Natale d'altri tempi
Il salone, più che altro bugigattolo, lì in alto dei suoi tre gradini d’ingresso in pietra, marmo grigio stinto; l’attesa si consumava in chiacchiere e su li signorin’, che gravitano su la barberia, tutte forme, mentre e sotto Natale dalle mani di Tanino, sornione brizzolato viveur, barbiere distribuiva ai clienti il classico calendarietto tascabile profumato (ne sento ancora adesso) immagini di donnine succinte; fine anni Cinquanta del secolo trascorso. Tanino e altri barbieri (sulla Main Street Via Pretoria) incaricavano corrieri locali per acquistarli a Napoli, da noti grossisti che si rifornivano a loro volta a Milano. Era un regalo gradito il calendarietto: su le paginette, tenute ferme da un cordoncino colorato, i giorni del mese e dall’altra le succintamente vestite, come pure divi di Hollywood (per signore di certo rango dal loro coiffeur-parrucchiere di fiducia, sovente i parenti su la Pretoria dello zio, anch'egli barbiere poi finito in quel di Sestrières, località sciistica piemeontese degli Agnelli e gente à la page).
Tanino terminato il servizio con certa voce chiamava “spazzola” e presto il ragazzo di bottega (pure noi così dopo scuola estiva, e del fatto ne resta cicatrice sull’indice destro, prima e seconda falange, mentre incauti pulivamo il rasoio da barba) lì pronto a spazzolare collo orecchie e giacca del cliente, e “calendarietto profumato” in bustina di carta velina trasparente. Capitava, sotto Natale, l'usanza di pagare il servizio con banconota di grosso taglio (le famose cinquemila lire, euro di là da venire, simile a un foglio A5) era il sonoro “resto mancia”. Sicché solo allora Tanino replicare: te uagliò a “mancia!” e infilava la carta moneta nel tiretto (cassetto) a mo’ di cassa sul bancone
date » 23-12-2023 11:57
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R'makina
C’era quel tale artista (Piero Manzoni) che vendeva la sua merda in scatoletta dal contenuto netto gr. 30: chissà chi le avrà mai comprate (gustata?) firmata e griffata!
Sia come sia l’importante "è finire" come cantava Mina (noi vi aggiungevamo il coro dalle brandine serale della camerata di naja, servizio militare che sembra ieri cinquant’anni fa) e finire per finire, botti non ancora di Capodanno: danno del capo? Sta di fatto che per fare besenisse, la scatoletta in caso di specie non serve più o meglio...e fotocamere retrò, c’est plus chic.
Sicché se prima del digitale molto terrestre, era contr’ordine compagni che l’America manu militari pretende: buttate le analogiche. L'odierno ri-contrordine, compagni, daje, buttate un pochino le digicamere e comprate, sempre manu militari, le analogiche in ogni salsa. Ritorno motivato, sempre loro, dei giovani yankee analfabeti: ameri + cani. Un ‘altra del solito Manunzio in vena prenatalizia? No e che c’è un sole da primavera anticipata, anticipo continuo d'ogni cosa, come fra una settimana saldi di tutto di più con ancora in gola il panettone incartato ma salatissimo a “dané”. E ci spetta la deregulation tombale & finale delle tariffe energetiche del Mercato/Mercimonio delle mirabilia! Proprio così, in chiusura: Franza Spagna, merda richiamata, purché se magna. Infine dal primo gennaio prossimo Anno Domini Duemilaventiquattro arrivano i BRICS++, ossia l’Umanità o “Dané” che si fottono in sol boccone dollari ed euro messi insieme: capirete così di Gaza dopo la scornata dell’Ucraina. Il Mondo non è più come una volta, spiace è così babilonesi del debito. Allah Akbar, ecco!
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Di tutto di più
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Ps. I soliti Kickstarter per allodole, come dire la signora di strada che alzatasi la gonna e mostrato il pelo, che nero cantava Lucio Dalla in romantico blues, beffarda chiosa “non te la do” come pure ebbe a ricordare la Santanché vs. il Cavaliere (senza cavallo e pure azzoppato)
Pss. R ‘machina è (tradotta) la macchina in aviglianese, comune a due passi...di Vichinghi: proprio così di pelo rosso come la cassiera del Market stamani: sì, risponde però in italico idioma, i nonni. Ora se immaginate che la “coniuge” ha sangue di quella razza (si dice così per indicare più che altro il family name o discendenza tout court) lì, aviglianese, e pure una cognata...la gramigna d' sti ‘viglianese, teutonici cap’ tost’ (da rivaleggiare cu' i calabres') Crucchi forse al seguito di Federico II di Svevia da Jesi e nipote di Barbarossa, germanico; allora, avessi voglia!
date » 14-12-2023 10:20
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Affabulatori (commesso viaggiatore)
Albergo Regina d’Italia (oggi terminal della rete di scale mobili cittadine) locanda o meglio vetusta statio alla latina di posta dove siam venuti alla luce: questo è pur sempre un Diary di fotografia cui luce...E di questi tempi, prima di Natale tant’è nitido il ricordo, a sera il vento che fischia dagli assiti la finestra sovrastante Vallone Santa Lucia, la flippina (nevischio teso e gelido) accanto alla cucina (economica) domestica e focolare a latere, i grandi (adulti) più ancora commessi viaggiatori, le mani al tepore del fuoco si riscaldano e narrano, in lingue strane da capire e non si può chiederne in lingua italiana: non sta bene che i piccoli (chi scrive) ne chieda ai grandi. Si va per intuizione, a volte rifacendo il verso la mamma ci prova con vocabolo domestico a rendere quei strani suoni. Non sempre è così e allora l’arrovellarsi immaginativo (tutte le sue fotografie riverberano di questo) di Manunzio, che fa di necessità (sempre) traduzioni dal senso compiuto. Forse
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Noi del Novecento
La notte aveva nevicato e il babbo (scianco di poliomielite) con un suo fidato aiutante era andato a prelevare, anzitempo, la levatrice ché si nasceva come millenni prima in casa e del tutto naturale fra mura domestiche, anziane a supporto e nessun camice bianco in giro. Poi la levatrice aveva provveduto di suo senza alcuna cosa per la mamma: era nato nella notte della Befana (regali li portava lei non già Babbo Natale anglosassone usanza, barbara come solito loro; ricordo dei doni portati dai Magi all'Epiphanaia del piccolo Nazareno nel Praesepe/Mangiatoia) il secondogenito, che volevo buttare dalla finestra spodestato da primogenito: si può? Cose da ragazzini un giorno di sessantadueannifa, scritto così lungo, intenso, pari al tempo forgiato da uomini e non checche, papponi infamoni ladroni briganti, cornuti e lacchè direbbe ancora il buon Faber:
Ma se la notte era stata di neve il mattino, oggi come allora, e senza più un fiocco di neve: oh a gli africani truppe di occupazione (vero Soros & Schwab da Davos?) non ci piace la neve, per chi intende. Giornata stupenda, allora, per Manunzio che ricevette in regalo un enorme camion blu-celeste-giallo dalle gomme di vera gomma, di quella che riconosci ancora a mille miglia di distanza: emunctae naris, no? Si. Tanto era enorme che a cassone mi ci sedetti e da una piccola balza, alè, zigzagando qua e là fini sottosopra in mezzo ai cumuli di neve ai lati della carreggiata (senza macchine ché solo alcuni danarosi o impiegati, quindi, con reddito certo mensile riusciva ad acquistare firmando un mare di cambiali che mensilmente si andava ad “onorare” pagare/quietanzare in banca non ancora Moloch odierno: Finaziarizzazione). Sic transit gloria mundi
date » 26-10-2022 10:04
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Ferrania
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Un po' prima della fine Anni Sessanta si andava, da questa landa, sino a Foto Bucci distante poche centinaia di metri, quando la città era ancora confinata entro le mura e delle Porte del Centro storico, grossista e pure laboratorio colore Agfa-Ferrania-Kodak con ognuna propria linea di sviluppo negativo colore non ancora omologate all'universale C-41 degli Yankee Kodak. Si andava, quindi, a fornirsi di sviluppo Ferrania (busta da sciogliere in litro d'acqua) per pellicola bianconero, e quant'altro per la camera oscura: la mamma aveva mandato alla Bagnini di Roma richiesta per l'ingranditore Durst J(unior) 35 adatto al formato detto Leica, una piccola sciccheria, ma non arrivava mai: possibile? Aveva tutto calcolato la mamma e il pacco lo trovai un giorno di ritorno dalle Medie sotto il letto e la Befana (allora e non Babbo Natale portava i doni) già da tempo passata!
Foto Bucci dove "stanziava" lo zio retrostante l'ingresso vetrina di macchine e ogni possibile ben d'Iddio fotografico, con in mano matite e mattolina la speciale “colla” stesa sui negativi seipernove usata per le fototessere: ritocco di visi che oggi Pshop e suoi tool per ammorbidire la pelle e togliere imperfezioni si fa in un click. Matite come bisturi affilatissime nelle mani dello zio e non abbiamo mai capito come provaci, ché una cosa per adepti pure questa, altrettanto erano i “misteri” diaframmi da usare sulle Rollei con i flash. Segreti e li si rubava con gli occhi facendo finta di niente per non prendersi il cazziatone tipico dei grandi!
E in un angolo del negozio la vetrinetta-tavolo ad elle separava, di là Foto Bucci e sua cenere-sigaretta a sfida della gravità: per inciso a dir vero il patronimico era Pecoriello, tuttavia, aveva conservato il “brand” Bucci...di qua del bancone-vertrinetta i clienti e su la sinistra in disparte accatastata FotoNotiziario (oggi solo online) e il mensile Ferrania sfogliata con avidità per apprendere fatti ed attrezzature ante Internet natu est...
date » 26-10-2020 10:10
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One million dollars, stupid
Dopo la notizia che a Londra si vende finta-vera-verosimile carne umana con tanto di video passato di Stampa & Regime: cosa dire ancora? Certo si possono vendere, a meraviglia, ghiaccioli agli Eschimesi e chi non li compra “peste lo colga” in sardo dalla voce di Amedeo Nazzari che fu. E degli aspirapolvere da vendere ai Tuareg del deserto, no? Eccome. Certo è che il Market soffre e non riesce più a fare granché anche con i prestiti (!) ad interesse Zero. Benedetti babilonesi, verso l'Infinito e pure oltre, no? Eh no mannaggia che rottura sto Infinito che si mette davanti le "sorti magnifiche e progressive" del Kapitone, che si dovrebbe mangiare a Natale, Conte permettendo si capisce.
E mo'? Mokatar terrorista a puntate: mo' appare mo' disappare. Beautiful. Immagini, ologrammi, finzione di carta. Cartoncino per essere sinceri. E di quello fotografico argenteo dell'Era Analogica. Ansel Adams metti caso, guarda caso quando, per l'appunto, si dice caso. Siché ci informano che Sotheby's metterà all'asta 100 stampe dell'Adams, tra cui Moonrise 'ncoppa Hernandez in New Messico: un cimitero a dir vero ma non guastiamo l'historiola del Sitema Zonale etc etc etc.
Dunque solo sta stampa vale One million dollars, che figata.
Finalino: a noi cosa c'è ne viene anche se in napoletano è più efficace: fottere per l'appunto? Danarosi che acquistano cose “veri naise” per sé: chiamali fessi. E già, domani che qualcuno voglia mettere in scena, ecco, una retrospettiva dell'Adams a chi si rivolgerà se non al privato acquirente per avere l'Opera (il maiuscolo per chi intende) da mostrare...Già a chi se c'è l'eterno lockdown? Ma sotto chiave a parte ogni viaggio di qui e dià dal terraqueo, moneta per il “fitto”. E non è tutto: per i dritti, scritto così, di riproduzione? E le magliette e ogni sorta di gadget? Milioni a palate, altro che l'unico di million dollar per l'acquisto. Acquisti? Ma consigli della giostra quotidiana e “stacco” della solita regia luciferina mondialista. Sic transit, mica poi tanto visto autoferrotranviarie zeppi da poco distanziati portatori asintomatici coronarici, utili idioti altrove distanziati e plaudenti ma per la prossima. Ah dite? Vero...transit...gloria mundi. Perbacco ci stava sfuggendo, di nuovo, il finalino non certo il cattivissimo virus dal “sen fuggito” per chi capisce!
Sotheby’s to Auction Off Massive Ansel Adams Collection, Including $1M Print
https://petapixel.com/2020/10/22/sothebys-to-auction-off-massive-ansel-adams-collection-including-1m-print/