Uno dieci cento anni...di carcere
Vedete cos’è la fotografia: scrittura e, tuttavia, nulla sparte e tange con altri linguaggi che manu militari la tengono in catene (ancora oggi!): quante volte si deve citare Ernst Hass** uno dieci… e centomila?
Andiamo all’immagine parietale, ecco. Vicino al Cimitero (!) Monumentale di questa landa, l’altro è un loculario fuori dal territorio urbano e che affaccia sul verde d’una valle sottostante: mezzo pieno e mezzo no il bicchiere di chi si contenta gode. Loculario, celle, anfratti di un silenzio da obitorio tutt’altro del Monumentale richiamato che sembra la “chiazza” piazza cittadina dove ci si incontrava, centro storico cuore (una volta) di questa landa.
Ora c’è stato un tempo in cui andavo in giro con quei zaini “monospalla” cui interno c’era anche la fidata Olympus C 5060 WZ o la C 5050, questa né più né Meno che una Leica, ma con occhi a mandorla, va.
Senonché l’occhio girovago del fotografo (Manunzio) ha colto al volto l’involontario calembour di qualche buontempone: no, non è di Pshop (il mio Elements per dilettanti, eh!) a fare lo scatto l’assemblato, no. E’ storia molto lunga di fatti che, in un modo o in un altro, compone il mezzo milioni di file l'archivio Manunzio e ci vorrebbe almeno uno scaffale dal soffitto a pavimento a narrare (altra cosa raccontare fattarielli) ogni singolo file. Fatti che Excel non contempla: cosa c’entra questo, beh per una prossima quando si darà conto, alla lettera, degli Excellista, excillador neo nuovo “neologismo” da affiancare a minchiapixellista, scrollatore di schemettini iphoneschi e pure andreottiani (non viene il dito di battere android/androiani). Tutto qua, al solito occhio come mestiere e rubiamo il titolo di Calogero Cascio, ahh, che negli anni Settanta passati a miglior gloria (!?) mise a titolo. Si è fotografi o non si è, altrimenti state core a core con il Nulla della vestale Munari & Co e pure (per altro dire) Padre guardiano di Myphotoportal: tiè tiè i che café pomeridiano mentre le dita batto le ultime lettere. Lettere? Ma si, ma sì siamo tipografi e stampiamo l’immagine che ne vale uno dieci cento...per educarne altrettanti: vabbè è scappato il sessantottino dire. Amen!
**Esiste un mondo letterario di pensare e vedere, per secoli il letterario ha prevalso sul visivo. E oggi i nostri occhi sono costretti a vedere in termini letterali. Mi auguro che, per quanto possibile le immagini possano farlo con il loro Linguaggio. Ernst Haas prefazio in America
date » 04-03-2025 17:12
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Se come chi scrive state più sul web che di qua o detta vita reale vi accorgete, se persona onesta tutta senza lasciare dubbi di unità, e se due più due fa quattro (in quale universo tolemaico euclideo o cos’altro?) lo scarto, allora, è incolmabile fra l’una e l’altra sponda: “virtuale” e “reale” .
E veniamo alla notizia che si porta poi in link** per chi ne vuole. Breve, Epson ha dismesso i suoi attrezzi di scansione, scanner. Ora è ovvio che con una qualsiasi fotocamera digitale, dicasi tale, vi fate tutte le fotocopiate che vi occorrono. Ma altrettanto le riproduzioni che vi pare, già a partire d’accrocchi per telefonino fino a stativi da tavolo e non, e allora festa ha inizio. E per prova provata i risultai (reprodia, negativi bn e color) sono buoni per le cose che servono, stampa gigante compresa presso service ma anche stampando in proprio (sino A3 +). Epson, naturalmente non è stata sola (non scritto alla romana!) ad essa si è unita Canon per i “letti piani” e tutta altra batteria per gli scan dedicati al 135 o formato Leica: dagli ottimi Nikon scan di agenzie fotografiche per il Terraqueo, Mustek Paragon, Minolta….eh avessi voglia. Sì, anche Canon con il suo Fs2700 che sta lì a dormire il sonno dei giusti, su scaffale. Altri tempi infatti. Ma la cosa non si ferma qui e non a caso: Pippo che c...osa fai, si, di Fornaciari singer.
Arrivammo di primo mattino a Pompei (scritto con solo vocale finale vagli tu a dire agli idioti stranieri che la raddoppiano!) e accompagnavo dei colleghi un po’ speciali: fotografi del Ministero Beni Cultuali una volta, odierno della Cultura, pensa te, di Sangiuliano dire. Amen.
Bene Pompei non è solo rovine e riedificazioni “didattiche” per i turisti che gli piacerebbe vedere finanche figuranti tra-vestiti da vecchi pompeiani...mah! Dunque dentro l’area archeologica ci sono guide, ci sono storici-archeologi intenti a tira fuori terra l’opulenta e godereccia Pompei d’antan. E ci sono pure fotografi. No, un momento non i turisti bensì altri come i richiamati del Ministero. Sicché in un lato isolato degli Scavi per l’abbisogna, lussureggiante ambiente piano terra come all’epoca ante-eruzione in coccio-pesto a pavimento pareti parimenti, una sciccheria e poi...una sala dove troneggiava anche l’ingranditore a colori (Drusi o IFF?) e armadi pieni di ogni grazia di Iddio fotografico: Hasselblad a strafottere, Bowens (all’odierno il brand che non esiste più n’è rimasto l’attacco per accessori flash universale tipo Godox) padelle e padelloni con interno lampade opaline per luce diffusa; tavoli di plex fondo chiaro per scatti di resti vascolare come se fossero scontornati via odierno Pshop et simila. Un paradiso terrestre, va. Passammo mezza giornata con suono partenopeo degli astanti ministeriali fra battute da caserma e donne: sì, straniere che si portavano in albergo mo’ questo e mo’ quest’altro “personale” degli scavi. Un must. E poi a sera il ritorno. ‘mbè? Eh quanta fretta parliamo sempre di Epson, no? Sì, scanner altrettanto. E Pippo L...che scannava, ecco, un giorno sì e l’altro pure di negativi non pompeiani ma prodotti dall’allora Soprintendenza Archeologica di questa landa ministeriale si capisce. Una sciccheria di Epson V 500, negativi ovviamente seipersei di Hassel da leccarsi i baffi che ci potevi e tutt’ora fare manifesti stradali: senza se e senza ma, mira + culo della matematica binaria, trinaria, quaternario...come vi pare. File incredibili.
E mi farebbe piacere dirvi altro, forse per un’altra, che il clock dei pugnettari scrollatori compulsivi (quante pippe si sparano pro die?) non han tempo da perdere per lunghi testi e pure corti o nient’affatto! I scroll? You scroll, his she it scroll...we scroll? Mah!
https://www.youtube-nocookie.com/embed/QqHU5ovQ97A
Ps. Gli scanner piani venivano usati all’epoca in vece delle ipercostosissime e poco diffuse digicamere, mostruosi incroci fra corpi analogici (in principio Nikon poi anche Canon e Kodak l’ibridatore con suoi CCD) e azzeccate, letteralmente, componenti a base silicio. Si è dovuto attendere la D 1 Nikon (dodici milioni di lire d’epoca quando i primi ircocervi costavano poco meno di cento milioni!) per il crollo del paradigma ed essere traghettati dal Caronte digitale nel mondo che si vive, quale ora ora ha poca importanza, e si vede. Scanner mastodontici quelli altri eXtraLarge della Epson, con il suo letto sino all’A3, che certuni impiegati statali dedichi a fotocopie e null’altro usavano per scannare “carte” (abbiam visto) dell'Archivio di Stato in questa landa, e quanto a risultato lasciamo stare: se uno fa solo fotocopie pensa e mette in pratica la già pessima sua arte, ecco, anche sul richiamato EX di Epson. Poi siccome non era cazzo del suo, eccoti le telefonate di “soccorso” da mane a sera, a volte con grandissimo scoglionamento nel fare, assemblare, aggiustare le stesse “carte” : ma l'Archivio non ha come mission la “copia di riserva” cui abbeverarsi senza intaccare l’originale? Ma per la classe dirigente lì deputata, ma pure presso altre sulfuree stanze ministeriali (Beni Culturali) Exel e mazzette è l’imperativo: alla cassa alla cassa...ché la cosa si fa lunga a dirsi e le carte...in Procura e magistrati che dire corrotti è offesa indicibile, insabbiano. Sic transit gloria mundi. Amen!
Pss. In cover l’Epson scan Perfection 1200 di oltre vent’anni fa che, a volerlo, fa ancora la sua parte riconosciuto dal Mac OS al posto dell’ottimo soft Hamrick Software alias VuScan contro l'obsolescenza, ecco, programmata dalla Giostra acquisti
(https://www.hamrick.com/it/vuescan/epson-perfection-v850-driver.html)
L’immagine pur nella sua “staticità” raccolta ed ipnotica delle note per l'aere mostra certa dinamica in quella ragazza, a destra, che su le spalle del compagno s’immagina, va in visibilio come spesso si vede in situazioni analoghe. Le alte luci, meglio i fari sparati in camera sono, al corrente, fatto imperdonabile, sebbene qui ed ora in Pshop si riesca ad occultare magnifica + mente bene come pure il flare (sbaffi, sbuffi di luce) in basso e senz’altra “distorsione” come accadrebbe anche ad ottiche dette blasonate. Chapeau Epson!
Chi fermerà la moseka, ecco, cantava i Pooh a nome, certo, della categoria o più ancora sibillina cosa...per chi intende e comunque qui non è cosa.
Viceversa l’ennesima prova provata che il “bello” ci salverà, no? De gustibus. E veniamo a nobis che è meglio. Sera d'estate, campo sportivo, concerto. Flashback.
Avevamo preso la pimpante Epson 850 Z per un milione e rotti di lire, si pagava così ancora. E preso dall’euforia (!?) del digitale molto terrestre provavamo l’ebrezza, ecco, diciamo popolare con la card da 8 mega (!) e pacco batteria da sembrare quei mitraglieri dei film yankee. Beve la digitale che era un piacere (ogni tanto ancora oggi l’accendo per vedere se l’obsolescenza programmata a più di vent’anni di distanza fa la sua altrimenti per la giostra acquisti che ne soffrirebbe, tengono tutti famiglia eh, e poi s’incazza con tanto di dazi, China docet) e però.
Breve.
Un’agenzia spettacolosa, ecco, su la via dello struscio mediano di questa landa, si chiama Viale Dante (nomen omen, mah) porta a cartellone d’una imminente banda rock, famosa: non mi si chieda oltre ché Manunzio è sordo, lato traslato o come vi pare. Senonché strano ma vero il capoccia dell’agenzia non batte ciglio e, preso generalità, le trascrive sul Pass, sì, quella cosa che appesa al collo in bella mostra permette di accedere all’evento sotto gli occhi esterrefatti del “buttafuori” di turno impostato all’ingresso del campo sportivo: Manunzio quanto a vestimenti è sempre compito e non caciarone sbracato già mezzo ‘mbriaco per tacer d’altro, come gli astant; ecco spiegato la meraviglia del “Caronte” all’ingresso.
Sia come sia il campo è già pieno di stravaccati rocchettari. Alcuni letteralmente già “fatti” altri sempre mezz’ ‘mbriac’ tastn’ (palpano) la compagna a latere o chissà cos’altro; più d’uno accovacciato dorme, pure! L’aria è elettrica, richiamo ai Pooh che viene or ora alla memoria. Poi note sparate a tutto volume, metallari puri almeno così sembra a Manunzio, nudo. No che avete capito: nun capisc’ niente di musica (solo?) però sto casino, ecco, gli pare da metallari. E non dispiace.
Giriamo per il campo a vedere ancor prima che fotografare. E ci sono i “pro” con tanto di macchina, forse già digitale e mi pare di logo Nikon muovere allo scatto. Manunzio gli frega niente con la sua topolino Epson style (a me sembra una ritargata Olympus, ma non posso affermare la cosa, però da certe analogie sperimentate…) a 400 Iso che è una bomba con apertura f. 2.0, si avete letto bene, a mano libera intorno ad 1/30 di secondo. Roba da non credere, però l’immagine in cover ne è ben più che prova provata. Sì,j poi in link l’immagine “intonsa” così com’è da farci i seipertre e nessuno, dicasi nessuno, sempre per prova provata, s’accorgerebbe di niente ‘mbriac’ che non siete altro!
Versione intonsa originale la codifica avveniva in Bmp, qui riproposta in Png
NB. ‘mbriac’, ubriaco non così in dengua (lingua) ‘taliana. Infatti la parola viene usata in diversi contesti del tipo: distratto, poco accorto, per niente sveglio di mente, svogliato, fesso pro cazzi propri e altro
Ps. Numeri di Exif: Epson Seiko Corporation modello camera digitale 850 Z, 35 millimetri equivalenti, Iso 400 a f. 2.0 a 1/35 di secondo. Anno Domini 24 Luglio 2003
Pss. Il richiamo "China s'incazza" non riguarda tanto ciò che può ancora permettersi il cosiddetto Occidente, in vetrina triste solitario e finale G7 (club di alcolisti con Alzheimer america + ni, nani de Roma, effeminati francesi, salumiere tedesco, ridens giapponotto, imbelle canadese e inglese al corrente ancora per oggi inquilino al 10 down street of london) a Bari e d'intorno; quanto il fatto che la fabbrica-mondo alias il Dragone incazzandosi di brutto, oltre a scaricarsi di inutili dollari e cartacce varie a esso aggregato, ci mette una sovrattassa ai prodotti già prodotti, calembour a parte, del tipo in immagine: si tratta del "culo" fondello, ecco, della personale Panasonic Fz 300 prodotta, guarda caso in China. Uno dei tanti miliardi di esempi che si posso mettere in "vetrina" per chi intende
date » 15-10-2020 11:45
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olympus camera digitale, sito robin wong olympus brand, terra sommersa, virus terrestri, astronauta archeologo terra, neo diluvio universale, virus fabbricati terraqueo, fotografia digitale, che s'adda fa, vangelo matteo capitolo otto,
Che s'adda fa
Il solito fratacchione di Robin e una delle sue, qui assolutamente esilarante nello spiegare non si sa quale “mistachezze”. Vero che il nostro ci prova gusto, non di meno è Olympus di scena che il giorno in cui le acque del neo Diluvio avran sovrastato il terraqueo un futuribile archeologo disceso dalla sua navicella su lo strano Pianeta, che le coordinate spaziali identificano priva di ogni ben che minima vita anche solo di “virus” a Terra; ecco, a scavare tra assi vetro e cemento di quello che una volta doveva essere stato uno store di camere digitali, nel sorridere dinanzi al reperto, tuttavia non improbabile sorriso e pensiero di come certi mix elettro-otticici era d'avanguardia all'epoca.
Viviamo nell'Era dello streaming, eppure c'è stato un sistema a nastro chiamato Betamax di certo superiore al VHS, ciò non di meno il primo fu insabbiato dal signor Mercato in favore del secondo, e mo' anch'esso sta su gli scaffali: sopra il computer dove digitiamo la telecamera a latere il mastodontico lettore multipurpose VHS-Super, ordinario, mini VHS. La giostra degli acquisti fine Ottanta inizi anni Novanta del Novecento alle (s)palle. Tic tac così va il Mondo cano che ci ho sotto i piedi (gang di Faletti memoria a Drive-in) non del tutto pandemizato, ma questa è altra storia. Amen, proprio così!
Robin Wong
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Ps. Va da sé che oltre l'incredibile qualità ottica-meccanica di Olympus, fu lo squasso dello stagno fotografico analogico Anni Settanta passato a miglior gloria uso dire, presta il destro a ciò che veniamo scrivendo a proposito di minchiate di minchiapixel che non servono assolutamente a nulla, men che mai sostituirsi a pensiero-fotografia. Il Market terraqueo intende ino + cul + are che la scatola è di per sé contenuto, essendo questo troppo da elaborare anche in modica quantità e il merdume di foto in giro è oltre l'inimmaginabile; d'altronde sta scritto “Lasciate che i morti seppeliscianao i morti” Mt 8. 22
date » 21-09-2020 09:04
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La coda del Diavolo
Nel archivio fotografico Manunzio le voci sono divise in “categorie mercantili” ad evitare un catalogo di tutto e di più su unico file sterminato.
Uno stacco. Per decenni si è tenuto memoria scritta ora di questo ora di quest'altro, e di certi fenomeni strani, almeno così l'inizio, rivenuti routine in particolare momenti canonici del giorno (le ore e valenza energetica non sono uguali, bioritmi a parte, che sia).
Breve l'archivio Manunzio d’immagini viste e riviste come una Grazia Neri in quel di Milano (all'epoca analogica decana delle agenzie fotografiche italiane prima del pensiero unico a nome Getty Images) ed ero presente ai fatti, alla richiesta di una sua collaboratrice (in cerca di diapositiva o fotocolor nome a prestito da foto-colore antecedenti l'uso delle diapo) indicarle senza errori uno scatole rosso, erano suppergiù tutti di pari colore, all'interno del quale ricercare l'occorrenza. Scatoloni che esternamente portava a cartiglio “categorie” fotografiche: pretesa tutta umana di imbottigliare l'Oceano mare. E certi simili modus operandi.
Selezione d'archivio Manunzio per il portfolio del sito omonimo a ringiovanire la visone; alla “categoria” città la sottocartella “vetrine” ben più che soliti manichini e finiamo qui altrimenti invece di sveltire le cose...E un'altro stacco ricavato per caso: le immagini in oggetto pensavo averle prese con la diabolica Epson 850Z cui pure s'è scritto (basta digitare a piè pagina Diary ed esser linkati di conseguenza) e invece fotografate con “leica” tutta particolare si comprenderà il virgolettao (che tanto paiceva ad Umberto Eco, ecco). Immagini, ancora, vetrina in (dis)allestimento e scatti su “leica” come si pure detto altrove sul Diary somigliare e molto, alla “vera” sebbene il lillipuziano sensore di C 5050 Camedia Olympus ed equivaletene 35 mm passo full frame, apertura f 1.8. Iso incredibile a rileggere lo Exif a 64, eppure le foto sono di pomeriggio già notte invernale! Manichini e vetrinista, che presa com'è non si accorge della presenza, di là dal vetro in strada, del Manunzio che scatta; anche perché la vetrina ha quattro bei fari angolari elei si trova in perfetto controlluce e la isola.
Maquette dunque? Si è no certo con espressioni femminili ben fatte seppure plastica. Breve assito allo smantellamento della vetrina (di lì non passerò più e al posto della boutique odierna libreria) sino all'ultimo piedistallo...Senonché a distanza di diciotto anni, tale l'Exif dice, e in un pomeriggio domenicale fine settembre pandemico ancora assolato a queste latitudine, scatta il fermo immagine: streaming visivo riesce solo Manunzio, al suo occhio (fotografico). Siché attira lo sbuffo in testa (vetrina) rosso, immagine in alto, e guardar meglio sembra il titolo del post: una coda! Ancora, il volto, sì di pastica ma che tuttavia non ha nulla di finto, bensì umanissimo essere. Umano pensieroso triste solitario e finale. Detta così già vedo l'imbecille di turno girare l'indice alla tempia...cazzi suoi rimando perché per quanto strana la cosa, se è poi è anche “veramente” fotografo (essere non avere) avrà sperimentato almeno una volta il teatrino del Truman show in cui vive!
California burning? No Canon
Le parole scritte che bella invenzione, nata per far il conto della “roba” da tenere commerciare e trasmettere ai posteri, poi a tempo perso lo scriba del tempo scoglionato dai conteggi l'impiegò (alfabeto) a comporre versi detti poetici o raccontare palle (storia) passate per verità, tempi coronarici ante litteram si direbbe. E così dagli e dagli da stilo e argilla, inchiostro papiro poi pecore (pergamene) e ink chinese sotto torchio Guttemberg (orafo ebreo) sino ai moderni alfalettere, oramai niente di fisico bensì numerale smaterializzato: acceso spento uno zero si o no. L'eterno ritorno allo scriba babilonese, no?
Senonché per il terraqueo qualcosa accade, certo non la fesseria del Covid-19 che ammazza oh, ecco, sti scritturali di Stampa & Regime di soap opera da non capirci più niente: adesso su gli autobus il buon Speranza, non già Virtù teologale, quanto ministeriale Salute fa salire più gente, forse indosso scafandri distanziometrici. Senza dire che virale casus belli è al netto dell'Undici Settembre da poco “festeggiato”. Insomma una Pearl Harbour o Tonkino qualsiasi (ottant'anni fa il cosiddetto “corridoio” di Danzica) torna sempre buono da spendere: lato traslato e come ve pare. E pensare che qualche giorno prima ben effigiato da Fedro nel lupo e agnello alla fonte. Corsi e concorsi storici forse a premi.
Canon va, e che è una meraviglia, scattante R sembra il sonoro di certi fumetti da corse auto senza dubbio fatte per “bruciare” la concorrenza, verbo da intendersi, naturalmente, alla lettera. Infatti, sembra che mantenere linee di produzione R ed evitare (?!) cannibalizzando intra moenia, le mirrorless sembrano scaldarsi al caso.
E di tutto questo cosa ce ne viene? Beh intanto il fatto che un brand(y) ricorra a certi trucchi di prestigio la dice lunga circa le “sorti magnifiche e progressive” del Kapitale. E dall'altro la sempre più erosione degli stramaledetti (dicono) smartphone e propria visone orante da tabernacolo.
Sichè parafrasando Eraclito: “Se per giungere al besenisse supremo e finale e non sei disposto a trovarti davanti quello che non vuoi vedere (sensori arrosto) eh non arriverai mai alle stelle, bensì stalle”. Ah un link altrettanto corrosivo, ecco, delle “mitiche” M9 di Leica. Time is money? E che c'entrano i complottardi, ora divenuti negazionisti, avvicinando la cosa all'Olocausto-Dogma cui è proibito solo pensare qualcosa di diverso, oltre al carcere? E chi vuol esser lieto sia, di diman non v'è certezza, no? No!
Canon: We Don’t ‘Cripple’ Cameras, Idea is ‘Conspiracy Theory’Canon: We Don’t ‘Cripple’ Cameras, Idea is ‘Conspiracy Theory’
https://petapixel.com/2020/09/12/canon-we-dont-cripple-cameras-idea-is-conspiracy-theory/
Leica M9 Sensor ‘Corrosion’ Due to Dumb Design Decision, Report Claims
https://petapixel.com/2020/09/12/leica-m9-sensor-corrosion-due-to-dumb-design-decision-report-claims/
Ps. In tutta sta sceneggiata tecnocratica (virus variante di sistema) la fotografia intesa come “produzione” dov'è? Certo romanticherie del Novecento. Tuttavia come salire sul più alto monte, i cretini pensano ad arrampicarsi ancora e ancora su le “nuvole” mentre i saggi discendono, casomai dall'altro versante per vedere da altra e diversa “angolazione”. La fine civiltà è questa: quando la sifilide ha ragiunto, seguito di millenarie fornicazioni, il cervello non c'è complottismo/negazionismo che tenga
date » 10-08-2020 09:50
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Manunzio l'orientale
E al momento non veleggiamo folgorati per Oriente (logge comprese va da sé) quanto e ci basta di Saulo/Paulo post su la via di Damasco (medioriente) purtroppo. Una furbata dell'innesto della Teocrazia ebraica in Deocrazia a base continentale (Europa e suo bacino mediterraneo il resto sono “colonie” americane) all'epoca degli accadimenti. E non di meno l'Oriente con maiuscola d'obbligo, importa per la “storia” dell'Umanità. Certo non è questo che interessa se dovesse mai a qualcuno dei minchiapixellisti. Pixel ecco, di un post letto di recente, scritto da un fratacchione intelligente, che si sottoscrive parola per parola. E si badi non perché parla di un attrezzo di quasi vent'anni fa, bensì delle conseguenze di quella camera digitale che, ripetiamo, firmiamo da inizio a fine come sistema valoriale. Essenze, meglio frugalità che solo ad un orientale riesce e qualche occidentale dal sen fuggito, di chi la “storia” folgorante gli è stata da sempre sospetta e discutibile, capolavoro di Satana, che al pari di un Fregoli sotto altre vesti continua il suo dominio babilonese di catene a debito. Certo un lunedì da leoni antecedente il Ferragosto: che dire?
E la mettiamo qui ennesima nota: il fatto che i link non già pronti per il click si trascrivono solo testo, poi per chi è interessato, un copia ed incolla e ritrovarsi, se fortunati, alla pagina sempreché (nella notte cantava Ivano Fossati) ri-mossa per qualche ragione ignota al Manunzio: ci siamo intesi!
Nb. Per chi accidentalmente (è accaduto pure questo segnalatemi da un websurfista, quasi a scusarsi!) dalla Rete delle mirabilia si trovi catapultato a leggere minchiapixellisti, che è conio a mezza via di minchia + pixel. Vocabolo ex novo a designare coloro i quali si affidano, appunto, alla conta dei minchiapixel dei sensori fotografici quale unico “discrimine” per una immagine buona, bella professionale, e perché lo dice la mamma, ed un'altra out in codifica binaria: buono/cattivo
Ps. L'autore Robin Wong aveva già discusso della E1 in altro post, tuttavia, l'odierno è differente dal puro e semplice elenco tecnico addentratosi in territori (valoriali) elusi dal can-can pubblicitario e dai minchiapixellisti adusi alla conta del pixel come si ripete a giorni dispari, e pure pari[/font1]
Olympus E-1 - First Olympus DSLR, 5MP, Launched 17 Years Ago
https://robinwong.blogspot.com/2020/07/olympus-e-1-first-olympus-dslr-5mp.html
date » 14-07-2020 16:18
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Pixii Pixii bao bao
Veramente era Pissi Pissi e la cantava Mina, ma non è questo. Scomparsa non già la gloriosa Olympus dai tanti meriti mirrorless, che sembra inventato (il sistema) da CaNikon per non dire delle telecamere Sony passate per foto camere su le ceneri di Minolta: ci abbiamo memoria lunga quanto a storia tout court. Trasmutata l'argentea arte in fottografia (doppia voluta) eccone un'altra in formato gadget, però con baionetta Leica: noblesse oblige uso dire. Anche se giorni prima i germanici più che provarci ad occupare (invadere) la Russia, visto l'ultima figura non certo esaltante costata milioni di morti passati nei libri di “storia” come Secondo Conflitto Mondiale, han fornito a Zenit il loro know-how: sarà per gentile concessione North Stream 1 & 2? Va mo' tu a sapè. Sia come sia il gadget è un affarino per quel che vale, a peso d'oro va da sé, come tradizione Leica. Certo senza scheda di memoria: che oggetto infernale sarà mai? Però con lo schermo Lcd via smartphone, ferraglia che su alcuni modelli Leica era assente, poi rimesso poi...che uno si aspetta da un momento all'altra la killer application in forma di camera digitale Leica, sì, però senza sensore. Una figata dei soliti tedeschi: Iddio ci scansi e liberi, loro i boschi sacri Sigfrido e 'Onnipotenza da Terzo Reich desueto eppure corrente! Quando il contenitore, ecco, diventa contenuto, senza scomodare ancora un McLuhan, sempre sia lodato, cosa dire di più? Avanti il prossimo: alla cassa!
The Pixii M-Mount Rangefinder Has No Display or Card Slots, Costs $3,300
https://petapixel.com/2020/07/08/the-pixii-m-mount-rangefinder-has-no-display-or-card-slots-costs-3300/
date » 14-01-2020 17:07
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5060 (post obsolescenza programmata)
A non farci caso tant'è l'abitudine, male. Anzi come una bolla che viene dagli abissi si presenta, e chiede conto. E allora non si può far finta di niente, e d'altronde sta scritto: “Date a Cesare...” E sia. Anzitutto i numeri non sono segni grafici, casomai per Excell dei ragionieri di Casoria, quanto e forse presagi. Tant'è vero che se fate così: 5 + 6 escludendo nel caso gli inutili zero, il totale è un bell'Undici: Giustizia numerologica? Può anche darsi e mai dire mai. Siché tolto il riferimento kabalistico, resta la sostanza di una camera fotografica targata Olympus seguente i precedenti, tutti ben risusciti. Vero è che tra gli eterodiretti prezzolati (con famiglia) tra le point & shoot, che qui si narra, è conosciuta più la saga Nikon Coolpix (sebbene antecedente ad esse una Fujifilm veniva proposta per “reportage” e spiace non trovare il numero di Progresso Fotografico che ne trattò).
Sia come sia il ramo cadetto delle “punta & scatta” è stata la palestra tecnologica per le linee professionali: laboratorio se vogliamo. E questo vale anche seppure in maniera limitata in Era analogica quando certe feature comparvero prima in serie “cadetta”.
5060, dunque, e precedente modello 5050 di Casa Olympus, ma che sarebbe fuorviante metterla così, poiché due linee diverse e tutt'altro che antagoniste. La prima con una “dolcezza” per farci di tutto e di più, la seconda con un taglio, senza virgolette, pure escludendo del tutto il settaggio di default, è ineguagliato e con la strepitosa apertura f 1.8 su lillipuziano sensore. E non di meno assimilabile (nientemeno) che a Leica per prova ben più che provata verificata e stampata e poi Majoli docet.
E di nuovo 5060 che l'archivio digitale venutasi a strutturare negli anni (gerarchizzato da vetusto Lightroom v. 5.5) è per buon novanta percento Opera, maiuscola per chi intende, di questa incredibile fotocamera digitale. E del suo booster per due pile inside a creare un attrezzo magnificamente brandeggiabile, di una autonomia spaventevole: giornate intere con il monitor aperto (sebbene la camera ha un tunnel passato per mirino ottico e scarsamente praticato).
Insomma una 5060 conosciuta sin nelle remote pieghe, fatto che ha consentito a Manunzio di essere ciò che vedete, in caso di specie nel Portfolio per esempio.
E per gli schiumanti e biechi prezzolati la pagina della Getty Images è quanto di più eloquente al riguardo: senza se e senza ma. Infine parafrasando l'anglo-napoletano (magistrato) Henry John Woodcock...e fotograf' parlan' co' è fotogramm' oj né!
Ps1 Tranne l'immagine, sul sito Getty richiamato, delle finestre su Epson 850 Z quelle di food bianconero riprese su stellare nitidezza di C-8080 sempre di Casa Olympus, il resto è della “morbidezza” C-5060 Wz
Ps2 Siamo per i confronti arditi, apparente, secondo i codici codificati e prezzolati di Stampa&Regime (con famiglia) del settore. Insomma poco incline a baciapile e iscrizione a Logge cui deriva lo status e lauto conto bancario di fotografo di Regime tout court. Così come in Era analogica non c'è stato sistema (brand) provato e soluzioni in camera oscura (bianconero colore e sviluppo invertibile) provate e sperimentate “controcorrente” per poter poi fotografare con scienza e soprattutto fantasia, parimenti in Epoca digitale cominciata su computer Amiga che la solerte eterodiretta “stampa” misconosce preferendovi una “mela” morsicata cui pure si sta digitando. Siché alla 5060 il passo più che breve in considerazione che la si è usata per la cerimonia di nozze del fratello in tandem con una Epson 850 Z e nel Diary se ne parlato. Insomma più che confronti aridi, fine a se stesso, cognizione di causa come al solito
Ps3 L'immagine a corredo è di un “misero” iPhone 4 con post-produzione in PS Elements quando si è creativi, viceversa Lightroom per fare i “fotografi” di grido