che il Pte così una volta nasce per mettere in movimento immagini statiche: no niente ossimoro. Immagini che prendono vita grazie a tendine movimenti flash così come in Era analogica avveniva con i proiettori diapositive in dissolvenza. E per chi ha mai visto, si riscrive ancora, una proiezione all'aperto senza maschere carnevalesche, d'estate con frizzante calice di vino bianco (lo passavano alla tavola dove seduti in tanti e con Berengo Gardin, oggi novantenne, si parlava di fotografia nei primi Work-Shop fotografici all'americana) e gli occhi a seguire il “filmato” di immagini fisse. Impossibile descrivere perché non c'è paragone alcuno con le fotografie e le video riprese: imbattibile, casomai qualche rudimento di psicologia a spiegarsi il perché torna buono. Una festa per gli occhi cuore fegato volendo pure...l'anima. Era allora la squadra Kodak che manovrava i Carousel e con musica sincro! Le immagine oltre che loro repertorio erano le nostre slide che di giorno a fotografare con Gardin e altri nomi sacri della italica fotografia, la sera...
Giunto su la piattaforma Mac, dopo tanta gestazione che quasi a finire sul nascere, eccoti un Programma appunto con la maiuscola. Alt un momento. Se pensate di mettere micio micio bau bau, fiori e flora varia c'è altro e pure a gratis e ci fate la figura che vi siete scelto. Viceversa se ci avete una scaletta/scenografia allora è tutta na discesa. Sceneggiatura non a caso: costruire uno spettacolo ed anche di pochi minuti, limite teorico 11-15 minuti che è tanto da stordirsi d'emozioni, vuol dire fotografare come farebbe un regista: piani campi e controcampo etc. E ci sono al riguardo degli Awards in giro per il terraqueo: vuoi tu? I soliti schifiltosetti italioti, non a caso ultimi, guarda caso quando a spettacoli che si consumano bene in Francia patria del Diaporama, si raccomanda accentate la finale che si incazzano li francisi; Germania non male anche perché li ci sono due mostri sacri di soft: Wings Platinum e M.Object che han il non poco difetto di girare solo su Win e pur se aggiornati in chiave digitale di quando, per l'appunto, circolavano i Diapo anzidetti. Bene pure l'Inghilterra con suoi circoli, in America boh. Ma AV 10 Pro si fuma a dir vero anche i blasonati richiamati: esagerazione? Scaricate una Beta Mac e poi se ne parla a patto che cani gatti canarini pappagalli e flora varia li teniate per una prossima volta. Fotografi si nasce, ecco, e modestamente lo nacqui così come Totò. Ipse dixit

Ps. Usiamo da anni il programma che gira, sino l'altro giorno solo su Windows, costa niente registrato e niente mefitici abbonamenti, e soprattutto un Forum che non ha uguali sul terraqueo: una risposta dal Team o dagli aficionados vi arriva manco fate click a spedire la domanda, cosa non da poco. E poi tutorial di un Australian poco Piteco, e di una chicca unica chiamato “stili” se vogliamo a paragone e lontano, azioni alla Pshop che si possono utilizzare ad libitum

Pss L'uscita per Mac mi alleggerisce la vista in ogni senso per mettere mano ad un progetto de facto già, seppure a pezzeti, messo in scena e ottimamente collegato come la famosa frase di HC Bresson, mira occhio cuore obiettivo risultato finale. Programma che azzera quasi il passo ideazione programmazione, cosa fattibile e per anni sotto Win e suoi programmi “caserecci” usati in maniera poco o niente ortodossa (Publisher, via Pdf utility trovata in Rete, per più d'una mostra conto Ministero Beni Culturali, o il libro stampato partendo da Epson 850 Z da file duemilionidipixelchebastaeavanza) come retroterra. La facilità del progetto e Av 10 Pro non deve trarre in inganno, non foss'altro gli anni a solo immaginarlo, due per fotografare e qualche centinaio di immagini formato A4 in sorta di story-board per la messa in onda: una volta Exe(cutable) per Awards oggi sempre più .mp4, non è inteso come video ripresa quando scatola contenitore, per il Web

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