date » 02-12-2020 11:30
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La Profezia (Covid ante litteram ieri oggi e sempre)
Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi del “vertice” che ha manovrato stragi, sia, infine, gli “ignoti” autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l’aiuto della Cia, e, in seguito, sempre con l’aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità.
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l’altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica (per tenere in piedi, di riserva, l’organizzazione di un potenziale colpo di Stato), e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione).
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici, o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell’istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il “progetto di romanzo” sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia non è poi così difficile.
Tale verità – lo si sente con assoluta precisione – sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.
Corriere della Sera 1974