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Tutt'altro che capa malata, tutt'altro...

Uno shop di lingerie lungo la strada che almeno sino a tempo addietro come un don Abbondio qualsiasi e suo breviario percorrevamo, prima in salita, poi comodo ritorno la discesa e l’occhio non si fa trovare impreparato, d’altronde il nome della boutique, pensa te, si chiama Contradiction in inglese va da sé. Olympus Wz 5060 la mai doma Point & Shoot ha messo in archivio Manunzio anche questo scatto

Headline già tutto dice per chi ha neuroni in testa e testosterone altrove, d’altronde lo si scrive a giorni dispari e pure pari che siam politically (in)correct.
Finesse d’esprit e occhio come mestiere di chi la sa lunga più di mezzo secolo fan si che la cover si presenti senz’altre chiacchiere: vale a dire a sinistra quello che passa il convento della cosiddetta “realtà” l’altra l’elaborazione secondo canone (stavo per scrivere Vangelo!) Manunzio. E che sarà mai. Si dirà ma hai la fissa per il pelo? Beh anche perché no siam ancor arzilli vecchietti, s’è per questo a tacitar i soliti minchiapixellisti. Ma c’è dell’altro, ossia rendere la pariglia: conosciamo il gioco che è stucchevole dover ripetere. Ora mentre l’ordinario imbecille bipede passa oltre tanto che se gli tirate na coltellata più sangue esce ( come le rape) tanto è cadavere ma fesso e contento; viceversa di una dimensione spazio-tempo sputtaniamo che ci vuole allineati e coperti per la Giostra acquisti. E anche qui soccorre una massima evangelica, Libro di tutti e tutto l'Occidente credenti e laidi laici liberal-liberisti-libertini ad Adrenocromo (!)

”Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto". Lettera ai Romani (!) 12. 2 l’altro Testamento costruito pro c...apitoli nostri. La Giostra cui si diverte nel Carosello, che gira gira e rigira ad libitum, la vestale del Nulla Munari ad onor del vero, per niente perspicace va, dotto vocabolo per tacere d’altro.
Poco sopra, quindi, il solito San Paolo di tre-cotte inventore del Cristianesimo insieme ad altri sodali tra cui Giuseppe Flavio l’ebreo “romanizzato” e già circoli esoterici in quel di Roma con precedenti in Babilonia/Babele…
E la beffarda punteggiatura interrogante nella scarnificata bianconero? Beh certo nel rito del Battesimo, vale a dire il “passaggio” delle acque che rimanda al Giovanni (!) battezzatore il Giordano e non la finiamo più, il celebrante chiede agli astanti se rinunciano alle “seduzioni” di Satana/pilu, proprio così se capita del tutto controvoglia di assistere al rito battesimale di un congiunto amico o amico degli amici. E che sarà mai!


NB. Bibbia dell’Occidente etc etc etc si provi con il sulfureo prof Galimberti che in quanto picconatore del “giardino” come pure disse Borrel “capo diplomazia” europoide giocano di sponda ambedue: “l’Europa è un giardino e il resto del mondo una giungla”
https://www.youtube-nocookie.com/embed/BaCDO7iiCeY





Trump o dell’immagine (ideologia)

Diciamola subito: c’è una visone essoterica e una senza doppia che non è refuso ma serve a far capire ai grembiulini che fessi non siam e gli altri s’arrangino come credono.
Dunque il cotonato, ci vuole un fisico bestiale mica poco per tutto quello che umanamente ha dovuto sopportare pallottole comprese, è tornato e alla grande lo si è visto in Mondovisione. E sia, ma.
Ma evidente che l’immagine trasmittente del Donald Stars & Stripes è a doppio binario vedi sopra detto, vale a dire per il polo (bue?) che l’ha votato e pensa che la “democrazia” sia na cosa seria quando invece è una élite che, accordatasi nottetempo, sostituisce per l’abbisogna l’altra. E immaginate la cosa come un pendulus: tic-tac. E da ricordate la massima “datemi possibilità di controllare/stampare soldi” e chi governa governa nun ce po’ fregà de meno. E questo ci porta all’altro binario- immagine vale a dire quei fotogrammi sparati in Mondovisione dalla Rotonda la Casa Bianca, dicono, per il freddo fuori e tacciono del freddo Trump colpito stavolta all’aperto senza troppi complimenti stile J. F. Kennedy a Dallas.
Sia come sia eccoli lì i Mark Zuckerberg (Meta alias Facebook) Jeff Bezos (Amazon) e Sundar Pichai (Google) e fuori quadro Tim Cook della Mela, morsicata si capisce. Sicché fateci caso al Mark rosso di pelo capelli elettrizzati e ricci esatto opposto all'androide che si vede in giro con sue sembianze, ma caschetto di finti capelli, insomma un robot che si cosparge il capo di polvere. E ancora il festante Mister Amazon e consorte che se la ride mentre gli dà il pelo, mah e il presenzialista Musk delle meraviglie, quello che via Starlink aiutava i bravi ragazzi ukrainazisi a fare le cose che ancora si vedono per televisione*. E Trump gli girano abituato a fare il besenisse-man. Quindi? Oh babbei questo è il Mondo di pendulus: tic tac. E poi dicono e sfottono i ‘taliani “Franza Spagna purché se magna” e lor signor Hi-Tech? Pure. Ah benedetto Colombo (facciamo finta che i libri di storia, quale non ha importanza, lo danno più che verbo dannazione, scopritore dell’America way of life) cui Colombus day in Amerika (k as killer) parente della Colomba babilonese, e poi in Amerika c’è pure fra le altre il distretto Columbia/Washington: tombola, oops bingo!

*Quando Elon Musk tolse Starlink agli ucraini
https://www.wired.it/article/elon-musk-starlink-ucraina-droni-crimea-rivelazioni-walter-isaacson/


Ps. E’ iniziato via televisoni la cosiddetta espulsione (Trump decreto) dei reprobi clandestini (che fa comodo al Kapitale via nessuna garanzia da welfare roba antiquata e che zavorra contro i Cinesi che si nutrono di solo una “palla” di riso al giorno, se fanno storie gli schiavi a mandorla li siringano pure Covid dixit, e quindi il costo umanoide impossible da eguagliare) ma per La esoterica Repubblica giornale che ancora esiste che coraggio è ascrivibile a “deportazione” e c’è da capirli i bevitori di Adrenocromo; uomini-donne senza confini senza passato presente e futuro (li vedo passare di notte sottocasa a gruppi mentre di giorno alla spicciolata) che i globalisti hanno altro a che fare. E le maîtresse asserragliate nelle Redazioni/Propaganda sbavano come una volta contro il burqa, retaggio maschilista, sì, ma poi vanno nei bungalow per sole donne a sollazzarsi, cazzeggiare democraticamente secondo il sempiterno Marchese del Grillo “ io sono io e voi nun siete un c..." beh certo fa un po’ vedè un si sa mai il calibro anche se bianco…





Sibaritas

"A volte sono gli alberi d’Africa a chiamare" così i Treni a vapore di Ivano Fossati e c’è pure quella di Mannoia con la prima, però, di un ritmo più coinvolgente. Ma non è questo parlare di vaporiere, sebbene Manunzio ci è salito sopra e le ha viste sui binari della Stazione...No qui è il giallo che come sorta di sotterranea collegamento rimanda a quel Sibaritas cui headline odierna, che è spagnolo*. E come trovato boh, so solo che al solito metto mano all’etimologia, funziona nelle lingue che conosco, meglio mastico, ivi il barbaro inglese che più finto idioma non poteva essere inventato. Fermiamoci qua.
Dunque con la WZ5060, chissà mai perché settata a 1200 x1600 risoluzione come la precedente 850 Z di Epson, con solo due milioni di pixel da mostro, forse perché “affezionato” ad essa così sta di fatto che molte immagine portano la “bassa risoluzione”. Bassa eh e non si ha voglia di Lunedì di incominciare il rosario e Rocco Siffredi, ci siamo intesi!
Mi trovavo al centro storico di sta landa, quando finirà la punizione di questa reincarnazione impossibile a dirsi non è nota direbbe il sardonico Socrate che terminava (Apologia) “lo sa solo Iddio” o chi per lui, mah. E nel centro cittadino, precisamente la City Hall (siamo international quante altre volte da scrivere?) che adesso è aggraziato edifico e annessa “rotonda” meglio squadrotto spiazzo usato per partitelle giovanili, mercato di erbe e Natale) il giallo muro richiama (Treni a vapore di Fossati-Mannoina) boh. Sta di fatto e Manunzio sa che prima o poi (la mente?) materializza qualcosa, come infatti il giovanotto (spiace che non sia donna com’è uso corrente del Pensiero unidirezionale che vuole così, Lucifero dixit) e ci vuol poco ad immortalare la scena che poi finirà, nientemeno, sul sito della Getty Images lo spazio di un mattino sennò s’incazzano i Pensatori unici ad Adrenocromo. E nell’attesa di aver fatto il colpaccio tra luci ed ombre un must del Manunzio, eccoti lo sguardo spostatosi di poco sempre sul giallo muro la proiezione di una veranda dell’edifico prospiciente che sembra una bocca, fauci, aperta su...Ma sì ma sì basta “azzeccà” in post (senza Ai) le due immagini e gnam gnam il balcone-fauci-ombra si pappa il tutto così almeno nella capa del richiamato Manunzio. E anche oggi è fatta!
*https://dle.rae.es/sibarita
https://unaparolaalgiorno.it/significato/sibarita

Ps. E mica solo gli Yankee possono storpiare le parole, qualsicosa, Manunzio ci ha messo una s finale al titolos, ecco: olé ombre(s):

Pss. Spazio di un mattino (tolto dalle scatole del sito) perché agli ameri + cani non ci piace ciò che non è Amerika (k as killer) way of Life





Passed away, Oliviero Toscani



Devo averlo incontrato de visu nello studio Zuccolin, lo studio era per l’assemblea dell’Afip in Milano, e mi ero portato dietro anche un gigantesco folder con immagini “artistiche” da mostrare a Giovanni Gastel in seguito e nottetempo divenuto anch’egli artista grazie a stuolo di maîtresse di morbo Gallico sifillis (glielo abbiamo scritto in stile Manunzio che non le manda a dire, e mi mandò un bigliettino in archivio e chissà dove con scritto: incontriamoci). Campa cavallo ché tutti i convenuti sembravano d’altro pianeta (non il contraio Manunzio?) e di quelle ammucchiate, cose stucchevoli tipo parenti-coltelli. E sia.
Di Toscani, tuttavia, non è mai piaciuta quell’aria da finto schifato, di color (scappata vocale finale forse per ricordare in modo inconscio, ecco, Benetton dal ponte a complemento tragico) che sputano nel patto dove mangiano e soprattutto si abbeverano, tanto per far vedere della loro libertà nascondendo al contempo con foulard la gola segnata dalla catena, di o da cani fate vobis. Era il Toscani il dispensatore di consigli di sinistra, natural + mente falso come Giuda o l’oro di Bologna (taroccato) che si fa nero per la vergogna, modo di dire qui un dì, che fuori è “aurifero” quando sotto il pelo...la vergogna: patacca va.
E di lui ne abbiamo detto e scritto vedi link sottostanti.
Sit tibi terra levis, quindi? Si certo siamo Galantuomini anche senza Oliviero Toscani

(Copia & Incolla se vi pare)

1 https://www.manunzio.it/page-d14979

2 https://www.manunzio.it/page-d10009

3 https://www.manunzio.it/page-d10005

4 https://www.manunzio.it/page-d9997



Ps. L’immagine in cover è molto inquietante per chi sa di fotografia (Munari si tolga dai cabassisi, grazie) con quel rosso sulfureo e il rosso è il colore della personale triade e parlo a ragion veduta, come sempre. Rosso che de facto irrompe in una monocromia (fondo “bianco” di niente come pontificava in intervista su YouTube: ipse dixit). Nera che tiene un corpicino di bianco essere? Sia ma per cosa un altro omicidio rituale e Adrenocromo a complemento? La zizza a sinistra tutt’altro che “arrapante” è in linea con quanto detto, se poi vi divertite con il comando Soglia di Pshop & Altri…







Occhio come mestiere


Problema Reazione Soluzione. Tria sunt perfectione, no? Mah specie se la cosa è fuori dell’ordinario: vero grembiulini bianchi però macchiato di Adrenocromo sangue di innocenti?
Mai dimenticare le cose per il vero nome. E il Mondo è un’apparenza non lo dice Manunzio, come se fosse l’ultimo arrivato, no è Platone e sua Caverna: più chiaro di così, si muore. Infatti la strage degli Innocenti per l’Elisir, dicono, di lunga vita prima del bagno infernale in Saecula saeculorum, amen.
Il cartello in cover, l’affiche, il poster sta(va) sotto la finestra del cortile Manunzio e mica solo quella di Hitchcock; di quando chi scrive teneva a capa fresca (senza pensieri, va) con la fidatissima W z 5060 di Olympus a porta di mano (motivo come altro per uscire a fare quattro passi con la scusa di fotografare, ma pure viceversa ci sta). Senza problemi di sensore piccolo (vabbene ma fa danni, ecco, come un coso grosso senza scomodare certi hard core mio, eh). Una Point & Shoot del caso: che vuoi di più? Miracoli, sì, e pure in formato 70 x 100 cm da non credere, mira + culo della matematica e finiamo qua.
Lo scatto è parte dello sterminato archivio, sempre Manunzio, che a distanza di anni si mostra in tutta la sua diciamo utilità: file conservati e catalogati sotto Lightroom vetusta serie (che in ossequio al proverbio fa ancora buon brodo, versione 5). E si qui l’occhio del fotografo ci sta solo in parte, ché la ripresa è solo il primo step. Infatti il secondo il terzo e via enumerando sta in un altro archivio, cartaceo risalente a più di un quindicennio fa: addirittura è venuto alla luce, manco fosse uno scavo, stampe fatte con la Hp Laserjet gloriosa stampante laser dei mitici tempi di Amiga Computer: veniamo da lontano e parimenti lontano andiamo.
Sia come sia dall'archivio vengon fuori stampe A3+ “lith” pellicola (13 x 18) che in camera oscura analogica adattata o preso a prestito dalle arti grafiche faceva la sua. Anzi stampandoci sopra, come normale carta Ilfobrom del caso, venivano (le conserviamo pure queste in archivio) delle diapositive proprio così bianconero da leccarsi baffi e quant’altro!
Stampe, come in cover, in solo nero (il timbro rosso fuoco ci sta per...chi capisce) e bianco della carta va da sé. Un dì erano molto à la page, oggi? Fa ride e certo de gustibus. Oddio certi palati raffinatissimi senza scomodare la buonanima di Falcone...Insomma in un Universo omologato da paura un attimo che serve a piglia fiato, no? No perché qui ricolorano pure Maria Santissima si capisce, purtroppo!



© Archivio Manunzio



Racconto per immagine (mille inutili parole)

C’eravamo tanto amati, film di certo più d’ogni altro, Ettore Scola regista emanazione by Pci, mette in evidenza la “crisi” susseguente illusione della presa Palazzo d’Inverno cosiddetto una volta a sintetizzare la Rivoluzione bolscevica del Novecento scorso in Russia cui derivò l’URSS, o Repubbliche Socialiste Sovietiche che poi l’alcolizzato Eltstin a distruggere tutto e seguente Gorbaciov prezzolato come l’altro in dollari. Storia mica chiacchiere Verolino. Sarà. L’immagine in cover più di mille parole (inutili!) pur sempre parla anch'essa di fine e del Pci seguito tramonto il cosiddetto Compromesso storico, e non solo, con la morte di Aldo Moro e sua scorta via Stars & Stripes: altro che quei cretini eterodiretti di brigatisti che non stavano in piedi figurasi fare fuoco della Madonna su la scorta, roba da professionisti tipo Mossad in Via Fani, Roma 16 marzo 1978.
Sia com sia passata la festa, dopo aver scatenato il Movimento a salve del ‘77 la porta girevole mostra il Craxi-craxismo italiano “riformista” come cantava Antonello Venditti; Mitterrand in Francia, Santiago Carrillo in Spagna, ma premier Felipe Gonzales altro “socialista” dall’allora, trio insieme a Berlinguer che avrebbe dovuto essere il “piano” per il fantomatico Eurocomunismo in salsa pummarò Cia-Mossad-Pentagono: ammuina.
Vedete come una “banale” immagine narri questo ed altro? Come è presto detto. Quattro cadaveri “eccellenti” parafrasando il film di quegli anni di sangue sparso giovanile da l’una (fascista) l’altra (sessantottini tout court tipo ma non lontano Giorgiana Masi uccisa dai fascisti della Celere Polizia) illusi comunisti con maître-à-penser Tony Negri che entrava ed usciva dall’Hiperyon de Paris, luogo di spie spioni trafficoni globalisti luciferini ad adrenocromo. E sì il teorico prof a salve di rivoluzioni aldilà del bene e del male: babbei Manunzio compreso che data l’età non aveva ancora tanta finesse d’esprit. Infatti siamo stati banco di prova generazionale per quello che è ora il Nuovo Ordine Mondiale, piaccia o meno, purtroppo.
A noi, dunque. L’immagine ancora una, mi par di ricordare a colori (sono passati tanti anni) o forse no, ma non è questo tant’è che basta ricolorare via digitale la scena...e si perde tutto con la massa lattiginosa tipo Blob ammorbante e sviare di conseguenza la nuove generazioni dette Z pur sempre l’ultima lettera dell’italico alfabeto: che dire di più? Così invece “tonata” l’immagine è meglio, il funerale sfocaticcio (scatto da fotocopia da screeplay-scenografia che mai vedrà luce su la città dove si vive). E poi c’è poco altro che il colore possa aggiungere come pure i “fuochi”. Infatti già con quella capa torta (ob torto collo?) dell’unica donna sul palco, sperso lo sguardo e sorriso triste solitario e finale si discosta dall’oratore venuto da Botteghe Oscure (nomen omen eh!) sede nazionale del Pci non distante da Piazza del Gesù l’altra parrocchia, democristiana poi fusesi in ogni senso nei Ds e attuale Pd, Partito Distrutto, Partito di Destra, Partito degli amici Stars & Stripes!
Oratore colto, ecco, nell’atto di aggiustarsi gli occhiali con tipico gesto professorale: ehi voi vil plebaglia che ascoltate! Sennonché se ci si mette nei panni di Reichlin tale al secolo don Alfredo (don siculo per chi capisce) sebbene egli guardi, manco i cani, a destra! Come Amendola, altro paraculo “riformista” Pci e quell’altro prima Ministro degli Interni poi nientemeno Presidente della Repubblica ‘talia Giorgio Napolitano. Sì, quello che il globalista Kissinger (k come Kossiga su i muri) disse: “My favorite comunist!” Meno male che ce lo siamo tolti dai cabassisi, e giù a spalar carbone per la “classe operaia” che tanto ma proprio tanto odiava, a morte. Morte del Pci, eh. E quei due cadaveri alla destra la cover? Seppur stavolta messo in prospettiva sono a sinistra: Franza Spagna purché se magna. Uno consigliere comunale, Beppe Biscaglia, l’altro trinariciuto Silvano-silvestre-uccel di bosco Micele. Senatore che abitava aldilà del ponte che si vede dalla nostra retrocucina: Manunzio è al centro dell’Universo! Camminava il senatore di tre cotte insieme alla consorte in ogni dove e un palmo da terra; altezzoso quanto basta e amico degli amici. Tutto qua? No certo, se non in altra immagine che non postiamo in cui il quartetto dei morti viventi, avvolto nel sudario di rosso stinto, socialdemocratico quanto dire, è ripreso in Campo Lungo stesso palco cui si scorgono i tralicci e la Piazza Prefettura alias centro cittadino (ci è passato Zanardelli e sua legge su la Basilicata da vita da cani, Benito Mussolini e suo discorso scolpito fatto sparire da quei soliti notabili in orbace il giorno prima, poi giacca e cravatta vescovile alla Z’ Emilio Colombo ras democristiano e pure Premier benedetto in loco, in fotografie d’archivio recuperate con peripezie; poi Benito Craxi e suoi boys al soldo amerikano, k as killer e film Costa Gavras, e altri ancora dignitari pagati da Cia-Mossad-Pentagono come pure il mitico affabulatore Giorgio Almirante, casomai un’altra volta mostreremo la piazza delle piazze cittadine s’intende: Potenza nomen omen, no? No!) e piazza vuota manco i cani a didascalia per i “compagni” . Che di li a breve si venderanno il culo, alla lettera, in formato LGBT+ cui la lesbica dichiara Elena Ethel Schlein (una volta tanto al contrario come migrante è la Svizzera a venire qui sull’italico suolo!) impronunciabile, parabola d'oltretomba d’un partito Pd che della “classe lavoratore” se dissociata (pecunia americana non olet) è abbracciata la “diversità” tout court e ci ha pure provato contro Slavi, che non ci riscalda il cuore, contro gli africani cui viaggi sono pagati da Soros & Davos boy, per il meticciato para-robotico: “Mamma tu sei bianca mentre papà è nero, ed io chi sono?” La Verità innocente dei bambini. Già ma noi (chi) siamo? Per un’altra volta… E’ questa è pure “street photography” scatti e fuggi tanto di diman non v’è certezza, signor Verolino Vincenzo? Noi vi preferiamo ché c'è tutta una storia, "reportage" d'ieri oggi e di diman...


Nb. Immagine a latere ma non troppo la Piazza come festa mentre accoglie l’allora Segretario Pci Enrico Berlinguer. Festa a tratti da strapaese ma almeno ci si conosceva e in quanto “classe” provava ad opporsi prima ai Chicago Boys (prove fatte in Cile di Allende-Pinochet) poi la Commissione, da pronunciarsi in lingua siciliana, sì, l’avvisaglie ante-litteram vs. Van der…E l’odierni Davos Boy di Soros & C.


Pss. Per gli scrollatori onanisti a tutto spiano che pensano esista il Mondo nell’atto dello scrolling aifonesco o androidiani che pari sono, sì, la Generazione Z Ultima della Giostra acquisti, PCI Sta per PARTITO COMUNISTA ITALIANO costola fuoriuscita del Congresso socialista di Livorno 1921, miglia e migliaia di secoli fa!






Chi sa fa, chi non sa insegna si chiami Verolino o Munari pari sono. Qui due inquadrature che più cinematografiche (grammatica) non si può e detto “campo” e “contro-campo” d’un signore mentre prende la cosiddetta aria nell’ora canicolare o anche nota come contr’ora; Rolleiflex 2.8 su pellicola analogica Agfapan Iso 100 poi convertita in digitale via Olympus E 1 e ottica macro. L’immagine è parte di una più ampia visone, altro che street del menga, dell’evolversi della città dal Novecento (recuperando vecchie immagini) all’odierno in cui si vive. Storia, e scenografia di un film che non sarà mai. Infine la ripresa è quella della fotocopia lo screenplay vuoi perché non ci dispiace l’aria “annebbiata” e vuoi per altre cose

“La carità* è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia”. San Paolo di Tarso. Prima lettera ai Corinzi - 1


Infatti ce ne vuole tanta ma tanta da superare Giobbe che il Padreterno gliene mandava ogni giorno secondo sadismo al momento della sveglia e, sì, pure Lui dormiva e tante cose molto difficile da distinguersi da un Zeus qualsiasi e qui non è cosa. Pazienza per più di un cinquantennio che adesso chiede conti e interessi di mora!
Dunque l’immagine e ripigliamo la terminologia di reportage ben altro dal click facile facile d’accatto effettistico, metti caso d’un Vincenzo Verolino napulitan’ fotografo, niente meno. E mettiamo subito i puntini su le i. Ora di costui ce ne po’ fregà de meno viceversa no quell’aria da “filosofo della Magna Grecia” tipica dei meridionali che il trapassato Agnelli affibbiò a Ciriaco De Mita da Nusco in quel di Avellino, Caporione della allora Democrazia Cristiana. Ciò detto, continuando a mettere i punti, ci sembra costui un’altro classico San Paolo di Tarso fulminato su la strada di Damasco, quella antica si capisce. Sennonché il Verolino ancor prima di diventare “maître” de la photo de street faceva il ragioniere, sì, come da Casoria di Totò memoria. E similitudine per similitudini quell’altro ragioniere ma internation brasilero di nascita ma “formato” alla City of London, à la page, a nome Salgado cui pur se già detto, tutto.
E veniamo a chi sa tenere una macchina fotografica, Rollei nel caso di specie e la stellare versione 2.8 non nostra, ma che usavamo a prestito all’insaputa del “Baffo” alias il patron dell’Agenzia Foto Lampo, sempre un Vincenzo Carrese e sua Publifoto in Milano in sedicesimo a queste latitudini.
La stampa, poi, via Agfapan 100 cavallo di battaglia collaudatissima pellicola bianconero teutonica, riversata all’odierno in digitale via Olympus etc, copre la vita quotidiana di provincia italiana. Storia e proprio così nel solco dei Berengo Gardin Uliano Lucas o lo stesso Luciano D’Alessandro, fotografo durante il terremoto Ottanta divenne anche editor fotografico del Mattino in Napoli: una monografia alla sua visone fotografica resta impressa, fra l’altro, su i Grandi Fotografi edito all'epoca dalla Fabbri Editore. E quindi siamo in buona compagnia, certo ognuno secondo proprie possibilità si capisce. Ecco che il reportage termine tutt'altro che passatista ha sua ragion d’essere. I ‘meri + cani che devono inventarsi qualcosa nella loro miserabile esistenza senza passato (storico) presente e di diman non v’è certezza, giocano con inutili paroline tipo “street” che se uno si sposta in periferia: cos’è mai? Street fotocopia di tons precedenti del cesso a cielo aperto a nome New York? Inutile proseguire: sì, vero conoscono anche loro hic et nuc la fine della “nazione” indispensabile al besenisse del terraqueo si capisce pure questa.
Saranno le immagini di un Verolino qualsiasi “specchio” dei tempi? Al posteriore anatomico tonante l’ardua sentenza, e per quanto ci riguarda proseguiamo tranquilli la nostra navigazione senza Logge di appartenenza e manco adepto in grembiulino sozzo di adrenocromo sangue della triplice Cia-Mossad-Pentagono che reggono l’esistenza fin quando torna utile della sacerdotessa del Nulla Sara Munari, e tutti i pari compari della Scampia/Myphotoportal. De gustibus? Mah...Fine prima parte


*Etimologia. Il termine deriva dal latino caritas (benevolenza, affetto, sostantivo di carus, cioè caro, amato, con cui San Girolamo, nella Vulgata, traduce il greco ἀγάπη, agápē (come appare nel Nuovo Testamento Greco), cioè «grazia» oppure «cura».


Ps. Come Verolino, non sponsorizzato però, possediamo una G9 Pansonic la mitica Gh4 e per gradire assai la Fz 300 delle mirabilia insieme le altre. Si certo pure corredo Olympus 4/3 e serie Pen altrimenti, e giustamente, s'incazzano le fotocamere tutt'altro dei pezzi di silicio-vetro-metal-plastica, bensì occhi oltre la semplice definizione allopatica di "protesi"






Scrollatori edonisti minchiapixellisti...cadaveri eccellenti (come il film omonimo)

La stampa chiudeva il cerchio dello scatto fotografico. Certo in Era anal + logica che in questo caso è ben altro di quei giochini (stupidi ?) stile Manunzio; no qui più del calembour la logica, manca(va). Vale a dire che per sessantottini impenitenti da spaccare il pelo in quattro otto e...via enumerando il negativo bianconero analogico conchiudeva in sé tutto quanto si voleva far “vedere”. Infatti un amico seguace di Bacco, mattina pomeriggio e sera, in una sua mostra “fotografica” mise sotto vetro con sguardo goliardico alticcio beffardo & sardonico, strisce di negativi 135, che a suo dire bastava ed avanzava poiché la “stampa” è “tutt’altra cosa rispetto essi” dixit. Detta così all’epoca (si vede la fine che abbiamo fatto) del tutto usuale e pieno di “dottrina”. Benedetto Sessantotto. Mentre noi ci facevamo un mazzo così in camera oscura e non ce ne siamo pentiti, con il senno di poi! Oggi quanto ad esclamativi….
Dunque s’intende che il concetto di stampa ci è del tutto usuale anche in Era digitale. Fatto non del tutto scontato, anzi. Tant’è che i minchiapixellisti onanisti compulsivi de facto “fotografi” a salve come la loro esistenza (!?) e tali su smartphone Facebucchino Instagram e cazzate varie, ove lì vivono e muoiono. Virtualmente così le immagini-foto eppure mortalmente il resto: due metri sotto terra e chi se visto si è visto. Amen.
Ora la cosa è proprio così: nascono respirano fanno “fottografie” da buon fottografi e le condivido: Mi piace o Non Mi piace il massimo dell’informazione fra bipedi. E proseguiamo che di costoro, Munari compresa, non resterà manco l’altrettanto inutile ombra loro ammorbante il già etere maligno.
Viceversa per background (quant’è bello la lingua inglese che ci aiuta a sintetizzare già la sintesi che è pur breve per giungere a rigor mortis, ma fa niente) la stampa che pratichiamo da un quindicennio su supporto “vegetale” usiamo il cazzeggiare dire non da oggi e per chi intende si capisce; cosa che ci dà l’opportunità di condensare ancora su un pezzo di carta della più nobile manifattura, ieri artistica tout court, all'odierno inkjet e tanto di ICC (che serve ai cretini visto che siamo smanettoni incalliti e che,fuori traccia, dà buoni risultati ed è ciò che conta!) fungibile, ecco: un fattariello na emozioncina con tanto di allure “artistico” ben si intende altrimenti che Manunzio saremmo?
E una volta le printer Hp, dye e pure pigmento, adesso Pro 200 Canon in attesa di 1100 che non è una Fiat con cambio a cloche anni Sessanta, il prodotto che lasciamo scorre fra le dita, toccabile è un’altra dimensione forse categoria dello spirito Cacciari permettendo.
E giunti al final come Cirano, tocco per chi lieto vuol sia che di diman...

Nb. Scrollare cui scrollatori ludica attività del loro ditino che a smartphone fa "scivolare" le pagine a velocità vorticosa e ci sono campionati mondiali per questo: il Nulla

(Copia & Incolla se vi pare)

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Ps. Certo qualche buontempone minchiapixellista ci prova con la “stampa” sia cartacea da vedé, stile Munari attraverso libri-giocattolo (sì, purtroppo sta nella nostra libreria altrimenti di cosa parliamo?) per “insegnare” la materia fottografica, che nel caso azzeccata a qualche muro: di esecuzione? Fa effetto. Straniante quanto basta alle centrali del Pensiero Unico ad Adrenocromo.

Pss. Libidine con il fiocco? Non sapremmo, ma mai e poi mai giungeremmo a tali “performance” britanniche come l’autore in lik che in illo tempore (ebbe a definirsi ex) “sbirro” folgorato poi su la strada di Damasco fotografo e dove volano le aquile, mah. Se come cantava Faber De Andrè i poeti “sono strane creature e ogni volta che parlano è una truffa” cosa dire dei fotografi già matti da legare?



Problema Reazione Soluzione (finale stile genocidio Israele)

Se la parola ne uccide più della spada, tant’è la potenza energetica che si può scagliare contro, pure il più classico “Fiat lux” della serie basta la parola ancor prima del Vangelo secondo Giovanni, di Genesi memoria (Libro dell’Occidente cui è edificata sua luciferina esistenza, poi un’altra volta parliamo di “eccezioni”) allora cos'è l’Immagine in senso lato una atomica lanciata addosso?
Resta da capire se il buon Mentore Arago deputato fisico francese, Direttore dell' Osservatorio di Parigi, nel presentare l”invenzione” fatalissima di Daguerre & Niepce, discendente attuale formato silicio al momento, ci fosse o meno. Propendiamo per la seconda ipotesi.
E allora? Beh la Rete delle mirabilia controllata da Cia-Mossad-Pentagono via Hollywood Musk & Zuckerberg deve propalare (mettere il palo…) le sue visoni anglo-american-sioniste che si chiami Talmud e/o Vecchio Testamento poco importa ché la musica sempre quella è.
Dunque zinne & figa al vento non necessariamente a luci “colorate”, no. Basta fare la rappresentazione del “casto corpo” e il gioco è fatto, se poi sempre a caso si dipinge il glorioso corpo della Donna-Danno-Danzione Utero cosmico, il gioco è ri-fatto ancor più se la sceneggiato eterodiretta avviene e accade fra mura domestich: moine fra pulizie o quant’altro mostrando chiappe natiche, figa senza pelo e zinne sballottanti per “ammoccare” letterale pigliare in bocca figurato e non il bell’Antonio fesso e contento, e senza luci colorate s’è detto: En plein air, prototipo il quadro Le Déjeuner sur l'herbe di Édouard Manet, non a caso citato fra i mill e mille, varda ti il caso. Si dirà goliardia, no, per titillare (!?) il partner che di sti tempi difficle da dirimere è maschio o femmina, certo usiamo parole bibliche (Genesi 1. 27) ad evitare censure globalizzaste-luciferine all’Adrenocromo per chi intende.
Non vi è altro da dire e chi ne ha voglia, ecco, i link sono esplicativi compresa la giovin donzella che ora qui ora la si toglie le mutande (ancora sto medievale indumento?) e le lascia in giro. E non sappiamo se l’indumento è di cata + i + menianle recondita cavità, la qualcosa aprirebbe altre prospettiva su l’uso mestruale delle Donne-Danno-Danazione Utero cosmico, ma qui è giusto e soprattutto saggio fermarsi per chi capisce!

NB:
(Copia & Incolla se vi pare)

Video tratto per la copertina
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Body art Transparent cleaning Windows with Kriss
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Mutande al vento
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Shopping con tanto di cetriolone vegetale
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Bodypainting Festival Hvar, Croatia 2024
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Ps. C’è ma è altra cosa la reale body art (non meno luciferina) riportata in link, che pare essere ben e diversa cosa da semplice “pittura” di chiappe-zinne-figa per chi, diciamo, ha erotismo fine. E poi il corpo della richiamata “donna” è piena la Storia dell’Arte, fatta ad arte ben s’intende per chi ha occhi e soprattutto testa non solo adatta a spartire orecchi!

Pss. Per la spesa l'immagine "tirata" o che tira (?) è la penultima frontiera sempre "arrapante" per gusti popolani e senza incorrere in censure ché En plein air di mercatino (fate caso al portamonete più limone o limonare del caso!) de na bella guagliona...pronta all'uso per una botta (sveltina calcistica?) di vita come scriveva Goldoni, Luca non il veneto commediante Carlo, aè






“La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”

Gli iconoclasti tutti han perso e da immemore tempo loro guerra all’immagine (Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Bibbia/Deuteronomio 5.8).
Senza fare alcun excursus storico tiriamo dritt’ dritt’ agli inzi dell’Ottocento secolo scorso: invenzione della fotografia. Immagine, simulacro, fotogrammi in streaming. E ci frega poco o niente se francese portoghese brasilera come alcuni voglio, men che mai il fatto che in Sardegna vi soggiornò quel Nicephore che firmò patto d’azione con Daguerre. Fotografia, immagine, simulacro etc etc etc.
Al sodo. Luoghi, che già sono presagi, e immagini ad essi correlati: Kursk. Proprio quello di sti giorni infami la buffonata invasiva di un morto che cammina a nome Zelensky e suoi zombie Nato, o delle sorti magnifiche e progressive del Kapitale, agonizzante dell’Occidente minoranza terrestre, e non c’è manco bisogno di scomodare i BRICS+. No, fra un diluvio post siccità estiva, fentanil e Covid o se vi pare la stessa sostanza mortifera, ignoranza belluina di andata e ritorno, banchetti a base di carne umana (si ricordi che a Londra c’è una macelleria apposta, una volta passata da Mammasantissima Rai & Co per “fake” e quindi derubricata, a nessuno verrà più in mente che li si macella umana carne, si estrae da corpi infantili adrenocromo elisir di lunga vita, dicono, e quand'altra mirabilia luciferina) questo è de facto a somme linee la “istantanea” del Giudaico-cirstiano-greco-romano universo. Giudaico quello dell’ultima telefonata: lato traslato o come vi pare.
E quindi la fine a prescindere dall’Ukraine. Fine. Immagine allora odierna che non sai se stai sognando, ecco, o cosa. E ci si riferisce, pari luogo sempre Kursk tout court pari Panzer-Divison e pari Armata Rossa odierna rivisitati e molto molto corretta da far paura, anche con l’inutile parlamento europoide di eletti Soros & Mossad, il resto so’ chiacchiere. E che de facto appone una volta e per tutte, il timbro di Guerra totale (Terza ed ultima per il genere umano, come altre di precedenti civiltà millenaria che han calpestato la Terra?). Per noi italici (italioti?) ARMIR 2.0 al netto delle dimissioni di Crosetto Ministro de facto anche qui, della Guerra. Non par vero che i Fascisti 2.0 tornino nella steppa a pigliarsi schioppettate di nome Kinzhal e molto altro ancora, prima di arrivare come allora al Don. E li finire con gli scarponi al sole.
Elucubrazioni masturbazione chiamatela come vi pare: fare il conto senza l’Oste, meglio Orso bianco, che ha al suo fianco Cina-Iran e altri compagni di viaggio tra cui: Hezbollah, Houti e laggiù in fondo in fondo la Corea atomica del Nord: quattro gatti, no?
Cosa si intende infine dire? Paragonate il tutto (Kursk e non solo) e fatene una dissolvenza temporale, lato e traslato, tipo cinema ma vabbene pure un slideshow multimediale o film court-photos e poi ci risentiamo...se non entrati nel calderone nucleare, Munari compresa si capisce!

(Copia & Incolla come sempre, se vi pare)

Why Germany Lost the Battle of Kursk 1943 (WW2 Documentary)
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Il ritorno nelle terre insanguinate: l’Operazione Krepost
https://comedonchisciotte.org/il-ritorno-nelle-terre-insanguinate-loperazione-krepost/


Scott Ritter: la NATO sarà impotente se l'offensiva ucraina di Kursk fallisce
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L'azzardo di Netanyahu avvicina al punto di rottura
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/vicini-al-punto-di-rottura




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