Fischiava il vento e urlava la bufera
Vigilia di Natale e Manunzio di guardia al deposito armi: vero siamo negli anni Settanta e qualche ben intenzionato, ecco, di Destra e/o di Sinistra potrebbe assaltarla e fare rivoluzione, a salve si capisce ché non si muove foglia che Loggia & Mossad non voglia.
Sono le undici di sera del ventiquattro Dicembre e Manunzio munito di sola bajonetta (!) di guardia a l'arsenale si ripara come può in un angolo del castello, adibito a caserma del 4° Reggimento Assaltatori di Montagna. Ma non c'è verso che il vento dia requie, anzi, fischia ancora più. Una notte di freddo cane: non ne posso più di fare la guardia al bidone, uso dire per chi ha mai avuto a che fare con le “armi”. Insomma infreddolito mi avvicino alle scale che portano, lassù, alle Trasmissioni il reparto che riceve ed invia ordini. Ma vedete quand'è lunga 'sta scalinata? Passo dopo passo tanto sono indolenzite le gambe, finalmente, poi la porta: entro, in Paradiso? Luci e caldo di stufa frammisto ad “aromi” umani e la legna che arde in stufa di ghisa (stessa della guerra 15-18?). E dietro mi lascio l'armeria e una lanterna di luce fioca (per non farsi scorgere dal “nemico”?) tutt'intorno d'una tristezza e nella notte che precede Natale. Dentro le Trasmissioni, saranno quattro cinque, e si preparano la cena ché quella dei cucinieri... Di là dei vetri appannati qualche fiocco mulina l'aria. Stiamo bene e in compagnia, mangiamo cose da tutt'Italia che le famiglie han mandato a noi per le Feste. E vino di quello serio trafugato dalla cucina (Ufficiali) e poi cognac...Dovrei ritornare a far il turno di guardia: dico ma siete scemi? Qui fa caldo e lì...Anzi, mezzo 'mbriaco mi ritiro in camerata gelida come la morte (irrobustisce le membra, dicono, mentre loro signori sottufficiali e superiori stanno in camerette ben riscaldate!) tocco il compagno d'armi che deve prendere il mio posto di guardia, così a rotazione. E' nel letto mezzo assonnato ('mbriaco pure lui?) grugnisce qualcosa e mi dice di appendere la bajonetta al letto a castello, mentre mi infilo divisa e tutto sotto le coperte. E dormo dormo...di mattino presto il Maresciallo di guardia mi manda a chiamare, poiché, dicono, ho saltato la guardia: e tutti gli altri? Furbi eh! Vabbene scendo dal “secondo piano” del mio letto a castello e vado sotto un'aria livida e fredda. Attendo mentre il Capoposto la carraia mi dice che a momenti arriva l'AR: di Natale? Sì mi risponde ed è per te! Per me? E perché mai...va va dal Maresciallo, e chiude la bocca impastata già di “cicchetto” a prima mattina. Qui bevono tutti anche in neonati!
Attendo davanti la porta del budello lungo e stretto dov'è acquartierato, ecco, Il Maresciallo che mi volge le spalle mentre chiede della mancata consegna: le guardie all'armeria. E lo fa come a parlare a se stesso più che a me che sto zitto. L'AR (in questo caso è un cabinato Fiat) verrà a prendermi, dice, per i “canonici” giorni di prigione! Ma volete voi? Manunzio s'avvicina le spalle del Maresciallo che appena si giara gli stringo la mano: Buon Natale! Il Maresciallo resta basito, farfuglia qualche cosa poi mi dice di ritornare in camerata, proprio mentre l'AR entra per la carraia, ma senza di me. Pure loro, autista e caporalmaggiore si guardano come a dire dire: e mo'? Con la coda dell'occhio vedo il Maresciallo parlare con loro, poi il saluto militare e ritornano indietro. Mi fermo e guardo la carraia che si richiude e il Capoposto che mi guarda allibito. Ah Buon Natale Capoposto e lo saluto militarmente e me ne ritorno (a dormire) in camerata sino all'ora della tromba per il rancio (neologismo militare per pranzo, colazione o cena che dir si voglia) di Natale. E stavolta fatto e cucinato come Iddio appena nato ed incarnato nella “mangiatoia” che in latino sta...a dì Praesepe. Buon Natale!
Ps. A Pasqua successiva siamo di nuovo di guardia come a Natale, solo che stavolta il Maresciallo mi manda a chiamare (ci sono problemi?) e invitandomi ad entrare mi versa nella gavetta un Rosè asciutto dalla Sicilia. Buona Pasqua Marescià, già, risponde come a Natale...