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Trasposizioni (imbarazzante)

Presto detto circa la “traslazione” da analogico a digitale. Lo scatto è sua una insuperabile inimitabile (mi pare sia risorta da qualche parte* e che il soft Nik 7 riesce a rendere verosimile) Agfa Scala 200 e ottica Yashica 24 mm su Contax (RTS o 139 a distanza non si ha record in memoria!) e la location, scenario, è Aliano around, near o come vi pare inglesi che siete li fuori, in Provincia di Matera. Una minuscola comunità che pare vivere ancora i tempi letterali dell'altrettanto libro: non citiamo ad evitare cazzeggiamenti di gente abituata a Munari/Verolino declinare: che declinazioni, eh si raccomanda!
Certo che bisogna aver metabolizzato il libro, tanto l’abbiam fatto che se ne ha due copie con la prima che perde fogli a furia di sfogliane le pagine. Un libro magico. Un libro per iniziati e qui terminiamo.
Pellicola argentea la prima che un giorno (!?) lontano e per prova che non abbiamo più replicato su altri e “dotai” sensori della personale brigata di Olympus Old 4/3 new Micro e Panasonic a complemento, belle bestie quest’ultime. Ma all’epoca c’era soletta (sola piccola a alla romana?) la E 1 Old standard e suo “economico” 35 che senza accessori arriva al rapporto 1:1. Piccoletto niente male a certi diaframmi più che altri (ci siamo dannati l’anima a trovare a prezzo umano il 50 mm Zuiko preferendovi al contempo un 55 mm Yashica/Contax che via adattatore ma questo è storia recente). Old mitica E 1, cui interno è come stare in un monastero tant’è la mistica che diffonde e si percepisce altro che verti e ferraglia (a)varia(ta) di Sony per tacer d’altri brand(y) su trespolo mezzo traballante e mezzo pure...con il 35 millimetri: che dire? Mistica si è detto forse e più qualcos’altro, sicuro. File “traslati” che sono un babbà su soli “cinque” megapixel e stavo per scrivere minchiapixel che è tutt’altra cosa!
Dunque i file che si possono, a sto punto, tirare a settantapercento senza problema alcuno pur del “piccoletto” sensore (old) 4/3. Incredibile cosa fa la mistica non meno che la matematica, pur sempre opinione e fermiamoci qui.
Cenno breve del campo, immagine a mo’ di cover. Centro cittadino e archi che si ripetono, una scala non vista, e giù sul buio un gattino. Ecco è qui il problema che non mi dà requie ogni volta che l’occhio “benedetto” ci cade sopra. Soglie in definitiva: soglie di un di qua verso un al-di-là o forse senza stacco fra parole: mah! Di certo inquietante e non meno che in spirito con il libro che bisogna aver metabolizzato prima degli scatti, questo vale immancabile per Manunzio che non si mette alla ventura per fare clichete e clichete. Street photography, quindi? Eh bel dilemma bisogna chiedere allo strit (calembour per gli idioti minchiapixellisti tou court) fotografer napulitane, sì, chella bella faccia e luna chiena di Verolino semp’ iss’. Scusate Maest’, si vabbè, ma chess’ ca avimm fattt’ (fotografato) a chiamamm’ all’american street o nun è megl’ country (rural?) photography, sa’ visto o paesiell’ ca avimm’ fotografat’…?

* https://www.adox.de/Photo/formati-delladox-scala/

Cover formato intero un po' pesante stile...Manunzio

NB. Si certo si può fare le slide in bianconero con quasi tutte le pellicola in commercio (a questo mi par di capire quei mattacchioni di Branco Ottico e loro kit; c’è pure la Bellini che succhiatasi la mitica Ornano in quel di Milano, propone un pari reversal kit (https://www.bellinifoto.it/prodotto/kit-amatoriale-revbw/) e ci sono pure “formule” in salsa antiche tecniche cui sperimento furono un disastro annunciato ché si staccava letteralmente l’emulsione...di più che onesta Fp4 Ilford nata per fare altro e bene)

Ps. Yashica & Contax o più esatto Contax/Yashica era una joint nippo/germanica (mancava l’itaglia per fare il trittico: Ro.Ber.To Roma-Berlino-Tokyo della IIa Guerra Mondiale) durante gli anni Settanta passati, difficili, se ne è parlato altre volte, quando gli europoide andare a pietire cappello in mano “assistenza” agli occhi a mandorla giapponesi, e prezzi bassi in primis causa problemi petroliferi, all’epoca non c’era il cattivissimo Putin! E oggi si triangola con l’India dei Brics+ (!) a dirne una, che ha preso petrolio a buon mercato dalla cattivissima Russia sotto sanzioni per i coglioni eterodiretti e lo rivende e ci si approvvigiona per l'inesauribile Giostra acquisti!

Pss. Noi la Agfa Scala l'avemmo gratis e prima assoluta in Italia grazie ad una tenace tira e molla (sponsorizzazione?) con la germanica sede in Milano; anzi pure lo sviluppo delle stesse che mandavamo a Roma e ci ritornava senza costi aggiunti coperti da Agfa Italia, si capisce



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