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Immagine cos’altro ancora...

Il Calendario (se ci provate a scorrerlo è zeppo di amici degli amici saliti, uso dire, agli onori degli altari: papi come l’optimate in ordine sceneggiata bi-millenaria il bis-santopadre terreno e di + vino Wojtyla che disgregò, via Solidarność’ e danari Stars & Stripes, la passata Urss odierna Federazione Russa; re, regine forse vergine e monache di pari e vexata quaestio; monaci come il terribile Padre Pio tutt’altro che tenero e lo si trova almeno, qui, ad ogni angolo di strada, la statua si capisce a protezione dei “quadrivi” e non la finiamo più. Parente del richiamato Peppiniello, alias “avvocato” Conte non il jazzman si intende) di Santa romana Chiesa anche oggi 2024 Ottobre 5 commemora San Gerardo il “pruttettor’ Generà…” Patrono della Landa da cui scriviamo, e chi non rispetta, dice ancora la canzone, anatema e “gnanna fa piglià nu mal’’ italico “che gli venga un colpo”. Una volta erano i fulmini di Giove.
Si dirà che al corrente si “crede” nei vaccini salvifici e nella “scienza” di BigPharma, Oms, Bill Gates azionista di maggioranza di questa, sino al telecomandato Peppiniello apulo, alias Conte il Premier dei Dpcm in Era Covid in joint-venture, l’insulso compaesano, Ministro Sanità elevato anch’egli via Massoneria inglese o Fabian Society, Roberto...Speranza, che è l’ultima a morire (!) del richiamato evo recente. Tachipira e vigile attesa, mortale cosa e che sarà mai!
Sia come sia che ci azzecca il San Gerado, che sa di archeologia? A farla breve Gerardo/Gerhard festeggiarlo in un tempo ottobrino, qui, terno al lotto è causa condizioni di montagna e non improbabile nevicata, così il buon storico locale Riviello ne dava conto ne le “Memorie del popolo potentino” e sino a tutto Marzo. Viceversa con cambio climatico, cambio automatico via HAARP per la marcia verso “sorti magnifiche e progressive del Kapitale” (k as killer) più che on demand, manu militari lo si potrebbe ben festeggiare ora e non già Maggio usuale ricorrenza.
Tutto qua? E vi par niente, ah bocche (boccaloni?) all’ammasso nucleare, triste solitario e finale! Traslare non le spoglie bensì l’agiografia a Maggio di tutti gli anni...sì, il Gonfalon selvaggio e non successivo e ben assolato Giugno? Vi vedo muti e storditi a scrollar compulsivi cellulari. Oh bella direbbe Totò, Giugno è mese di spig-a-zione di mietitura e non puoi distrarre la plebaglia dalla raccolta del grano: sarà che il Diavolo però la Donna-Potere funesto (ambedue con stessa consonante, certo combinazione, astrale no doubt) ne sa più di lui!
Ora l’Immagine per chi intende, s'aggiusta secondo interesse e convenienza. E siamo in dirittura finale della corsa: vabbene il 29 Maggio di ogni santo anno, ecco, la sagra notturna detta dei Turchi contro cui il Santo come le oche capitoline illuminò la notte e mise sul chi vive castellano e armigeri, mentre qui le orde Saracene assalivano lu paese lassù turrito, dopo essere approdati dal Basento. Fiume da non confondere con ben noto Busento, e d'estate rigagnolo maleodorante ai piedi (di Cristo?) dell’odierno Techesass petrolifero stile “Caravan petrol” di Carosone & Geggé di Giacomo memoria. Basilicata Uber Alles, no? No e per noi che “abbiamo andato a squola” Lucania illuminante anagramma!
Ora se il lato “spirituale” della ricorrenza è andato a farsi benedire con l’odierno orizzonte detto razionale (Gaza e Libano docet per non ricordare la benedetta Ukraine, per il complesso militar-industrial Stars & Stripes) è trasmutato in baccanale. Sì, vero durante soprattutto la “processione” notturna era uso bere modica quantità di vino, viceversa all’odierno questi scorre a fiumi. Vino forte e nero come il Mar&Morto, che in Piazza, durante l’odierno è omaggio a Bacco con donne (!) tracannano come niente fosse alla pari dei loro coetanei...con diversa collocazione anatomica ad evitare "l'ira funesta" e sanzioni dei gendarmi del gender! Poi le vedi sballate appoggiate ai "muri cadenti" del Centro storico, stravaccate e dormienti. Bacco Uber Alles, no? Alla grande. Sic transit gloria mundi...e buon San Geard’ compà!


Una tesi afferma che la tradizione della Parata dei Turchi risalga al 24 giugno 1578, data in cui il conte Alfonso de' Guevara giunse in città. Il popolo organizzò una grande festa e attese il conte vicino al fiume Basento, ai piedi della città. Vennero edificati tre castelli e venne simulata una battaglia con i turchi i quali vennero sconfitti e presi prigionieri. Quest'ultimo gesto voleva ricordare la battaglia di Lepanto del 1571"

https://it.wikipedia.org/wiki/Parata_dei_turchi#:~:text=Vennero%20edificati%20tre%20castelli%20e,in%20onore%20del%20Santo%20Patrono



Ps. Lo mettiamo qui per chi ha voglia di sapé: trasmutazione. E questa è una di quelle magiche parole sapienziali usate dai grembiulini che tracannano Adrenocromo elisir di eterna giovinezza e Primavera di Bellezza...mussoliniano canto. E quindi fatto alchemico della triade: nigredo-albedo-rubedo ben effigiato e proprio sotto la statua marmorea di San Gerardo (un tempo sede della neviera o niviera cittadina che conservava il ghiaccio invernale per sorbetti estivi e uso medicale) su la via-piazza Matteotti (fatto fuori da Massoneria inglese, si legga "Il Golpe inglese" di Chiarelettere). La gradinata, ancora, che così non era è di pietre nere, qualche simbolo alchemico-magico-egizio inframezza le rampe, ne abbiamo immagini in archivio, sino agli ultimi gradini bianchi e lapide cilindro-turrita con “elegia” massonica.

I baccanali in onore di Bacco era la festa “pagana” dei Romani: vino e non solo. Effluvi che “scomparso” manu militari e roghi della “nuova” religione cattolica come fiume carsico ritorna in superficie alla luce, luciferina si intende







NO WORD
(cambiando l'ordine degli addendi il risultato di Potere non cambia poiché esso è asessuato...)


...unico stipendio solo non basta più se qualcuno non ti ha regalato una casa o se non hai una rendita di qualsiasi genere. Io ho due figli e devo lavorare: come tante mie colleghe faccio i salti mortali e corro dalla mattina alla sera, ma preferirei di gran lunga potermi occupare della mia famiglia serenamente piuttosto che dover sgomitare nella bolgia del mondo del lavoro non già per fare carriera ma soltanto per dimostrare che vale ancora la pena pagare una donna “oramai” quarantenne, NONOSTANTE sia una inutile madre di famiglia (anche assenteista nel caso dei tuoi figli siano malauguratamente cagionevoli di salute…) .
Purtroppo, temo che l’emancipazione della donna auspicata dal femminismo abbia seguito la direzione che nessuna di noi si augurava, ovvero quella del modello maschile: se vuoi essere vincente devi essere aggressiva, opportunista, insensibile, ambiziosa, calcolatrice, cinica come quel prototipo maschile che personalmente non ho mai stimato...

Sonia Maspero/ Repubblica/ D donna p. 54 del 12 Ottobre 2015
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