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L'immagine di Stampa & Regime rimpallata uguale su tutti canali è la stessa: ieri Signal a stampa (propaganda) ed oggi e ce lo dice in bella mostra quella “croce” dell'Esercito Tedesco che simboleggia i Quattro Evangelisti e molto altro ancora. E qual'è l'oggi dall'ieri? Nessuna, i carri di sfondo sono quei Leopard che mai morto Terzo Reich invierà ai sodali nazisti ucraini, alla Banderas e non solo, immagini dei carri in modo visone AD 2023; il carro del riquadro in basso pari Panzer ma dell'assalto Nazifascista, Barbarossa in codice, alla Russia nel millenovecentoquarantuno. Ieri ed oggi pari sono secondo i Babilonesi del “debito”; solo che Babele/Torre cadde perché le “lingue” si confusero: e non impossibile una seconda volta pur se già travestita dal Covid-19 e crack finanziario pilotato via Davos Boy


Occidente, Uber Alles!



Passato sotto-silenzio, embargo di Stampa & Regime e cammellate truppe catodiche (che già si spellano mani per lo Zelensky mort' e bbuon' via San Remo canterino) ieri due gennaio millenovecentoqauaratatrè dalla battaglia di Stalingrado, allorché i Russi, si tenga a mente ché tutto si può falsificare non l'infalsificabile realtà storica (!) scatenarono il parapiglia: al mio segnale scatenate l'Inferno, di Gladiatore memoria, no?
Stalingrado la controffensiva russa sino al cuore di Berlino; nel Dicembre-Gennaio 42 sul Don dove c'era l'ARMIR (Armata Italia in Russia con duecentomila effettivi, artiglieria, “carri” si fa per dire o meglio noti come “scatole di sardine” e Julia-Tridentina Divisioni di Alpini) che aveva “sostituito” il precedente e pur malmesso CSIR (Corpo Spedizione Italiano in Russia) di poche miglia di uomini, e che solo a Nikolayevca riuscì a romper la sacca, l'accerchiamento russo.
Armir, truppe Rumene, finanche Spagnoli (poche migliaia di camerati “regalo” di Franco all'Asse) e quant'altro parte del Gruppo di Armate che furono, poi, investite sull'area del Don, dalla controffensiva russa, in codice Operazione Saturno, Urano: epilogo più drammatica dell'Anabasi di Senofonte, ecatombe e fine del sogno Adolfo-Benito: sì, noi italo-tedeschi mentre sul fronte del Pacifico l'America pensò a sistemare il Giappone, terza gamba dell'Asse. America mai condannata, tuttavia, per crimini di guerra: Hiroshima-Nagasachi docet, via Fermi (altro italiano in guerra travestito da scienziato nucleare diversamente dal Majorana pari Via Panisperna) e altri a Los Almos Nuovo Messico.
E se non era per i Russi, altro che D-Day. Gli arrivano i “nostri” (chi?) che sbarcano, anche, in Sicilia senza colpo ferire a seguito di accordo USA Navy Lucky Luciano della Mafia Italo-americana: storia non chiacchiere non più insabbiale.
Storie di guerra che si è ascoltato bambino nelle sere d'inverno al fuoco del camino, a latere cucina economica, dell'Albergo Regina d'Italia, dove siamo nati; quando i grandi/adulti sopravvissuti raccontavano, si poteva ascoltare il solo battito del cuore dei presenti mentre fuori, a volte il caso, infuriava la bufera di neve: certo non era la steppa ma l' “effetto” statene certi identico. E così lo ricordiamo ancora oggi alla faccia del “cancel culture”. E se i Russi sono arrivati fino a Berlino, sai quanto ci vuole fino a Kiev l'avamposto del putrescente Occidente giudaico-cristiano-greco-romano. Amen


Ps. Ci sono certuni ebrei niente a che spartire con il popolo d'Israele, sionisti l'etimo esatto, cultori del “Muore sansone con tutti i Filistei” dello scatenare il First strike nucleare. Sì, contro il “bendiddio” inimmaginabile nucleare russo! Brace atomica per tutti? Molto vicini alle famose lancette della “mezzanotte” dell'Umanità. Anche se in passato...certi carri celeste!

Pss. Al reparto di foto-riproduzione dell'Esercito Italiano c/o Quartier Generale in Napoli, si riproducevano (per poi essere distrutti, causa spazio, gli originali!)i fascicoli di ogni milite; spesso si interrompeva il flusso per leggere le lettere dal Fronte russo, e allora calava un silenzio difficile a dirsi, ognuno guardava l'altro, eravamo una decina fra militi sottufficiali e Maresciallo responsabile, come a dire:”Possibile”?



Fischiava il vento e urlava la bufera


Vigilia di Natale e Manunzio di guardia al deposito armi: vero siamo negli anni Settanta e qualche ben intenzionato, ecco, di Destra e/o di Sinistra potrebbe assaltarla e fare rivoluzione, a salve si capisce ché non si muove foglia che Loggia & Mossad non voglia.
Sono le undici di sera del ventiquattro Dicembre e Manunzio munito di sola bajonetta (!) di guardia a l'arsenale si ripara come può in un angolo del castello, adibito a caserma del 4° Reggimento Assaltatori di Montagna. Ma non c'è verso che il vento dia requie, anzi, fischia ancora più. Una notte di freddo cane: non ne posso più di fare la guardia al bidone, uso dire per chi ha mai avuto a che fare con le “armi”. Insomma infreddolito mi avvicino alle scale che portano, lassù, alle Trasmissioni il reparto che riceve ed invia ordini. Ma vedete quand'è lunga 'sta scalinata? Passo dopo passo tanto sono indolenzite le gambe, finalmente, poi la porta: entro, in Paradiso? Luci e caldo di stufa frammisto ad “aromi” umani e la legna che arde in stufa di ghisa (stessa della guerra 15-18?). E dietro mi lascio l'armeria e una lanterna di luce fioca (per non farsi scorgere dal “nemico”?) tutt'intorno d'una tristezza e nella notte che precede Natale. Dentro le Trasmissioni, saranno quattro cinque, e si preparano la cena ché quella dei cucinieri... Di là dei vetri appannati qualche fiocco mulina l'aria. Stiamo bene e in compagnia, mangiamo cose da tutt'Italia che le famiglie han mandato a noi per le Feste. E vino di quello serio trafugato dalla cucina (Ufficiali) e poi cognac...Dovrei ritornare a far il turno di guardia: dico ma siete scemi? Qui fa caldo e lì...Anzi, mezzo 'mbriaco mi ritiro in camerata gelida come la morte (irrobustisce le membra, dicono, mentre loro signori sottufficiali e superiori stanno in camerette ben riscaldate!) tocco il compagno d'armi che deve prendere il mio posto di guardia, così a rotazione. E' nel letto mezzo assonnato ('mbriaco pure lui?) grugnisce qualcosa e mi dice di appendere la bajonetta al letto a castello, mentre mi infilo divisa e tutto sotto le coperte. E dormo dormo...di mattino presto il Maresciallo di guardia mi manda a chiamare, poiché, dicono, ho saltato la guardia: e tutti gli altri? Furbi eh! Vabbene scendo dal “secondo piano” del mio letto a castello e vado sotto un'aria livida e fredda. Attendo mentre il Capoposto la carraia mi dice che a momenti arriva l'AR: di Natale? Sì mi risponde ed è per te! Per me? E perché mai...va va dal Maresciallo, e chiude la bocca impastata già di “cicchetto” a prima mattina. Qui bevono tutti anche in neonati!
Attendo davanti la porta del budello lungo e stretto dov'è acquartierato, ecco, Il Maresciallo che mi volge le spalle mentre chiede della mancata consegna: le guardie all'armeria. E lo fa come a parlare a se stesso più che a me che sto zitto. L'AR (in questo caso è un cabinato Fiat) verrà a prendermi, dice, per i “canonici” giorni di prigione! Ma volete voi? Manunzio s'avvicina le spalle del Maresciallo che appena si giara gli stringo la mano: Buon Natale! Il Maresciallo resta basito, farfuglia qualche cosa poi mi dice di ritornare in camerata, proprio mentre l'AR entra per la carraia, ma senza di me. Pure loro, autista e caporalmaggiore si guardano come a dire dire: e mo'? Con la coda dell'occhio vedo il Maresciallo parlare con loro, poi il saluto militare e ritornano indietro. Mi fermo e guardo la carraia che si richiude e il Capoposto che mi guarda allibito. Ah Buon Natale Capoposto e lo saluto militarmente e me ne ritorno (a dormire) in camerata sino all'ora della tromba per il rancio (neologismo militare per pranzo, colazione o cena che dir si voglia) di Natale. E stavolta fatto e cucinato come Iddio appena nato ed incarnato nella “mangiatoia” che in latino sta...a dì Praesepe. Buon Natale!


Ps. A Pasqua successiva siamo di nuovo di guardia come a Natale, solo che stavolta il Maresciallo mi manda a chiamare (ci sono problemi?) e invitandomi ad entrare mi versa nella gavetta un Rosè asciutto dalla Sicilia. Buona Pasqua Marescià, già, risponde come a Natale...




Dreams


Non ha caso la battaglia degli Iconoclasti doveva finire come è finita. E non è un caso che attraverso le parietali chiese conventi e chiostri, ma pure edicole campestre, l’Immagine in sorta di Catechismo (prima ancora della odierna Oms of Bill & Melida Gates, Fauci Burioni Speranza pandemici via etere teletrasmesso) ha il suo focus nella Persuasione, non meno di Comunicare fra Logge massoniche: scopriamo l’acqua calda. E a sigillo infernale nel Ottocento trascorso, diciamo un francese non meno massone dei precedenti “fratelli” gira che ti rigira ti inventa la Fotografia, al corrente raddoppia la consonante T ché tutto si tiene. Tant’è vero che da circa due secoli l’Immaginazione ottica ha sostituito in maniera drammatica la “realtà” per coloro i quali si trastullano di minchiapixel (siculo minchia + pi X el esoterico) non che prima, per l’appunto, i modellatori con pennello & scalpello tout court pazziassero (giocare).

La scoperta della fotografia, che alcuni ritengono un fatto esteriore, meccanico, ha mutato profondamente il costume degli uomini, più di qualunque altra invenzione. La fotografia è un’altra cosa. Una piccola macchina, che si può mettere in tasca come un libro, che serve ai colti e gli incolti gli abili e inesperti, ha avuto più reale magistero sulle anime e le ha mutate**.

Siché dopo la grande prova a livello Globale, teletrasmessa Urbi et Orbi
del famigerato sbarco lunare, battistrada in replica l’Undici maledetto Settembre 2001, in Grafica 3D spacciata per “vero” non meno l’odierno Corona in Mondovisione notturna con i camion, novelli Monatti, del Regio Esercito italiano (tanto la Monarchia che il Fascismo sono mai cauti, bensì rifatti il cerone dopo il 25 Luglio ‘43 e successivo Referendum Repubblica italiana 1946 manipolata dalla CIA). Immersi nel liquame immaginario, lo stesso che Giorgio Soros & Co pagante per la presunta rivolta dei Neri americani, quant’è la caccia al bianco per una società dei soliti quattro gatti medievali e servi della gleba neri: chi presta più occhio? Nessuno incollati agli smartphone o catodico che fa ancora sfraceli tra i consumatori di Discount.
E non a caso, terminiamo, che nell’Immaginario dei Soros & Co basi su l'edonismo sfrenato, considerata, dicono, che l’umana genia è frutto del Caso & Necessità. E che il Pianeta stuprato già per benin da questa masnada satanica , un inutile granello di merda che gira vorticoso in un Universo che s'espande verso l'Infinito.
E l’immagine sovrastante dei due orecchioni? Funzionale ché due ricchionazzi s’inculano ma non producono figli, quindi non aumenta la popolazione mondiale.
Certo metti poi che la figlia di un Cheney (undici settembre and more) dichiarata Lesbo, entrata in qualche sburreria a pagamento, oops banca dello sperma, si fa ingravidare, la lesbica, come una donna: Potenza del denaro che tutto trasmuta, una volta dal Nigredo al Rubedo, della Magnum Opus, oggidì merda

** pg. 31 Guido Piovene Il valore dell’attimo, Gli scrittori e la fotografia. Editori Riuniti 1988


NB. Segnaliamo i link cui mettiamo in pagina, d’ora in avanti, e se riescono ad aprirsi bene altrimenti chiedetene conto alla Censura del Comitato Antifake & Associati o della della Presidenza Consiglio italiano, “nuova” Era Coronavirus. Per chi non ci arriva basta un copia ed incolla del link su qualsiasi motore di ricerca, ed incrociare le dita per enne volte come già sperimentato

LGBTQ+ Stock Photos Need an Update: Here’s What to Submit

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La figlia lesbica di Cheney è incinta. La gioia del vicepresidente USA

https://www.arcigay.it/archivio/2006/12/la-figlia-lesbica-di-cheney-e-incinta-la-gioia-del-vicepresidente-usa/#.XvnFxm0zaM8



NO WORD

Last update 10 marzo 2020
Nemmeno l'attimo di rendersi conto e attenzione su le televisioni di Stampa & Regime, in esondazione di fake news a ritmo di criceto in gabbia su ruota, dell'infezione quanto mai appropriata e giunta al momento opportuno, secondo stacco della regia, del Generale di Stao Maggiore dell'Esercito italiano; come dire infetto la "testa" figurarsi l'esercito tout court. Cui prdest?
“After the Governors of Lazio and Piedmont regions also the top officer of Italian Army has been found positive to COVID-19. The Chief of Major State, General Salvatore Farina, resulted yestarday infected by coronavirus. It is he himself who makes it known”
Sito VT


Ventimila soldati sbarcati in Europa per combattere la guerra al Coronavirus? E più dei Russi cosa c'è di più virale? Prima la Cina ora la Russia i Kazariani sionisti cercano il cosiddetto "uno, due" del pugile. Pia illusione
"Sono cominciate le grandi manovre volute dagli Stati Uniti che si concluderanno ai primi di giugno con la conquista del Cremlino e la cattura del cattivo Putin. Almeno si spera che, al terzo tentativo, dopo Napoleone e Hitler, vada meglio".
Italia Oggi

Come ai tempi della Legge Reale per combattere le Brigate Rosse (le stesse del Rapimento Moro) addestratesi alla scuola dell'Hyperion parigino e relativi posti di blocco e sospensione dei diritti indivuali, la sceneggiata si replica a gran richiesta mentre il crollo delle borse è assordante

Coprifuoco: siamo in guerra, anche se non si sentono spari
Coronavirus per annientare la popolazione mondiale
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