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Ottiche digital (ottica 24 mm Yashica al centro, Zeiss Planar 50 mm a destra su Contax) verso analogiche e tutt'altro che sfida pro questo e quello; ricette ottiche di più di cinquant'anni l'un l'altra reggono bene per chi non ha per la testa che minchiapixel e/o risoluzioni inutili e dannose all'immagine finale. La Contax Rts (destra immagine) a mezzo secolo di distanza con suo scatto felpato di classiche tendine a scorrimento orizzontale regge benissimo l'odierno seppure necessita di batteria per funzionare. Retrostante la Yashica meccanica che simile ad Panzer macina ancora fotogrammi senza problemi. Lato opposto le telecentriche Zuiko (camera Pen F e Ep 5) milestone che han segnato e tutt'ora la storia delle fotocamere digitali insieme all'intramontabile “telecamera” Panasonic GH4, pimpante a tutt'oggi



FAMIGLIA ALLARGATA
Mondi diversi l'analogico e digitale, troppo a dirsi per chi quel mondo non sa che è esistito ed in gran prate ripreso in bianco e nero l'anima della Fotografia. Fotocamere tutto d'un pezzo, lato traslato e come vi pare. Pesanti eppure ben disegnate, anzi, per restare alle Contax pare fossero uscite dalle matite (non c'erano Cad all'epoca) della Porsche. Vero o meno anche queste macchine furono “mal comprese” ché imperava Nikon tallonata da Canon che oggi le batte l'ultimo chiodo della bara; Sony manco l'ombra, quando al suo posto la gloriosa (ne ha fatto le scarpe) Minolta cui ceneri l'odierna richiamata. E le ottiche? Era un fiorire di pezzi di vetro, poi tra cui gli Zeiss & Leica a farseli nei propri crogioli, quanto al resto vi provvedeva la Hoya soprattutto a fornire delle buone ricette, ottiche. E a queste si aggiungevano le cosiddette “sotto-marca” impossibile da ricordare tipo Cosina-Petri-Voigtlander e altre che non viene più in mente. Certo insieme l'Olimpo, lassù l'Olimpo le mitiche Ashai Pentax e loro stellari Takumar.
Certo poi la progettazione ottica teneva al fatto che era, qui, il ventiquattrotrentasei cui disegnare il vetro tout court; del tretaquaranta inquadrato per gallerie à la page quando a maggioranza bastava il ventiquattrotrenta. Tranne quella volta che insieme ad altri mattacchioni osammo sfidare le Aquile Zeiss con vetri equivalenti (stessa baionetta) Yashica. E ne tirammo in camera oscura uno stratosferico poster cinquatapersessanta, e lì si vide differenza. Eravamo giovani e mica sapevamo che per legge psico-fisica a distanza di osservazione (non il naso incollato al supporto) pari ad una volta, volta e mezzo la diagonale dell'immagine tutto era/è inutile fra i due vetri: germanico vs. nipponico. E questa regola vale anche oggi per tutto e dimostra l'imbecillità dei minchiapixellisti che corrono dietro a l'ultimo pixel.
E delle ottiche? Capitava a sera di scattare in luce ambiente di lampioni cittadini, senza Noctilux Leica, per strade e manifestazioni sicché la pellicola per di più HP5 “tirata” a milleseicento Asa “equivalente” odierno Iso la Contax & Zeiss faceva ancor bene la loro parte; certo con tempi lunghi e mano ferma. Era allora il Planar de noatri unoesette al posto dell'inarrivabile (money) unoquattro dal centro favoloso e bordi...Non altrimenti, oggi una Photoshoppata qualsiasi con o senza plug-in, eh avessi voglia a “pareggiare” i conti.
E venne il contrordine degli anni Duemila: compagni è l'ora non dei Pavesini, così la réclame d'epoca, ma del digitale terrestre, molto terrestre. Storia recente che le ottiche, c'è l'ha insegnato Olympus con sua progettazione telecentrica dei favolosi Zuiko, che la luce digitale è diversa dal quella naturale, analogica. Olympus delle mirabilie, anche questo “incompreso” a salve eterodirette, in Mondovisione.
Sicché uno dice: 'mbè? Se nonché la bajonetta Olympus/Panasonic tramite robusti adattatori consente a chi ne vuole di “resuscitare” non già Lazzaro delle Scritture, gloriosi vetri qui il Planar, insieme ad un superlativo Yashica (usavano stessa bajonetta) ventiquattromillimetri che si “raddoppia” dato il cosiddetto cropp del Micro 4/3: niente male. Certo l'inizio è un casino per fuochi manuali e diaframmi, casomai assistiti dall'automatismo di questi, però le immagini (file) sono di certo gusto: vintage? Yes very nice e niente niente male. Anzi




AI AI AI...

Vedete voi? Interessante come su l’AI si scateni tempesta in bicchiere (piccolino è meglio e scemografico) che uno già dice: non vi basta quella corrente e di “realtà”, no eh?
Sia come sia evidente che l’operazione, in caso di specie, è fatta per attirare le mosche su la m...armellata e pubblicità indiretta per chi “fotografa” o meglio da in pasto all’algoritmo AI. Ammuina, infatti, basta leggere espressamente il tacito mutismo dei “giurati la giostra” e che, fra involuto linguaggio a telecomando, la dice lunga, tranne svegliarsi e a telecomando: contrordine compagni...porca la miseria”

...cui esilarante reply dei padroni del vapore…

...And additionaly, we have recently asked contributors to tag their content as generative AI & we’re exploring additional labeling and filtering improvements for Stock buyers

...But it now appears that’s not the case. In recent searches for steampunk images, we’ve discovered dozens that were almost certainly generated by AI software but were not labeled that way

Ergo siete voi munnezzaglia vivente, mica noi tacci vostra, che tirate in inganno noi che bravi siamo, presto maledetti e subito alla casa that time is money e di diman’ non v’è certezza!

NB. L'immagine di copertina è vincitrice del Sony Wolr Award, autore che poi non ha ritirato premio

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Adobe Stock Images Not Labelled as AI Generated (Appearing as Vector Art)
https://community.adobe.com/t5/stock-discussions/adobe-stock-images-not-labelled-as-ai-generated-appearing-as-vector-art/td-p/13558844


The AI Revolution: An Interview with Boris Eldagsen on Winning (and Refusing) the Sony World Photography Award
https://ridingthedragon.life/2023/04/16/boris-eldagsen-ai-sony-world-photography-award/?utm_source=substack&utm_medium=email

Can We No Longer Believe Anything We See?
https://www.nytimes.com/2023/04/08/business/media/ai-generated-images.html

https://steampunk-explorer.com/news/adobe-stock-s-ai-problem


Ps. Levate di scudo pruriginose, putualizzazioni cu na corda ‘nganna (con corda al collo, insofferenza e stizza malcelata). E se tutto è finto allora pure noi del vapore, tremano, lo siamo. E da qui le “scuse” a scoppio ritardato altrimenti la Giostra babilonese di sempre non gira: but show must go one

Pss. L’intelligenza Artificiale è un altro tassello del Dominio front-end Soros/Davos Boys già Chicago Boys/Onu/Oms/Banca Mondiale/Fondo monetario...niente di nuovo





Il fascino discreto del banco ottico
(disciplina e forma mentis essenziale)



Quando venivano (clienti) per fototessere...sì, interno lo Scalo Inferiore ex Ferrovie (reali) dello Stato, qui in questa umida landa di lampi e tuoni mentre scriviamo, uno scatolone consentiva già d’ auto-fotografarsi, e dopo pochi minuti (tre) la striscia di quattro (1+3 per i grembiulini all’ascolto pruriginoso) pronte tessere per documenti d’identità. Certo dal fotografo avevi un lavoro fatto a mestiere (arte) più “levigato” di matite e mattolina.
Sia come sia era la piroettante 6 x 9 Fatif su colonna, appunto, per fototessere. Colonna con saliscendi a filo via pomello, cui asse orizzontale era la fotocamera, tutt’altro semplice da usare. L’immagine, infatti, come da camera oscura scolastica (sottosopra per leggi fisiche per ovviarvi in uso e negli studi à la page di Milano un visore a specchio, quarantacinque gradi, capovolgeva la scena pur con lati invertit sinistra destra) bisognava d’essere mossa, su ruote sottostanti colonna, focheggiata (senza autofocus) e sul vetro smerigliato (niente mirroless FF o trequarti e na gazzosa) quadrettato per guida, in basso a capa sott’ (in giù) vi avevamo disegnato apposta la sagoma per “inquadrare” il soggettone uso dire, un dì, per cliente. Poi? Beh si caricava lo châssis al buio completo; una tacca su pellicola Ilford, Ferrania o Agfapan a sto punto non ricordiamo più, per i bordi si lasciava scivolare in scanalatura ad hoc, mentre in luce il resto della ripresa.
Vero al buio tutto è difficile e gli “occhi” sono le mani/tatto. Senonché un nostro amico, fotografo dell’Antichità sottostazione, così detta l’allora, Ministero della Pubblica Istruzione ché I Beni Culturali o pomposamente al corrente della Cultura (!?) senza mitico oltralpe Jack Lang verrà, ad opera del Senatore Spadolini nel millenocentosettantaquattro, il distacco definitivo dalla Pubblica Istruzione, e trasmutato in Beni Culturali tout court.
Ebbene il nostro veniva a trovarci, armato di Leicaflex ché la classe n'est pas de l'eau (!) il flash monotorcia grigio lieve Rollei, e rare volte con Rolleiflex. Viceversa chez-lui ministeriale Hasselblad e luci elettriche; i flash Bowens chiesti con insistenza dal suo assistente arriveranno agli inizi degli Ottanta, fra rimostranze di Pippo, questo era il suo nome, che guardava come “americanate” il tutto, sebbene funzionassero e bene.
Dunque, Pippo qualche volta si prestava a la posa, d’altronde era di casa o liaison con FotoBaffo, alias Rocco Abriola alias FotoLampo già ricordato altrove, simil Publifoto di Carrese memoria in Milano. Pippo, allora, entrava in camera oscura e ci stava tempo, tanto quanto a smontare alla lettera lo châssis, pezzo a pezzo, caricare la pellicola e, finalmente, novello Lazzaro venire di nuovo alla luce. Oh l'avessimo provato a fare noi “ragazzi di bottega” si sarebbero sentite le campane della circonvicina Chiesa S. Michele on main-street a coprire la “litania” di rimbrotti, termine pulitissimo e in lingua ‘taliana, lontana miglia e miglia...
Banco ottico e non solo per fototessere, l’usavamo anche, visto il soffietto estensibile oltre misura, per riproduzioni in un angolo dello studio su bacheca. Sicché l’ incombenza spettava a chi scrive e non altri, ché avevamo fatto callo e occhio, allo sviluppo negativo in base a matrimonio, ritratto eccetera. E di sti tempi con pioggia gelo e freddo il “bagno” (please not translate toilette or wc) di Dk-50 Kodak in vasche verticali di famigerati trentacinque litri (rigenero una volta ogni tanto aggiungendovi altro bagno più contrastato, Dekotol per carta fotografica, però) standard dell’epoca. Vasconi in bachelite rinforzata. Tempo di sviluppo s’aggirava per un ora causa freddo anzidetto (niente termostato se non...un’altra volta). E infine l’unico dello studio “abilitato” nel frattempo ad andarmene (la moglie brutta ed arcigna del Baffo, l’aveva sposata per la ricchissima dote, ma riempita di corne, ci provava, querula, a trattenermi) in giro per il centro cittadino. Scaduta infine l’ora, altri “canonici” quindici minuti di fissaggio senza bagno intermedio d’acqua e/o acido acetico, usato solo e soltanto durante la stampa; puzzo insopportabile di aceto!
E di banco ottico un po’ strano venne la Technika Linhof trediciperdiciotto a fotografare, tra l’altro, i “lucidi” disegni tecnici piante edifici e sezioni per conto, all’epoca, Soprintendenza Beni Paesaggistici e Architettonici in loco.
Infine, Cambo acquisto personale, formato novedodici. Tutto questa lunga promenade, ecco, mentre in giro per il web delle mirabilia si vedono e leggono di “triadi espositive” rumore “grana” che cacciata dalla porta rientra dalla finestra di plug-in emulazione della grana (!) che “gradiscono” i gallerioti con benda su occhio, non quello di Horus sinistro, gamba di legno di filibusteria e LGBT+ a corredo: culattoni come curatori.
E dinamismo di gamma, no? E “taglio” lenti ma che non devono tagliare alcunché se si gira, emulando, la pellicola analogica. Fotografia è una cosa, cine-video altra, quando si usavano i Cooke lens.
A noi vien da sorridere, dall’altro l’inverso a vedere, questo sì, il pollaio di parvenu si raccomanda certi pontefici napulitani e street photography oi né che scrivono baggianate a man salva, su “forum” o quelle cose che bisognano di “campanelle” per essere avvisati di altre baggianate; like sennò a sti pover’ marann’ finti benché imbonitori de facto così campan’ e tengono famiglia. Consigli per gli acquisti...va!

NB. Americani, pensa che ti ripensa, trovano il tempo (vedi link sottostante) di costruire cose fuori tempo: camere (convertibili pure ingranditori!) da banco o fascino e réclame della Giostra, che gli frega di trovarsi in Era digital, del bianconero e camera oscura...E pecunia non olet! Degno di nota l’ibridazione “plastica” via stampa 3D di banchi ottici di sti guagliune

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https://intrepidcamera.co.uk/collections/camera?syclid=clgqhtu5ji7s738d9ukg&utm_campaign=emailmarketing_148971421936&utm_medium=email&utm_source=shopify_email

https://it.wikipedia.org/wiki/Linhof





Mammarcato a buon mercato
(arrivata la buferaaa chi sta bene chi sta maleee)


La enne Potenza del Matriarcato (malgré nous) che secondo alcuni ritorna più bella e più gaia che pria: grazie, prego di Petrolini memoria. Si, esiste un passato e non sempiterno presente per gonzi e qui che di foto tout court si (cerca) di parlare, i minchiapixellisti, crème de la crème dell’imbecillità, formato fotogragralfico per l’appunto.
A capo lato traslato o come vi pare. Immagine, ancora, simulacro piene di ossa e putredine eppure linde e pinte di fuori con tanto di fiori olezzante. Pure. Utero, placenta che tutto trattiene più che espellere secondo Natura (altra maiuscola del caso) dopo i faticosi Nove (3+3+3 di rito forse secondo Rito Scozzese, oliato retto + rificcato, mah) mesi durante il quale il neonato attraversa, fisicamente non meno che in forma psichica, lo stadio della cosiddetta evoluzione secondo Vangelo di Darwin. Falso non meno che i Canonici. Infatti dall'ovocito fecondato (!?) sebbene oggi sono funzionanti farm, che senza bisogno dell’un e dell’altro, a leggere certi gazzettieri (vocabolo tutt’altro che positivo, anzi) inglesi nei loro lab da invidiare quelli sino-americani by Covid-19, e in Rete delle mirabilia basta pazienza e proprio dagli Yankee se ne viene a conoscenza. Punto.
Un Mondo (quale?) che fa a meno della Natura, ecco il maiuscolo d’obbligo sovrastante, e si affida alla tecnica formato silicio, ossia terra:...Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris...by Vaticano Spa dixit.
Quindi sta Dea Madre, che va e “viene” ad ore, di questo si parla, forse più imbelletta di Chanel Five un che di Zolfanel, dai piedi mica tanto di Venere quanto di Caprone, e crine adorno non già di corona, e fosse pure intreccio di rami sacri alloro e affini, quanto di protuberanze notevoli: corna. Apocalittica creatura, spacciata per donna per i coglioncelli che han testa a spartir orecchi, ma che gli si arrizza solo ad immaginare u pilu di Albanese memoria pure questa. Certo de gustibus. Quand'anche l’immagine è spacciata alla lettera per buonissima o bona fate voi. Illusione prospettica quinta teatrale. Infine se siete onesti (!?) provatevi a vedere e soprattutto leggere a Web come queste sataniche creature quando si parla del loro “bel papà” del nonno “patriarcale” dello zio “matto” ma affascinante donnaiolo...Ebbene vedrete la Dea Madre andare in brodo di giuggiole. Un caso, due tre? No, forse Uno nessuno e centomila!


Ps. Da presso link, forse complottardo e spara petardo fumogeno boh, si è letto e trovato intrigante e se ne consiglia cum grano salis per chi ne vuole: siamo adusi leggere di tutto fieri e forti delle nostre idee di maschio….Oddio è scappato. Forse

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E' arrivata la bufera - Renato Rascel
https://www.youtube-nocookie.com/embed/yi-Xo2Lg0AU

Martiri del ritorno del matriarcato
https://www.renovatio21.com/martiri-del-ritorno-del-matriarcato/

Quello che non avete capito del caso montato dell'omicidio di "Giulia Cecchettin"
https://sadefenza.blogspot.com/2023/11/quello-che-non-avete-capito-del-caso.html







Leica Madonna non finisce più
Ora mettiamola così: Leica mi sta sul c...abassiso destro mentre l’altro è appannaggio di Sony. Vabbene se non ci fosse stato (!?) Solms-Wetzlar-Oskar Barnack, che gli venisse un accidente, non saremmo qui. Immagine, immaginazione immaginifico, figura, apparenza, parvenza, sembianza, copia, visione, personificazione, figura, simbolo, aspetto, esteriorità, look, impressione, facciata tutto un programma dei soliti Babilonesi - lunga storia quanta l’umana genia e non si può, oltretutto s'incavolerebbero i cumparielli della Stella di David e, certuni si capisce ché non si fa di un erba un fascio...littorio vedasi Zelensky per chi capisce e non fa lo gnorri – e non si può compendiare la storia con maiuscolo o meno a voi la scelta.
Ah dimenticavo Sony la perfetta camera senz’anima ma che tanto piace agli altrettanti privi di essenza vitale: cadavere per cadaveri su le ceneri della mitica Minolta, che gli venga un doppio accidente pure a questi sonysti. Fine.
Sia come sia la nuova incarnazione di Leica M11 P, porta in dote oltre l’allure di tempi andati (si augura non tornino più per tanti e troppi motivi, ma che è lontana mille leghe dagli eterodiretti compari stipendiati del Cancel Culture!) una feature inutile, o della “certificazione” la firma del file unico ed irripetibile: Leica ma ci pigli per culo? Tedeschi inventori, che vi venga un altro colpo e tre, dai tre colori identitaria che è tutto un programma flag (funebre) possibile mai? Lo statuto della fotografia analogica e corrente digital fottografia, scritto così, è la moltiplicazione dei pani e dei pesci (riportato più unico che raro da tutti e quattro Evangelisti e quanto mai parabola calzante assai) in più esemplari: negativo un dì e oggi ad libitum file digitale per il possesso, la sostanza, dell’Unicum. Un quadro via, alla stessa stregua. Unico e c’è l’ho solo io (senza scomodare W. Benjamin e sua "Storia Arte nell'epoca della riproducibilità meccanica). Baggianate non foss’altro che, se in epoca analogica non c’è mai stato una cassaforte (lato traslato) che non fosse scassinabile, immaginate quattro numeri binari…
Infine ancora un richiamo dal Maledetto Libro dell'’ Occidente tutto a base giudaico-cristiano-greco-romano:

“Et datum est illi ut daret spiritum imagini bestiæ ut et loquatur imago bestiæ et faciat quicumque non adoraverint imaginem bestiæ occidantur et faciet omnes pusillos et magnos et divites et pauperes et liberos et servos habere caracter in dextera manu aut in frontibus suis et ne quis possit emere aut vendere nisi qui habet caracter nomen bestiæ aut numerum nominis ejus.
Hic sapientia est qui habet intellectum conputet numerum bestiæ numerus enim hominis est et numerus ejus est sescenti sexaginta sex". Apocalisse 13, 16.18

La Fotografia e digital corrente è altra cosa

...il discorso autenticità nell'era dell'informatica è un po' relativo, tempozero si potrà aggirare...
https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4652133

Ps1 Siamo aldilà, scritto così in ossequio al passo latino sovrastante, d’ogni cosa visibile ed invisibile preso anche questo da un passo e del Celebrante durante il Rito eucaristico a sottolineare che non c’è più NULLA tranne, ancora per poco, la Giostra degli (ultimi) acquisti prima che cali e per la terza volta il sipario su l’Umanità, tutta anche per i topi che si rifugeranno in bunker antiatomici. Amen

Ps2 “Leica inventa la fotocamera contro le fake news” (trovatevi il link) che detta da la Repubblica detentore insieme a Mentina La7/Open di Stampa & Regime della Verità fa ride a crepapelle: che dire? Il bue chiama cornuto l’asino!

Ps3 Per chi va in Rete tutti i corifei prezzolati osannano tra fumi d’oppio più che incenso la new entry Leica per il controllo subatomico di ogni essere (senziente?)questa la posta: controllo e nient'altro come se non bastasse già Google, Facebook, X ex Twitter i telefonini tracciati, carte di credito...






Anche nella materia rimane infuso un verbo…
Gerard de Nerval, Versi aurei



Omologati? None e per banale costatatio, diciamo così, tecnico. Infatti, qui sempre di fotografia si chiacchiera, ci si prova. E dunque sì, le ottiche che ci danno (dannazione?) una visione prospettica differente fra, mettiamola così, grandangolo e tele. Non osiamo dire si tratti di scritture, per carità che il minchiapixellisti potrebbe offendersi. E allora vai con il politcally (in)correct. D'accordo messa così pare il solito Manunzio, se vi accontentate: che dire? De gustibus. Ma non a caso si parla di ottiche, e se a queste aggiungiamo la categorie dei “quasi vicini” o detti macro, il campo s'allarga che pare un ossimoro! Tutt'altro e seguite la cosa. Tecnicamente il macro stringe il campo e vabbene, fatto ottico è. Tuttavia la sottesa eppur parallela creatività, che non si compra da McDonato, ecco, si allarga grazie alle restrizioni fisiche dell'ottica macro tout court: anche le semplici letti addizionali pur parente povero dei blasé apparati macro veri e propri lo sono. Un Mondo lo si scrive in maiuscolo non a caso, se è vero che ne esistono di infiniti e senza scomodare Giordano Bruno et simila.
Sicché spostando una pianta in soggiorno (luogo perfetto dei delitti di Manunzio) e sistemata la digicamera sul quello strano trespolo fatto già segno in precedenza, complice la luce filtrata da domestica tenda, vien fuori l'immagine della cover-occhio in alto. E sin qui tutto bene. E poi cosa? Volti e tali di pietra prossimamente in immagini. E non siamo a giochini prospettici, no. I volti (si rimanda a precedente della sezione Landscape) ci sono e da qui, per chi vuole s'intende, leggersi l'allegato e spassoso/dotto Pdf, insieme a link video non meno che gustoso su quel (altro) pianeta verde di segni & simboli tutt'intorno. E con una avvertenza: l'affabulatore verde dice, sì, cose condivisibili e Manunzio ne potrebbe narrare di proprie a sostegno da impallidire i verdi rami. No, si presti attenzione alla trita e ritrita sottotraccia alchemica-esoterica o “glorificazione” della Natura; sua idolatria a tratti stucchevole se non proprio vomitevole. No, non è la New-Age orientalista bla bla. Manco Panteismo spiccio per quanto ci riguarda, giacché Manunzio al riguardo una sua idea precisa ce l'ha e non è demoniaca come vorrebbe Mamma-santissima Chiesa e suo Catechismo, questo sì, luciferino. Insomma, breve date un'occhiata più da vicino, ecco. Lato traslato e al solito come vi pare!

Ps, Se fossi una pianta tout court mi risentirei di quell'umanoide esprimere, da sottospecie per l'appunto, bipede maligno che si comporta con gli altri con pezzi di vetro e finte collanine, come un Cristobal Colon qualsiasi nel cosiddetto Nuovo Mondo già disegnato a tavolino dai soliti grembiulini babilonesi. Tuttavia accanto al sangue rosso, che il maligno bipede confezione in Adenocromo, scorre non meno importante la verde linfa, ben altro che acqua substrato vegetale. A dirla tutta la bestia umanoide assomma in sé il triregno: animale per l'appunto il vegetale e pure il minerario, sì miniera, di rame argento, soprattutto aurum maligno da zolfo putrescente. Nigredo albedo rubedo tanto per cambiare: solita alchimia alchemica e pari grembiulini

Pss. L'immagine della cover (occhio che scruta, guarda ed osserva) è prodotto da un eccezionale Fz300 Panasonic, sì, una bridge di molta classe e qualità ottico-meccanica. Anche in questo Manunzio è proprio fuori dalla grazia, prego, di Iddio preferendovi la compattezza all'ottica macro presente nel suo corredo Olympus in formato originale (E-1 mitica, E 3 Ammiraglia e 520 mordi e fuggi) 4/3 e con adattatore tanto scuè scuè (alla buona, economico universale) che della Casa in M 4/3 convertito su le Pen e Pen F da brividi


È vero che le piante sono intelligenti?
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https://www.youtube-nocookie.com/embed/Tg28ILMaWfQ








Nu juorno me jette da la casa...
...e invece di venn' e spingule francese (safety pin) m' mettiett' a fa futugrafie. E uno dice cosa buona e giusta e fonte di salvezza...Manunzio non siamo in chiesa durante il rito eucaristico. Vero, sa certe scantonate...Oh quanto a queste lei è sublime Maestro, vede con Maiuscola, pure!
Vabbene siamo seri in un mondo di scissi ché dire pazzi offesa è. E allora un giorno il solito 'mericano, racconta la Munari, dalla sua Central Valley da presso la Silicon(e) pari valle e l'altrettanto fallita banca**? Non indaghiamo perché altro ci preme. Quindi il nostro che di nome fa Matt Black, così sottoscrive la Munari che ce ne informa via Newsletter, va via di casa...il resto lo potete legge che altro, ancora, ci preme. E quindi una seconda volta, dopo le baggianate scritte dalla nostra Vestale Munari & Co, il Matt con sua macchina fotografica e ci sfugge il brand(y) on “the road” scopre l'America, sai che novità. No quella, come dire: diseredata così l'aulico vocabolo del politcally correct da sbiancare i già imbiancati sepolcri, pieni ogni putridume etc etc etc. Viaggio lungo metri e metri, poi chilometri, yarde, miglia terrestri ché le acquatiche sono più lunghe, e click clickete. Ora e da seduti solo a volerlo si “sfoglia” Internet, eh avessi voglia a vederne di poverty: tendopoli in ogni dove e pure in posti blasé dove pascola la Upper Class.
Però mentre queste ultime immagini da web sono colorate, Mat ne fa in bianconero “didascalico”. E quindi di cosiddetta e vetusto denuncia, nientemeno, sociale? No. Di quelle della Grande Depressione o Farm Security alla Dotorthea Lange? None, eh babbioni che altro non siete. Birichini.
Fuori di denti quello fu, poi, il New Deal americano keynesiano anni Trenta secolo scorso, oggi imperante il Nulla, giacché dice Klaus Schwab e suoi Davos Boy: nuje, dice, simm' diventat' cumm a Ddje, e de vuje popolo nun ce pass' manco po c...apa vabbè un po' più giù.
Senza farla lunga il Matt(acchione) ha fatto Tombola, oops Bingo. E proprio quelle immagini di “denuncia sociale” riceve plauso di e dei ricchi amici degli amici; premi et cotillon. E da chi? Anzitutto da Stampa & Regime 'merican', per nientepopòdimenoche (così una volta il dire) roll drums please: Magnum Agency dei soliti babilonesi già del debito guerre, dei vaccini e...non la finiamo più. E bravo Matt(acchione) brava pure la nostra Vestale Munari a darcene “notizia” forse da ufficio stampa Cia & Mossad ché le guerre anche soprattutto con la “cultura” si fa. Morale fate come vi dice manu militari la Vestale!


Ps. Immagini di atomi vaganti, scatti da cartolina very nice with allure. Trompe-l'œil e nulla più, e altra cosa dal reportage: qui siamo, de facto, nel dogma Cancel Culture per chi ha capito l'antifona “sociale” se uno sa e conosce le Scritture, nonché il “mito” che va a cogliere i pomodori nel giardino delle Esperidi qualche giorno prima di Cristobal Colon (Colomba da Babilonia) cui l'America festeggia (!) ogni anno il 12 Ottobre da quel lontano 1- 4 – 9 - 2 che è tutto una “scoperta” dell'America cui il nostro Matt(acchione) ne è figlio: core a core con Munari & Co. Babylon style...oops Amerika (k as killer) way of life. Nazione indispensabile al besenisse rapace.

Pss. Il titolo è la canzone “Spingule francese” scritta dal poeta Salvatore Di Giacomo, napoletano d'antan

(Copia & Incolla se vi pare)
Matt Black: American Geography
https://saramunari.blog/

**Fallimento della Silicon Valley Bank
https://it.wikipedia.org/wiki/Fallimento_della_Silicon_Valley_Bank


Famosa Scuola di Atene al netto d'esoterico richiamo alchemico (affresco di Raffaello Sanzio, databile fra 1509-1511 è situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro "Stanze Vaticane", poste all'interno dei Palazzi Apostolici) con i due pilastri dell'Occidente giudaico-romano-greco-romano cui Capitalismo trae forza sostanza: ideologia. Molto difficilmente il Cancel Culture e dei due, Platone con dito alzato e Aristotele con libro mastro contabile e teorico della "tabula rasa" o del meccanicismo tout court, sfere celesti comprese, li vedremo spodestai dal loro Pensiero Unico o dell'America way of life


Cancel Culture, eh? No thanks(Munari delenda est)

“Le classi dominanti cercano sempre di impedire ai senza potere di capire come funziona il potere. Questa tattica è portata avanti da una sinistra culturale determinata a bandire i vecchi filosofi "maschi e bianchi".

Eccolo qui un concentrato e gustoso di cose anti Pensiero Unico che scoreggia da mane a sera. Da leggere per chi, naturalmente, è di buoni studi ed intelligenza ma sta bene pure viceversa, anzi. Certo il minchiapixelista (nostro conio da pixel e minchia...o equivalente bimbo minchia) si fa le sue buone seghe: quanto reali e quante metafisiche, diciamo così, è vexata quaestio.
Ora non ci può essere alcuna “arte” a pagamento o meno che non affondi radici nel Passato, che non è mai stato epoca d'oro, Arcadia eterodiretta si. Anzi a volte nel ritornare su i classici del Pensiero tout court si resta sbalorditi della modernità, qui ed ora, in circondario che definire deserto è offendere il vocabolo.
Ergo ci fermiamo e solo un attimo ancora: Rembrandt nordeuropeo, pittore in secoli fa. E quando noi fotografi (chi?) pure i Direttori della Fotografia componiamo una bella scena o che si intende enfatizzare un volto un'espressione, dite come lo s'illumina se non prendere a prestito lo stilema Rembrand, che a sua volta lo muta, addolcendolo di molto viste le nebbie gotiche delle sue terre, da Caravaggio? Ora buttiamo a mare (stavo per scrivere cesso) ambedue? Fesserie e di cosa si nutrirebbero i mercanti d'arte, e il via vai di tele dei Nostri che da morti viaggiano per il terraqueo? E il besenisse dei musei, e dei prestiti...meno male che quell'idiota di Tremonti (oggi all' Aspen Institute la creme della Massoneria luciferina trans-atlantica e non solo) asseriva che con la cultura non si mangia? Poco no, ma a quattro ganasce, eh, avessi voglia!

“...ho parlato della distinzione aristotelica tra il buon cittadino e la persona buona. La lealtà della persona buona non è verso lo Stato. La persona buona “agisce e vive virtuosamente e trae felicità da questa virtù”. Il buon cittadino, invece, è definito dal patriottismo e dall’obbedienza allo Stato. La persona buona, come Socrate o Martin Luther King, Jr. entra inevitabilmente in conflitto con lo Stato quando vede che questo si allontana dal bene. La persona buona viene spesso condannata come sovversiva. Raramente la persona buona viene premiata o celebrata dallo Stato. Questi riconoscimenti sono riservati al buon cittadino, la cui bussola morale è influenzata dai potenti....”


Ps. Rembrandt e Caravaggio non sono neutri o angelicate creature, anch'essi parte della giostra o della “commedia dell'arte”; resta il fatto che la loro aura, lato traslato e figurato, e pittorica continuiamo ad usarla anche oggi: maschi bianchi e repressi da eradicare in nome del Nulla via Wall Street & City of London? Casomai costoro, bianchi, pure masturbatori nel cesso così le “femministe” eterodirette dalla sempiterna Mafia Kazariana e del Novecento pensiero ultimo scorso: vero Emma Bonino capopopolo radical chic propalatrice di depopolamento del Pianeta, eugenetica covdiosa o meno che sia, sex-drougs and rock & roll by Stars and Stripes?

Pss. Certo poi i cultori del Capitalismo luciferino a base Adencromo, e certi divulgatori, così alla buona, tipo Malthus & Darwin en passant, bianchi e benestanti: si “eradica”?


La Pedagogia del Potere
(Copia & Incolla se vi pare)
https://comedonchisciotte.org/la-pedagogia-del-potere/



Gutta cavat lapidem

la goccia è perseverante, ahh quanto a questo, e se non è oggi domani buco è, pietra o non pietra. Massima che non abbisogna di spiegazione tant'è performante, meglio perforante la sua azione. E di primo acchito chi oserebbe mettere in dubbio la consistenza della pietra? Luoghi comuni che consente allo Star System (stesse iniziali delle SS: certe combinazioni astrali!) di continuare verso l'Infinito, pure oltre sai che noia, e transumano: mezz' ferraglia e mezz' umanoidi immortali. De gustibus.
E noi con l'Hasselblad ci abbiamo avuto poco a che fare, pur con la mitica 500 C, preferendovi la SL 66 di Rollei: carrarmato di nome e di fatto in qualunque situazione meteo e senza ben che minima alimentazione per sue funzioni. Altro tempo e altre storie e “progresso” che avanza, no? No è solo spaccio della Bestia...avanti il prossimo a cadere in nome della obsolescenza programmata




Verba vana aut risui apta non loqui

E sempre, hic et nunc, a parlare di AI in ogni dove. Sdoganato AD 2023 in concomitanza dell'Ultima Crociata (Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant) del putrido agonizzante “occidente” vs l'Umanità: Lavrov President pro-tempore Onu e da ultimo, doce).
Quindi nel delirio degli “angeli decaduti” i grembiulini delirano d'ergersi a “dio” anche se: di giorno fan i razionalisti, il pomeriggio a fare OM in farm di “meditazione” orientale, che de facto è puro ossimoro lasciando stare la logica; comunque l'esatto contrario dell'Odifreddi (nomen omen) numerologico pensiero: più scissi di così si muore, infatti. Covid: Nostra salus extrema Thule. Compà mo' hai capito perché i Davos boys vogliono, manu militari, il Cancel Culture via silicio & ferraglia?

(Copia ed incolla, se vi pare)
https://petapixel.com/2023/05/01/new-indiana-jones-movie-will-feature-an-ai-35-year-old-harrison-ford/

Indiana Jones and the Dial of Destiny will employ an AI system known as FRAN (face re-aging network) will be released in theaters on June 30 2023

Ps. E' notorio che i Robot non mangiano né fottono: certo con sonde e sondine posso riconoscere algebricamente il “piatto” ed ingredienti ma non conoscono l'interazione-energia dei commensali a tavola; una carezza e non sanno cos'è l'Anima delle Cose, abilmente occultata dai programmatori-robot essi stessi. Non dormano, sparano bene non chiedono, sempre i robot, ferie e marchette per la vecchiaia. Perfetta + mente un Mondo di lamine-blasto-metalliche-terra-silicio del sogno luciferino di “ritorno” alla Battaglia iniziale cui, tuttavia, furono scornati a sangue e buttati sul Terraqueo ad eterna punizione. Controllo robotico? E sia: ma a chi venderanno, via spopolamento malthusiano-darwiniano-kalergi gli Hamburger&Cocacola ai robot ? E i ghiaccioli belli buoni e croccanti da vendere agli artici robot? L'aspirapolvere ai Tuareg robotizati anch'essi? Sogno di una Notte di mezza estate...Ecco a “suonn' chin'” il sogno profondo che genera Mostri e Olocausto nucleare. E non sta forse scritto: “Muore Sansone con tutti i Filistei”?


Last Update: e noi cosa diciamo?

International Business Machines Corp. Chief Executive Officer Arvind Krishna said the company expects to pause hiring for roles it thinks could be replaced with artificial intelligence in the coming years.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-05-01/ibm-to-pause-hiring-for-back-office-jobs-that-ai-could-kill?leadSource=uverify%20wall

NB. Il Ceo si chiama, combinazione esoterica del Kaso, Krishna...
...nella corrente religiosa induista che va sotto il nome di krishnaismo egli è tuttavia considerato Dio, l'Essere supremo stesso e non semplicemente una sua manifestazione o un suo avatara per quanto completo (pūrṇāvatāra)

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