Abstract
Hasselblad of new 400 megapixel is pure no sense in this present day of smartphone and tablet; the files of new “machine dream” however is an interpolation, bear in mind
C’è poco da fottere Hassel è un rottame di epoca analogica che vivacchia. Intendiamoci all’epoca un attrezzo di mestiere e molto ben voluta, utilizzata dai pro. Vero anche “mammamia” alias Mamya RZ e seguiti, rimanendo al formato Rollei che l’inventò negli anni Trenta del secolo breve. E ricordiamo soprattutto la 500 C di Hassel. Poi con l’avvento del digitale…hai voglia a metterci al posto del dorso 120 (pellicola) un pezzo digitale da prezzo astronomico. Vebbene ora non è più così, tuttavia è una cazzata galattica al passo corrente “creare” un file di 400 Megapixel (si dovrebbe chiamarli secondo neo conio Manunzio, minchiapixel) interpolati! Mah non bastava i precedenti sempre digitale dorsi da 20-30 e qualcosina di Mega? No, male.
Ditemi voi come si può tanta minchiaggine, e per farne cosa se poi tutto oramai finisce su schermettini smartphone qualche tablet e “televisori” convertibili in “monitor” per navigare su la giostra degli acquisti? E non si dica dei “murales” pubblicitari che si fanno anche con compatte digitali: siamo persone più che informate dei fatti, che han contribuito con “compatta” a far sfornare famosi (o famigerati) seipertre stradali di réclame! Quel che si vuol dire in definitiva è che Hassebland non ha più ragione di esistere, come d’altronde e già ampiamente scritto sul vecchio sito, la stessa Leica e reincarnata in S: serpente che s’auto mangia! Non se ne può più!
Man
Hasselblad
PS. Oltre Hassel Mamya e Rollei erano in servizio: Zenza Bronica, Asahi Pentax (formato seissette) Pentaconsix…