Tavole della Legge...Munari si pieghi all'abbisogna
Batti il ferro quando è caldo e spiace per la mancata traslitterazione di quando stiamo per scrivere nell'universale, satanico da Babilonia già Pensiero Unico e conseguente barbaro, sì, inglese dire che capita, però, a fagiolo!
Dunque si scriveva l’altro giorno di
un-sharp mask il vocabolo, con retro pensiero a quei “dotti” dello “slittamento” vocalico fra il 1300 e 1500 passati in gloria (eh Shakespeare!) e dello spelling a conseguenza per capirsi tra loro! O dello scrivere Pasquale e pronunciare Antonio, che se uno si azzarda ad invertire la cosa, linguistica + mente, esce l’allerta ché non si può poiché eccezione, cui è magnifica + mente pieno zeppo il cosiddetto inglese: prima le eccezioni e quel che resta regole, contenti loro e malissimo per noi altri. Ma d’altronde questo gran bordello a nome linguaggio-inglese è di una perfezione cristallina, proprio così. Vedete? In giro per il terraqueo il gran casino delle “eccezioni” e l'eccezionalissimo americano a base Is + Ra +El ne sono conferma. E dunque “maschera di contrasto” così è tradotta l’interfaccia italiota di un Pshop qualsiasi, ma non è che, per esempio, l’universale Gimp sia da meno nell’uso inveterato sbagliatissimo del lemma. La forza dell’abitudine tipica dei bipedi e Munari a liason n’est pas, oui? None.
Dunque
un in barbaro inglese sta: "
Prefix of negation, Old English un-, from Proto-Germanic *un- (source also of Old Saxon, Old Frisian, Old High German, German un-, Gothic un-, Dutch on-), from PIE *n- (source of Sanskrit a-, an- "not," Greek a-, an-, Old Irish an-, Latin in-), combining form of PIE root *ne- "not."
https://www.etymonline.com/word/un-
E uno.
Due,
sharp: "
Old English scearp "having a cutting edge; pointed; intellectually acute, active, shrewd; keen (of senses); severe; biting, bitter (of tastes)," from Proto-Germanic *skarpaz, literally "cutting" (source also of Old Saxon scarp, Old Norse skarpr, Old Frisian skerp, Dutch scherp, German scharf "sharp"), from PIE root *sker- (1) "to cut" (source also of Lettish skarbs "sharp," Middle Irish cerb "cutting")". Balza evidente come un dì questi nostri insulani in primis scrivano come parlavano e viceversa!
Secondo è altrettanto palese che lo “cutting edge” esalta i contorni delle immagini. Questo per tutti coloro che si avventura in Pshop e & Company. Immagini che acquistano, grazie al filtro
un-sharp, dettaglio. Bene, no malissimo. Infatti, e finiamo, si parla di “maschera di contrasto” italiano, e poco sopra in inglese, che erratissimo vocabolo è per chi è fotografo viene dall’Era Analogica si capisce. Munari & Co, viceversa, ci fa: lato traslato o come vi pare! E propala pure, per chi gode il palo…che dire di più? E meno male che la parole sono pietre
https://www.etymonline.com/word/sharp#etymonline_v_23353
Maschera di contrasto