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Negativi di carta

Esperimenti che si sarebbe potuto aprire, costo di biglietto per il tour, un esperimentifico a diversi piani. Questo a dire che il bianconero lo si deve vivere quale categoria dell’anima: non è insegnabile a voce men che mai online. Viverlo in camera oscura con un maestro allora è fattibile, almeno come momento “ludico”. Perché mai la difficoltà del bianconero? L’abbiamo appena detto, e non meno perché è puro artigianato, sublime con un mare di variabili: pellicola-rivelatore-agitazione in funzione della ripresa e prefigurando la stampa. E questa in unica soluzione di sviluppo o in due sviluppi e diluizioni...burn & dodge carta morbida o contrastata di “plastica” supporto o baryta che complica ancora più la cosa!
Fatta l’ennesima premessa capita dalla benemerita Ilford di quelle immagine che sembrano chissà cosa, intendiamo il puro e semplice manufatto. In pratica lo chassis carico non già di negativo bianconero, di “carta” o cartoncino fotografico: sì comunemente usato per la stampa a contatto o ingrandimento in camera oscura, darkroom per gli incalliti esterofili a telecomando.
Sia come sia un momento ludico per risalire ai primordi della fotografia, quando le stampe si ricavavano a contatto con il vetro iniziale (supporto) poi “plastica” safety film che dir si voglia; non ci riferiamo al dagherrotipo, bensì al processo negativo-positivo per contatto ché gli ingranditori vedranno la luce, ecco, in pianta stabile nel Novecento passato: prima solari, rivolgendo lo “sguardo” al sole poi con arco voltaico più o meno potente sino agli ingranditori come li si conosce a tutt’oggi con luce condensata o soft di scatole colore.
Insomma si gioca tutto in camera oscura rischiarata non già da “luce rossa” usata per altre “visioni” (!) e caricato chassis (a luce attenuata giallo-verde che l’abitudine, fatto l’occhio, è poco meno della luce domestica serale soft) di trediciperdiciotto su altrettanto banco ottico (per noi Master Technika) e trovata la posa con qualche foglietto, ecco, di cartoncino fotografico lo si sviluppa poi regolarmente e s’attende l'asciugatura che, grazie al supporto RC, dura il tempo di preparasi un caffè...Infine l’esatto contrario: negativo emulsione contro emulsione ex novo (vedi allegato)e ricevuta la luce da dorso, magicamente si ottiene il positivo!
Vero se poi s’appartiene alla massa, sempre a telecomando, c’è la Herman-Ilford materiale invertibile bianconero; così in unica botta e su lo stesso foglio, la posa e poi l’inversione chimica in darkroom, e avere, quanto si vede a web, belle stampe auto-dirette; “diapositiva” gigante su carta!

Fotografare con i “pinoli 1” e pure 2

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Negativicarta.jpg (1.68 MB)

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