O abissi non colmabili per l’esatto. Vale a dire che certe cose, vivere quotidiano annesso e connesso, non si possono più trasmettere alle giovani generazioni: impossibile. E ciò “grazie” proprio ai tablefonini, una tra le tante cause. Alienazione la misura, e perdita di memoria per meglio essere manipolati dalla giostra per gli acquisti. Proni e docili al Moloch mercato. Cosa che non aveva avuto sino alla nostra generazione di sessantottini le vette della solitudine attuale: si era più in contatto con amici parenti e “compagne” quando non circolavano gli smartphone odierni. E’ una castroneria bestiale il chattare o videmomessaggiarsi istantaneo ventiquattro ore su ventiquattro. Anzi bisogna vedere, sempre, il mondo da altra angolazione per accorgersi delle tante sfaccettature, e questo per i fotografi già solo cambio di ottica è un buon step, figurarsi se con un passo in avanti o di lato dalla propria posizione di scatto, che visuali altre!
Più che pistolotto da lasciare per fine settimana un’amara constatatio, da fine della “storia” cosiddetta ufficiale che è un trucco (indotto) della mente a tener oliata la giostra per gli acquisti.
Storia o meglio al plurale che i padri han raccontato ai figli cresciuti nel boom economico degli anni Sessanta del secolo trascorso. Episodi su cui vale ritornarci su per capire l’odierna macelleria sociale: ieri in guerra oggi pure in nome del Mercato. “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.” Così l’immarcescibile Orwell
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I ragazzi di El Alamein