date » 03-02-2023 19:26
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L'immagine di Stampa & Regime rimpallata uguale su tutti canali è la stessa: ieri Signal a stampa (propaganda) ed oggi e ce lo dice in bella mostra quella “croce” dell'Esercito Tedesco che simboleggia i Quattro Evangelisti e molto altro ancora. E qual'è l'oggi dall'ieri? Nessuna, i carri di sfondo sono quei Leopard che mai morto Terzo Reich invierà ai sodali nazisti ucraini, alla Banderas e non solo, immagini dei carri in modo visone AD 2023; il carro del riquadro in basso pari Panzer ma dell'assalto Nazifascista, Barbarossa in codice, alla Russia nel millenovecentoquarantuno. Ieri ed oggi pari sono secondo i Babilonesi del “debito”; solo che Babele/Torre cadde perché le “lingue” si confusero: e non impossibile una seconda volta pur se già travestita dal Covid-19 e crack finanziario pilotato via Davos Boy
Occidente, Uber Alles!
Passato sotto-silenzio, embargo di Stampa & Regime e cammellate truppe catodiche (che già si spellano mani per lo Zelensky mort' e bbuon' via San Remo canterino) ieri due gennaio millenovecentoqauaratatrè dalla battaglia di Stalingrado, allorché i Russi, si tenga a mente ché tutto si può falsificare non l'infalsificabile realtà storica (!) scatenarono il parapiglia: al mio segnale scatenate l'Inferno, di Gladiatore memoria, no?
Stalingrado la controffensiva russa sino al cuore di Berlino; nel Dicembre-Gennaio 42 sul Don dove c'era l'ARMIR (Armata Italia in Russia con duecentomila effettivi, artiglieria, “carri” si fa per dire o meglio noti come “scatole di sardine” e Julia-Tridentina Divisioni di Alpini) che aveva “sostituito” il precedente e pur malmesso CSIR (Corpo Spedizione Italiano in Russia) di poche miglia di uomini, e che solo a Nikolayevca riuscì a romper la sacca, l'accerchiamento russo.
Armir, truppe Rumene, finanche Spagnoli (poche migliaia di camerati “regalo” di Franco all'Asse) e quant'altro parte del Gruppo di Armate che furono, poi, investite sull'area del Don, dalla controffensiva russa, in codice Operazione Saturno, Urano: epilogo più drammatica dell'Anabasi di Senofonte, ecatombe e fine del sogno Adolfo-Benito: sì, noi italo-tedeschi mentre sul fronte del Pacifico l'America pensò a sistemare il Giappone, terza gamba dell'Asse. America mai condannata, tuttavia, per crimini di guerra: Hiroshima-Nagasachi docet, via Fermi (altro italiano in guerra travestito da scienziato nucleare diversamente dal Majorana pari Via Panisperna) e altri a Los Almos Nuovo Messico.
E se non era per i Russi, altro che D-Day. Gli arrivano i “nostri” (chi?) che sbarcano, anche, in Sicilia senza colpo ferire a seguito di accordo USA Navy Lucky Luciano della Mafia Italo-americana: storia non chiacchiere non più insabbiale.
Storie di guerra che si è ascoltato bambino nelle sere d'inverno al fuoco del camino, a latere cucina economica, dell'Albergo Regina d'Italia, dove siamo nati; quando i grandi/adulti sopravvissuti raccontavano, si poteva ascoltare il solo battito del cuore dei presenti mentre fuori, a volte il caso, infuriava la bufera di neve: certo non era la steppa ma l' “effetto” statene certi identico. E così lo ricordiamo ancora oggi alla faccia del “cancel culture”. E se i Russi sono arrivati fino a Berlino, sai quanto ci vuole fino a Kiev l'avamposto del putrescente Occidente giudaico-cristiano-greco-romano. Amen
Ps. Ci sono certuni ebrei niente a che spartire con il popolo d'Israele, sionisti l'etimo esatto, cultori del “Muore sansone con tutti i Filistei” dello scatenare il First strike nucleare. Sì, contro il “bendiddio” inimmaginabile nucleare russo! Brace atomica per tutti? Molto vicini alle famose lancette della “mezzanotte” dell'Umanità. Anche se in passato...certi carri celeste!
Pss. Al reparto di foto-riproduzione dell'Esercito Italiano c/o Quartier Generale in Napoli, si riproducevano (per poi essere distrutti, causa spazio, gli originali!)i fascicoli di ogni milite; spesso si interrompeva il flusso per leggere le lettere dal Fronte russo, e allora calava un silenzio difficile a dirsi, ognuno guardava l'altro, eravamo una decina fra militi sottufficiali e Maresciallo responsabile, come a dire:”Possibile”?