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Bibbiena (Ar) Festival Fotografia
(https://www.youtube-nocookie.com/embed/Jr881ybOEe4)





Un clima civile imbarazzante che ricorda la teoria delle finestre rotte di James Q. Wilson e George L. Kelling: esiste un legame tra le condizioni dell’ambiente e i comportamenti delle persone. Più bruttezza, più incuria, più volgarità, più degrado dei luoghi producono comportamenti “ devianti”, antisociali, crimini, insicurezza. Lassismo, tolleranza indifferente, l’incapacità, o peggio la volontà di non punire determinate condotte, a partire dal decoro ambientale e personale, dalle norme di convivenza comunitaria, creano una situazione di disordine che porta alla generalizzazione di comportamenti arroganti, violenti, che determinano insicurezza instaurando un clima di dissoluzione del legame sociale

(https://comedonchisciotte.org/la-teoria-delle-finestre-rotte/)






Regardless of the complex cultural, social, and political impacts of the attempt on former president and 2024 election front-runner Donald Trump’s life, the event has left an indelible mark on the photography world and offers a chance to consider how society consumes, shares, and thinks about images.

(https://petapixel.com/2024/07/16/photos-of-the-attempted-assassination-of-trump-show-photography-isnt-going-anywhere/)





Pellicola? Non manca mai in casa Manunzio. Punto

Pellicola sempiterna analogica. In ogni momento del giorno, certe predilezioni per la tavola, da non dirsi. E, dunque, per ogni evenienza, basta tirare il tiretto (cassetto) e ne prendi quanto ti serve. Trasparente, la pellicola, forse ben oltre il “safety” d’una volta. Flessibile all’impossibile, tanto di giorno che di sera, ma pure di notte per avvolgere...No, non è così, dite? Non è questa la Domopack diuturna? Ah quell’altra “pellicola” ma sto benedetto ‘taliano che non fa distinzione (una volta, per esempio, obiettivo era il target, mentre obbiettivo con due b, l’ottica del caso e non fate arrabbiare, con due b, gli aulici della Crusca* custodi del ‘taliano dire e scrivere).
Quindi e se ne è già detto, eccoti un incontro per presentare la Pentax a “pellicola” che evidente non è morta ma in coma “farmacologico” a puntate quando serve risorge altrimenti...duorm’ capitò ca te scete a Natale, l’ ironia di Partenope: stai tranquillo capitone, tanto a Natale ti sveglierai e...la padella t’attende, olé

*“Intendiamoci, le varianti con due b non sono sbagliate, ma sono più lontane dagli originali latini, che erano obiectare, obiectivus, obiector, obiectio”
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/obiettivo---obbiettivo--obiezione--obbiezione/37

Pentax 17, presentazione italiana
https://www.youtube-nocookie.com/embed/CrHWWhs6KK8


Ps. S’intende dire che ci sono giovanotti & signorine che trafficano e bene in camera oscura con materiali analogici: ottime cose e si possono vedere sul Web & Siti. Però sta “resurrezione (vedete come le Scritture ci conformano, altro che Cancel Culture!) è già avvenuta una volta e si chiamava, se memoria non falla, Lazzaro: ”Surge Lazzaro” dixit il Nazareno delle Scritture che però parlava aramaico e non latino!





L'Unità del cosiddetto Genere umano si fa nella diversità mica nell'omologazione...erotica sentimentale. Vabbene il solito Manunzio, eppure si prestai orecchio poi ognuno per sé e Iddio per tutti quanti escluso nazifascisti ucraini ed ebrei sionisti, per non dire altro.
Su la prima parte, Unità, ci trasciniamo dal tempo del Catechismo e siamo su la fine degli Anni Cinquanta del Novecento, il Secolo breve.
Quanto al “erotico sentimentale” la cosa è decisamente, forse, poco intuibile di primo acchito, eppure Manunzio l'usa tutti i giorni e sui volti esterrefatti e scandalizzati degli umanoidi: erotismo? No, è che Manunzio l’usa come Extrema Thule, sempre nostra salus. Erotismo come non plus ultra: vabbè c'entra na mazza con quell'anatomia, e amen!
Veniamo a noi che è meglio. C'è sta nuova Pentax 17, il brand Pentax, marchio accattato da quei piccoletti della Ricoh oggi formato fotocopiatrici ché questo è ciò che resta del brand(y). E che ti fa, dunque, Pentax? Una nuova camera, sì, ma analogica e pure mezzo formato tipo Pen che usammo su la fine degli Anni Sessanta; stessa che compare a tracollo del “terribile” Eugene Smith, d’una pubblicità d'antan. Sta di fatto che all'epoca già bisognava fars' i croc' (letterale segnarsi di croce in senso lato, adoperare tutta la sapienziale esperienza del caso, infatti, Manuzio addetto allo sviluppo bianconero dei rullini c/o Agl/Foto Lampo, su via Pretoria qui a questa landa ed oggi fa caldo africano, sviluppava il negativo a parte, il rullino, per evitare ogni irrecuperabile danno visto il francobollo di specie, mentre con il formato Leica pieno invece si andava sul “sicuro”) per tirare fuori stampe al massimo 18 x 24.
Croc' allora, tant’è vero che in camera oscura nello stampare il “mezzo francobollo” (dire mezzo formato non è esatto poiché questo si riferisce al formato 6 x 6 cui si ricava il 6 x 4.5 o della famosa Zenza Bronica, e noi usavamo per parte nostra il formato pieno della SA con ottiche Nikon/Tamron marchiate Zenzanon, siamo a dirla tutta sul formato Rollei o Hasselblad che dir si voglia) la torretta del Durst 659, che portava il 50 per il Leica formato e l'ottanta millimetri per i negativi seipersei, il mezzo francobollo metteva in condizioni di abbassare la testata quasi a contatto con piano stampa per solite stampe familiari di routine!
Pentax ci prova, quindi, con l'analogico di nuovo. Ma i tempi della mitica Spotmatic, MeSuper (sottoesponeva di mezzo diaframma come default di fabbrica e a ben ragione, ma con lazzi e frizzi sui giornali dell'epoca in sorta di cose bar sport si discuteva come i capponi di Renzo) Lx, e a salire Pentax (Asahi-Pentax all'epoca) seipersette dai vetri incredibili altro che pippe Zeiss (!) sono nella scatola della memoria, un dì collettivo. Ecco: collettivo di umani e non odierni zombie. Ragazzi e ragazze pascolanti qua e là in città latrine o discariche di plastica.
E l'Unità non il giornale, si capisce? Si va a far fottere: un cretino con tutto l'allure che vuoi, resta tale in digitale che transita nell'analogico, da qui l'omologazione. No, evidente non ci siamo, anche perché Hamburger era, Coca pure, Mc Donato idem...omologazione. L'analogico è tutt'altra cosa, anche perché un rullino da trentasei foto (vero in mezzo formato per “magia” raddoppia: stacchetto ci aveva provato Ilford* a farne di 72 interi Leica format ma cambiando supporto: apriti cielo!) non è verso l'Infinito ed oltre. Si ragiona in analogico che di questi luridi tempi una bestemmia è! Certo se gli Yankee ed europoidi omologati fanno stessi scatti, mangiano le stesse cose (siamo ciò che mangiamo tout court chi lo ricorda il pensiero di Feuerbach ?). Insomma na bella trovata pubblicitaria per pesciolini minghiapixellisti. Attenzione a non confondere chi opera con l'analogico, giovani bambini vecchi rimbambiti, con destrezza in camera oscura. Bravi ma han capito che l'analogico, noi altrettanto vecchio rimbambito, è un altra dimensione-pensiero. E a questi che gli dici? Chapeau!

*Per ottenere 72 fotogrammi formato 24 x 36 su pellicola 35 mm, la lunghezza passava da poco più di 160 centimetri ad oltre tre metri, adottando un nuovo supporto in poliestere dallo spessore di 80 micron contro i 140 della versione Ilford Hp5 tradizionale

https://www.nocsensei.com/camera/storia/massimilianoterzi/ilford-hp5-auto-winder-la-pellicola-con-il-boost/


Nb. Piange il cuore alla lettera l'esposizione che ne fa l’estensore (se donna una Potenza tellurica stra fulmini) del glorioso Durst 659; si capisce benissimamente bene che lo scribacchino prezzolato eterodiretto (se donna ci guadagna di più in strada a cert’ora della sera) il secondo prima stava dietro bancone di pizzicagnolo a vendere kebab: Allah akbar!

https://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00664/

(Copia & Incolla se vi pare)

https://petapixel.com/2024/06/17/pentax-17-review-a-brand-new-film-experience-worth-having/
https://www.fowa.it/news/pentax-17







AI Has No Soul

“…The reality is that there are way more stories that people want to tell than skills that exist to be able to tell that story with the soul that they want and the emotion that they want.”

Excuse me, but what in the hell is he talking about? What “soul” and “emotion” are in generative AI?

No matter which side of the metaphysical fence you land on as it concerns the existence of a soul, it doesn’t much matter because practically everyone can agree that there is something that makes humans human. There is some part of us that becomes a vital component in what it is we create.

When you have an idea and take genuine action to turn that idea into something real, something artistic, a piece of you lives through that work.

(https://petapixel.com/2024/05/18/adobes-ceo-is-just-not-on-the-same-wavelength-as-artists/)








(C'eravamo anche noi con Rolleiflex e Mecablitz
quarantesimo della morte del compagno Enrico Berlinguer Segretario P.C.I.)
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