Vivere alla giornata (finché c'è gioventù cha la vita è bella e voglio viverla senza tuuu)
Che non è il Carpe diem, cogli e goditi le opportunità del giorno, materialista quanto vuoi ma lontano leghe dal “ campa osc' ca ven' diman' ”* e altrettanto mille miglia da precetto di Mamma-santissima Ecclesia, da non confondere ché non ci azzecca un c...anone con Chiesa la prosaica edificazione di pietre di "fratelli muratori" ben s'intende; vivi, dice, come se fosse l'ultimo giorno, terribile quest'ultimo fin quanto vuoi ma molto stoico.
Sia come sia l'Immagine maiuscolo d'obbligo che sembra, pare, non si parli molto qui sul matto Manunzio.it. sebbene pura impressione si capisce. Infatti non è di solo (stavo a scrive sola alla romana!) minchiate formato pixel che vive quel coso o quella cosa, forse tutte e due mischiate insieme che non si capisce “visti di spalle chi è l'uomo o la donna non si sa” di canterino Celenatano da “Tre passi avanti” memoria, di certo umanoide; di risoluzioni ottiche o l'ultima "diavoleria" ad esempio a nome OM-3 della OM SYSTEM alias mitica (ex) Olympus per i buongustai.
Vogue che tuttora pronuncio alla francese per arco riflesso, santuario della Moda e annessi e connessi, purtroppo. Breve il “decalogo” della loro legge, della Giostra acquisti e cosa sennò: Allah Akbar, no? Mah!
*espressione indigena, dalle latitudini cui si scrive e sta: vivi e non darti troppe pene ché ogni giorno ha la sua, più o meno quando dalla diretta si passa alla “sintesi” in dengua (lingua) 'taliana troppo aulica e distante dalle cose terra terra quotidiane che fan differenza: ieri oggi e diman' non v'è certezza!
NB. Il
Pdf le "tavole del decalogo" e
non chiederci la parola di Montale poetare ha tuttavia funzione "pedagogica" con immagini e breve chiacchiera poco sopra: "campa osc' ca ven diman"...
Ps. Il titolo aggiunto pur sempre in tema è il divertente re-make di Enzo Jannacci
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