Pipì
Chissà dove le ossa riposeranno. Era così il nickname, poi dice mio figlio che non conosco l’inglese, figlio di un ciabattino aulico vocabolo per scarpar’ con tanto d’ironia locale dentro. O meglio pipì il suo cane per estensione “logica” appunto Pipì che non ricordiamo più il patronimico, ho la scusante dell’essere avanti con gli anni (vecchio è meglio?). Ma è solo guardando l’immagine in cover che richiama così e a volte (solo?) le immagine d'archivio fanno male al cuore: sic transit gloria mundi.

Ma cambio registro sebbene la pipì centri eccome. Vale a dire che un giorno nell'entrare nella toilette, bathroom a prescindere dal suono di Batman suona pure maledettamente male in inglese che mancano pure del bidet: popolo igienico!
Sia come sia ancor prima di adempiere l’atto mi pare di minzione o più pesante cosa l’occhio becca la sagoma di un, boh: umano umanoide? No lo smeriglio vetro riflette di là d’essi i panni del retrocucina, dove s’affaccia un’altro balcone ballatoio della casa del coniuge: si roba sua per contratto e noi ospiti siam, fossimo scappati via a tempo debito…
Insomma il solito occhio di Manunzio non ne perde una anche quando fa la pipì...roba da matti!
Ps. La fotocamera Olympus la Wz 5060 era a porta di mano in livingroom per scattare still life che sta bene com'è scritto ché non è...morto nessuno natura compresa, ecco