Abstract
a spanish woman and photographer Isabel Munoz say the camera is like human body but different from each other
Vabbene la cuccate in lingua spagnola, ma ne vale la pena che poi non è molto distante dalla nostra. Certo non è questo, anzi se state attenti alle inquadrature al modo di gesticolare, ecco, della fotografa spagnola andate alla sostanza intima della cosa fotografica. La mujer colpisce quando accenna al fatto tra le tante che una camera (siamo gli unici ad avere in lingua italiana due vocaboli: camera che per noialtri s’intende camera oscura e macchina fotografica apparecchio fotografico o fotocamera per la loro camera e così anche in lingua yankee) e nella materialità tattilità cui eccelle il “nemico”, la paragona ad un essere umano. Da brividi: caramba!
Man
Isabel Munoz fotografa
Ps. Si fa fatica a rintracciare come gli artisti tout court usano e perché certi attrezzi al posto di altro, sarebbe interessante (ri)fare una Storia dell’Arte partendo dalla materialità di un pennello una terra di siena o scalpello, d’un pennino o macchina per scrivere e via enumerando