Manunzio



I cazzeggiamenti della giostra quotidiana

Meno male qualcuno c’è: a fare cosa? Ragionare che di sti tempi infami dell’Omologazione totalitaria, forse a salve una gran fortuna. Sì perché basta il solito prezzolato influencer (una volta erano gli opinion leader, poi blogger…) che inno + cula il cretino mighiapixellista di turno. E poco importa a sto punto se pro semi pro o imbecille glorificato che dir si voglia. Qui e per chi fa il pesce in barile si parla espressamente della solita giostra quotidiana degli acquisti: un supermercato punto e basta. E la fotografia? Il solito romantico impenitente di Manunzio!

“But when someone argues passionately that DSLRs are “dead” or “on their last leg,” it feels less like a statement of fact and more like an attempt to justify their latest camera purchase.
Mirrorless is the future? The DSLR is dead? Kind of a funny argument when it comes down to it. Photography has grown a lot over its short history. One of the greatest things about it is that no technology ever replaces what's come before it. Digital photography has brought on a lot of new technology and mirrorless is the latest accomplishment. Mirrorless allows us to have a full data readout from the sensor. Sony has made incredible strides with their autofocus speeds as a result. Canon and Nikon have both introduced their first mirrorless systems in the last year. We have barely scratched the surface. Though surprising, Nikon's latest announcement is the Nikon D6 - a DSLR”

DSLR is DEAD?


Man fotografo dal 1969

Ps. Il giorno prima lo “conversione” nel caso di specie di Nikon o l’altra faccia della medaglia che porta effige Canon, la full frame, sì, ma senza specchio o il futuro radioso e di cosa non ha importanza! Poi contrordine compagni la stessa Nikon si “rifolgora” e torna pure indietro (ai fotografi che godono pazzamente) con la D-6, che però è una “obsolescenza” in formato Dsrl, con specchio si capisce: un po’ de qua un po’ de là Franza Spagna purché se magna. E meno male che a livello planetario si parla “inglese” e sia, ciò non di meno per il resto ‘taliano è, esoterismo o men che sia!

Pss. Si parla oramai solo di CaNikon e complemento Sony, basta fare così e tutto il resto "scompare". Non esiste, il trucchettino di Stampa & Regime planetario che parla "inglese" del Pensiero Unico. Babele mon amour per chi intende



Banane cetrioli a buon prezzo

Pensa che se ti fermi per un caffè lo paghi, doppio se sei in compagnia. Se chiedi consiglio al tuo legale, medico, farmacista: paghi. No la fotografia è gratis: ah che bella cosa! Online è ancor più bello, e tanti merluzzetti che il giorno prima click clik, con l’ultima digitale uscita fresca fresca CaNikon et simila si raccomanda, sui “social” a gratis chi ne vuole genteee. Gratis, e si ripete per la sola (romana?) digital photo. Un po’ come dire fai arrivare a gratis i “barcaroli” d’Africa (che tanto commuove Vaticano Spa & Sinistra mondialista luciferina, Landini compreso ole a buon peso, tié) e sono loro che ti pagano (!) per tutto ciò che abbisogna all’Occidente: no assicurazione, no retribuzione, no diritti oyeee è il Kapitale (k as killer) stupid!
Siché visto che fessi con il cuore lo siamo stati (dovevamo fare la rivoluzione…) mo’ basta in caso di specie, il nostro archivio là sta e ci serve per dove dobbiamo andare e fare ciò che…alla Totò&Peppino a Milano e Valbrembana compresa: te gapì?

Foto a gratis



Man fotografo sin dal 1969

Ps. Si parla di certo tipo di fotografie, terra terra, di stock tuttavia e per altro dire ci si provi in qualche galleria à la page, dove su pareti bianche appese come macelleria fotografie di fotografi very nice, sempre gli stessi come aerei di mussoliniana memoria, vendono fotografie in formato metro quadro di cetrioli, banane e ortaggi turgidi tipo carotone per masse sempre più di culo a novanta gradi: ebbene si provi a chiedere, chessò, a gratis una foto in esposizione, e fateci sapere!





Ci risiamo. Altre volte (sempre) la nostra attenzione diciamo così va a quei fessacchiotti che la giostra degli acquisti fa, appunto, fessi. Vale a dire quei cretini di “colleghi” estensibile anche alla pletora di “amatori” della domenica e altri giorni si sa mai. Ambedue zoomorfi individui che stanno lì anelanti e sbavando per l’ultima full frame che gli consenta di vedere “pixel per pixel” senza sgranatura. De gustibus.
Ora con i sempiterni cinquepollicini di monitor smartphone (un po’ più su tablet ma sai che problema) resta difficilino capire se l’immagine è full-aps c-tre quarti e na gazzosa…Ah certo ingrandirla: e cosa? Cojonate a man salva. Ma. Già e se la stampi a trecento dippiahiahi? Corbellerie di chi in tipografia una volta, service sempre più digtal ha mai varcato soglia. E una stampa la si guarda a distanza, poi. E se proprio proprio na botta de maschera de contrasto alla Lightroom che è meglio: vuoi mettere?
E se invece la stampa in formato libro (sempre una figata si sente dire) è muraria come nel caso qui di specie? Nessunissimo problema.
E per i Santommaso a pagamento eterodiretti dalla giostra ecco qua: immagine da analogico in digitale su Olympus E1 Ammiraglia 4/3 con ottica macro da negativo bianconero Ilford HP5 135, o formato Leica che dir si voglia. Il sensore? Cinquemilionidipxel (su Jepg ché solo quello da sempre usiamo a 314 dpi di default Olympus, pronti per la stampa offset) sufficienti a tirar un cm 21 x 31 a mostra. Si perché di mostra in libreria (ci abbiamo il pallino o fisima o fantasia culturale fate vobis) e su carta cosiddetta photo, e mica la cartaccia su cui si è chiesto l’altrettanto detto provino: a sinistra con una nuance rosé a destra più fredda che va molto meglio ancor più nella stampa finale su superfice “perla”. Il resto è pura e semplice masturbatio che tanto aggio fa alla giostra degli acquisti…

Man


Ps. Chi poi ha visto le foto esposte, una strisciata d’alcuni metri, su nudo muro ché non amiamo le cornici da relegarsi alla pittura a metro quadro, è andato con la memoria a quello che le immagini tutte rimandava. Ohh ci è venuto pure un collega d’era analogica, con il naso quasi appiccicato su la striscia (!) è rimasto alquanto perplesso della “definizione”. E quanto ha saputo di come le immagini sono state ricavate…la testa come pendolo faceva, lui nikonista full frame...

Pss. Il preteso dello scritto è venuto nel sistemare l’archivio tra libri e raccoglitori di pellicole analogiche

Derive...


Photo © Michele Annunziata


Abstract
a my photo on web, from old site, an unexspected surprise during my searcing on Google: image appears on Pinterst and user mark it as “image of inspiration”.
Backstage. In my town, a place as many others on Earth, a day I have selected during the shooting an moment of lifestyle, I would never imagined that a user later then mark it as that it "emotional".


"Deriva s. f. [dal fr. dérive; v. derivare]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici: a. D. marina, d. aerea, rispettivamente, lo scostamento dalla sua rotta di un natante per opera delle correnti marine e di un aeromobile per opera di correnti atmosferiche. Andare alla d., di galleggiante abbandonato alle forze dei venti e delle correnti; fig., nell’uso com., con riferimento a persona, abbandonarsi al corso degli eventi, cedere, senza capacità di reazione, a una sorte infelice."

Qui nell’accezione plurale, e nel senso di navigazione. Proprio così, o di quei arcani che ti fan imbattere in una foto, che avete dimenticato, e parte del vecchio sito.
Un uomo e suo cane dietro su muro una finestra, rimaneggiata con texture. Effettaccio oggi, col senno di poi: ma tant’è.
E sorprende che qualcuno, segnando l’immagine, ne trae motivo di “ispirazione”: che dire?

Pinterest Photo

Man


Ps. Nudo e crudo la sintesi poco sopra e da Treccani. E tuttavia già da un paio di anni, una sorta di prova del nove esponenziale, su uno dei tanti siti fotografici, le immagini postate ricevono attenzione, statistica alla buona, da ogni parte del Mondo cosiddetto e con prevalenza, certo, Europa del Nord. E, quasi contraddizione, qualche lusinghiero commento, più degli uomini sono le donne. La qualcosa ci insospettisce, e non poco, nutrendo nei confronti del “gentil sesso” tutt’altro che rose e fiori, su un piano che non ha niente a che vedere (e sparte) con il letto psicanalitico. Per chi intende
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