manunzio.it logo



Persona informata dei fatti, molto. Tastenn’ uso dire dove il tast(e) non è l’abominevole equivalente, ecco, inglese. Tocco, sfioro.
Sia come sia parlare il fatto riguarda Sony che per chi scrive è stomachevole di come, cioè, il Nulla di ferraglia chip e vetro la trasposizione esatta esatta del corrente orizzonte. Senz’anima, Android, Robot. Certo, vero, sono attrezzi fatti bene e, come ricordava il fratello, la sua base diciamo ideologica Sony l’ha vampirizzato dalla mitica Minolta, che non è riuscita a tenere il passo analogico/digitale.
E quindi l’altro giorno un pettinato, abbottonato stretto stretto, elegante e barbuto fotografo da cartolina matrimoniale dai pantaloni alla “zumpa fuoss’” alzati e calzati oltre il malleolo piede eccolo con due, dicasi due, Sony...portate ma stavo per scrivere indossate! con chissà quali ganci nascosti in vita, tutt’altro da regolare neck strap: mah.
Tutto sto rosario a presentare un’altra faccia, altro modus senziente che di sti tempi acefali, bestemmia è. Da presso, quindi, il link e qui ci fermiamo per carità di patria e d’altronde siamo tutti fotografi, no? No e c...he sarà mai, vero Munari che da tempo non ricevo sue edulcorate caramelle via email: sta bene ha passato una buona estate?

Micro QuattroTerzi sistema intelligente (sottoscriviamo in toto non già solo e soltanto user del sistema, bensì per l'onesto ragionare)

https://andreabernesco.com/il-micro-4-3-e-un-sistema-intelligente-perche-la-mia-opinione/


Ps. Zumpa fuoss’, saltare, schivare, come le donne che in “talare” lungo a struscià e pulire pavimento nel muover s’alzan quel tanto la gonna, sai che novità, per l’abbisogna; di quando la strada, l’asfalto di liquami vari seguito pioggia o durante, gli uman(oidi) zompettando di qua e di là ’alzano un pochino i pantaloni e muovo adagio adagio...così i becchini, ahhh mammamia non finiamo più di traslare in lingua ‘taliana




Tazio Secchiaroli, si, mi ricordo

Numana riviera del Conero, Marche estate ‘87 del secolo alle spalle. Giugno, inizi, caldo. Erano di quei incontri, patrocinato da FotoCine80 rivista fotografica stampato a Battipaglia, cui potevi, finalmente, dialogare vis-a-vis con i mostri sacri della fotografia italica; quei che si vedevano (loro scatti) su le riviste fotografiche e non. Nomi altisonanti, e donnine succinte in costume da “bagno”...penale per i fotografi che ne proponevano come il duo Rocchi-Marocco fratelli che per distinguersi avevano due cognomi diversi; partivano di buon mattino per angoli di spiaggia non ancora intruppati di “bagnati” seguiti da stuolo di fotografi (ingrifati?) e modelle…
Avevamo pure noi le nostre modelle al corso (workshop because is very nice sound) tenuto da Danilo Cedrone, fotografo mica gallo. E poi il mitico G. B. Gardin fotografo di reportage: reportage tutt’altra Galassia rispetto l’inutile farsi “street photography”. Stritt’ alla napoletana, di nome e di fatto! Innocuo.
L’aria calda dell’ora meridiana ci vedeva con un discreto numero di “adepti” vicino la tavola e vino bianco a seguire cui tracannare avea l’effetto di inchiodarti alla sedia. Senonché nel deliquio con la coda dell’occhio un signore (saprò dopo chiamarsi Tazio Secchiaroli) armeggia alla Leica verso chi scrive, che si accorge et voilà perso l’attimo fuggente. E non ci fu verso di chiedere il reply a Tazio: no, me sembri un’artro da quello che stavo pe' fotografà, me spiace. E così dismessa la Leica con un auricolare monofonico alla radio-televisore portatile con tanto di antenna chilometrica s'avvicinò a Salvo Andò nei pressi…

...Roma, Via Veneto, la sera del 14 Agosto 1958. Tre uomini discendono lentamente la via, lanciando occhiate furtive ai tavolini dei vari locali…

(Copia & Incolla se vi pare)

https://www.nadir.it/pandora/GHISETTI_SECCHIAROLI/la-dolce-vita.htm
https://www.fellinimagazine.com/tazio-secchiaroli/



Fotografie © Archivio Manunzio

Immagine in cover: da sinistra a destra una velata donna cammina, sebbene pare sollevarsi da terra! Fotogramma analogico d'una giornata di piena estate, come adesso, pur se ad altezza del Santuario, vorticava notte e giorno il vento, tutt'altro che accidenti “scenico”: a volte la coincidenza



Non c'è più religione...

Sulfurei nominalismi? Sii, allora stiamo al gioco. Anzitutto, come chiamare le immagini: street photography, muntain photography, sanctuary photography, antropologic photography, landscape archeology...cancel culture photography? Bel dilemma. Noi che vecchi siamo, n'est pas, reportage. Certo quando gli Yankee vorranno, un set della cosa (si dubita) by Hollywood che non si nega a nessuno, vabbene pure un AI (!?) s'accomodassero. Fine del gioco.
Veniamo a noi. Rito, comunità, trasmissione saperi. Triade più che sufficiente e pieno zeppo di biblico richiamo: quante volte lo scriviamo che siam fatti, sì, della stessa natura dei sogni dear Sir Shakespeare, ma soprattutto a ”immagine & somiglianza” della Genesi. Sembra cosa da niente e si provi a togliere, meglio eradicare come voglio i cancellatori by Davos, il pilastro su cui poggia il cosiddetto Occidente, e non c'è Protezione Civile che tenga.!
Vedete a volte (solo?) è difficile se non impossibile “tradurre” (traduzioni sono sempre una sorta di tradimento) il significato profondo dell’immagine attraverso la forma espressiva della scrittura.
Rito, antropologicamente parlando più che ricorrenza di fattarielli ( vero o inventati laici o religiosi, spesso l’un e l’altro, che siano) sono lo specchio d’una comunità, stanziale eppure allargata al circondario in senso lato, che in esso si specchia, vabbene. Ma, ma è il modo diciamo apotropaico in senso esteso, di tenere a bada la Falciatrice classica iconografia per antonomasia: la Morte per chi non ci arriva (fa finta mentre sta al telefonini dei titoli azionari di borsa, e l'ha bandita dal suo orizzonte immortale di macchina para-biologica, inverso dal Memento mori delle precedenti generazioni in accordo con la Natura e idea di "trapasso"!).
Rito cui nulla manca: i cinti, altarini di candele votive (ex-voto) portato da uomini, a tratti anche dal gentil sesso, cu tant d' mustazz' (oui, from french mustache, baffi virili) che salmodiando per tutto il tragitto, dal paese ove risiede la statuaria Madonna, su su in salita sino al Santuario, scandiscono agiografia scena e tempi. E non è qui l'andare oltre, chi vuole digiti: Festa 16 Luglio Madonna del Carmine, Avigliano (ci si permetta un calembour, il marito di Avigliana in Piemonte, senz'altro aggiungere!).
Strada cittadina, sterrato, mulattiera, fermate a riscetà (prender fiato) boschi e Genesi...soggiogate la Terra...Copione del sempiterno Occidente delle “regole” del Kapitale che a breve ci sterminerà per radiazioni nucleare, risposta atomica della Russia, che ne ha piene le p...arole Ukraine al vento!

Ps. Pellicola Film Ektachrome 64 EPR formato 135 su Contax 139 Quartz con ottica stratosferica, se ne già parlato, Yashica Auto-Yashinon 24 mm (Contax & Yashica condividono in partenariato commerciale stessa attacco, bajonetta ottica)

Pss. Il titolo è un calembour: lato traslato e come vi pare




Sermo vulgaris

Di quelle cose che si dissolvono in un “poof” così il suono dell'apparizione o disapparizioni delle strisce dei ballons, strip dei giornaletti d’antan, quando esistevano i chioschi di giornali. Ere fa, mah.
E’ dire che a squola, ecco, ci aveano imparato, di nuovo, che li romani tutti tutti latino parlavano, quindi tutti Cicerone, che con il lanternino non di Diogene Laerzio si capisce o forse no, a trovare il verbo, giù in un ultima riga di traduzione: lo possino! Cicerone, dite? Beh li inglesi direbbero Chichero Chicheronis, questa secondo essi (loro?) la esatta pronuncia altro che il Cicero Ciceronis di Mammasantissima Vaticano Spa. Mah pure qua. Va a finire che gli insulani so’ li antichi romani e noi...da essi (loro?) deriviamo origine! E Cesare, sì, quel rompiglione (rompere + c...) de Bello Gallico l’aveva capito appena sbarcato in Britannia nel vedere dondolare da un ramo all’altro (licenza poetica del solito Manunzio, forse) che con sta ‘ggente intorno al tavolo The five o clock: milk or lemon, sir? C’era poco da fa. E l’ordine perentorio: ah Centuriò trornamose a Roma che sti barbari...poi ci pensò quell’altra capa gloriosa dell’Imperatore Claudio….Londinium/London/Londra se ci fate caso o forse no tanto è lo stesso, è attraversato dal Tamigi-Tevere, sì, tutt’ e due con pari T, certe combinazioni. Astrali senza dubbio. E il sermo vulgaris? Già se non che mica tutti tutti locuutum esse, no chi in Ciociaro dire chi Francese, oops Gallo (noi qui a questa contrada ne siamo gonfi, pieni, ecco, di gallicismi: vai e vien della “storia” va a sapè) e mettici pure il British latin sound, eh avessi voglia...Infatti ognuno per la sua a dire fare indovinare. Beh ancora una: metti caso equs, eh che rima equità, l’importante classe equestre, certo pure equino tutt’altro che bella capa, si capisce. E caballus da cui cavallo: come c...facevano ad intendersi alta & bassa corte, un mistero misterioso! Is-ea-id? Lui/egli qui da noi fa “ iedd’ ” proprio come il neutro poco sopra richiamato: id. E via così.
Divisone di classe ferrea, sino a certo punto, fra istruiti è volgo. Popolo in fin dei conti: compà mo’ hai capit’ l’uso frequente ed irriverente che Manunzio, di tre cotte, fa del sermo vulgaris? Pigliate, no quelle anatomie lì, forse, no metti mente, ecco alla brutta parola “volgare” cazzo. Ah Manunzio...mo’ l’ho finito di dire: niente di che. Sempre qui in questa landa dantesca quando di qualcuno si vuol dare ad intendere che è “nu cazz’ chien’ d’acqua” e mica fatto letterale è. Tutt ‘altro, e traslitterato in dengua (lingua) taliana: stupido tout court per farla breve. Dite? Beh ancora un’altra: mo’ s’ ne van’ cazz’ cazz’...lo stupido di prima ma lemme lemme diciamo per approssimazione di lingua, sempre ‘taliana. Ed immaginate lo scompisciarsi delle risa quando una sera d'estate come ora, qui sotto Manunzio, il campetto di calcio a cinque, un florilegio di cazz’ nell’espressione, ecco, “volgare” del trio la Ricotta, che si è visto pure a Zelig ma più “pulito” dire. Ah uno del richiamato trio è un collega, proprio così Mario Ierardi che un tempo fotografo e stampatore è stato: minchia. None e che cazz’...appunto!

Ps. Vi vedo corrucciati increduli e quant’altro nel leggere (?!) queste strambe cose tipico del Manunzio: bocche buone che siete per tacer d’altro suon e però su richiamato, un fotografo (chi?) che dirsi vuol essere tale non può fare a me di “volgarità” di classe. Stravolti ed istupiditi ancora? Basta leggersi la filastrocca di Ansel Adams...we don’t make a photograph just with a camera...



L’immagine pur nella sua “staticità” raccolta ed ipnotica delle note per l'aere mostra certa dinamica in quella ragazza, a destra, che su le spalle del compagno s’immagina, va in visibilio come spesso si vede in situazioni analoghe. Le alte luci, meglio i fari sparati in camera sono, al corrente, fatto imperdonabile, sebbene qui ed ora in Pshop si riesca ad occultare magnifica + mente bene come pure il flare (sbaffi, sbuffi di luce) in basso e senz’altra “distorsione” come accadrebbe anche ad ottiche dette blasonate. Chapeau Epson!




Chi fermerà la moseka, ecco, cantava i Pooh a nome, certo, della categoria o più ancora sibillina cosa...per chi intende e comunque qui non è cosa.
Viceversa l’ennesima prova provata che il “bello” ci salverà, no? De gustibus. E veniamo a nobis che è meglio. Sera d'estate, campo sportivo, concerto. Flashback.
Avevamo preso la pimpante Epson 850 Z per un milione e rotti di lire, si pagava così ancora. E preso dall’euforia (!?) del digitale molto terrestre provavamo l’ebrezza, ecco, diciamo popolare con la card da 8 mega (!) e pacco batteria da sembrare quei mitraglieri dei film yankee. Beve la digitale che era un piacere (ogni tanto ancora oggi l’accendo per vedere se l’obsolescenza programmata a più di vent’anni di distanza fa la sua altrimenti per la giostra acquisti che ne soffrirebbe, tengono tutti famiglia eh, e poi s’incazza con tanto di dazi, China docet) e però.
Breve.
Un’agenzia spettacolosa, ecco, su la via dello struscio mediano di questa landa, si chiama Viale Dante (nomen omen, mah) porta a cartellone d’una imminente banda rock, famosa: non mi si chieda oltre ché Manunzio è sordo, lato traslato o come vi pare. Senonché strano ma vero il capoccia dell’agenzia non batte ciglio e, preso generalità, le trascrive sul Pass, sì, quella cosa che appesa al collo in bella mostra permette di accedere all’evento sotto gli occhi esterrefatti del “buttafuori” di turno impostato all’ingresso del campo sportivo: Manunzio quanto a vestimenti è sempre compito e non caciarone sbracato già mezzo ‘mbriaco per tacer d’altro, come gli astant; ecco spiegato la meraviglia del “Caronte” all’ingresso.
Sia come sia il campo è già pieno di stravaccati rocchettari. Alcuni letteralmente già “fatti” altri sempre mezz’ ‘mbriac’ tastn’ (palpano) la compagna a latere o chissà cos’altro; più d’uno accovacciato dorme, pure! L’aria è elettrica, richiamo ai Pooh che viene or ora alla memoria. Poi note sparate a tutto volume, metallari puri almeno così sembra a Manunzio, nudo. No che avete capito: nun capisc’ niente di musica (solo?) però sto casino, ecco, gli pare da metallari. E non dispiace.
Giriamo per il campo a vedere ancor prima che fotografare. E ci sono i “pro” con tanto di macchina, forse già digitale e mi pare di logo Nikon muovere allo scatto. Manunzio gli frega niente con la sua topolino Epson style (a me sembra una ritargata Olympus, ma non posso affermare la cosa, però da certe analogie sperimentate…) a 400 Iso che è una bomba con apertura f. 2.0, si avete letto bene, a mano libera intorno ad 1/30 di secondo. Roba da non credere, però l’immagine in cover ne è ben più che prova provata. Sì,j poi in link l’immagine “intonsa” così com’è da farci i seipertre e nessuno, dicasi nessuno, sempre per prova provata, s’accorgerebbe di niente ‘mbriac’ che non siete altro!

Versione intonsa originale la codifica avveniva in Bmp, qui riproposta in Png


NB. ‘mbriac’, ubriaco non così in dengua (lingua) ‘taliana. Infatti la parola viene usata in diversi contesti del tipo: distratto, poco accorto, per niente sveglio di mente, svogliato, fesso pro cazzi propri e altro

Ps. Numeri di Exif: Epson Seiko Corporation modello camera digitale 850 Z, 35 millimetri equivalenti, Iso 400 a f. 2.0 a 1/35 di secondo. Anno Domini 24 Luglio 2003

Pss. Il richiamo "China s'incazza" non riguarda tanto ciò che può ancora permettersi il cosiddetto Occidente, in vetrina triste solitario e finale G7 (club di alcolisti con Alzheimer america + ni, nani de Roma, effeminati francesi, salumiere tedesco, ridens giapponotto, imbelle canadese e inglese al corrente ancora per oggi inquilino al 10 down street of london) a Bari e d'intorno; quanto il fatto che la fabbrica-mondo alias il Dragone incazzandosi di brutto, oltre a scaricarsi di inutili dollari e cartacce varie a esso aggregato, ci mette una sovrattassa ai prodotti già prodotti, calembour a parte, del tipo in immagine: si tratta del "culo" fondello, ecco, della personale Panasonic Fz 300 prodotta, guarda caso in China. Uno dei tanti miliardi di esempi che si posso mettere in "vetrina" per chi intende





Sogno di una notte di mezza estate

Il titolo al solito (abbiamo andato a squola, no?) con certo magniloquenza ci sta che è pure l’esatta collocazione temporale diciamo così. Notte un tavolo all’aperto, vicino al vascone cui deriverebbe parte del rione, detto per l’appunto Tre Fontane: nomen omen almeno la forma.
Sera di quelle che si prestano a giochi di carte ammuina, sfottò e cazzeggiamenti vari. E per noi che stiamo proprio di prospetto la fonte ci vuol poco a sgattaiolare sino a lì con la digicamera, va da sé. Clicchete clichete è l'atmosfera è resa bene in immagini di street: mi raccomando fotocopie di fotocopie di New York in primis in secundis idem...Però poi le macchine da miliardi di pixelloni ma stessa fotocopia altrimenti non vi fan vincere la medaglietta di turno, sì, di quelle che si mettono al collo ai bau bau, che abbaiano ma non mordono, guarda caso.
Sia come sia lo scatto, finalmente prova che ti riprova, trova la sua ratio con quello sfondo mosso-sfocato che somiglia al passo dell’autobus urbano che pur gira vicino la fonte, sebbene sia notte. Ma chi dice il contrario? Anche perché l’illusione serve a togliere un cacazzo che disturba la scena. L’idiota che conosciamo, guardone di carte.
Tuttavia ci ha mosso allo scatto quell’espressione del giocatore con sigaretta, quell’attimo in cui uno pensa ai cazzi propri. Oh sarà pure culo rotto però la “street” ci sta anche se non vincerà mai medaglietta di fotocopia di fotocpie…


Ps. L'immagine viene da una gloriosa Epson 850 Z e suo fenomenale obiettivo che a tele-posizone è un 2.8 niente male su “solo” due milioni pixel. Il resto è noia


Più d’un incontro una festa, meglio fra gringos e fiori che è tutta una fiesta cui etimo è altra cosa, però the show must go on, come prima più di prima d’un sogno di mezza estate, mentre il multipolarismo avanza a passi inarrestabile lo dicono le “stelle”



Al Nemico ponti d'oro (se fa il bravo sottomesso a 90°)

La Massima dice proprio così...Immagine sempre e solo di questo su Manunzio.it. ci si prova. Certo diversamente dalla paccottiglia (liquame è meglio?) eterodiretta e prezzolata di sedicenti youtubers che parlano, pensa te, di fottografia sia ha le scatole piene: laudatores del menga. Fottografia oramai sdoganato raddoppio, dal verbo fottere tout court a 90°, ben altro che quella cosa/o lì, tanto in napoletano che a queste latitudini; senza ricordare che, al riguardo, c’è verbo che ha che fare con chiavi o roba del genere.
Sia come sia qui alcuni frame (video si è perso memoria: vero Cia-Mossad-Google?) dell’Era Bush, uno e due, padre&figlio manca lo “spirito santo” del triangolo maligno di catechismo: sì, l'occhio veggente, che guarda certe volte il caso, somiglia paro paro a l’One Dollar ‘mericano. Combinazioni astrali? Proprio così.
Senonché i correnti isterici giorni dell’Occidente al capolinea, a latere mica tanto e mettersi contro le stelle, certune in particolare, è jattura (vero grembiulini?) immagina di navigare come già “colombo” più di prima e meglio ancora: Columbus-Colomba-Babilonia. In saecula saeculorum, no? No. Brics+ docet.
E poiché l’analfabeta del futuro già presente e corrente, è colui che non conosce l’alfabeto fotografico (grammatica & sintassi dei casi va da sé) non prima di quello fonetico diciamo così, ecco, qui chiudiamo la tenzone come il Cyrano de Bergerac: io tocco. Touche mes amis! Intelligenti pauca verba, si capisce




Le cose che si vedono... in cielo C. G. Jung

Anche l’intruppato CG. Jung doveva obbedire (da buon Massone e ci sfugge grado Scozzese) agli ordini di scuderia, per i gonzi si capisce. E il titolo, naturalmente fuorviante, si riferiva a quei fattarielli che comparivano, appunto in cielo. Distrazione di massa: allucinazioni collettive. Uno due e tre, allucinatevi manu militari. Ecco. E forse la cosa è spiegabile con il fatto che i “disclosure act of revealing” non potevano ancora, ecco, dischiudersi in tutta la loro carica eversiva. Intendiamoci al Potere, ivi Vaticano Spa, alle nostre latitudini europoide, e mettici pure gli ortodossi tanto per capirsi, la materia è molto molto pericolosa, per i gonzi si capisce pure questa.
A noi ragazzi degli Anni Cinquanta, giorno più giorno meno, per esempio quando si parlava per televisione in bianconero ed “unico canale” allora come ora per chi intende (!) di cosiddetti dischi volanti (detti una volta Ufo o alla latinoamericana OVNI, odierno UAP – Unidentified Aerial Phenomenon) si vedeva un lanciatore di piatti (sì, da cucina!) e il fotografo che riprendeva e poi in televisione. Certo la posa “lunga” faceva dei cosiddetti dischi volanti strane “forme” su cui ricamare. Vedete diceva la tivù o popola bue so’ giochetti per farvi impressionare, ma ci pensa per noi l’amico nostro (accento siculo e scazzetta, coppola, e lupara in spalla) Jung.
E i nostri genitori in senso ampio ben sapevano che i ciucci, asini, ciuchi che dir si voglia non volano figurarsi i “piatti”, epperò da un lato la “scienza” dall’altra una tonaca nera, dentro e fuori come Bergoglio, pretendevo sempre manu militari (del perché le divise è lungo a dirsi sin dai tempi di Enoch, e poi leggi Ezechiele…) di segnarsi, pure, con segno di croce per l’ennesima cosa demoniaca!
Ma noi abbiamo andati a squola, ecco, i figli e poi nipoti laureati e mica puoi più scrivere c...orbellerie, gnornò. Mo’ ti abboffano via Web soprattutto di cose più che vere talmente la strategia d’abboffamento che il minchiapixellista tout court non ci fa più caso mentre pensa ai listi, spread, investimenti...lo mettessero mai sotto (investimento s'intende) e sarebbe pure ora!
Vabbene il solito Manunzio, no? Nient’affatto ché siamo in argomento e per far vedere (Munari come va?) che abbiamo andato a squola ci sovviene e scriviamo il Bardo, allorché fa dire a una sua maschera “Ci sono più cose in cielo e terra, Orazio bello, di quanto non vi riesce (non vuole) la tua filosofia” un tot a Piero Angela & F.
Bene me ne andavo in giro, forse la controra, con la fidata C 5060 WZ e la scassa Ford Fiesta (all'americana, no) quando m’imbatto in questo esoscheletro, meglio rudere: vuoi tu? Clicchete clicchete più d’uno scatto come fa Manunzio, tanto so’ gratis i file, no? Boh!
Non c’era un filo di vento, niente. Eppure quel che vedete è ciò che capitò, vale a dire lo sconnesso legno di (ex) finestra non solo si apre dalla sua posizione, fa avanti e dietro (s'apre e si chiude) più d'una volta come in segno di saluto. Ora voi cosa fareste oltre a darvi pizzicotto e stropicciare gli occhi? Sì, ve ne fottereste un c...antonale, eppure l’assito di finestra ha “salutato” come in segno di ringraziamento, alle cose tutte quando prestate attenzione ne sono grati. Dite? Oh se per questo ogni scatto d'archivio è pieno zeppo di questi e molti altri fatti inquietanti, come quella volta che piedi in acqua…

(Coppia & Incolla se vi pare)

Ps. L'Aeronautica ‘taliana delle “cose che si vedono in cielo” (https://www.aeronautica.difesa.it/ovni/) ha memoria, solo che dovete trovarle sotto la voce OVNI (Oggetti Volanti non Identificati tale e quale in lingua spagnola cui abbriva)

Pss. Oltre al famigerato Kubrick di Odissea nello Spazio, a breve di certa parodia dell’altrettanto famoso “sbarco” lunare bella battuta finale del Trial...Ci vorrebbe Kubrick...(https://www.youtube-nocookie.com/embed/kihZ2abXZkI&t=1s) e film Capricorn One controcanto “marziano” sempre degli Staes!







"Parlo della nostra vecchia europa, che per duemila anni ha creduto di essere il cervello pensante del Mondo"
(Herman Hess l'Ultima estate di Klingsor)


Potenza dell’immagin/azione

La cinematografia è l’arma più forte, così il faccione del Duce Benito Mussolini dietro una macchina da presa cinematografica Anni Trenta del regime fascista secolo scorso. Immagine e a star dietro i “teorici” della immaginifica immagine, come non essere d’accordo? Non di solo pane vive l’uomo, certo e di sti tempi carnevaleschi pure savcicch’ (salsiccia) prusciutt’ soppressata e via così a riempire la mai sazia panza di poveri affamati e analfabeti, tanto quanto alla convenienza del Potere: e ci si dibatte ancora su Liberté-Égalité-Fraternité? Vabbene non tutti i grembiulini riescono con il buco, va.
Immagine che qui, non altrimenti, ne scriviamo. Siamo fotografi, caspita, che han da modellare la “pietra” filosofale dal nigredo-albedo-rubedo finale, eh grembiulini Manunzio non è fesso.
Sia come sia qui è successo un fatto inaudito: i babilonesi satanici succhiatori di adrenocromo (e altro semenza) stanno con la bava alla bocca, ché pensavano d’essere depositari “del vero” formato Talmud/Vetero testamentario e per noi di qua dal fosso Neotestamentari Quattro Evangelisti, effigiato nell’occhione triangolato dell’One-Dollar per chi capisce.
Senonché un certo ‘mericano fa armi e bagagli e va nella tana del lupo, meglio Orso bianco alias Russia. Apriti cielo che c’è un florilegio di astemm’ (bestemmia qui letterale) a cielo aperto mai visto nella storia uman(oide) almeno dalle fonti “storiche” e virgolette quando mai necessarie considerato che la “Storia” la scrive chi vince; fino al giorno in cui l'alfabetizzazione di massa fa la comparsa su la scena (o proscenio shakespeariano?) rilegge le “carte” e si fa na rista per le panzane; e dice la sua, più o meno liberamente ché sempre dietro c’è una congregazione di grembiulini…Quando mi stano su i c...tutti sti “fratelli” muratori. Tutti.
Sicché e per finire l’immagine una volta tanto (!?) fa piazza pulita di tante cazzate che più cazzate non si può. E allora capirete meglio del perché, hic et nunc, l’Ukraina e del Genocidio palestinese a cielo aperto, ormai non c’è Gutierrez che tenga l’inutile Onu che ne così e ne parli aperta + mente (Corte Giustizia a salve Internazionale, nel mazzo) Genocidio di Palestinesi e che una qualche Potenza Numinosa li accolga nella sua Bontà. Amen.

Finalino? Se si è giunti con l’Ai da ultimo a censurare pure l’aria, che frappoco si pagherà ai vari Davos boys (inventori da ultimo del Covid-19).
Se la canea dei “fact-checker” prezzolati alla Bill Clinton-Bill Gates-BigPharma (untori di virus) così tanto per fare un assaggino non dimentichi di Google-Apple (su cui tastiere si sta scrivendo questo post) etc etc etc. sbavano dappertutto: ebbene, sì, l’Occidente giudaico (Gaza docet) cristiano (Crociate docet) greco (ateo) e romano dalle mani insanguinate di contadinazzi buzzurri (i loro pargoli e la élite detta parlava ed aveva mentori greci e suoi Giuseppe Flavio-Paolo di Tarso...) violenti formato Legioni, è finito a gli ultimi sgocciolii di sifilide (che entrata nel cervello questi mostri del circondario produce; l’omeopatia distingue tre stadi esistenziali: psora-sicosi-sifilide; sifilitici sionisti kazariani sanguinari violenti). E la cosa non ci dispiace per niente, anzi, siamo parte, piccolina certo, di quanti al Moloch Occidente laido più che laico, porta la sua modesta picconata alla diga, che grazie a Dio, è sempre più fessurata per la fine. Amen. Ra si capisce per chi intende

(Copia in fretta & Incolla si sa mai)

https://twitter.com/TuckerCarlson/status/1755734526678925682?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1755734526678925682%7Ctwgr%5E91066d839235bf5a0eb0330099ecce8464fc4501%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.breitbart.com%2Fclips%2F2024%2F02%2F08%2Ftucker-carlson-interviews-russian-president-vladimir-putin%2F

Ps. Durante la fase acuta e pernciosa delle “sanzioni” che han distrutto de facto Europa in primis et in secundis l’America way of life, qualcuno ricorderà la sanzioni pure contro il Patriarca Ortodosso Cirillo, mentre l’italo-argentino Bergoglio e sua Compagnia di Gesù, bella pezza, si fregava le mani con i Davos boy che il giorno prima eran detti Chi + caco boy from necrofilo Friedman ? Adesso i Nazifascisti burocrati asserragliati all’ultimo bunker di hitleriana memoria sputano veleno contro un ‘mericano che, furbo di tre cotte pro domo sua, intervista (scoop della Madonna non la cantante!) sì il “nemico” Putin, ma parla dell’acqua calda per chi è andato a squola (devo virgolettare per gli eterodiretti imbecilli?) e noi con loro, e si vede!

Pss. Quando si parla di regime-immagine bisogna metterci pure don Peppino Stalin e suoi villaggi “turistici” in Siberia però. E d'altronde per noi irriducibili sessantottini (duri e puri?) i cattivoni tutti finivano proprio lì, sottostante Circolo "popolare" artico, non a caso a fabbricare, ecco, cubetti di ghiaccio per la Classe Operaia: si è mai capito dove finivano i cubetti...per dissetare la Classe, che non è acqua. Ecco


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