Dalla serie uno scatto (Manunzio) toglie il Verolino ('o stritt' fotograf' napulitan' con capiell' 'ncap a beseboll') & Co di torno
Nelle varie posizioni, non Kamasutra si capisce, la tazzina di caffè - ossessione durata per molto tempo non foss’altro che questi e soprattutto i vetri di bottiglie esercita fascino particolare su la capa malata di Manunzio, e va mo’ tu sapè se forse ci vorrebbe uno pisicologo o meglio pisi-pisi-chiatra circa il perché – un giorno anche sul davanzale della finestra, sottostante s’apre non già il cortile del celebre film di Hitchcock con James Stewart, nella parte di fotografo, e Grace Kelly comare, bensì lo spiazzalone trafficato per ogni stazione a rima poi mica tanto. E così preparato la scena, set is very fine english word yeee, aspettando qualche attimo, zacchete ti compare ciò che la mente aveva ordinato, meglio atteso, accadesse: vedete voi quando Manunzio scrive del caso, da farci sempre una biblioteca?
Il resto viene da sé sebbene in post-produzione: togli qui, aggiusta lì (less is more, no?) sino al momento in cui tutto si ricompone non già come sommatoria, bensì elaborazione di cose vaghe e lontane nel tempo. Vedete senza andare in paesi “erotici” cui l’Utero Cosmico è maestra nel sollazzarsi con stalloni neri, barcaroli mediterranei rotti ad ogni f...igura; senza fare ‘o stritt’ (calembour e per banca dati profilazione Cia & Mossad) di Verolino o napulitan’ doc, ecco allora si può fare “arte”. Ahh quanto a questo Manunzio…
Scatto originale
Ps. Scatto in cover e allegato Olympus, qui mi pare ricordare WZ-5060 o C-8080 dal CCD stellare, che pure a stampa su carta lustre via Pixma Pro 200 che spara ink ad "acqua" è niente male, anzi. Certo per i michiapixellisti onanisti compulsivi, zombie, è meglio il fatto di stampare una cosa che "non ci piace" e poi, compagni, non è arrivato ordine da la 'merika Stars and Stripes...