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© Archivio Manunzio

Una giornata campanile con abbrivo la sovrastante fotografia e non solo, immagine ricavata da un vecchio CD con il lettore che...na tragedia e siamo in casa Apple quando si dice peste e corna di Windows Os annessi & connessi (!). Alt ci siamo detti, una alla volta per carità...da Figaro canto. Insomma tons d'immagini dal "fondo" Manunzio e oggi non è cosa ma roba che andrebbe riprodotta e messa in Rete, detta così na passeggiata mica tanto e le migliaia se non milionate riga in "codice" intesa come didascalia/e esplicativa da tremare i polsi e riempire scaffali di libri/fotografici (!) e Manunzio non è così più in erba: o fotografiamo (ancora) o ci chiudiamo al Mondo e "sistemiamo" l'Archivio per future generazione, si vabbè...buonattoe!

Ps. Alcide de Gasperi la cover da questa landa durante il suo tour elettorale post fascismo (era stato protetto l'amico per tutto il tempo necessario al "nuovo" da Vaticano Spa e benedetto l'amico bello ed innocuo dagli Ameri + cani e suo famosissimo viaggio da lacchè da coda scodinzolante a prendere ordini; sì, quei Yankee "esportatori" democrazia nel caso cristiana da bravi figli ensemble "guardiani" del mondo libero e meravigliao come il cacao di Arbore. Niente di nuovo sotto il sole come l'odierna Meloni ex Movimento sociale ex fascista!. De Gasperi, poi, messo a capo dell'italietta non più in camicia nera bensì Biancofiore di sagrestie, potente cinghia di trasmissione in Sicilia e pure in Veneto alias Dc nota come Balena bianca niente Melville please. Dc...simbolo d'amore i meglie femmemn’ si fott' (pompare, chiavare, copulare?) monsignore....il controcanto comunista fra pari commedianti ma c'è voluto una vita (nostra) a capirlo!
Cover, a latere, destra di profilo, il sorridente occhiali da ginnasiale il neo Ras locale Z' Emilio Colombo, il quale dopo anni e siamo ai primi dei Settanta passati divenne pure Presidente del Consiglio...c'è un'altra foto d'archivio, sarà per la prossima volta, attorniato da tonache nere tipo Bergoglio sedute con alla sua "destra pulita dalle squadre fasciste" il Ras Nero suo mentore sponsor Mons. D'Elia. Una prece in memoria. E nel suo tour per la campagna lucana z’ Emilio Colombo (colmbo/colomba forse Babele/Babilonia come anche lo scopritore a salve dei ‘mericani?) preceduto noi più dai labari delle Legioni da poco passate, siamo in democrazia compà mica nel sempiterno fascismo italiota, da "pasionarie" cheerleadears, baccanti festanti e 'mbriache salmodianti con occhi sul basso ventre come dire..."Votatelo (z'Emilio) che è casto" Proprio così al tempo che fu si capisce

Pss. La fotografia in cover è finita nel più vasto Archivio di Manunzio pur tuttavia di Vincenzo Carrese, forse non proprio lui in persona ma un suo fotografo dell'Agenzia che non esiste più Publifoto, che riforniva di fotografie/didascalie le redazioni come dall'altro faceva a fa l'Ansa, agenzia eterodiretta di fake news da "vendere" alla lettera ai superstiti odierni giornali ed emittenti sotto il tallone del Mossad, casomai per una prossima volta. Propaganda live, no? Si oops Yes-sir! come il "mosso" del tendere la mano...De Gasperi gli avevano insegnato gli Yankee che era "very fine" porgere la mano, per i bocconi si capisce pure quest’ultima!


© Archivio Manunzio



Racconto per immagine (mille inutili parole)

C’eravamo tanto amati, film di certo più d’ogni altro, Ettore Scola regista emanazione by Pci, mette in evidenza la “crisi” susseguente illusione della presa Palazzo d’Inverno cosiddetto una volta a sintetizzare la Rivoluzione bolscevica del Novecento scorso in Russia cui derivò l’URSS, o Repubbliche Socialiste Sovietiche che poi l’alcolizzato Eltstin a distruggere tutto e seguente Gorbaciov prezzolato come l’altro in dollari. Storia mica chiacchiere Verolino. Sarà. L’immagine in cover più di mille parole (inutili!) pur sempre parla anch'essa di fine e del Pci seguito tramonto il cosiddetto Compromesso storico, e non solo, con la morte di Aldo Moro e sua scorta via Stars & Stripes: altro che quei cretini eterodiretti di brigatisti che non stavano in piedi figurasi fare fuoco della Madonna su la scorta, roba da professionisti tipo Mossad in Via Fani, Roma 16 marzo 1978.
Sia com sia passata la festa, dopo aver scatenato il Movimento a salve del ‘77 la porta girevole mostra il Craxi-craxismo italiano “riformista” come cantava Antonello Venditti; Mitterrand in Francia, Santiago Carrillo in Spagna, ma premier Felipe Gonzales altro “socialista” dall’allora, trio insieme a Berlinguer che avrebbe dovuto essere il “piano” per il fantomatico Eurocomunismo in salsa pummarò Cia-Mossad-Pentagono: ammuina.
Vedete come una “banale” immagine narri questo ed altro? Come è presto detto. Quattro cadaveri “eccellenti” parafrasando il film di quegli anni di sangue sparso giovanile da l’una (fascista) l’altra (sessantottini tout court tipo ma non lontano Giorgiana Masi uccisa dai fascisti della Celere Polizia) illusi comunisti con maître-à-penser Tony Negri che entrava ed usciva dall’Hiperyon de Paris, luogo di spie spioni trafficoni globalisti luciferini ad adrenocromo. E sì il teorico prof a salve di rivoluzioni aldilà del bene e del male: babbei Manunzio compreso che data l’età non aveva ancora tanta finesse d’esprit. Infatti siamo stati banco di prova generazionale per quello che è ora il Nuovo Ordine Mondiale, piaccia o meno, purtroppo.
A noi, dunque. L’immagine ancora una, mi par di ricordare a colori (sono passati tanti anni) o forse no, ma non è questo tant’è che basta ricolorare via digitale la scena...e si perde tutto con la massa lattiginosa tipo Blob ammorbante e sviare di conseguenza la nuove generazioni dette Z pur sempre l’ultima lettera dell’italico alfabeto: che dire di più? Così invece “tonata” l’immagine è meglio, il funerale sfocaticcio (scatto da fotocopia da screeplay-scenografia che mai vedrà luce su la città dove si vive). E poi c’è poco altro che il colore possa aggiungere come pure i “fuochi”. Infatti già con quella capa torta (ob torto collo?) dell’unica donna sul palco, sperso lo sguardo e sorriso triste solitario e finale si discosta dall’oratore venuto da Botteghe Oscure (nomen omen eh!) sede nazionale del Pci non distante da Piazza del Gesù l’altra parrocchia, democristiana poi fusesi in ogni senso nei Ds e attuale Pd, Partito Distrutto, Partito di Destra, Partito degli amici Stars & Stripes!
Oratore colto, ecco, nell’atto di aggiustarsi gli occhiali con tipico gesto professorale: ehi voi vil plebaglia che ascoltate! Sennonché se ci si mette nei panni di Reichlin tale al secolo don Alfredo (don siculo per chi capisce) sebbene egli guardi, manco i cani, a destra! Come Amendola, altro paraculo “riformista” Pci e quell’altro prima Ministro degli Interni poi nientemeno Presidente della Repubblica ‘talia Giorgio Napolitano. Sì, quello che il globalista Kissinger (k come Kossiga su i muri) disse: “My favorite comunist!” Meno male che ce lo siamo tolti dai cabassisi, e giù a spalar carbone per la “classe operaia” che tanto ma proprio tanto odiava, a morte. Morte del Pci, eh. E quei due cadaveri alla destra la cover? Seppur stavolta messo in prospettiva sono a sinistra: Franza Spagna purché se magna. Uno consigliere comunale, Beppe Biscaglia, l’altro trinariciuto Silvano-silvestre-uccel di bosco Micele. Senatore che abitava aldilà del ponte che si vede dalla nostra retrocucina: Manunzio è al centro dell’Universo! Camminava il senatore di tre cotte insieme alla consorte in ogni dove e un palmo da terra; altezzoso quanto basta e amico degli amici. Tutto qua? No certo, se non in altra immagine che non postiamo in cui il quartetto dei morti viventi, avvolto nel sudario di rosso stinto, socialdemocratico quanto dire, è ripreso in Campo Lungo stesso palco cui si scorgono i tralicci e la Piazza Prefettura alias centro cittadino (ci è passato Zanardelli e sua legge su la Basilicata da vita da cani, Benito Mussolini e suo discorso scolpito fatto sparire da quei soliti notabili in orbace il giorno prima, poi giacca e cravatta vescovile alla Z’ Emilio Colombo ras democristiano e pure Premier benedetto in loco, in fotografie d’archivio recuperate con peripezie; poi Benito Craxi e suoi boys al soldo amerikano, k as killer e film Costa Gavras, e altri ancora dignitari pagati da Cia-Mossad-Pentagono come pure il mitico affabulatore Giorgio Almirante, casomai un’altra volta mostreremo la piazza delle piazze cittadine s’intende: Potenza nomen omen, no? No!) e piazza vuota manco i cani a didascalia per i “compagni” . Che di li a breve si venderanno il culo, alla lettera, in formato LGBT+ cui la lesbica dichiara Elena Ethel Schlein (una volta tanto al contrario come migrante è la Svizzera a venire qui sull’italico suolo!) impronunciabile, parabola d'oltretomba d’un partito Pd che della “classe lavoratore” se dissociata (pecunia americana non olet) è abbracciata la “diversità” tout court e ci ha pure provato contro Slavi, che non ci riscalda il cuore, contro gli africani cui viaggi sono pagati da Soros & Davos boy, per il meticciato para-robotico: “Mamma tu sei bianca mentre papà è nero, ed io chi sono?” La Verità innocente dei bambini. Già ma noi (chi) siamo? Per un’altra volta… E’ questa è pure “street photography” scatti e fuggi tanto di diman non v’è certezza, signor Verolino Vincenzo? Noi vi preferiamo ché c'è tutta una storia, "reportage" d'ieri oggi e di diman...


Nb. Immagine a latere ma non troppo la Piazza come festa mentre accoglie l’allora Segretario Pci Enrico Berlinguer. Festa a tratti da strapaese ma almeno ci si conosceva e in quanto “classe” provava ad opporsi prima ai Chicago Boys (prove fatte in Cile di Allende-Pinochet) poi la Commissione, da pronunciarsi in lingua siciliana, sì, l’avvisaglie ante-litteram vs. Van der…E l’odierni Davos Boy di Soros & C.


Pss. Per gli scrollatori onanisti a tutto spiano che pensano esista il Mondo nell’atto dello scrolling aifonesco o androidiani che pari sono, sì, la Generazione Z Ultima della Giostra acquisti, PCI Sta per PARTITO COMUNISTA ITALIANO costola fuoriuscita del Congresso socialista di Livorno 1921, miglia e migliaia di secoli fa!








Oriente? Sì senza dubbio. Però. Vedete in un mondo che si dice globalizzato, e forze che ne contrastano a finzione scenica ché tutto si tiene in stile Babele/Babilonia ieri ed oggi, pensa di fagocitare, meglio censurare anche semplici banalità sconfinante con il buon senso. Insomma giacché pur sempre di fotografia qui su Manunziopuntoit si parli, ci si prova al cospetto “ fottografico” del succitato binomio; trovare una donna ragionante non per (necessari) schemi della Giostra acquisti, è cosa buona e giusta per chi intende, si capisce. Una donna, quindi, che come artista, prezzolata quanto si vuole come tutto il sulfureo regno dominato dagli “angeli” detti decaduti (qui Gastel) che dice la sua, ci prova anch’ella si capisce. E pendant mica poi tanto basta sentire cosa dicono (tutto si tiene, no?) i figli di un’altra fotografa, Sally Mann, allorché dicono “lei, la loro madre, vede il mondo/realtà da artista” che tradotto fuori dai denti sta per “una che non ci sta con la testa” papale papale.Insomma, certo, due angolazioni che più distanti non si potrebbe fra americana e la nata vietnamita americanizzata malgré elle, come la stessa narra. Dell’americana, poi, aveva colto un fatto (foto) scritto su Fiaf/Agorà intorno al duemilatredici, tutt’altro che “incantevole” ché la nostra americana malnata agnostica atea di tre quattro cotte fate come vi pare lascia e tutt’ora trasparire delle sue “bucoliche” immagini in grande formato, esangue va da sé che all’occhio profano invece...Qui terminiamo ché la fotografia è cosa seria e non “a fessa ‘mman’ e criature”! Per il napoletano dire che tutto dice non già fatto anatomico!

Photographer An-My Lê: “A good picture is one that is surprising.” https://www.youtube-nocookie.com/embed/cxDp-ljM9o0

The intricate photographic techniques of Sally Mann https://www.youtube-nocookie.com/embed/T-fbu6b9LOE

Sally Mann: V + in + culum https://www.youtube-nocookie.com/embed/s_UUCvB0UP4



Ps. Della richiamata Sally non riesco più a trovar traccia sul Web delle mirabilia, di certo il testo di Manunzio al solito poco incline al compromesso della Giostra acquisti è stato cancellato, tolto dalla circolazione ché la mente dei minchiapixellisti e non solo orbati dalle vestali del Nulla alla Munari Pensiero Unico, potrebbe capire. Abominio. Consigli per gli acquisti Canalecinqueeee

Pss. E non dite che Manunzio è Misantropo (sebbene esiste, in stile seconda legge della “meccanica dinamica” la ferale Misandria cui poco o nulla si dice, altrimenti crolla il teatrino dell'Utero Cosmico) che non mette in pagina il pensiero dell’altra metà del cielo, si vabbé di Mao memoria...




Tavole della Legge...Munari si pieghi all'abbisogna

Batti il ferro quando è caldo e spiace per la mancata traslitterazione di quando stiamo per scrivere nell'universale, satanico da Babilonia già Pensiero Unico e conseguente barbaro, sì, inglese dire che capita, però, a fagiolo!
Dunque si scriveva l’altro giorno di un-sharp mask il vocabolo, con retro pensiero a quei “dotti” dello “slittamento” vocalico fra il 1300 e 1500 passati in gloria (eh Shakespeare!) e dello spelling a conseguenza per capirsi tra loro! O dello scrivere Pasquale e pronunciare Antonio, che se uno si azzarda ad invertire la cosa, linguistica + mente, esce l’allerta ché non si può poiché eccezione, cui è magnifica + mente pieno zeppo il cosiddetto inglese: prima le eccezioni e quel che resta regole, contenti loro e malissimo per noi altri. Ma d’altronde questo gran bordello a nome linguaggio-inglese è di una perfezione cristallina, proprio così. Vedete? In giro per il terraqueo il gran casino delle “eccezioni” e l'eccezionalissimo americano a base Is + Ra +El ne sono conferma. E dunque “maschera di contrasto” così è tradotta l’interfaccia italiota di un Pshop qualsiasi, ma non è che, per esempio, l’universale Gimp sia da meno nell’uso inveterato sbagliatissimo del lemma. La forza dell’abitudine tipica dei bipedi e Munari a liason n’est pas, oui? None.
Dunque un in barbaro inglese sta: "Prefix of negation, Old English un-, from Proto-Germanic *un- (source also of Old Saxon, Old Frisian, Old High German, German un-, Gothic un-, Dutch on-), from PIE *n- (source of Sanskrit a-, an- "not," Greek a-, an-, Old Irish an-, Latin in-), combining form of PIE root *ne- "not."

https://www.etymonline.com/word/un-

E uno.
Due, sharp: "Old English scearp "having a cutting edge; pointed; intellectually acute, active, shrewd; keen (of senses); severe; biting, bitter (of tastes)," from Proto-Germanic *skarpaz, literally "cutting" (source also of Old Saxon scarp, Old Norse skarpr, Old Frisian skerp, Dutch scherp, German scharf "sharp"), from PIE root *sker- (1) "to cut" (source also of Lettish skarbs "sharp," Middle Irish cerb "cutting")". Balza evidente come un dì questi nostri insulani in primis scrivano come parlavano e viceversa!
Secondo è altrettanto palese che lo “cutting edge” esalta i contorni delle immagini. Questo per tutti coloro che si avventura in Pshop e & Company. Immagini che acquistano, grazie al filtro un-sharp, dettaglio. Bene, no malissimo. Infatti, e finiamo, si parla di “maschera di contrasto” italiano, e poco sopra in inglese, che erratissimo vocabolo è per chi è fotografo viene dall’Era Analogica si capisce. Munari & Co, viceversa, ci fa: lato traslato o come vi pare! E propala pure, per chi gode il palo…che dire di più? E meno male che la parole sono pietre

https://www.etymonline.com/word/sharp#etymonline_v_23353



Maschera di contrasto




"Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione..." Deuteronomio (Antico Testamento o Torah ebraica) 5.8.10 Conferenza Episcopale Italiana


A volte (solo?) i nomi realmente sunt conseguentia rerum, vedi il Paradiso in Terra, Terra promessa, Nazione indispensabile e via con corbellerie a man salva: Stars & Stripes...e Moab

Tu mo vedi la cumbinazione, eh. Cert’ cumbinazione i nomi accà e allà dell’Oceano mare, la Terra promessa in terra per l’appunto creato, meglio inventata (sebbene già le tribù stanziali di indiani, sebbene Erik il Rosso l’avesse calpestano, il suolo americano in quel di Terranova quasi mille anni prima del buon forse italiano, con tanto di appartenenza massonica, a nome Cristoforo (Christo portato in terra infidelis letteralmente e festa nazionale yankee il 12 ottobre 1492, numerolgia che è tutto un programma dopo, seguito, il 1453 o l'assalto mercenario a Costantinopoli odierna Istambul) Colombo, ma che in lingua spagnola suona Cristobal Colon tutt’altro che “genovese” eh belin.
Veniamo a noi. Moab per chi ne fosse poco addentro, tipo Munari Sara in tutt’altre faccende affaccendata shhh non svegliatela, zombie se vi vien facile, è un produttore di carte per inkjet, americana e lì abbastanza conosciuta. Mo’ qualcuno dirà: ‘mbè? Presto detto ché le loro carte han preso nuova veste grafica (in una società, dice McLuhan, in cui la scatola, ecco, è de facto contenuto e non più contenitore causa post-moderno meglio post mortem) discutibilissima seppure non si riferisce più, in copertina e la scatola di sample conservata, a paesaggi Yankee, no. E da quanto si vede, oltre la scritta mastodontica, in basso a destra riecheggia la Caverna dell’Antilopi**, vista e rivista una, cento, milione di volte. Anzi, c’è gente dagli angoli del mondo che va fin lì a fotografare (fottografare che è meglio) fotocopie di fotocopie, d’altronde chi si contenta gode.
Moab dalla discutile veste grafica, quindi, si presta, tuttavia all’incipit della “nazione” indispensabile notoria “esportatrice di democrazia” governata da ebrei sionisti by Is +Ra + El che ,guarda tu il caso capito a fagiolo. Cacio sui maccheroni.
Moab, quindi e i Moabiti sono chiamati così pure chi usa papers ink jet, stampatori del brand(y) omonimo?

**Antelope Canyon l'insieme di due grotte formatesi nel corso di migliaia di anni per l'azione erosiva delle acque. Sono proprietà degli indiani Navajo, che le gestiscono. Si trovano nei pressi di Page, in Arizona, Usa

I Moabiti furono un'antica popolazione semitica che viveva lungo le rive orientali del Mar Morto, più precisamente nell'altopiano di Kerak nella regione montuosa chiamata Moab.
https://it.wikipedia.org/wiki/Moabiti

...La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi…Genesi 19.30

https://www.moabpaper.com


Ps. In Europa o il Vecchio letterale Continente di ‘nzallanute europoide è d’uso, prammatica, le carte franco germaniche. Canson & Hahnemuhle Digital FineArt soprattutto e poi vari cespuglietti di altri brand. In Cina-Giappone soprattutto rinomate le Awagami & Co, carte di una consistenza impareggiabile per l’occhio cuore… e pure fegato insieme ad altri organi della Sinestesia








Territori...urbani come anima mundi

Territori, quindi, in senso esteso, molto. Ora perché ci interessa il nostro Barbieri? Presto detto, anzitutto, per le parole cui si fa interprete con la fotografia: a modo suo certo. E tuttavia è solo esoterico/esoterismo che spinge molti (idioti?) a rifare l’ennesima fotocopia di fotocopie formato fotocopia va da sé, di luoghi sempre quelli dal gusto omogenizzato Yankee. Il criceto in gabbia, poverino, l’animale mica il minchiapixellisti onanista cui esemplare da circo la solita Munari sacerdotessa del Nulla Stars & Stripes.
E in definitiva questo stare, anche qui, in senso esteso, su cose che per luce atmosfera e orario, che vuol dire energia come insegnano gli orientali, ma pure Mammasantiima Chiesa: Ecclesia è bene ricordare è tutt’altra cosa, tradotta questa per quella grazie ai soliti detti teologie eterodiretti da Logge d'appartenenza sionista-anglo-americane. Chiesa, quindi, ne ricorda la “liturgia” giornaliera modulata su le ore, momenti topici, ad esempio Mezzogiorno detto dell’Anegelo, la sera o i Vespertini etc. Da ridere ché il bieco meccanicismo materialista obietta ma nulla dice se un genocida Benjamin Netanyahu, detto Bibi in quel di Gaza citi Isaia (citazione dalla Torah o Vecchio testamento delle cristiane bibbie, non tutte dipende dal credo cattolico o protestante tout court). Stampa & Regime prezzolata dal sionismo ebraico, anzi, pure esaltata in Mondovisione l'ebraismo genocida, sottolineandone la cosa "ben fatta", e meno male che si vive in un mondo “laico”. Laido è meglio. Ma pari cosa accade quando Manunzio intende sfottere: Om suono cosmico (non certo ex Olympus!) della meditazione, sempre orientale di “religione” squisitamente atea lo si chiami come si vuole: buddista et simila. Prêt-à-porter d’accatto per occidentali che uno ci ha fretta e non tiene tempo da perdere! Insomma dateci, se vi pare, uno sguardo che ne vale la pena il Barbieri di Myphotoportal!


Ps. Non è che Myphotoportal paghi per la cosa, ritengo che quando ci sono autori, ci frega poco la qualifica pro o meno appuntata al petto, i soliti amici degli amici neanche a dire la Munari & Co, tutto è buono diciamo così

Pss. Il modus operanti del Baribieri è “strano” non è anglo-sionista-americano e non andrà lontano come, ad esempio il suo corrilegionario Luigi Ghirri l’altra sera ri-ri-proposto in Tv Cultura. Costui è stato di certi “cenacoli” e poi non a caso le sue fottografie (raddoppio per chi la sa lunga) che ino + cul + ava a gli altri si è ritorto contro, non a caso, in forma di neoplasia: chi la fa l’aspetti e lo si è detto un post fa della Bonino & Francesco il caballero della Pampa Argentina divenuto Pa(ter)Pa(tria) grazie alla Mafia di San Gallo d'Elvetica sede


https://www.enricobarbieri.it



E si dicevamo che di tanto in tanto, sempre meno se guardiamo le proposte senza capa né coda d'indegne fottografe su Myphotoportal, stavolta ci azzecca. In cosa? Semplice in qualcuno che sa tenere una fotocamera in mano, e da quel che da presso diremo pare divertirsi di sti tempi ammorbati da Sara Munari & Co, che non capisce una mazza di fotografia, bensì fottografia e per un donna (!?) il termine, meglio verbo napoletano…
Allora il nostro va. Diego come il nome di compagno d'infanzia finito chissà dove per le strade del Mondo.
Sia come sia il bianconero che il fotografo Bardone mette in pagina, a prima botta fa buon umore, sempre di sti tempi, il resto viene da un occhio vigile, ma. E sì, ma non sta scritto da nessuna parte che il reportage (proprio così e mica stiamo parlando di Verolino ‘o stritt’ scritto per chi intende il calembour partenopeo, napulitan’ con ‘o cappiell’ ‘ncap a beseboll) non può e deve essere "aggiustato": manipolazione è quella diuturna censoria tout court di Stampa & Regime sionista-anglo-americana. Reportage, quindi, per noi vetero qualcosa s’intende.
Sicché qualche buon colpetto in Pshop & Co non inficia né tradisce la bontà dello scatto (spiace Maestro Berengo Gardin) fosse anche un Burn & Dodge, ma pure un po’ di sfocatello non guasta.
Quindi fatevi quattro buon alzate di labbra nel vedere il Diego Bardone fotografo: chiamiamolo sorriso? E vabbene così. Il resto? Mancia così il cadenzato dire di Gabriele Agamennone, l’americano che fotografava con un enorme porta-filtri Kodak montato sull’ottica di Canon Ftb; d'inverno in jeans con neve (!) e scarpe da tennis veniva allo studio AGL-FotoLampo con fustino (vuoto) di ACE, sì, candeggina, a chiedere un po’ di bagno. No, che avete capito, bagno non per bisogni vari, no. Bagno cosiddetto in gergo per lo sviluppo e nel caso stampa bianconero...ma poi come sviluppava i negativi, con lo stesso? Sì, qui c’è molto più di vexata quaestio al riguardo, non foss’altro che il “bagno” per stampa era ed è terribilmente contrastato, si vede che lo diluiva nella tank Paterson per negativi, comunque mai investigato della cosa. Vedete il bianconero, già Lingua come anche il nostro Bardone mette in pagina, è un’altra cosa fra l’alchemico darkroom e tante troppe impossibili variabile che oggi un Verolino qualsiasi, semp’ co capiell ‘ncap e besebollo, vi riuscirebbe. Vale a dire puro artigianato che non si apprende in un’ora, manco fosse la cosa che si consuma con la signora di turno...a pagamento o meno, no. E manco in settimane quanto in anni e anni di pratica. Vabbè si fa notte e sono le dieci e trenta di mattino, tredici Novembre Anno Domini (per noi si capisce) Duemilaventiquattro. Amen

Nb. Fottografare nulla sparte con la conosciuta arte dello scatto, e viene dal classico ma pure oramai italico verbo "fottere" per chi intende

https://www.diegobardone.it





Letter french
Beh certo oggi è “sabato” per cui il titolo...E fermiamoci qua anche se le lettere, perbacco, ci stanno che l’immagine è zeppa. Logica zeppa, eh.
Dunque l’antefatto e scuorn’ dei minchiapixellisti e di tutti brand(y) fottografici. Vabbene lo si ripete per chi si fosse, suo malgrado, messo in onda. Una volta era l’argento safety-film tanto bianconero che colore a fare la “fotografia” e seguite con attenzione. Viceversa l’odierno orizzonte digitale porta dritto ditto al neologismo “fottografia” dal napoletano fottere che non intende dalla cintola in giù, bensì prosaicamente mettere in c...ompagnia di altre lettere ché di questo si tratta.
Wz 5060 Olympus Camedia favolosa Point&Shoot per palati fini (no ci scassate con le altrettanto buone Coolpix Nikon, molto usata da i grafici, e prima dell’invasione a costi umani di reflex digitali odierno mirror-less) che ha scritto/ripreso lo sterminato archivio digitale di Manunzio: un giocattolo, no? No.
E gira che ti rigira senza esotici paesi da visitare (erotici per donne sole con pensiero fisso lì e non più prerogativa di maschietti, anzi) ‘o street di Verolino, che impesta & impazza il web di cazzate a man salva, nu napulitan’ street photographer mi raccomanda a grafia cumm’ i ‘meri + cani e co' cappiello scritt’ ‘ncap’ NY: ossia Neva Iorca...che uno direbbe “Tu vuò fà l’americano” di Carosone memoria d’antan. Sicché la masseria chiamat’ Potenza, una basolata davanti la Coin a lettere che a prima botta sembra messi a capocchia, si para davanti. Ecco allora che dal “Kaos” una dietro l’altra l’abecedario si decifra. Ecco la “Realtà” lucente ché bagnato un po’ come si fa negli scavi archeologici quando, per meglio distinguere la vista l’acqua di spugna rinviene un mosaico di tessere. Ora immaginate la cosa (scatto) che accade di bella stagione e non vi siete preoccupati dello “scavo” anche perché inaspettato, ergo come si fa a bagnare le pietre? Con acqua Manunzio! Già, ma non c’è acqua in giro...sennonché sotto l’albero nei pressi guarda tu la combinazione del caso titilla una mezza bottiglia di minerale di chissà chi lasciata a prender aria! Ahh quanto a "caso" Manunzio potrebbe scrivere una biblioteca. Punto.
Bottiglia, quindi, che si presta eccome. Certo poi il controluce su l'acciottolato meglio lettere fa anche la sua. Tutto qua. Al resto basta saper guardare e vengono in linea altre lettere che si compongono di senso…anche con sugo (in basso a destra la cover) per domani, però, che è Domenica e pastasciutta!





Problema Reazione Soluzione (finale stile genocidio Israele)

Se la parola ne uccide più della spada, tant’è la potenza energetica che si può scagliare contro, pure il più classico “Fiat lux” della serie basta la parola ancor prima del Vangelo secondo Giovanni, di Genesi memoria (Libro dell’Occidente cui è edificata sua luciferina esistenza, poi un’altra volta parliamo di “eccezioni”) allora cos'è l’Immagine in senso lato una atomica lanciata addosso?
Resta da capire se il buon Mentore Arago deputato fisico francese, Direttore dell' Osservatorio di Parigi, nel presentare l”invenzione” fatalissima di Daguerre & Niepce, discendente attuale formato silicio al momento, ci fosse o meno. Propendiamo per la seconda ipotesi.
E allora? Beh la Rete delle mirabilia controllata da Cia-Mossad-Pentagono via Hollywood Musk & Zuckerberg deve propalare (mettere il palo…) le sue visoni anglo-american-sioniste che si chiami Talmud e/o Vecchio Testamento poco importa ché la musica sempre quella è.
Dunque zinne & figa al vento non necessariamente a luci “colorate”, no. Basta fare la rappresentazione del “casto corpo” e il gioco è fatto, se poi sempre a caso si dipinge il glorioso corpo della Donna-Danno-Danzione Utero cosmico, il gioco è ri-fatto ancor più se la sceneggiato eterodiretta avviene e accade fra mura domestich: moine fra pulizie o quant’altro mostrando chiappe natiche, figa senza pelo e zinne sballottanti per “ammoccare” letterale pigliare in bocca figurato e non il bell’Antonio fesso e contento, e senza luci colorate s’è detto: En plein air, prototipo il quadro Le Déjeuner sur l'herbe di Édouard Manet, non a caso citato fra i mill e mille, varda ti il caso. Si dirà goliardia, no, per titillare (!?) il partner che di sti tempi difficle da dirimere è maschio o femmina, certo usiamo parole bibliche (Genesi 1. 27) ad evitare censure globalizzaste-luciferine all’Adrenocromo per chi intende.
Non vi è altro da dire e chi ne ha voglia, ecco, i link sono esplicativi compresa la giovin donzella che ora qui ora la si toglie le mutande (ancora sto medievale indumento?) e le lascia in giro. E non sappiamo se l’indumento è di cata + i + menianle recondita cavità, la qualcosa aprirebbe altre prospettiva su l’uso mestruale delle Donne-Danno-Danazione Utero cosmico, ma qui è giusto e soprattutto saggio fermarsi per chi capisce!

NB:
(Copia & Incolla se vi pare)

Video tratto per la copertina
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Body art Transparent cleaning Windows with Kriss
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Mutande al vento
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Shopping con tanto di cetriolone vegetale
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Bodypainting Festival Hvar, Croatia 2024
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Ps. C’è ma è altra cosa la reale body art (non meno luciferina) riportata in link, che pare essere ben e diversa cosa da semplice “pittura” di chiappe-zinne-figa per chi, diciamo, ha erotismo fine. E poi il corpo della richiamata “donna” è piena la Storia dell’Arte, fatta ad arte ben s’intende per chi ha occhi e soprattutto testa non solo adatta a spartire orecchi!

Pss. Per la spesa l'immagine "tirata" o che tira (?) è la penultima frontiera sempre "arrapante" per gusti popolani e senza incorrere in censure ché En plein air di mercatino (fate caso al portamonete più limone o limonare del caso!) de na bella guagliona...pronta all'uso per una botta (sveltina calcistica?) di vita come scriveva Goldoni, Luca non il veneto commediante Carlo, aè






Privato? Dio incarnato

Spiace assai caro Tremonti (celebre sua arrotata “con la cultuva non si magna”) ex Ministro economico ma all’odierno dell’Aspen Institute, tanto per gradire e agli amici degli amici un ricordo per la fedeltà, come il motto dei Carabinieri “Fedele nei secoli dei secoli”. Amen con l'interrogativo punto, retorico su quel “fedele” a chi?
Ora in quella capitale, ecco, lombarda finito tutto tutto ciò che è imbottigliato, ossia la Milano da bere, mo' cosa ti inventano pur di fare grana? Associazione bene + fiche di donne dedite alla fottografia. Raddoppio del caso ed ampiamente già eviscerato: compà datte na mossa! Ora le nostre “gentil” donne che ti fanno: vanno in giro per la metropoli per antonomasia del Regno Lombardo-Veneto (la vediamo dubbia sta storia del federalismo di noantri)? Fanno shopping conpulsivo? Girano felici festanti ed ebre di “conoscenze” festivallieri, sì, ma notturne? Si fermano ai crocicchi fuori mano, sempre di sera...Niente di ciò e dispiace per loro ruolo, corpo, storico, direi antico, anzi della notte dei tempi. E allora? Oh bella e dove vuole che se lo mettano, alla Totò, la loro capacità di fare denari, vedasi richiamo precedente, e con le immagini formato archivio: bella cosa? Un momento che chi nasce tondo non muore quadro, notte dei tempi e non ci torniamo su, ansimando al parossismo. E le nostre patronesse con cagnolini a seguito detti “uomini” te la tirano dietro con un altro convegno. Si dirà le sorti magnifi + che e progressive del Kapitale (k as killer). None. Stringendo: Pecunia non olet. Mo’ le nostre pontificano a diversi livelli di fattura + azione per chi intende. E di diman non v’è certezza, no? None un’altra le nostre maestre, sempre un passo avanti gli uomini bianchi, ma seguiti da turgidi africani...già pensano di fare cassa con “donazioni”. E lo vedete già negli spot para-televisivi, che pare ma con accezione di sembra, qui a questa landa, per poveri “terzomondisti” esseri e Natale poi non è molto lontano! Alé alla cassa dicono le donne chiuse dentro casa? None in bel open space di dibattito: chi offre di più? In altro post precedente fra i “congiurati” vi è il Maestro G. B. Gardin e suo archivio, e non sa o finge in quale tranello si è cacciato. Il Tempo Galantuomo è. Sempre basta attendere la prossima mossa di queste maîtresse!


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NB. Poiché siamo d’altro avviso (son bombarolo come la canzone di De André) il link sottostante ché le vie del “signore” sono infinite. Aspen, poi, forse l’inglese rima con aspide, il “serpente” per chi ha orecchio intenda il numero della Bestia 666, di quei think tank “apartitici” nati l'indomani della Seconda guerra mondiale a livello “eccelso” mica le para-massonerie a nome Rotary & Lions, cui credo, comunque, è veicolare l’anticomunismo viscerale, depopolamento (Covid 19 da ultimo e strane "anomalie" atmosferiche via Haarp & Co)e resto di schiavi Goym secondo gli Ebrei sionisiti. Vangelo del Kapitale in salsa anglo-american-sionista morente a Gaza e Ukraine.

"Aspen Institute for Umanistic Studies» venne fondato nel 1949 ad Aspen nel Colorado da Robert Maynard Hutchins, Gran Commendatore dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, una branca della Side Masonry, l’alta massoneria Britannica. Negli Stati Uniti l’Aspen Institute ha sedi ad Aspen e a Washington, mente in Europa dispone di una rete, costituita in successione, di centri di attività fra loro collegati coordinati. Così nel 1974 venne fondata la sede di Berlino, seguito da quella di Roma nel 1985, con un ufficio a Milano (successivamente anche a Roma); nel 1994 fu la volta di Lione, e per rimanere in Europa, quella di Bucarest nel 2006. Tokyo ebbe la sua sede nel 1998 e Nuova Delhi nel 2004"

https://disinformazione.it/2018/07/22/aspen-institute-italia-il-club-mondialista/


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