Manunzio



Lavorare stanca


Altroché se è vera la cosa. I provini, quindi, immagine, in overture, traslitterati dall’analogico al digitale terrestre, molto terrestre per chi intende. Passati in codifica binaria, via Olympus E1 del glorioso 4/3 e ottica Macro Zuiko. E uno dice: ma sono “solo” cinquemilioni-di-pixel, che ci farà con questi? Tanto e da non credere una volta traslitterati, ancora, su digitale terrestre e sue malie alfanumeriche. Poi certo un po’ di manico, minimo sindacale, quanto al resto, ecco, la Premiata Ditta Photoshop...Elements. E sentiamo già i gridolini e commenti: uhhh dilettante (!) buhhh come osa e ne scrive pure! Cialtrone! Gente quando avete finito…
Traslitterazione in attesa di creare un catalogo indicizzato, dalla serie: campa cavallo! In attesa, però, ci sono i provini su Ilfobrom (non Multigrade, così un tempo) contatti archiviati numerate etc etc etc. Senonché, già sabato inizio Marzo AD 2023, scremati i negativi codificati, passo successivo l’inversione negativo/positivo per evitare di (non)capirci qualcosa, abituati come siamo a vedere tutto “positivo” corrente: lato traslato e fate come ve pare.
Senza torchietto/bromografo analogico, quando le strisce di sei fotogrammi di negativo venivano messi a contatto con foglio-carta Ilford, viene in aiuto l’utility di Photoshop Elements, nat’ vota. E così messo un foglio Canon Pro Matt nella stampante Canon Pro, il formato A3, eh, avessi voglia a provino bello grande e grosso non già lillipuziani mm 24 x mm 36 originale analogico ma a misura di credit card, via.
Poi il rituale è lo stesso Ieri & Oggi: pennarello rosso per cassare i fotogrammi che non servono, fossero ad esempio fetenzie resusciterebbero, comunque, in Pshop altro che “Lazzaro vieni fuori”. Mira + culi no? Rosso per circoscrivere, in fine, l’inquadratura. E non è finita, sì, perché terminata la stampa inkjet, come per il pane, bisogna lasciare “lievitare” o meglio “secchi” l’inchiostro, giusto ventiquattr’ore. Solo così, infatti, ci si rende conto delle (eventuali) quaglie/errori di traslitterazione monitor/stampante/stampa, o se invece tutto è ok. Intendiamoci dopo più di dieci anni a trafficare, ecco, con la materia vi rendete conto che tutto l’ambaradan tecnico fatto di sonde/spettrografi/colorimetri a pallino e questo e quest’altro serve a niente: esagerato? Beccatevi sto signore che ne dice & contraddice, ché al resto so’ chiacchiere. Ho stampato da monitor per Excel senza calibrazione alcuna…ho stampato il calendario 2023 da Mac (senza profilazione/calibratura se non di default) via Hp Indigo che è na bellezza. I file? Jpeg: Tombola oops, Bingo! Spazio colore CMYK? E quando mai, nel caso richiamato il software della Hp traduce, alla grande, RGB > CMYK. Risultato? Monitor di qua, stampa industriale on-line di là: che dire ancora? Niente. Punto a capo.
Scusi Manunzio ma perché tutta sta storia? Tutto a suo tempo!





Un giorno come l'altro?
Certo in universo robotizzato non a caso è l'anno del suo sdoganamento definitivo, lo si evince, ecco, da tutto il “sofficiume” che porta a cartiglio, oramai, la magica ed esoterica sigla AI. E cosa sia non si sa, come l'Araba Fenice cui ciascun dice ma dove sia nessun sa.
Universo binario: acceso spento, in out, mi piace o non mi piace, cosa potrà mai voler dire la Giornata odierna, detta delle Ceneri? Un c...alendario d'altri tempi poco sanremese in attesa, prossima ed ineluttabile, dei babilonesi che non si dan per vinti, e pigiare bottone per la brace nucleare, dove non c'è vinto o vincitore. D'altronde siamo dinanzi ai bimbi mai venuti al mondo degli adulti con il loro sinistro babilonese di sempre: “Muore Sansone con tutti i Filistei”. Sebbene le “stelle costellazioni pianeti” siano cambiate, e mettersi contro porta immane sciagura. Fine messaggio in codice.
Giorni tutti uguali, ancora, lo si vede dai negozi aperti, a pendant, le Domeniche pur se meno gente vi entra in questi “santuari” per banale logica domanda/offerta via inflazione e via cantando: spread si dice? Anche.
Sia come sia l'odierno giorno, di un caldo sorprendente e sin troppo sospetto di Haarp tecnologia. Sì, lo stesso messo in etere a causare il “terremoto” in Turchia & Siria, governi poco allineati alla cricca anglo-sionista contro la Russia, che se la ride va da sé: le “stelle” richiamate. E la contabilità dei morti “cause naturali” o dell'eterna guerra, poco frega ai satanici consumatori di adenocromo alla Schwab & Co. Giorno, in fine, in cui sul capo viene posto dal celebrante della semplice e banale cenere di combusto: “Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris”. Amen




AI AI AI


Quando, subito prima di Natale, ho pubblicato su Facebook una rara foto di Nancy Cunard scattata da Andy Warhol nel 1985, c’è stato qualche like, alcuni commenti, ma nessuno ha messo in dubbio che la foto fosse autentica. Dopotutto, si stima che – tra i primi anni 70 e la sua morte – Andy Warhol abbia scattato oltre 130.000 istantanee in bianco e nero e circa 20.000 polaroid. Una immagine mai vista prima non sarebbe così strana...
..solo di sera, ho svelato che quelle immagini erano così rare e non le aveva mai viste nessuno perché… erano state create il giorno prima dall’intelligenza artificiale istruita da me. Proprio così, Nancy Cunard (che, per inciso, ha lasciato questo mondo nel 1965 e non avrebbe potuto essere fotografata né nel 1985, né nel 2019) è invece stata fotografata da Man Ray nel 192...

Link alla pagina di fotografia.it “Intelligenza Artificiale e fotografia #1: un po’ di chiarezza”: copia ed incolla, ché non si assume responsabilità se nell'immediato è stato rimosso e/o cancellato


date » 16-01-2023 16:27

permalink » url

tags » collasso america, america way of life, immagini dal sottosuolo, ecclissi occidente, time out,



AmeriKa way of life
(finis terrae)


"As an American who grew up in the 1940s and 1950s I wonder what became of my country. We were a homogeneous Christian people proud of our history. We were unified with a common language, prayer in public schools, and monuments to dead white men. We were safe in our homes and schools, in our streets, and on public transportation. A five-year old child could walk to school safely. Public schools were good. Teachers had degrees in the subjects they taught, not in something called education. We looked to the future with optimism.

What happened to my country? It was torn apart by bitchy white liberals, by the influence of Jewish Marxists known as the Frankfort School, and by the 1965 immigration act that turned the United States into a Tower of Babel. These developments launched the denunciation and “unmasking” that branded America as “racist,” “exploitative,” and “misogynist.” Today our history is a compendium of crimes as the New York Times 1619 Project, now taught in public schools, illustrates.,,"

Leggi tutto al link sottostante, come al solito copia ed incolla se ti va paisà
https://www.paulcraigroberts.org/2023/01/16/where-did-my-country-go/


Olympus? Uber alles, wunderbar!



Immagine di copertina dalla rivista quadrotta che si chiamava E spedita ai possessori di camera, all'epoca E1. La pastosità dell'ingrandimento è per palati fini assai di certo non per “minchiapixellisti”. I passi tonali e piumaggio non denotano traccia di alone, segno del classico Un-saharp mask di Pshop e compagnia cantando. Su la E1 è possibile, altresì, registrare in Raw. Tuttavia i file sfornati in Jpg a 314 Dpi risultano, ipso facto, perfetti per essere immessi senz'altro aggiungere nel flusso, una volta, della stampa detta off-set, cartacea per intendersi.
Click su per avere la riproduzione, via Ep5 Olympus, dell'immagine stampata; anche riprodotta la grandiosità della E1 è senza paragoni, per “solo” cinque milioni-di-pixel.


Post un po' kilometrico, eh. Olympo di nome e di fatto. E iniziare così sembra di stare in quei luoghi mistici. Se non che qui si parla di “attrezzo digitale” E1 che è “dolce naufragar” in questa digicamera che ha scritto una pietra miliare, qui in Evo digitale. E cinquant'anni fa con la mitica OM 1 (l'aggiunta della vocale o fu per la bava di Leica che fece fiamme e fuoco nel vedersi scippata il “marchio” della Bestia o le sue M...a telemetro, qualcosa che di lì a breve, per gli smemori a pagamento eterodiretti, si ritorse contro negli anni dello sgancio oro-dollari allorché la teutonica emigrò armi e bagagli dai “fidi” camerati nipponici della gloriosissima Minolta...) la piccoletta OM1 e seguiti squassò come non mai lo stagno del tran-tran fatto di Nikon (a breve qualcuno dovrà staccarle le macchine che ancora la tengono ancora in vita) e la fuori squadra Canon, che solo a ripercorrere gli Anni dal '70 in qua...un'altra volta.
E1 non da meno ha rotto i c...olori al binomio CaNikon (Sony è un impasto di ferraglia e silicio, nobile quanto vuoi, pur sempre senza anima come i correnti giorni, e poi nata sulle ceneri della gloriosa Minolta: Srt 101, docet) con il suo quadrotto neo standard 4/3 che i cosiddetti “fotografi” han capito poco e riviste prezzolate insuflatori**a sostegno, non allarghiamo la cosa al M4/3 che realmente poi non ce ne per nessuno: i senza specchio, ecco, sono un plagio dei Corpi Olympus & Panasonic.


La doppia pagina non ha bisogno di commenti: siamo a circa 280 x 530 mm di immagine senza sharp alcuno, e qui a dir vero un lieve un-sharp avrebbe più che giovato. Tuttavia l'immagine come insegnano i “sacri testi” (chi?) va guardata, nel caso, quantomeno a braccia tese e distante dal proprio nasino. Clik su per avere la riproduzione, via Ep5 Olympus, dell'immagine stampata; anche riprodotta la grandiosità della E1 è senza paragoni, per “solo” cinque milioni-di-pixel

Permettete un attimo ché non siamo prezzolati. La Panà ha il formato completo full-frame in partenariato con la Bestia Leica (non ci ha mai scaldato il cuore sin dai tempi della reflex Leica SL anni Settanta, divisione poi completamente smantellata visto prezzi e cazzate tecnologiche, e oggi tutta la serie R ossia classica reflex a specchio, le trovate a poco più di una buona fumata di sigarette ottiche comprese; cuore poco riscaldato anche, infine, dalla serie M tipo M6) e l'eccellenza Sigma (e suo poco “capito” Foveon (battaglie e nel retropalco di Logge massoniche e la cosa si fa lunga da non dirsi...altro che marketing!). Triangolo Panasonic-Leica-Sigma nel pompare il formato L Mount Alliance o full-frame. Contenti loro per la scalata ai vari residuali bellici d'antan alias Hasselblad (ex) Mamya odierna Capture-One.
Sarà ma il menare altro che ménage, ecco, triangolare...alla fine non tira più. Infatti, non si spiegherebbe quel gioiellino a nome GH6 (noi in borsa abbiamo un altro mito, GH4 fianco a fianco con la Pen F e non la finiamo più: vero Eugene Smith?). Ma la GH6 è in formato M4/3 erede diretta con lo standard 4/3, e il cerchio si chiude amici belli, minchiapixellisti cui termine non più in uso da un po' qui rinfreschiamo il “neologismo” coniato dal vulcanico Manunzio (stavo e malamente per scrivere sulfureo e noi con Il Diavolo-Market mai fatti atti pattizi, sottoscritto con sangue vero!).
E1 a finire che la francese rivista, cui ero abbonato perché capisco il francese studiato nei mitici Sessanta del secolo trascorso (invano?) Chasseur d'Images, metteva paro paro allo stesso livello con le allora “sei minchiapixel” e con una foto su due pagine da leccarsi i c...osì, sì, i baffi che non veniva parola!
E1 da “solo” cinque megapixel di grandezza da urlo (si ricorda una stampa “domestica” prodotta su carta Fabriano, da altro mostro sacro di stampante a nome Hp 1220 C...dove la consonante è da leggersi tripla: Color e con i Contro C...)

**insufflare
v. tr. [dal lat. tardo insufflare, comp. della prep. in «sopra, dentro» e sufflare «soffiare»], letter. – 1. a. Soffiare sopra o dentro: i. l’alito (o assol. i.) su un catecumeno, sul battezzando, sull’olio del crisma, come cerimonia liturgica; e con uso intr. (aus. avere): i. in uno strumento a fiato, in un palloncino di gomma, in una vescica. b. Introdurre aria in una cavità del corpo umano a scopo diagnostico o terapeutico: i. ossigeno nei polmoni di un neonato. 2. fig., raro. Ispirare, destare, far nascere in altri: insufflandole un vigore fittizio (D’Annunzio); i. odio, sospetti; i. il dubbio in qualcuno, con insinuazioni, con parole coperte, con subdola opera di persuasione. Treccani online.


Prestate attenzione a user66396 el “zorro” nottetempo alias...Manunzio
https://www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=olympus_e1

Chasseur d'imagines
https://www.chassimages.com/forum/index.php?topic=316586.0

Olympus E-1 first Olympus Dsrl, 5MP, launched 17 years ago
https://robinwong.blogspot.com/2020/07/olympus-e-1-first-olympus-dslr-5mp.html

Sono tornato a fotografare con una Olympus E1
https://www.youtube-nocookie.com/embed/W-pRNu8T3cI



Fatti non pugnette...Ciavoli dixit

Il Tempo Galantuomo è. Sempre. Ovvietà per modo di dire se si pensa che nel Libro di Qoelet o Ecclesiaste (Vetero testamento) c'è quella “filastrocca” che vuole: c'è un tempo...Insomma cosa nota a chi è un filino sopra la media dell'imbecillità, e ça va san dire se ne distacca per l'appunto.
Sia come sia nel video sottostante pescato al solito in Rete c'è ne da squisita prova: Galantuomo Tempo. Anzitutto una osservazione o meglio un paletto: chi si crede (pretende?) un fotografo non dovrebbe portare al collo nient'altro che Olympus, brand che attraverso vicissitudini azionarie non ha smesso, tuttavia, alcuna feature che l'han reso stellare; non solo dagli Anni Settanta secolo trascorso con l'incredibile saga OM-1, ma anche prima sempre per chi pratica la fotografia come categoria dell'anima, e si pensi al “mezzo” formato Pen-F su pellicola 135 codice che identifica il “full frame” 24x36, si, però di Oskar Barnack memoria e la finiamo qui.
Olympus categoria dello spirito, e sue stratosferiche Zuiko lens non ce ne è per nessuno, e qui torna la headline e non vado oltre: intelligenti etc. Ecco.
Ora c'è il malvezzo (altrimenti come una puttana riesca e adeschi il cliente merlo?) di sfornare ogni ventiquattro ore (ha stato Putin pure questa?) un ottica extra luminosa che buca la notte, e non si capisce a che pro se esistono e da tempo i visori notturni!
Orbene Olympus dai mitici Zuiko finalmente in versione fotografica seria, zoom a max f 4 d'apertura. Basta e ne avanza per fare fotografie non...pugnette

M.Zuiko 40-150mm f4 PRO, the BEST OM System Lens yet? - RED35 Review


NB. Poiché Youtubb' rompe i cabasisi con i collegamenti, un copia/incolla/link riga precedente su vs browser preferito e provatevi a leggere il post



Ps1 Da tempo “immemore” fotografiamo con un “piccolo tubo” a nome Zuiko Digital 12-50 mm, f 3.5-6.3 Ez ed Msc con possibilità Macro da paura e, tramite stacco su obiettivo, anche la possibilità di zoom manuale e/o elettrico per video che è una figata! Se poi voglio “fare” il fotografo avec allure...sul corpo della Oly EM-2 (in borsa ci ho una Ep-5 e quel gioiello a nome Pen-F or The best of best) tramite adattatore universale via Amazon (il dedicato Oly le schifiltose camere citate non va proprio giù, roba da matti!) 4/3 su Micro 4/3 le più “perforanti” ottiche 4/3 e Macro di più di vent'anni fa. Stellare Olympus.

Ps2 Per qualche im...belle che si trovi a leggere su Olympus tout court, si rassicuri se al collo (macina di pietra delle Scritture?) ci ha una Nikon-Canon-Sony-Fuji...così come in Era analogica si è provato pressoché ogni brand, anche meno noto, pari bontà per prova provata si riscontra nei sopra citati marchi. E ci mancherebbe. Ma Lady & Gentleman Olympus ha una Mistica&Malia ineguagliabile per chi brandeggia già ogni tipo di fotocamera (e banco ottico) sin dal 1969: scusate se è poco!

Ps3 E non c'è due...il 90% per cento dell'archivio digitale di Manunzio, ecco, è il prodotto di Point&Shot Olympus: Camedia 5060WZ, C 8080 stellare e la mia piccola “Leica” al secolo C-5050 con ottica 1.8 da brividi. Lillipuziana camera usata pure da certo Alex Majoli della Magnum Agency: per cortesia non fatemi scrivere (incazzare no?) sempre le stesse cose!

Ps4. Vabbene c'è stata una piccola protesta da parte...delle altre Olympus Pro in borsone, ossia E-1 The Immortal 4/3 la E-3 e la piccoletta E-510 tutte versione standard 4/3. Ecco accontentata il resto della ciurma...oh mamma mia!



La Terza Onda(ta)

Il Mantra scolastico e sua serie dei numeri, quante e quante volte già scritto, Infinito e al cambio odierno anche oltre, altrimenti sai che noia. Sia come sia in questo monotematico esistere da otto mesi, non c'è motivo alcuno di sperare per gli anni a venire scampo della prigione, il lager imposto contro un Covid inesistente, come dimostrano gli sputtanamenti a cielo aperto e reti omologate fra “scienziati” con il sorprendente Crisanti microbiologo sputtanare i colleghi con il suo, ha fatto il giro del Web, “ il vaccino non me lo fo”. E volete voi? Ecco già anticipato se si vuole nell'infernale verso XXVI del Poeta, più di così uso dire, si muore: infatti!

"Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,
ché de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.

Tre volte il fé girar con tutte l’acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com’altrui piacque,

infin che ’l mar fu sovra noi richiuso"



La notte che mori la Fotografia

Era nata con i Lumi, positiva non al Coronavirus. Trionfo della Tecnica presto robotica al posto di matite e pennelli, correva l'anno 1839. Padrino, o levatrice che dir si voglia, non già Marlon Brando, bensì un positivo non tamponato a nome Arago, intellettuale radicale ca va sans dire ne perorò le virtù magnifiche e progressive del Capitalismo dinanzi le Camere francesi: chimica stesa su lastra non ancora in capsule (anti)Covid e dal baraccone dioramico di Daguerre alle altezze di Felix Tournachon detto Nadar con tanto di carte de visite alla Disderì.
Certo l'inizio non fu dei più semplici tra luddisti, ne avevano capito l'esatta portata di natura aliena, estraniante, falsificata del cosiddetto Reale fotografico scambiata per Natura tout court, e crostaroli pittoruncoli che si vedevano scippare il ritratto nobile. E si perché l'invenzione fotografica permetteva a chiunque di “rappresentarsi” di esserci al Mondo, in immagine seppure effimera, di sguincio come erano e da vedersi i primi dagherrotipi, di lì a breve sostituiti via W.H.F. Talbot reale inventore, secondo vulgata, del negativo su carta e controtipo positivo fotografico già immaginato sul Lago di Garda dove si trastullava con “camera obscura” e ricalchi di fogli traslucidi.
Prosperò la Fotografia fra alambicchi, fiere e baracconi fieristici sino al giorno in cui s'innamorò a tal punto da generare un figlio, di celluloide prima poi perforato ed a schermo infine. Figlio degenere già da subito nel mostrare treni in arrivo fra gli astanti di Caffè-concerto impauriti che la locomotiva a schermo più del trucco fosse viva reale e volesse travolgerli. Locomotiva simbolo di velocità e progresso e benessere per certuni.
Cresceva la Fotografia del Novecento inscatolata in pezzi di ottone germanici, scesa dal cavalletto ottocentesco di mano in mano il formato Leica di Barnack moltiplicava come un virus eterodiretto il circondario terrestre ed uman(oide). E non c'era cose o luoghi che non venisse “immortalato” (la fifa della Morte con gesto apotropaico veniva esorcizzato dalla chimica&ottomeccanica) inquadrato e poi messo in pagina offset alla National Geographic. Certo anche su bianche pareti di Gallerie very nice alla Stieglitz; ugualmente il figlio degenere che orami diventato adulto abbindolava masse, sedute e comode dinanzi pari muro bianco, seppur telato, nell'oscurità della Caverna Mito platonico: niente di nuovo nulla si crea nulla si distrugge...tutto si ricicla. Era il Cinema, sì, sotto tutela di scritturali falliti cui accanto, tuttavia, la storia, ora triste ora drammatica e ora ilare proiettata a schermo era, tuttavia, dell'alchemico Direttore della Fotografia. I conti tornano.
Poi il colore colorò la “realtà” ed imbellì la Fotografica, prima su le lastre di patate, fecole tricromie alla Lumièr, RGB e non al forno, poi Agfacolor e di là del mare Oceano il Kodachrome in “bianconero” ma colorato, l'ossimoro per un'altra volta. Ma il Sogno di Dominion (stesso delle macchine truffaldine per la conta solo pro Biden Usa 2020) e l' ibridazione con la Macchina (circolava già nelle Caverne sale cinematografiche Metropolis di Fritz Lang Anno Domini 1927) generò ancora un figlio, senza scomodare Pirandello, minaccioso e suadente più del fratello fotografico e a scorrimento. Fu la Televisione e l'apoteosi. Immagine in formato scatola domestica di mogano, focolare alla Renzo Arbore e sua Band. Divisi media per colpire unite (Nata – Fotografia - come un fatto meccanico, è andata sentimento e alla fantasia, e li ha mutati. Guido Piovene, Gli scrittori e la Fotografia Editori Riuniti 1988) prima ancora del Fronte Popolare post Seconda carneficina mondiale che proprio su l'Immagine aveva costruito Tutto: Fotografia-Televsione e certo la Cinematografia “che è l'arma più forte” campeggiante il Duce Mussolini da Cinecittà spettacolo. E che in tandem con lo sceneggiatore Starace (di notte pugnace ma di giorno fugace) M + incul + pop(olo) Ministero preparava per la pugna otto milioni baionette, e solo queste ché bastava l'ardire (ardore dei cerchi di fuoco da saltarci dentro di slancio senza ustionarsi) italico; mani contadine contro i carri armati plutocratici Anglo-americani che un bel dì sbarcano secondo copione Studios by Hollywood (bosco sacro a chi?) più con il favore delle Tenebre della italo americana Mafia a suono del Settimo Cavalleggeri alla Stagecoach/Ombre rosse, tip-tap di Fred Astaire & Ginger Roger, in Sicilia. Ahh cumpari.
“Tu schiaccia il pulsante che al resto ghe pensì mi” più del Cavaliere da Arcore, Kodak che invase il Terraqueo di 126 preconfezionato al ritmo di Rock-and-roll, fino agli Anni Duemila, tempo di svolte, non ancora alla Covid certo prodromo per entrare ancor più nella carne degli uman(oidi) sino al controllo totale di essi via chip ino + cul + ati antivirali di Big Pharma, Capitalismo totalitario-sanitario.
Pi X El al posto di grani d'argento (ritornati ora ora di moda & money non olet) che qualche buontempone scambia per pixel, quanto luciferino messaggio in codice.
Siché la Fotografia oramai invecchiata e sotto i colpi della Milano da bere e Jovine (tronista di radio Myphotoportal.it) a complemento poca ci raccapezza più. Il suo “corpo” trasformatosi in robot a base digitale: uno zero acceso spento mi piace non mi piace, toglie gli ultimi residui romantici del Tempo che fu in bianconero. La Signora oramai invasa da chip ino + cul + ati come qualsiasi antivirale è senza più anima, né visione, anzi, poveretta scambia tele-visoni per frame dei minchiapixellisti giovani giocherelloni allevati a PlayStation. Siché la Fotografia si convince, per quel poco di lucidità ancora viva rimastole, sebbene il chip impiantati da Bill & Melinda Gates Oms Fauci e Big Pharama, della fine. Tant'è vero che già grandi chip, che fan tutto tranne il caffè, ormai alle telefonate d'una volata, oggi chat-mail, specchio della giostra gli acquisti, stupidissime emoticon, video filmati del gatto miao miao in sorta di album virtuale, alla lettera han preso il suo posto (indegno?). E mentre i membranacei album ancora esistono a tenere ricordi di famiglie, guerre pestilenze e campionati, insomma la Memoria storica, i dati di questi chip morsicati oggi ci sono ma “diman non v'è certezza”? Fragili file cui tutta l'umane genti s'appende al manico del tram fintantoché c'è corrente: litio solare atomica. Poi l'Abisso Leviatan.
E dinanzi l'Orrido orizzonte senza bricole di gloria la Morte colse la Fotografia non già nel letto della sceneggiata alla Henry Peach Robinson del 1858, no, bensì la “agonia” stile Gomorra alla Netflix. E mentre da lontano un rumore prima indistinto via via fragoroso e minaccioso schiumava onde alte, sempre più e più di un Tsunami eterodiretto e prodromo del Covid, si spense alla soglia dei centottanta anni giorno più giorno meno, sostituita da Photoshop grafica 3D di Ikea. Senonché il giorno dopo, ad esquie avvenuta, un certificato elettorale via US-Mail le recapitava per votare: si scopri a commedia ultimata che aveva votato, via Dominion software taroccato, post mortem per Biden, il democratico senile con alle spalle Harris la Dea Madre primordiale, Kaos primigenio di tutta la sceneggiatura umana.
Ma, ma quando l'allineamento iniziale e terminale, dicono certuni filosofi greci, più delle planetarie sfere celesti aristoteliche, si trova al giusto momento: Bang e tutto implode. Forse per (ri)cominiciare di nuovo dentro un “orizzonte degli eventi” per chi capisce. Sit tibi terra levis M.me Photographie au revoir!



Pentax 645


Un bel scatolotto con elettronica decisamente al top. Fotocamera identificata del formato quadrotto, o meglio quattroemezzosei un super formato Leica o famigerato corrente Full-frame. Provata e riprovata perché un amico ci aveva il pallino delle fotocamere che cambiava a ritmo settimanale, non solo ma stampava pure con Durst e sviluppatrice colore. Più ancora si sperimentava in camera oscura ora questo ora quell'altro procedimento dai fotogrammi Pentax. Una meraviglia di macchina senza, tuttavia, magazzini intercambiabili: sì una volta caricata la fotocamera con data pellicola, metti colore, per avere il bianconero, nessuno ancora ipotizzava Pshop & Co, dovevi avere un secondo magazzino con bianconero e a fine giornata altro che Dj!
Pentax toglieva dall'impiccio, dalla serie: Aut Caesar aut Nihil. Tuttalpiù un secondo “rocchetto” con pellicola e bastava sostituire questo a quello e voilà. Montava ottiche stratosferiche, e poi Pentax e famosa proprio per questo, vetro ottico impareggiabile e per cerimonia, dicasi matrimonio soprattutto, altro che il morente CaNikon e che Iddio li abbia in gloria. Amen

Two Go To Film Cameras For Wedding Photographers
https://www.youtube-nocookie.com/embed/z645_I-Nt8w&feature=youtu.be&inf_contact_key=bf248cb663851b186da86c658d195b2bd18a532c4142cb79caf2b269de1401fa


Ps. Il link rimanda ad un ipotetico e impossibile paragone germano-japonese, le Contax di pari taglia a noi risultano tutt'altro che esperimento riuscito, pure perché Contax strizzava occhio alle Hasselblad

Bravo Satanas ti sei smascherato alla fine




Covid-19 (storia nata “ ufficialmente” nel 2019 ma evolutasi nel bisesto 2020, non a caso) o meno è innegabile la frenesia diabolica del venire alla luce: certo per chi abita nelle Tenebre, lato traslato e fate come ve pare, un azzardo non da poco. E non tanto per problemi di “adattamento” luminoso, no, quanto farsi vedere in carene ed ossa. Dite? Un Fauci cos'è? Un Bill & Melinda pure Oms e suo Chief Commander sino all'insulso Speranza Ministro della Salute: che dire? Burioni tronista di Che Tempo che fa è il Ricciardi...attore consumato della Oms che così non è, già scordato? Infatti l'accordo perfetto che non è riuscito come l'Undici Settembre da poco “festeggiato” con pari maestranze. Proprio così. E sono pochi che han capito il gioco e san riconoscerlo sic et simpliciter, e una volta tanto grazie Mammasantissima Chiesa, ci è servita a “rimuginare” le sorti magnifiche e progressive del Kapitone (serpente?) mettiamola così; altro che antivirus.
Tuttavia chiuso il cappello, tanto per capirsi per chi ha orecchi, l'Immagine che qui su Diary si parla da dieci anni, giorno più giorno meno sino al prossimo rinnovo contrattuale a breve, anche oggi in prima pagina e non come Stampa & Regime catodica manu militari irradia per l'aere maligno..
Dunque, esterno notte, piano lungo: ciak. Ancora su l'Adriatico mare il porto e le fiamme. Accidente? Neanche per l'anticamera del cervello, non foss'altro che la buon Is + Ra + El (staccato così è tutt'altra cosa senso e significazione per chi capisce) ha fatto stessa cosa giorni addietro nel porto di Beirut, Libano dove stoccavano pericolose sostanze tossiche che all'aria...controcampo Ancona e pensa te che combinazione “astrale” pure questa. E più che spandere, ancora, paura eterodiretta a telecomando esterno, i segnali qui sono molteplici seppur, s'è accennato, di pari regia e vale a dire: elezioni regionali, pandemia a salve, casse erario sfondate, soprattutto sfratto governo Conte Nonelettodanessuno tranne Vaticano Spa a base gesuitica, come Bergoglio ancora dato “astrale”. Via Conte il buon Draghi Mario a dare il colpo di grazia all'Itaglia (già anticipato sul Britannia cabina di regia di sua Maestà City of London e non solo, dove c'era il Mario, il Mortadella Prodi, D'Alema, il Topo sottile Amato e...) far venir giù tutto l'apparato europpioide. Siché è del tutto inutile riscrive così già dette. Infatti basta leggersi la psico-patogenesi di ottant'anni fa II World War, l'Itaglia ci arriva mesi dopo il 10 Giugno 1940 con il Duce a Piazza Venezia; e a risalire la Prima Guerra Mondiale, e per chi ne vuole c'è il sito del giovane Federico Dezzani, che ricostruisce i fatti pregressi e l'attualità che da essa deriva. Deriva non certo voce verbale, diciamo nautico che più s'avvicina, la fine!

Un vasto incendio è divampato nel porto di Ancona
https://www.ansa.it/marche/notizie/2020/09/16/vasto-incendio-nel-porto-di-ancona_b7d26519-9505-45eb-a14b-9fb00ad5b060.html



Ps. La grande furbata dell'Antagonista Satana è quella di spandere cortine solforate e nascondersi dietro di esse al tempo steso proclamando ai quattro angoli della Terra la sua “non esistenza” cui tracce sono già ravvisabili in quei pezzettini di carta con su strani numeri “pagabili al portatore” cane da guardia della Proprietà Privata, virus indistruttibile, sino ad oggi
search
pages
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Personalizza / Customize Rifiuta / Reject Accetta / Accept
Link
https://www.manunzio.it/diary-d

Share link on
Chiudi / Close
loading